Anno di fondazione dell'ASR
115253
BOC User
10/09/2009 14:41:09
ONORE ALLE RETROVIE
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BOC User
16/08/2009 15:20:02
Onore alla Palla!
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BOC User
15/08/2009 12:51:22
onore al nuovo membro della boc, contro tutti e contro tutto...l'altri giocavano a biglie, lui invece...
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BOC User
14/08/2009 18:53:07
ONORE ALLA SCIMMIA DI FUOCO SANTIFICATRICE
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BOC User
11/06/2009 14:37:25
sempre onore alla famiglia morlacchi
Sotto accusa anche il figlio di un fondatore delle Br.
«Pronti all’assalto del G8»:
5 arresti per banda armata
Blitz della polizia in tutta Italia in vista del summit all’Aquila
ROMA — Avrebbero pianifi­cato azioni violente, pronti a muoversi anche in occasione del G8 previsto a L’Aquila dal­l’ 8 al 10 luglio. La procura di Roma chiude le indagini avvia­te diversi mesi fa sull’attività dell’area antagonista e ottiene dal giudice l’arresto di almeno cinque persone con l’accusa di banda armata e associazio­ne sovversiva.

L’operazione condotta dai poliziotti della Digos parte dalla capitale e si estende a tutta Italia, con due catture eseguite a Milano e una ventina di perquisizioni compiute in diverse regioni. Tra i fermati in Lombardia c’è Ernesto Morlacchi, 35 an­ni. È il figlio di Pierino Morlac­chi, uno dei fondatori delle Brigate Rosse insieme a Rena­to Curcio e altri. «Lo hanno portato via ieri pomeriggio— conferma il suo avvocato San­dro Clementi — mentre era sul posto di lavoro. Hanno fer­mato anche un altro milanese, il cugino Kamo Capossi. Sono entrambi incensurati, ma nes­suno si è preoccupato di av­vertire le famiglie che fino a notte sono rimaste davanti al­la questura. Pure a me non hanno voluto dire nulla».

La mobilitazione contro la riunione dei Grandi sarebbe soltanto uno dei progetti pia­nificati dai componenti della presunta «cellula» presi ieri. Proprio come avvenne otto an­ni fa, prima del G8 di Genova, polizia e carabinieri stanno monitorando da tempo gli am­bienti dell’antagonismo e dei centri sociali, ma soprattutto quelli anarchici, per cercare di intercettare le intenzioni di chi ha già annunciato una pro­testa forte contro il vertice che si terrà in Abruzzo. Ed è proprio in questo ambito che gli specialisti della questura di Roma avrebbero afferrato una traccia investigativa per indi­viduare un gruppo pronto ad entrare in azione.

Il blitz iniziato ieri pomerig­gio è andato avanti tutta la notte con controlli in numero­se abitazioni e luoghi di incon­tro, che hanno portato al se­questro di documenti e volan­tini. Agli atti della magistratu­ra ci sarebbero decine e deci­ne di conversazioni intercetta­te negli ultimi mesi durante le quali si parlerebbe di progetti eversivi. Il timore dei responsabili della polizia di prevenzione su attacchi mirati durante il G8 da parte dell’area della sini­stra radicale, ma anche della destra estrema, è divenuto più forte dopo quanto avvenu­to nel corso del vertice che si è svolto a Londra nel marzo scorso con scontri tra manife­stanti e forze dell’ordine anda­ti avanti per due giorni e un uomo morto dopo essere sta­to picchiato dalla polizia.


11 giugno 2009

109399
BOC User
10/06/2009 18:32:06
ONORE AL LEONE DEL DESERTO
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BOC User
09/06/2009 19:37:37
ONORE AL MAGO PANCIONE
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BOC User
03/06/2009 17:34:43
onore alle foto 13 e 14
http://www.romanews.eu/foto.asp?catID=1&pag=11&spag=10
107010
BOC User
08/05/2009 01:58:22
ONORE ALLE MAIALONE
106756
BOC User
04/05/2009 22:18:43
Onore al capitano Gerlotti
l'unico altro capitano che tolleriamo
104476
BOC User
03/04/2009 07:24:32
ONORE AL GABONZO
104475
BOC User
03/04/2009 07:24:11
ONORE AL GABONZO
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BOC User
19/03/2009 16:42:43
Finalmente me posso fa na sega senza sentimme frocio, Onore alla figlia de Simon Le Bon
102322
BOC User
17/02/2009 12:37:35
ONORE ALLA DOPPIETTA CONTRO IL BORDEAUX

GEROLIN (DS SIENA) a LAROMA24.IT: "Possiamo considerarci una società satellite della Roma"

Contattato da LAROMA24.IT, Manuel Gerolin, ex giocatore della Roma e attuale direttore sportivo del Siena, risponde alle nostre domande a pochi giorni dalla sfida dell'Olimpico che vedrà opposti i bianconeri alla formazione di Luciano Spalletti.

In questi casi è meglio trovare una squadra con la pancia piena, magari proveniente da un filotto di risultati positivi, oppure il fatto che la Roma debba giocare con l'assillo dei 3 punti per non perdere il "treno Champions" può favorirvi in una qualche misura?

"Affrontiamo una grandissima squadra, quindi il risultato della domenica precedente risulta indifferente. Se noi giochiamo in maniera ordinata e con attenzione ai particolari, possiamo dire la nostra. Al di là del risultato. L'importante è fare la nostra gara, indipendentemente dalla Roma."

Negli ultimi anni cè stato un vero e proprio filo diretto tra le due società. Basti pensare al vostro presidente che è filo romanista, lei che è un ex giallorosso, più tutti gli scambi di mercato (solo per citare quelli degli ultimi tempi: Corvia, Galloppa, Curci, Loria, Artur). C'è una sinergia di fatto tra i due club anche in prospettiva?

"Si. Assolutamente. Ci conosciamo molto bene. Per dire, io sono stato compagno di squadra di Bruno Conti e ho lavorato con Spalletti a Udine. Col tempo si è instaurato un rapporto e una consuetudine diversa dal solito. Possiamo considerarci quella che spesso si definisce "società satellite"."

In questo contesto si inserisce anche l'operazione Curci. Il giocatore sta giocando discretamente e soprattutto sta trovando quella continuità che gli permette di fare esperienza. Presumibilmente alla Roma questi spazi non li avrà neanche l'anno prossimo: avete già raggiunto un accordo di massima per rinnovare la comproprietà per il 2009/2010?

"Curci è un giovane interessantissimo, che sta facendo molto bene e a cui mancava solo la possibilità di giocare con continuità. Con la Roma non avremo alcun problema a trovare un accordo."

Come vede il momento della Roma? A grandi partite alterna periodicamente improvvisi scivoloni: può arrivare lontano, nonostante questo, in campionato e in Champions?

"La Roma è anni che sta facendo benissimo, nonostante abbia possibilità economiche inferiori a Juve, Inter e Milan. C'è solo da fare un plauso alla società, al tecnico e ai giocatori. Per quanto riguarda la Champions, personalmente ritengo che la squadra di Spalletti sia "costruita" per questo tipo di competizione: nel confronto secco può vincere con chiunque"
99605
BOC User
31/12/2008 17:04:12
onore all'amica der checco
e chi c'era sa
99404
BOC User
22/12/2008 14:51:36
onore alla bandiera della Repubblica Romana!! (1798-1799)
98681
BOC User
11/12/2008 13:00:15
Onore al Canaro
95295
BOC User
13/10/2008 09:37:25
ONORE AL MARESCIALLO TITO
ROMA - I cinque di Sofia, tra arrestati e "trattenuti come testimoni", non arrivano a trent'anni. Ventisette il più giovane, ventinove il più vecchio. Vivono a Milano, Treviso, Como, Lucca, Napoli. Almeno due di loro negli archivi della nostra polizia di Prevenzione erano già finiti. Non per fatti di stadio, ma perché "segnalati come organici a formazioni di estrema destra". Due profili che - a dire di fonti diverse del Dipartimento di Pubblica sicurezza - sembrano redatti con carta copiativa. "Neri da Curva". Prodotti del vivaio dell'odio e dell'intolleranza. Che ormai - soltanto a voler stare al rapporto presentato nel maggio scorso al Parlamento dal nostro Servizio interno (Aisi) - monopolizza da destra 63 delle 98 sigle in cui si articola la geografia ultras nel nostro Paese.

Eppure, nel palazzo del pallone, nelle sue periferie (l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive) e in almeno una delle componenti di governo (Alleanza nazionale), in molti, "indignati", cadono (o fingono di cadere) dal pero. Come se la notte bulgara avesse rivelato una maligna metastasi di cui si ignorava l'esistenza. Come se "Ultras Italia" fosse un nuovo brand d'esportazione venuto alla luce per partenogenesi in qualche ignoto interstizio della nostra provincia nera. Insomma, il solito "cesto di mele marce".

Non è così.

Le "pezze" con cui "Ultras Italia" annuncia negli stadi italiani ed europei la propria nascita portano la data del 2002-2003. E non è difficile riconoscerle. Sono stoffe tricolori appese alle gradinate, in cui è impresso con caratteri tipografici del Ventennio il nome della città che ne fa mostra come "testimonianza di italianità". Si comincia con Verona, Udine, Padova, Trieste, che è poi il quadrilatero nero in cui il grumo si addensa, si manifesta e trova al suo interno ragioni sufficienti a un lavoro di proselitismo.

"In quella fase - racconta un qualificato funzionario di Polizia che da anni fa parte delle 'squadre tifo' che seguono la nostra nazionale - contavamo non più di una cinquantina di elementi. Per lo più del nord-est, che scommettevano sulla possibilità di creare una struttura agile, visibile e in grado di affermare una raggiunta egemonia politica di destra nelle curve del Paese".

Del resto, il Triveneto non è luogo geograficamente neutro. Il "Fronte Veneto Skin" e "Forza Nuova" sono la ruota dentata xenofoba in cui si incastra una nuova geografia politica e sociale, di cui, ogni domenica, le curve sono lo specchio. A Verona, dopo lo scioglimento delle "Brigate Gialloblù", i nuovi padroni sono i neri di "Verona front" e "Gioventù scaligera". A Trieste, gli "Ultras Triestina" si imbandierano nei vessilli imperiali austro-ungarici. A Udine, gli "Hooligans Teddy Boys" e i "Nord Kaos" maneggiano ciarpame neonazista non diverso da quello degli "Hell's Angel Ghetto" di Padova.

Il palcoscenico della Nazionale offre agli occhi di questo laboratorio nero tre indubbi pregi. E' vergine, perché non ingombro in tutta la sua storia di sigle ultras. E' mediaticamente sovraesposto. Si presta magnificamente alla semplificazione delle parole d'ordine e dei simboli con cui la destra xenofoba declina la sua "italianità".

L'inno di Mameli intonato con il saluto romano, i bomber neri, le teste rasate, le croci celtiche, l'aquila nazista, le ss runiche sono già a Stoccarda e Varsavia nel 2003 ad accompagnare la nostra Nazionale. Affacciano, ignorate dallo sguardo televisivo, in Portogallo, agli Europei del 2004. Fino a quando non si manifestano con violenza, a Palermo, nel 2005, durante un'Italia-Slovenia.

Gli "Ultras Italia" caricano gli sloveni a cinghiate al grido di "Tito Boia" e le "pezze" che di lì in avanti si trascinano dietro non parlano più soltanto il dialetto veneto. Si sono unite alla nuova giostra "Como", "Busto Arsizio", "Ravenna", "Napoli", "Reggio Calabria", "Torre del Greco", "Latina", "Castelli Romani", "Angri", "Nocera Superiore". I cinquanta degli inizi non sono più tali (a Sofia, sabato, se conteranno 144. A Larnaca, il 6 settembre scorso, erano in 150). Segnalando così come il "progetto", seguendo una geografia dell'appartenenza politica, non soltanto abbia superato la linea gotica, ma sia riuscito nell'obiettivo di far coesistere grazie al suo collante squisitamente nero, tifoserie altrimenti divise da odi sanguinosi (come la veronese e la napoletana).

Ma al di fuori degli addetti, i fatti di Palermo non sembrano inquietare nessuno. Neanche quando - sono i primi mesi del 2006 - una delegazione di "Ultras Italia" partecipa in Austria ad un raduno a Braunau (città natale di Hitler), dove la feccia neonazista d'Europa (inglesi, spagnoli, francesi, tedeschi) si incontra per pianificare un Mondiale di Germania violento. "Ultras Italia" può tranquillamente continuare a far mostra delle sue "pezze" negli stadi del Mondiale e, nei due anni successivi, in quelli delle qualificazioni per gli Europei. Il saluto romano, per dirne una, allieta anche l'inno di Mameli intonato il 22 giugno di quest'anno a Vienna, dove l'Italia gioca la sua semifinale con la Spagna. Tranne gli osservatori della nostra polizia, nessuno, a quanto pare, vede o vuole vedere.

Il senso comune liquida la faccenda come "folclore". Lo stesso che fa dire, oggi, al nuovo direttore dell'Osservatorio, Domenico Mazzilli (significativamente questore di Trieste fino a tre mesi fa) che, in fondo, ""Duce-Duce" a Sofia non è reato". Che convince Giovanni Adami, 36 anni, avvocato di Udine, legale dei 5 fermati, tra i sostenitori del progetto "Ultras Italia", a pronunciare su questa storia una parola "definitiva": "La verità è che gli aggrediti siamo noi, gli italiani".
95251
BOC User
11/10/2008 15:21:51
ONORE ALLA TIGRE HAIDER
QUALCHE COMUNISTA DEL CAZZO HA AVUTO ANCHE L'IDEA DI FARGLI
LO SCHERZO DEI TERGICRISTALLI.
VERAMENTE DI CATTIVO GUSTO...
95034
BOC User
08/10/2008 11:44:03
ONORE ALLA GRANDE SERBIA!!