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La storia è ingarbugliata. Come sempre, quando su un piatto della bilancia è presente l’A.S.Roma. Solo ieri, giornali e radio sportive romane avevano dato per certa la rottura delle trattative tra Soros e Sensi, mentre il giorno prima già festeggiavano il cambio di proprietà, presentando nomi inarrivabili come i primi acquisti della nuova dirigenza. Si partiva da Torres, passando per Ben Arfà e chiudendo con Robinho. Oggi, invece, altro clima. Un clima da ritorno alla realtà, di conti da fare con precisione certosina per poter rinnovare una rosa bisognosa di innesti; un clima fatto di delusione, rabbia e paura di non poter competere con il ritorno di Milan e Juve, e di dover tornare a galleggiare in quel limbo compreso tra terzo, quarto e quinto posto. E infatti, si è passati dal nome di Torres a quello del pur bravo Boriello, raccontando di un Ferrari che potrebbe rimanere a Trigoria e immaginando una campagna acquisti fatta solo grazie alle partenze di Aquilani e Mancini, con il primo che, con le sue dichiarazioni rilasciate a Coverciano, ha ribadito una volta di più quanta differenza ci sia tra lui, Totti e De Rossi. In questo quadro fatto di speranze, frustrazione, paura di alcuni di perdere Soros e speranza di altri di rimanere con i Sensi, si inseriscono le dichiarazioni che un manager della Soros Fund Managment ed una persona dello staff dell’avvocato newyorkese Joseph Tacopina, hanno rilasciato a laromasiamonoi.it. Il primo ha tenuto a negare con forza che la situazione di stallo sia stata generata dalle voci di una cordata araba, facendo presente, al contrario, di come il magnate ungherese non abbia gradito le continue oscillazioni verso l’alto del titolo A.S. Roma. Con una certa precisione, ha anche tenuto a precisare che “…Mister Soros…” se vuole una cosa e fiuta l’affare se la prende senza pensarci troppo e che, comunque, la questione non è definitivamente chiusa, prima di chiudere la comunicazione a causa di impegni personali inerenti i suo ruolo. Il secondo, invece, ha prima rappresentato di come l’avvocato Tacopina abbia un ruolo differente da quello della I.C.S. LLC, per poi affermare che, comunque, il legale newyorchese non “…mollerà…” (traduzione testuale, ndr) l’affare, magari proponendolo “…ad un altro investitore…” (traduzione testuale, ndr). Quindi, tutto lascia pensare che potrebbe esserci alle porte una nuova cordata U.S.A. pronta a scommettere sulla A.S. Roma e ad investire sul suo futuro. Resta, però, da segnalare un altro passo della conversazione avuta con questa “fonte” dello staff del legale americano. Ad una precisa domanda se la trattativa fosse definitivamente conclusa, come aveva riportato l’autorevole agenzia Radiocor, ha prima risposto che Radiocor aveva anche dato per certo l’acquisto dell’80% del Bologna Calcio da parte di TAG Partners e di Tacopina – notizia smentita dallo stesso penalista U.S.A.-, per poi spiegare come in questo tipo di trattative non si può mai dire nulla di certo, per poi affermare e “…sottolineare…” (traduzione testuale, ndr), rispondendo ad una nostra successiva domanda, che allo stato attuale la trattativa non è tramontata ma che, tra giovedì e venerdì, potrebbe esserci o una schiarita o una definitiva chiusura, con successiva ricerca di nuovi investitori; che sono presenti già ora, ma che –per il momento- preferiscono stare alla finestra per aspettare un ribasso stabile del valore del titolo in Borsa, per poi, eventualmente, chiudere in una settimana circa, lavorando a fari spenti.
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