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04/06/2012 11:48:52 |
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onore a elefantopulos
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Eleftheropoulos, ex Roma allena il Panionios
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29/05/2012 18:12:46 |
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ONORE A MARCO CASSETTI
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Nel giorno del suo compleanno Marco Cassetti è intervenuto in diretta ad A Tutto Campo per parlare del passato e del futuro della Roma. Queste le sue parole.
Sul campionato appena concluso. Non è stata un'annata positiva sotto tutti gli aspetti, anche per me dal punto di vista personale. Chi indossa questa maglia sa quanto è importante, mi dispiace lasciare Roma però purtroppo anche gli amori più belli finiscono. Dopo la partita in casa dell'Inter sono andato da Luis Enrique a dirgli che avrei preferito giocare come terzino mentre lui mi disse che mi vedeva come un centrale. Non ho mai più ripreso il discorso con il mister perché lui sapeva qual era il mio pensiero.
Hai già ricevuto offerte? Non ancora però ho ancora molta voglia di giocare e mi sto guardando intorno.
Su Zeman. Fortunatamente l'ho avuto ben 7 anni fa ed ero molto più giovane; è naturalmente una fatica fisica e mentale averlo come allenatore perché adotta dei carichi di lavoro abbastanza impegnativi e per questo bisogna stringere i denti, però alla fine vieni ripagato perché ti rendi conto di correre a velocità doppia rispetto agli avversari.
Sulla fase difensiva di Luis Enrique. Sono sincero, lui ci lavorava poco perché credeva molto nel pressing degli attaccanti. Quando questo però non succedeva, perché erano movimenti diversi rispetto ai soliti, allora prendevamo una marea di gol.
Sulla rosa attuale della Roma. Secondo me tutti i giovani possono trarre beneficio da questo tipo di gioco. Anche Stekelenburg dovrà abituarsi a correre perché Zeman non fa sconti a nessuno.
Se Zeman ti chiedesse di rimanere? Non ci penserei due volte, rimarrei sicuramente. E' lui che mi ha fatto esplodere come terzino destro, fino ad allora avevo quasi sempre giocato nel centrocampo a 3, io però non ero convinto di fare il terzino, lui mi convinse con i fatti.
Partite che ricordi con più piacere? Sicuramente quelle di Champions, in casa con il Manchester e l'ottavo contro il Lione.
Hai intenzione di tornare a Brescia? Ma chi ci vuole tornare a Brescia, io resto qui.
Sulle dichiarazioni di Monti. Secondo me ci sono cose più importanti che dovrebbero essere riviste, il calcio viene sicuramente dopo le altre emergenze.
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23/05/2012 15:22:42 |
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Chinellato - Onore a Carmen Russo
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Complimenti a Delirio per l'organizzazione, la precisione e la puntualità. Ecco la nuova FORD fiammante vinta da ABBALLA COI LUPI, primo arrivato al concorso "l'intentire, io te l'avevo detto" 2011/2012 sono onorato di potergliela spedire, spese postali comprese al seguente indirizzo chiavi in mano STUDABTEEN GLOCK MASS TEREN 003 BLOCK 11 00146 KOBENAVN 
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28/04/2012 22:41:51 |
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Onore a:
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Simplicio Tallo Marco Stronzi
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28/04/2012 15:32:50 |
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onore ai ragazzi di TERAMO
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La lettera aperta scritta dai domiciliari da Davide Rosci. Non dimentichiamo i nostri compagni e la nostra lotta, condividete e fate girare. Antifa fino alla vittoria "Questa mattina sono stato messo agli arresti domiciliari, è un provvedimento che non contesto e che vivrò serenamente. Vedo che con me ci sono altri ragazzi di qualsiasi parte d’Italia e anche del territorio teramano. Innanzitutto a loro va la mia solidarietà e vicinanza. Volevo solo precisare che i ragazzi del teramano non fanno parte di Azione antifascista Teramo, che non c’entra niente con questi fatti e che viene accusata ingiustamente solo per gettare fango su questo movimento che fa attività politica sociale e culturale. Non voglio con queste righe fare del piagnisteo o altro, perché non fa parte della mia cultura, ma voglio precisare alcune cose: in merito ai fatti di quello che è accaduto a Roma è scaturito da una tensione sociale manifestatasi nei mesi precedenti al 15 Ottobre, sfociata in scontri di piazza innescati non da chi voleva manifestare ma dalle forze dell’ordine che hanno prima impedito ai manifestanti di raggiungere piazza San Giovanni poi fomentando la folla con l’uso di lacrimogeni e camionette lanciate a folle velocità sui manifestanti. L’esasperazione ha fatto il resto. Come detto non sono qui a chiedere compassione o altro, sarà un tribunale a giudicarmi, un tribunale che spero non sia condizionato dal processo mediatico di questi mesi che ha visto la corsa dei media alla caccia delle streghe senza alcuna riflessione sul perché quelle persone erano scese in piazza. A giudicarmi sarà un tribunale e spero non si baserà sulle ricostruzioni di poliziotti e carabinieri, che hanno voluto accadessero disordini. Oggi siamo sulla gogna mediatica creata ad hoc per distogliere gli italiani dai problemi che hanno portato a quella manifestazione e spero che con questo processo mediatico molte di queste persone si ricordino perché erano scese in piazza. Eravamo in piazza per il nostro futuro, per un lavoro che ci garantisse sicurezza e stabilità, per una pensione che ci sostenesse nella vecchiaia, per un diritto allo studio che ci aprisse le porte del lavoro. Spero che la gente si riorganizzi per riportare al centro dell’attività politica i diritti dei lavoratori, i bisogni delle famiglie e non gli interessi della banche degli speculatori finanziari tanto cari a questo governo di tecnici. Sono pronto anche alla galera se questo può spronare le nuove generazioni ad esigere un mondo migliore. Voglio chiudere con una frase del Che: Chi lotta può perdere…chi non lotta ha gà perso."
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27/04/2012 15:42:33 |
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ONORE AD AQUASCUTUM
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Londra, evacuato palazzo in centro uomo barricato con quattro ostaggi Nell'edificio che ospita l'«Huffington Post» l'uomo, M. G., 50 anni, minaccia di farsi saltare in aria
MILANO - L'edificio che ospita l'Huffington Post a Londra è stato evacuato dopo che un uomo ha fatto irruzione nello stabile e ha preso in ostaggio quattro persone minacciando di farsi saltare in aria. L'uomo si chiama M. G. e avrebbe circa 50 anni. Lo riferisce Sky News citando fonti del sito giornalistico Huffington Posti. Il direttore della divisione britannica di Huffington, Stephen Hull, ha pubblicato anche un video su Twitter in cui un dipendente dell'ufficio descrive il momento in cui l'uomo è entrato nell'edificio. La polizia, giunta sul posto, ha delimitato l'area e sta allertando la squadra che è abilitata a negoziare per liberare degli ostaggi. Testimoni presenti sul luogo hanno riferito di aver udito colpi di arma da fuoco e di aver visto gettare giù dalle finestre dell'edificio computer e altre attrezzature. Secondo una testimone oculare, l'uomo ha fatto irruzione negli uffici portando con sè alcuni barattoli pieni di benzina con i quali ha minacciato di far saltare l'edificio. Ha poi ripetuto più volte che non gli importa niente della propria vita e che è pronto a tutto.
INFURIATO PER LA PATENTE - Secondo alcune testimonianze l'autore del sequestro sarebbe andato su tutte le furie per non aver preso la patente per guidare i mezzi pesanti e si è introdotto nell'edificio gridando di non avere nulla per cui valga la pena vivere. È stata chiamata la polizia dopo che l'uomo ha iniziato a lanciare computer, mobili e carta. Centinaia di persone sono state sgomberate dagli edifici circostanti. La polizia ha comunque tenuto a precisare che «non c'è alcun allarme terrorismo».
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27/04/2012 15:42:11 |
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ONORE AD AQUASCUTUM
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Londra, evacuato palazzo in centro uomo barricato con quattro ostaggi Nell'edificio che ospita l'«Huffington Post» l'uomo, M. G., 50 anni, minaccia di farsi saltare in aria
MILANO - L'edificio che ospita l'Huffington Post a Londra è stato evacuato dopo che un uomo ha fatto irruzione nello stabile e ha preso in ostaggio quattro persone minacciando di farsi saltare in aria. L'uomo si chiama M. G. e avrebbe circa 50 anni. Lo riferisce Sky News citando fonti del sito giornalistico Huffington Posti. Il direttore della divisione britannica di Huffington, Stephen Hull, ha pubblicato anche un video su Twitter in cui un dipendente dell'ufficio descrive il momento in cui l'uomo è entrato nell'edificio. La polizia, giunta sul posto, ha delimitato l'area e sta allertando la squadra che è abilitata a negoziare per liberare degli ostaggi. Testimoni presenti sul luogo hanno riferito di aver udito colpi di arma da fuoco e di aver visto gettare giù dalle finestre dell'edificio computer e altre attrezzature. Secondo una testimone oculare, l'uomo ha fatto irruzione negli uffici portando con sè alcuni barattoli pieni di benzina con i quali ha minacciato di far saltare l'edificio. Ha poi ripetuto più volte che non gli importa niente della propria vita e che è pronto a tutto. INFURIATO PER LA PATENTE - Secondo alcune testimonianze l'autore del sequestro sarebbe andato su tutte le furie per non aver preso la patente per guidare i mezzi pesanti e si è introdotto nell'edificio gridando di non avere nulla per cui valga la pena vivere. È stata chiamata la polizia dopo che l'uomo ha iniziato a lanciare computer, mobili e carta. Centinaia di persone sono state sgomberate dagli edifici circostanti. La polizia ha comunque tenuto a precisare che «non c'è alcun allarme terrorismo».
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27/04/2012 15:42:07 |
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ONORE AD AQUASCUTUM
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Londra, evacuato palazzo in centro uomo barricato con quattro ostaggi Nell'edificio che ospita l'«Huffington Post» l'uomo, M. G., 50 anni, minaccia di farsi saltare in aria
MILANO - L'edificio che ospita l'Huffington Post a Londra è stato evacuato dopo che un uomo ha fatto irruzione nello stabile e ha preso in ostaggio quattro persone minacciando di farsi saltare in aria. L'uomo si chiama M. G. e avrebbe circa 50 anni. Lo riferisce Sky News citando fonti del sito giornalistico Huffington Posti. Il direttore della divisione britannica di Huffington, Stephen Hull, ha pubblicato anche un video su Twitter in cui un dipendente dell'ufficio descrive il momento in cui l'uomo è entrato nell'edificio. La polizia, giunta sul posto, ha delimitato l'area e sta allertando la squadra che è abilitata a negoziare per liberare degli ostaggi. Testimoni presenti sul luogo hanno riferito di aver udito colpi di arma da fuoco e di aver visto gettare giù dalle finestre dell'edificio computer e altre attrezzature. Secondo una testimone oculare, l'uomo ha fatto irruzione negli uffici portando con sè alcuni barattoli pieni di benzina con i quali ha minacciato di far saltare l'edificio. Ha poi ripetuto più volte che non gli importa niente della propria vita e che è pronto a tutto. INFURIATO PER LA PATENTE - Secondo alcune testimonianze l'autore del sequestro sarebbe andato su tutte le furie per non aver preso la patente per guidare i mezzi pesanti e si è introdotto nell'edificio gridando di non avere nulla per cui valga la pena vivere. È stata chiamata la polizia dopo che l'uomo ha iniziato a lanciare computer, mobili e carta. Centinaia di persone sono state sgomberate dagli edifici circostanti. La polizia ha comunque tenuto a precisare che «non c'è alcun allarme terrorismo».
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17/04/2012 05:30:44 |
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ONORE, ONORE E ANCORA ONORE!
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L'Argentina espropria la Repsol Madrid minaccia ritorsioni
Il presidente Kirchner nazionalizza i giacimenti del gruppo petrolifero spagnolo. Funzionari del governo entrano nella sede della società e cacciano i dirigenti iberici
LA FILIALE argentina della compagnia petrolifera spagnola Repsol è stata nazionalizzata ieri con un decreto d'esproprio firmato e annunciato in televisione a reti unificate dalla "presidenta" Cristina Kirchner. Poco dopo funzionari del governo argentino, guidati dal ministro per la pianificazione Julio de Vido, sono entrati nei locali della società petrolifera, l'YPF-Repsol, hanno preso possesso della sede ed espulso tutti i dirigenti spagnoli presenti. Il colpaccio - la succursale argentina rappresenta con una produzione di 472mila barili al giorno un terzo del fatturato di Repsol - era nell'aria da settimane ma la notizia è arrivata in Spagna nel momento meno opportuno per le difficoltà a contenere la speculazione sul debito. Ieri lo "spread", che volava oltre i 460 punti, ha segnato il risultato peggiore dall'insediamento del nuovo governo di centrodestra alla fine dell'anno scorso. Mentre la Borsa di Madrid era l'unica in Europa a registrare un segno negativo.
Nel discorso in tv la Kirchner ha difeso il decreto di esproprio (lo Stato controllerà il 51 per cento della compagnia mentre il restante 49 percento verrà diviso tra i governatori delle regioni argentine che possiedono greggio) affermando che "il petrolio è un interesse pubblico strategico e prioritario" e non può stare in mani straniere. E aggiungendo che Repsol non ha rispettato gli accordi investendo poco o niente nello sfruttamento dei giacimenti argentini. Parlando alla nazione Cristina è riuscita anche a scherzare allundendo alle polemiche sul safari in Botswana di re Juan Carlos di Spagna. "Nazionalizzo YPF-Repsol perché le loro colpe sono lunghe come la proboscide di un elefante", ha detto. A Madrid il governo del premier Rajoy si è riunito d'urgenza per studiare "misure adeguate" ad un atto che è stato definito "ostile". E oggi, quando arriverà in Messico per prendere parte al Foro economico mondiale sull'America Latina, il premier spagnolo dovrebbe annunciare le rappresaglie di Madrid all'esproprio.
Repsol comprò la società YPF argentina, privatizzata dal governo Menem nel 1993, con un investimento pari a 13 miliardi di euro fra il 1998 e il 1999. Il paradosso vuole che allora il marito di Cristina (l'ex presidente Nestor Kirchner, morto d'infarto nel 2010) appoggiò la privatizzazione e vendette a Repsol, per 600 milioni di dollari, il 5 per cento delle azioni della compagnia statale YPF che appartenevano alla provincia di Santa Cruz dove a quel tempo governava. Repsol è una compagnia spagnola completamente privata, il suo principale azionista è la Caixa (la Cassa di Risparmio di Barcellona) che ne possiede il 12 per cento, ma il colpo è molto forte anche per il governo Rajoy che fino alla fine ha sperato che la Kirchner non arrivasse a tanto.
Nel retroscena che ha portato la "presidenta" ad una mossa così spregiudicata ci sono numerose ragioni sia politiche che economiche. Intanto c'è il peso sempre maggiore che ha assunto nel governo il gruppo di giovani peronisti ("La Campora") guidato da Maximo Kirchner, il figlio primogenito di Cristina. Nazionalisti, populisti e autarchici si ispirano alla sinistra peronista anticapitalista degli anni Settanta. C'è il fabbisogno di energia per sostenere la crescita, e quest'anno l'Argentina ha dovuto importare petrolio e gas per 10 miliardi di dollari (da qui l'accusa a Repsol di aver investito poco per migliorare lo sfruttamento dei giacimenti). E c'è, sullo sfondo, un piccolo tesoro come la scoperta di nuovi giacimenti per 22 miliardi di barili (una dimensione che potrebbe rendere il paese autosufficiente dal punto di vista energetico per molto tempo) in un'area chiamata Vaca Muerta, nella provincia di Mendoza, vicino alle Ande, che il governo Kirchner vuole controllare direttamente.
Cristina Kirchner sosteneva ieri giustificando davanti al Paese la sua decisione che l'Argentina era ormai l'unico paese latinoamericano produttore di gas e petrolio che non gestiva attraverso compagnie statali e pubbliche (come in Brasile o in Venezuela) le sue fonti di energia. Ma l'espropriazione della compagnia YPF-Repsol, fatta per decreto e senza un contesto e una sicurezza giuridica per chi ha investito denaro, è - scrive El Pais - "una fuga in avanti che mette l'Argentina al margine della comunità economica internazionale".
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15/04/2012 14:48:02 |
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ONORE A MARCO STRONZI
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Io dico solo una cosa: Stamattina sono passato sotto casa di Luciano Palle e ho beccato la nostra Lady BOC ktulu che con una bomboletta spray scriveva questa dedica su una saracinesca, lei appena mi ha visto ha cercato di coprirsi il volto ed è scappata in sella alla sua Renault 5 Rally targata NA ma io l'ho riconosciuta ugualmente.
Fermare il calcio per Morosini è una cosa giusta ma vorrei richiamare la sensibilità della BOC anche sulla situazione in cui verte oggi il povero Marco Stronzi. Vilipeso, cornificato e umiliato dalla regina della mossa partenopea.
KTULU MALAFEMMENA
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