Anno di fondazione dell'ASR
161503
BOC User
20/03/2012 13:52:04
solo tanto,tanto onore
161431
BOC User
19/03/2012 12:24:44
QVANTO ONORE
Scrivo dopo assenza per denunciare scozza su parabrezza motorino sopra ad adesivo "SS LAZIO DAL 1900 IRRIDUCIBILI" ove lasciavo biglietto che avevo già pronto: "Come dice Reja, già sei scudettato. Ma poi pii la sveja, e arisei sparito. Ammerda. AsR"
161329
BOC User
16/03/2012 12:57:39
onore a zigoni
A Radio Sport 24 è intervenuto Gianfranco Zigoni, ex calciatore della Juventus e della Roma, che ha parlato di calcio a tutto tondo, anche se ormai segue poco la serie A: “Ora mi occupo dell’Avellino (dove gioca suo figlio Gianmarco, ndr), le grandi squadre non le guardo molto”.



Ma un personaggio come lui regala sempre degli spunti interessanti e divertenti, di certo mai banali. Si parla innanzitutto della Juventus, una delle sue ex squadre, e del silenzio stampa che ha iniziato in protesta contro gli arbitri: “Da un certo punto di vista sono d’accordo con Conte, perché secondo me stanno mancando un po’ di rispetto alla Juve. E’ un momento difficile, quando giocavo io la Juve non era fra le favorite, ma adesso è forte e credo sia un peccato se poi viene penalizzata”.

Suo figlio Gianmarco adesso gioca nell’Avellino, ma è di proprietà del Milan, e sarebbe bellissimo se potesse affermarsi con quei colori: “E’ logico che il Milan sia il sogno di ogni calciatore, lui vorrebbe affermarsi con la maglia rossonera, ora sta giocando all’Avellino e si trova molto bene, ma è naturale che l’obiettivo sia quello di tornare in rossonero e diventare grande con loro”.

Ha giocato nella Juventus, nel Verona e nella Roma, ma fra i suoi amori ne è rimasto uno in particolare: “Io tifo per la Roma, seguo con passione le partite dei giallorossi. Secondo me non dovrebbero mai lasciar andare via Luis Enrique, è il miglior allenatore che abbiamo adesso in Italia. Quando gioca la Roma mi diverto sempre, anche se perde, perché ha un gioco ambizioso e innovativo per il calcio italiano”.

Zigoni, simpatico guascone, si è paragonato spesso a Maradona e Pelè. In merito alla diatriba fra i due e sul paragone fra Messi e il Pibe de Oro ha le idee molto chiare: “Secondo me molto di ciò che si dicono è anche scena, per far scrivere qualcosa ai giornali. Io comunque stravedo per Diego, quello che faceva lui col pallone poteva farlo soltanto Dio. Anche Messi è ancora lontano da quel livello, penso che ne debba mangiare ancora tanta di pastasciutta prima di potersi paragonare a Maradona”.

Ma Messi è più forte di Zigoni? E chi è il suo erede attuale? Colui che è stato definito il George Best italiano regala un’altra perla: “Non scherziamo, Messi è un professionista impeccabile. Io bevevo, fumavo, non mi allenavo mai, ero un pazzo, e probabilmente lo sono ancora. Il nuovo Zigoni? Secondo me attualmente non esiste, io mi divertivo soltanto, ora non è più così. No, neanche Balotelli, lui è uno che gioca per i soldi, io non ci ho mai pensato”.
161034
BOC User
09/03/2012 17:56:25
onore al primo risultato della ricerca
https://www.google.it/#hl=it&gs_nf=1&cp=53&gs_id=3s&xhr=t&q=Lena+is+studentin+aus+Freiburg+und+susse+21+jahre+alt&pf=p&sclient=psy-ab&oq=Lena+is+studentin+aus+Freiburg+und+susse+21+jahre+alt&aq=f&aqi=&aql=&gs_sm=&gs_upl=&gs_l=&pbx=1&bav=on.2,or.r_gc.r_pw.r_qf.,cf.osb&fp=c3646996e6072f82&biw=1680&bih=937&bs=1
160921
BOC User
08/03/2012 11:43:06
onore
Offline il sito del Vaticano
Anonymous rivendica l'attacco
"Abbiamo deciso di porre sotto assedio il vostro sito in risposta alle dottrine, alle liturgie e ai precetti assurdi e anacronistici che la vostra organizzazione a scopo di lucro diffonde nel mondo intero”. Questo il testo diffuso dagli hacker che hanno buttato giù www.vatican.va
160758
BOC User
06/03/2012 10:40:47
onore a marito
e al suo ghiacciolo al gusto violetta
160508
BOC User
02/03/2012 14:54:30
Radio BOC Solidarietà e onore ai NO-TAV
STATUTO - ALTA VELOCITA'

160428
BOC User
01/03/2012 12:48:05
Onore a Lucio Dalla!
Riposa in pace!
160414
BOC User
01/03/2012 10:44:45
onore a Osvaldo
A volte abbassa la voce. E pure lo sguardo. Perché a dispetto dell’atteggiamento sprezzante e dell’aspetto da star del rock, Pablo Daniel Osvaldo è un ragazzo educato, semplice, persino timido.

Un tipo pronto alla battuta e all’autocritica, capace di parlare di Cigarini e Che Guevara, di Maradona e Rolling Stones, con lo stesso interesse e la stessa leggerezza appassionata. E’ uno che dice le cose, Osvaldo, avendo l’intelligenza per capire che a volte non è conveniente, soprattutto in un ambiente ipocrita come il mondo. Ma non per questo ha intenzione di cambiare «perché io sono così» . E allora, che piaccia o no, che convinca o deluda, questo è. Un calciatore provocatorio, tra magliette ed esultanze, un attaccante efficace, tra i sette gol e le corse sulle fasce, un uomo contento, diviso tra la famiglia e la Roma. Adora Luis Enrique al punto di criticarlo per la decisione di rinunciare a De Rossi, costata forse la sconfitta contro l’Atalanta e probabilmente la Champions League. L’abbiamo incontrato a Trigoria, nella stanza dove la società organizza le lezioni per i calciatori stranieri, affacciati sul campo in sintetico appena intitolato ad Agostino Di Bartolomei, a due passi dall’ufficio personale di Totti. (...)

Osvaldo, cominciamo dal derby? «Non mi ci fate pensare. Mi dispiace tantissimo non giocarlo. Anzi mi rode, come si dice a Roma. Non ci sarò per un’ingiustizia: non meritavo l’espulsione a Bergamo».

Le immagini non hanno chiarito il suo contatto con Cigarini. «Se era da cartellino rosso il mio fallo, il mio avversario meritava un rosso e mezzo. Purtroppo è andata così: pazienza».

Ha la sensazione che la sua fama di ragazzo turbolento incida sulle decisioni degli arbitri? «Sicuramente. A volte sembra ce l’abbiano con me. Purtroppo nel calcio questo tipo di condizionamenti c’è sempre stato: certi giocatori fanno il triplo delle cose che faccio io eppure non vengono puniti. Dovrò stare più attento: se non avessi commesso un fallo, non saremmo qui a commentare un’espulsione».

Come spiega la nomea di attaccante attaccabrighe? «L’avete creata voi giornalisti. Sono sempre stato dipinto come una persona litigiosa, ma non lo sono. Odio stare al centro delle polemiche. Vorrei fare notizia per qualcosa di positivo. In ogni caso, mi interessa poco quello che si dice».

Senza Osvaldo come finisce il derby? (ride) «Uguale. Anzi, forse è meglio per la Roma. La mia assenza non influirà sulla squadra, che ha tanti giocatori bravi. Ma non chiedetemi un pronostico perché sono troppo incavolato. Speriamo bene».

L’espulsione le ha fatto perdere anche la Nazionale. E’ una punizione corretta? «Sì. La presenza di un codice etico fa crescere una squadra. E va applicato. Naturalmente poi mi dispiace che sia toccato a me restare fuori».

Contro la Lazio intanto rientra De Rossi dopo la squalifica... di Luis Enrique. «L’allenatore ha fatto una scelta, non vorrei entrare nel merito (si prende una pausa, ndr) ... Anzi sì, esprimo il mio parere, perché non riesco a non dire quello che penso: io non l’avrei lasciato fuori per un ritardo».

Forse è proprio questa sua sincerità scomoda a non piacere a tutti... «Non posso farci niente, non so stare zitto. Ho un carattere di merda. Ma è anche grazie a questo carattere che sono arrivato alla Roma. Sono un lottatore».

In questo modo ha conquistato i tifosi. «Con loro mi sono trovato bene da subito. La gente è fantastica, unica, sa emozionarti: allo stadio ogni volta che ascolto l’inno mi viene la pelle d’oca».

La chiamano “er Cipolla” per via del modo in cui lega i capelli. Le piace? «No, ma mi fa ridere. Non puoi che ridere davanti ai soprannomi che ti danno i romani».

Eppure all’inizio c’era scetticismo sul suo conto, perché in Italia ricordavamo un altro Osvaldo. «Chiaro. Anche io prima di essere un calciatore sono stato un tifoso. Non mi conoscevate, perché quando sono andato all’Espanyol venivo da un periodo difficile. E’ stata anche colpa mia: non ero un grande professionista, ero un ragazzino che sbagliava molto, che non si comportava bene». (...)

Cosa manca a Osvaldo per diventare un calciatore top a livello internazionale? «La continuità. Non sono mai riuscito a giocare una stagione intera ad alti livelli. Nemmeno lo scorso anno all’Espanyol: ero partito forte, poi mi sono dovuto operare agli adduttori. Sicuramente posso dare di più».

Nella Roma ha impiegato poche settimane per essere decisivo. «E ho anche cambiato ruolo, adattandomi alle esigenze di Luis Enrique. Non lo dico per fare polemica, anzi ringrazio l’allenatore perché mi ha insegnato un nuovo modo di giocare che mi ha fatto raggiungere la maglia azzurra, ma è un dato di fatto: a me piace giocare centravanti, per essere sempre vicino alla porta. Invece così è più difficile».

Luis Enrique l’ha voluta a tutti i costi alla Roma. E’ stato un suggerimento di De La Peña? «Sì. Ivan mi conosceva essendo stato il mio capitano, un grande capitano. Luis Enrique l’ho conosciuto l’anno scorso, quando è venuto a vedere una partita dell’Espanyol. Sapevo di piacergli, poi le società hanno trovato un accordo». E Totti che capitano è? «Il numero uno. Mi ha sorpreso come persona: la sua semplicità è unica. In campo non ti rimprovera mai anche se sbagli mille passaggi. Io invece mando sempre qualcuno a quel paese...».

E tra i calciatori, chi l’ha sorpresa? «Pjanic. Non pensavo fosse così forte perché non lo conoscevo. Del resto, a casa non guardo le partite. Altrimenti mia moglie mi caccia di casa».

A proposito di tecnici, a chi deve di più? «Zeman, che mi ha insegnato a Lecce dei movimenti offensivi incredibili. Gli auguro di salire in A con il Pescara. Ci sentiamo ancora, attraverso un amico comune: Filippo Fusco, una specie di secondo manager dopo il mio secondo padre, Dario Decoud. E poi dico grazie a Pochettino, che all’Espanyol mi ha preso dal Bologna senza nemmeno conoscermi di persona. Se avessi sbagliato quell’occasione, sarei tornato in Argentina. Invece mi sono rilanciato: merito anche della fiducia che lui mi ha dato. Infine cito Luis Enrique, che ci sta trasmettendo una mentalità stile Barcellona: vincente. Credo e spero che rimarrà a lungo alla Roma».

E Osvaldo che progetti ha? «Fermarmi qua. Volevo provare l’esperienza in Spagna e l’ho provata. Ora voglio vincere tanto a Roma».
160412
BOC User
01/03/2012 09:37:22
VERO ONORE
COSA COSA COSA???
qualcuno scrive: NON SI RENDEVA CONTO CHE RISCHIAVA LA VITA A SALIRE SU UN TRALICCIO?

a 37 anni?
una persona in ottima forma?
un atleta? un montanaro con un fisico della madonna?
uno che ha fatto della lotta per la libertà la sua ragione di vita?
che è allenato a schivare lacrimogeni, a scalare sentieri, a correre su per le creste alpine!

ma che cazzo scrivete?
ma lo azionate il cervello prima di mettere mano alla penna???

non rischi niente, invece, in quelle condizioni fisiche, a salire su un traliccio!
NIENTE!

a meno che....
a meno che non c'è un maledetto servo che ti corre dietro per farti arrostire.

e non significa niente se Luca Abbà ha 37 anni, che vuol dire? uno non può essere disperato a 37 anni? ci vogliono dei requisiti anagrafici per protestare??
ma che diavolo di discorsi sono?

la verità è che la POLIZIA SI E' FATTA RODERE IL CULO e non poteva tollerare una forma di protesta coraggiosa come quella, così hanno deciso di fare come il gatto col topo, ben sapendo che poteva finire solo in due modi:

o LUI, Luca, si umiliava tornando di sotto, e loro GONGOLAVANO.
o l'altro, il BOIA DI TURNO, lo costringeva a friggere sui cavi.

Luca ha avuto le palle, capite?
PALLE, quelle vere.
159868
BOC User
22/02/2012 18:12:01
ONORE
al regazzino che squadra incantato le tette di ktulu
159725
BOC User
21/02/2012 10:57:37
Onore a chi con coraggio difende il proprio stato dagli attacchi sovversivi di ribelli che vogliono solo il Caos
159423
BOC User
16/02/2012 16:22:01
Simone x QVANTO ONORE
non so se sei un cittadino modello o un feticista... raccogli pure l'urina del cane e conservi tutto in macchina
159395
BOC User
16/02/2012 13:40:12
QVANTO ONORE
Mi trovo in località Roma, presso famoso bar Y.
Parcheggiata nei dintorni del suddetto bar, in un vicolo, noto subito Citroen ZX break colore celeste, con adesivo Irriducibili SSL attaccato dall'interno vettura su lunotto posteriore.
Vista la bella giornata e considerato che oggi mi sento sereno, passavo vicino la vettura e versavo busta contenente escrementi del mio cane della sera prima misti ad urine - sempre del mio cane - sulla maniglia lato guidatore.
Poi lasciavo biglietto che avevo già pronto:
"Sta fantastica giornata romana è na ricchezza,
proprio come na vittoria mijardaria ar poker.
Ma te, che sei laziale, e vivi de amarezza,
te meriti solo sta lurida cacata de Cocker.
AsR"
159110
BOC User
13/02/2012 00:43:26
Marco Stronzi (onore a, che non si firma mai cosi'...), in pieno stile BOC, cerca lo scontro in Francia ma i parigini NON SI SONO PRESENTATI !
159106
BOC User
12/02/2012 21:41:53
ONORE
http://www.corrieredellosport.it/video/calcio/2012/02/11-40270/Hart%2C+%27aria+pesante%27+per+i+compagni+del+City
159068
BOC User
11/02/2012 13:24:43
ONORE
ALLA POLVERINI, AD ALEMANNO
E ALLA DEGNA EREDE DI GIORGIO ALMIRANTE.
ROMA E' FASCISTA.
158943
BOC User
10/02/2012 08:03:59
er nostalgico x qyanto onore
ma chi sei badspenser (onore a)? io è dai tempi dell'asilo che mi sento dire quelle cose solo perchè sono originario della capitale e tifo per la squadra della suddetta.
158942
BOC User
09/02/2012 23:53:57
QVANTO ONORE
Mi trovavo per motivi di lavoro a Verona, piazza del Campo.
Luogo ospitale, pulito e molto civile. Purtroppo si gela.
Entravo poco fà in birreria in suddetta piazza e ordino una birra.
Il locandiere al tavolo riconosce mio accento palesemente romano e mi chiede, con sorriso spiccatamente alcolico e beffardo: "bocia, setu de terronia??".
Capisco subito che mi sta chiedendo se provengo dalla Terronia, cioè Roma.
Io gli rispondo: "Io vengo dalla Capitale italiana. Sei tu che sei un polentone."
Il tutto con il sorriso sulle labbra e notevolissima carica adrenalinica in corpo.
Lui ribatte: "Son bon anca mi, rubar i sghei de noartri".
E io: "Noi non rubiamo proprio niente, siamo persone oneste che lavoriamo nel caos di una città stupenda ma spesso difficile. Tu invece sei un ignorante mangiamerda e pure maleducato e ubriacone. Te lascio sti 20 €. Non voglio il resto nè voglio la birra che ti ho ordinato. Bevitela tu che così forse te butti a letto e fai silenzio."
Lui: "Romano di merda ma va ai' mona".
A quel punto, anche meravigliato della cattiveria dimostrata, ma allo stesso tempo in preda ad una sfrenata adrenalina, gli sferro uno schiaffo violentissimo. Lui prova a reagire ma non riesce a prendermi e così gli sferro un pugno sullo stomaco e un calcio sull'anca.
Il tutto davanti agli sguardi sbigottiti delle persone astanti, tra cui un altro ragazzo cameriere che tenta di intervanire, ma che desiste all'istante, quando lo ammonisco: "aho nun t'avvicinà o giuro che te apro".
Urlo ad alta voce, con tono cupo e freddo: "E QUESTE SAREBBERO EDUCAZIONE E OSPITALITA'?? SE VOLETE CONOSCERLE VENITE NELLA MIA CITTA' "
Mi allontanavo poi veloce e guardingo.
158930
BOC User
09/02/2012 19:09:42
ONORE