225718
|
22/03/2018 12:36:40 |
|
er verita'
Niente email
|
|
Nazareno puo' stare da me a patto che dorma co la
cintura de castita', che nun vojo esse preda dei suoi
istinti metrosex. Poi co quer fare da malandrino, sa potemo
scoatta' ner quartiere e alle trasferte. Ma niente
guinness a casa che semo povery: c'e' solo la 3 Sciagalli.
|
|
225704
|
20/03/2018 17:50:41 |
|
er verità
Niente email
|
|
A nazzarè, e che l'hai capito mo'..? Scusa se too dico, ma stai un pochetto ritardato.
|
|
225703
|
20/03/2018 17:49:16 |
|
nazareno x er verità
Niente email
|
|
scusa se te lo dico ma fai na vita demmerda.
|
|
225701
|
20/03/2018 17:47:04 |
|
(La Partita di) er verità: Crotone-Roma
La Nuova Rubrica Sportiva del Lunedì
|
|
Il mio Crotone-Roma inizia Mercoledì scorso, quando l'amico mio reduce dall'olimpico co lo sciacca mi propone
d'annà in Calabria a vendicà la sconfitta cor milan dei calabresi. L'euforia cempions mi annebbia il cervello
e ce faccio più d'un pensiero, soprattutto quanno faccio caso che Crotone-Roma si giocherà esattamente
17 anni dopo un'artra gloriosa trasferta in Calabria: il 18 Marzo del 2001, di Domenica proprio come quest'anno,
si giocò Reggina-Roma, viatico importante per lo scudo non tanto per lo striminzito 0-0 impostoci da una
gajarda squadra monarchica quanto per la concomitante sconfitta della juve, 4-1 cogli sbiaditi. Insomma
me rendo conto che er 2018 c'ha gli stessi giorni settimanali corrispondenti alle date der 2001 e der 2007,
cioè le stagioni più belle della Roma negli urtimi 30 anni, e quindi penso vabbè, se tanto me dà tanto, quest'anno
quarcosa la svortamo. E' con questi pensieri dolci e un po' malati che Venerdì mattina, invece de dormì dopo
na nottataccia, nun prendo sonno e dopo avè sentito l'amico mio, inizio ad attivamme pe la trasferta.
Dal comunicato ufficiale dell'Fc Crotone emesso già Lunedì, risulta libera ed accessibile a tutti,
Ma puttana la madonna, è più complicata che annà a Lourdes a piedi! Intanto cominciamo cor dì che la società
der Crotone, come i suoi tifosi juventini, è na banda de peracottari: mai vista una società de serie A
che nun risponne ar telefono. Poi seguitiamo col dì che la Lis Ticket Lottomatica è la più grande compagnia
de bastardi e pezzidemmerda sulla faccia della tera: un'agenzia che se permette de bypassà le società de carcio
e gestire i servizi (manipolando le rivendite) a proprio piacimento, in un paese normale sarebbe da chiudere
e far scomparire. Ma siamo in Italia, e succede che a 53 ore dalla partita, la prevendita è nel caos più totale:
tutte, ma proprio tutte le rivendite te dicono che il settore ospiti è già esaurito e che è rimasta
solo la tribuna coperta, al modico prezzo di 65 euro minimo. Mi chiedo, ma com'è possibile? Se il comunicato dei
juventini diceva che per l'occasione sarebbe stato esteso il settore ospiti a tutta la curva nord! Come poteva esse,
più di 1200 bijetti già esauriti..?? A peggiorare la situazione ce se mettono poi i soliti tabaccai cacacazzi:
gente che nun c'ha de mejo de fa che fasse li cazzi tua e sostituirsi telefonicamente alla questura.
Gente che, dopo esser stata manovrata dalla suddetta Lottomatica, te viene a dì co ignoranza mista ad arroganza,
che tu senza tessera nel settore ospiti nun ce poi annà, e che la curva nord è sempre stato settore ospiti,
quindi se Lottomatica dice de no, loro se ne fottono dei comunicati der crotone. Insomma passo circa 3 ore
ar tel co decine di rivendite, chiamo pure l'As Roma che se ne sbatte beatamente er cazzo de intervenì,
perché dice la signorina del call center: "Noi ci occupiamo solo delle partite a Roma". Ammazza
che solidarietà, che sensibilità, il vostro datore v'ha formato bene, devo dire. Il mio amico, per accontentà
er figlioletto, opta per la tribuna (Domenica lo faranno ovviamente entrà nel nostro settore). Io, schifato e
senza na lira né più voja de stà appresso a un sistema da operetta, accanno e maledico un po' tutto:
Crotone, Lottomatica, la champions che m'ha ridato entusiasmo e er solito cojone che sono quanno che
me faccio prendere da stà squadra. Sono avvilito, ma proprio nun ce sto a famme rimbarzà come na pallina
da tennis e annà allo stadio come dicono loro. Tant'è vero che quanno, alle 3 der pomeriggio,
arriva un nuovo comunicato che annuncia la riapertura della prevendita del settore ospiti
(ma che senso c'ha? ma ce pijano per culo?), stavolta declino l'invito del mio amico che mi spronava
a non mollare, chiamo la ricevitoria questurina pe dije quanto so stronzi e ignoranti al punto d'avè
perso un sacco de clienti per l'occasione, e me metto l'anima in pace ma manco tanto. Perché quel tira e molla me
condizionerà il weekend come un effetto domino: il poco sonno me rincojonisce, me fa magnà male e cacà peggio,
e tutta la situazione me leva energia ed entusiasmo. Dapprima invito la pischella a pranzo per domenica, proponendo un
ragù de funghi e piselli, ma quanno ariva er giorno daa partita, come accade spesso, vojo vedemme la Roma da solo e senza
rotture de cojoni. Così la accanno rimandando al dopopartita e me metto comodo comodo co li cani a cercà lo striming
dopo aver addentato una poco elegante ma pratica piadina co pomodoro, mozzarella e melanzane, aperta a mo' de pizza.
Siti a scrocco ce ne stanno in abbondanza: prima quello inglese, poi er turco; alla fine scelgo quello albanese, ma per
mantenè un contatto co la patria metto su Quelli Che Il Carcio, dove ovviamente si va in tempo reale, circa 2 minuti
avanti rispetto allo striming. Conscio eppur strafottente di questo, vedrò entrambi i gol già consapevole
del loro avvenimento, senza sorpresa ma con non meno soddisfazione. Anche perché la Brienza, Lady Garcia, è sempre un
bel vedere, ed ammetto d'avella rivalutata in positivo dai tempi in cui riuscì a rincojonire il nostro ex mister
mannando a rotoli una stagione. Oltre che na bellissima donna, è pure competente, sobria e fine, e
sinceramente romanista. Ne sono ammirato e comprendo un po' di più mister Garcia. Che dire della partita:
la Roma non brilla e vince solo per il maggior tasso tecnico, una differenza abissale che ci fa avere
gioco facile ma non troppo: perché per tutto il 2. tempo fino al gol del Ninja, diventa una sofferenza
assurda ed inaccettabile. Il Crotone ci mette sotto e ce fa tremà più volte. Sembrano tutti con la testa altrove,
forse stanchi, forse superficiali. O forse, più semplicemente, l'ampio turnover dimostra ancora
una volta la coglionaggine di Monchi, che ringraziamo per tutti i fenomeni che c'ha portato nonché per aver
vennuto il più forte giocatore mai avuto dai tempi de Totti. In effetti, oltre alla perdita der
Capitano, era giusto perdere pure Salah e smadonnare ogni domenica vedendo che cazzo de campione c'avevamo.
Finisce 2-0 proprio come l'anno scorso, e so contento per il Faraone che meritava questa gioia, siglando un gol
emblematico per qualità e caparbietà. Mi sfiora il pensiero romanistone d'annà in aeroporto pe er rientro daa squadra, ma
per fortuna mi sfiora soltanto. E mentre sono in macchina pe raggiunge la pischella, becco alla radio
una canzone di quei laziali dei Thegiornalisti, "SOLD OUT", il cui video è stato girato allo stadio de Pomezia
in tema calcistico, co bandiere e striscioni, ed il testo parla di morire brillo sbattendo co l'auto
contro un lampione, e visto lo stato della mia auto penso che, potendo scejere, in fondo
sarebbe bello morire dopo na vittoria della Roma . Ma ce sarà tempo. Intanto me toccava annà al cinema
pe rimedià alla buca data alla pischella, ed il film, devo dire, è pure gradevole: "PUOI BACIARE LO SPOSO",
co Abatantuono e artri, tocca la tematica der matrimonio gay, e quanno vedo i due protagonisti amoreggiare
me vengono in mente, nun so perché, Lele e Nazareno, co quest'urtimo che poi se sforza de ostentà la sua passione
pe le donne (proprio come uno dei protagonisti che era stato fidanzato e perseguitato dalla ex). Dopo il film,
vista l'appena trascorsa festa di San Patrizio, decido finalmente di onorare la memoria di Turi e mi recherò
in Irish Pub al posto X, indove berrò na pinta de Guinness alla faccia dei laziali dopo aver saputo
del pareggio del bologna, e non troppo dispiaciuto della vittoria dei naples sul genoa. Poi i gestori
mettono la tv sulla DS, e io chiedo a me e alla pischella che cazzo ce faccia una Giorgia Cardinaletti
in uno dei programmi più importanti della tv italiana: è un manico de scopa, né troppo bella né troppo competente
(tant'è vero che j'hanno affiancato dei mostri sacri come Cucchi e Tardelli), come ha fatto ad arrivà fino a lì..?
Misteri dello show-biz, che non mi aiutano tuttavia a convincere la mia lei a partire per Barcellona
per il lungo ponte di Pasqua: m'accusa de organizzà la nostra tresca in base alle partite daa Roma, ma io
rilancio sostenendo di volerla solo coinvolgere nel mio mondo, e che 'stà squadra in fondo c'ha unito.
E propongo: ma un ber viaggetto a Kiev a fine maggio che nun fa troppo freddo..? Che lei a Barcellona
c'è già stata, ma in Ucraina ancora no. Che poi è inutile stare a rimuginà sur sorteggio come su Salah:
è annata così e basta. E se sull'egiziano nun ce potemo fa più gnente, in cempson nun se sa mai naa vita.
Sappiate, però, che non basterà pareggiare o non prendere gol al camp nou: occorrerà VINCERE in Catalogna,
per piasse la semifinale colla juve e la finale cor liverpul. Na' cosetta fattibilissima, no?
E' tutto. Il numero di questa settimana lo voglio dedicare al buon Pallino, cui va la mia solidarietà dopo l'inchiesta
sulla setta del macrobiotico. Se nun stà ar gabbio, da lassù non sarà felicissimo di vedere il suo Klopp allenare
Salah in un'altra squadra che non è la Roma. Arrivederci a dopo la sosta dal vostro inviato, linea allo studio.
|
|
225645
|
16/03/2018 12:26:54 |
|
er verità x er cinofilo
Niente email
|
|
er fijo de Totò, nel film, nun se chiamava Peppiniello..? Anche se in effetti nella scena dei spaghetti nun c'era. Bau!
|
|
225638
|
15/03/2018 16:37:33 |
|
(La Partita di) er verità: Roma-Shakhtar Donetsk
Niente email
|
|
Una botta di felicità, emozioni, orgojo come non se ne respiravano da tempo. Una di quelle notti che per noi romanisti
equivale a li spaghetti che se magnaveno Totò e Peppino in "Miseria e Nobiltà". Non un gran risultato, ma una grande prova nei
confronti di noi stessi e le nostre paure, le nostre sfighe della madonna e i limiti perenni che c'attanajano da una vita. E
quindi una vittoria che ci teniamo stretti, intanto perchè se semo levati dar cazzo un avversario dal nome impossibile, che come
TUTTI quelli che perdeno con noi, a na certa je rode er culo e fanno gli infami, chissà perchè. E allora vaffanculo Shevchenko,
Lucescu e tutta Sciacca e la provincia di Agrigento. La Roma gioca la partita più importante dell'anno il 13 Marzo, cioè
esattamente 6 anni dopo che il Capitano da solo fece vincere a Montella il suo unico Derby da allenatore, e 4 anni dopo che no
stronzo argentino decise d'omaggiare il Capitano salendo al soglio di San Pietro. Due ricorrenze in antitesi, che mi
lasciano tranquillo a metà. Già dalla sera prima, il mio amico comincia a postà le foto der figlioletto in clima-partita, co
sciarpe cori et similari. A parte che sarebbe ora de finilla colle foto dei figli sui social, ma poi penso, anvedi a che vita
demmerda sta a annà incontro 'stò regazzino: nun lo potevi educà a tifare la juve ed allinearsi ai potenti e vincenti..?
Nel pomeriggio inizia a salirmi la carica e la speranza che di solito c'incula, e subito la stoppo, memore delle tante, troppe
delusioni. Così scongelo i supplì co ricotta e spinaci (che, beninteso, avevo preparato da me quarche giorno prima), ma
mentre vado pe cucinà, alle 19.48 m'ariva la chiamata de na granny che nun sentivo dall'estate scorsa. Sapete cosa sono le
granny..? So donne de na certa età , spesso anche nonne de famija, che combattono il passare del tempo mantenendosi
esteticamente piacenti, e concedendosi in modo onorevole ai piaceri della vita. Però dico, porcoddio, proprio stasera me dovevi
chiamà..? Ignoro la telafonata e prima delle 20 inizio la frittura. Farò in tempo ad esse davanti alla tv per il calcio
d'inizio, constatando co un po' de seccatura la presenza de Piccinini. Si dice sia romanista, a me me pare un po' juventino, de
sicuro co noi c'entra poco. La prima ora di gioco scorre via in modo davvero angosciante, la Roma non corre pericoli ma non fa
un cazzo per prendersi la qualificazione. Pensi siano bloccati dalla strizza come al solito però la grinta sembra esserci, ed
è questa la cosa che più salta all'occhio: la Roma lotta, ma non gioca, non crea, non preme. Per un po' pare che semo noi
quelli che hanno vinto 2-1 all'andata. De Rossi ed il suo erede Florenzi mi irritano con delle giocate fini a se stesse,
iniziative da megalomani quali sono per prendersi gli applausi e i complimenti di quei giornalisti che, da sempre, leccano il
culo a entrambi. Tant'è, a na certa comincio a rassegnarmi, non vedo prospettive e me sale il nichilismo. Penso: ma poi ndo stà
scritto che la Roma riesca a vincere co questi se nun je l'ha fatta manco cor sassuolo..? E mi preparo seraficamente all'uscita
dalla cempson, consapevole di quelli che siamo sempre stati. Ma proprio mentre sembra spegnersi la luce, arriva improvviso un
lampo, anzi due: l'assist lungo di Strootman che imita il Capitano, la fuga di Dzeko che seguo con poca fiducia, e il gol del
bomber che ancora una volta segna senza saltare. Stavolta esulto con un sentito ma prudente "Sììììììììì", nun me vojo esaltà
prima der tempo. E faccio bene: perchè er resto daa partita è una sofferenza ancora maggiore. La Roma imbriglia tatticamente e
mentalmente lo Sciacca, ma da quel momento in poi si fa schiacciare. I siciliani perdono la testa e restiamo in superiorità
numerica ma persino in quel frangente soffriamo. Eccheccazzo! Mi dico: possibile che n'se po' mai sta' tranquilli e godersi na
serata de gloria? No, nun se po'. Rinunciamo a chiudere la partita, e piuttosto ci chiudiamo noi in difesa; e nun c'è trippa pe
gatti, Di Francesco costruisce un capolavoro tattico alla Nereo Rocco, portando in porto un successo tipico del vecchio calcio
all'italiana, quello pane e salame. Giunge il triplice fischio, stavolta se po gioì e rilassarsi davero, e capisci che solo così
potevamo portalla a casa, co tutti i nostri limiti tecnici e la scarsa esperienza che c'avemo a certi livelli. Il mio amico allo
stadio mi comunica d'avè goduto come un castoro e m'invita ad andare a Crotone domenica a vendicare la sconfitta cor milan dei
calabresi, dopo che j'avevo scritto il pensiero che voglio ivi sottoporre a questa platea: E ORA DATECI LA JUVE! Sì, se proprio
vojamo un quarto de finale emozionante, diverso dar solito e provare a sognà qualcosa de serio, allora che ne valga la pena! E'
un pensiero stupendo, o una pazza idea se preferite, come quelli de quell'artra granny che sonava ar piper quarche anno fa, che
m'accarezza da subito dopo er gol de Dzeko. Ma ce pensate? Potremmo levacce lo sfizio de rovinargli il sogno pure quest'anno, e
contemporaneamente evitare altri avversari più forti. Ma cosa ci sarebbe di più bello de buttà fori la juve dalla cempions..?
Tanto co le big d'europa nun c'è storia, il liverpool mejo incontrallo in semifinale o dopo, e co montella, come già detto, dopo
aver compiuto la vicendevole vendetta (United fuori esattamente 11 anni dopo il 7-1), s'artitrovamo a Kiev pe festeggià assieme
(anche perchè, un siviglia che ha eliminato er mancheste a old trafford, nun me sembra poi sta' squadra materasso in doppia
sfida, no..?). Qua voo dico e qua nun ve lo nego, domani dall'urna di Nyon vojo che ce facciano trovà quei bastardi
ciucciapiselli, pe provare a (illudersi di) riscattà 30 anni de furti e far giocare a Gigi Buffon l'urtima partita uropea
all'olimpico. Tenendo conto pure del fatto che la pressione sarebbe tutta dalla loro, è la soluzione che darebbe più senso al
cammino europeo di quest'anno e porterebbe maggiori soddisfazioni in caso di exploit, permettendoti poi di uscire in semifinale
più tranquilli. Se il calcio non è ancora solo una questioni di calcoli, mejo emozionarsi ancora e godersi un artro po' il
sogno. E anche stavolta dal vostro nuovo inviato è tutto, e vista la vittoria coi siciliani, il rango europeo e la vicinanza co
la festa de San Patrizio, non posso che dedicare questo numero al buon Turi, che son sicuro lassù avrà trovato la sua pinta de
Guinness con cui brindare alle gesta dei nostri eroi. Un saluto anche al collega Luigi Necco che si è sentito poco bene, a voi studio.
|
|
225607
|
13/03/2018 11:39:58 |
|
er verità x giggio
Niente email
|
|
Ma Rai Italia che dice..?? Sapevo che la domenica fanno le partite in chiaro pe l'italiani all'estero, ma non so la cempson
|
|
225591
|
12/03/2018 14:07:11 |
|
(La Partita di) er verità: Roma-Torino
La Nuova Rubrica del Lunedì
|
|
Il lavoro nun me lascia tanto tempo, e ancor meno lucidità. Così, Venerdì a pranzo preparo un sugo bianco d'un certo
livello, soffriggo aglio ojo e peperoncino e ce butto le melanzane fritte a cubetti e li peperoni arrosto, sfumo cor
vino rosso e poi c'aggiungo l'ovo, er pecorino e mollica abbrustolita. Quindi butto un chilo de stroncatura de amalfi, pasta
del regno delle due sicilie, più scura e dura del normale, anticamente realizzata coi resti delle crusche della molitura,
praticamente farina spazzata da terra, e fino a pochi anni fa fuori legge per motivi igienici, venduta sfusa solo
in certe botteghe che taa davano nella carta der pane. Abbondo così d'averne una scorta per la sera, poichè ricordo
a me stesso dell'anticipo tra Roma e Torino, e nun vojo rotture de cojoni in orario de partita. E però, sarà per il fatto
che col Toro da diversi anni non c'è storia, l'attesa de 'stà partita non è spasmodica come in altre occasioni,
ed anzi nel pomeriggio me ne dimentico proprio, il clima generale è freddo e si trascina stancamente verso le 20.45,
quanno sto ancora a lavorà. Metto lo striming, ma stavolta è lui che lo mette a me: ner culo, precisamente, visto che
me infila un virus grosso così ner pc che c'impiegherò un quarto d'ora bono a levallo. Così abbandono Streamcomando
che nelle ultime giornate ha tradito la fiducia di noi ascoltatori affezionati, e torno alla cara e sempre affidabile
fromhot, che mi fa trovare addiritura la telecronaca di Caressa! Seguo la partita a mozzichi, continuando a lavorà,
ma pure perchè in tv ce sta Zoro su La7 co Propaganda Live, uno dei pochi programmi meritevoli d'attenzione e che
te strappano na risata ogni tanto. Da quel che sento e intravedo, il primo tempo è una pena! La Roma è molle, si propone
a membri tutt'altro che eretti, e il toro da buona squadra mazzarriana ne approfitta per impensierirci.
Penso: arieccoce. La gara cor napoli è stata un foco de paja e mo' tornamo a spreca' occasioni colle piccole. E invece.
Dopo i soliti miracoli dell'amato Allison (ci mancherà), succede che ner 2. tempo o cresce la Roma o crolla il torino
(o tutt'e due), e così in pochi minuti ammazziamo inaspettatamente la partita co na certa autorevolezza, grazie a degli
elementi non proprio protagonisti di stagione: prima Manolas imita Materazzi nella finale dei mondiali, poi De Rossi
la mette dentro al volo di tenacia e infine Pellegrini in contropiede, servito da un Najnggolan sempre più playmaker.
E' l'ennesima vittoria inutile contro il toro, che ogni quasi sempre prendiamo a pallonate senza che serva a un cazzo
(come dimenticare la finale di coppa ultras del '93, o i 4-1 del 2008, 2010 e 2017), dico va bene per il 3. posto,
ma la Roma non convince soprattutto a livello di personalità (sai che novità...), soprattutto in vista della gara di ritorno
di domani con lo Sciacca (a proposito, ringrazio Silvio e PierSilvio B., che dopo sapiente mediazione di Ferola hanno
optato per trasmettere il match su Canale 5). Su Schick sono sconfortato, rischiamo di ritrovarci
uno dei più grandi bidoni della nostra storia. Persino Renato Portaluppi sembrava più dinamico e determinato.
Vabbè, Se piamo 'stì 3 punti, stacco dar lavoro e invece dell'avanzi daa
pasta opterò per una più sobria e frogia minestra de verdure grattuciate, dopo che il mio stomaco già a pezzi ha ricevuto
il colpo de grazia al 13', colla stronzata dello stadio tutto in piedi ad applaudì stocazzo, e una massa de cojoni
(in tutta Italia nel weekend, non solo a Roma) che proprio nun ne vonno sapè de lascià riposà in pace stò ragazzo. Caro
Bergomum, ieri so riusciti a superasi colla storia che la fiorentina ha segnato al min. 26 (multiplo di 13), col numero 31
(il contrario di 13), alle ore 13. Pensa che alla Domenica Sportiva so arivati a parlà de "significato esoterico" di tutta la
vicenda. Mah. Certo è che più il tempo passa e più le tv (e ora anche il web) continuano a orientare e condizionare umori,
pareri e atteggiamenti della gente. Per quanto me riguarda, a 'sto punto non posso che dedicà la puntata al compianto
Dietrologo. Anche per oggi è tutto, e mo' me ne vado a spizzicà i cannelloni della Domenica. A voi studio.
|
|
225551
|
08/03/2018 14:41:43 |
|
er verità
Niente email
|
|
Sono letteralmente nauseato da tutte le iniziative di morbosa esibizione del dolore che si stanno prendendo
per il povero Astori. Ormai sui social si ripete paro paro il modello delle tv, tipo scimmiette ammaestrate.
Le stesse frasi piene di retorica fasulla, le stesse immaginette di merda a mo' di santino, la stessa voglia
di dire per forza la propria, pure se non si sa di chi o di cosa cazzo si sta parlando.
Siamo alla vivisezione mediatica del cadavere. Solo per Simoncelli è stato fatto di peggio. Spero vivamente
che a Roma-Torino non venga fatta la stronzata dell'applauso di tutto lo stadio al 13.esimo minuto per la maglia n. 13;
ho (ancora) troppa stima del pubblico romanista per credere che possano davvero arrivare a prestarsi a un tale circo.
|
|
225524
|
05/03/2018 09:29:09 |
|
er verità - Post Scriptum
Niente email
|
|
Dimenticavo di rendere merito a Mario Rui al suo primo gol per la Roma e per lo spirito di abnegazione pe li colori giallorosci
|
|
225522
|
05/03/2018 09:14:00 |
|
(La Partita di) er verità: Napoli-Roma
La Nuova Rubrica del Lunedì
|
|
Il giorno prima dell'elezioni parlamentari si gioca Napoli-Roma, proprio come nel 1996 (quella volta all'olimpico),
quando vincemmo 4-1 con tripletta di SuperMarco Delvecchio. Precedente incoraggiante e, scoprirò dopo, numericamente propizio.
Ma Napoli-Roma mi ricorda anche la mia trasferta al San Paolo di 4 anni fa. La mattina del 9 Marzo 2014,
dopo aver passato la notte a casa di una studentessa africana, prendevo l'intercity per Napoli Centrale
dove speravo d'incontrare la squadra; ma ad attendermi trovai solo un'amica partenopea, che oltre a farmi da Cicerone
e portarmi a cena Da Michele, la miglior pizzeria napoletana di Napoli, venne allo stadio con me, rendendomi
alquanto semplice l'ingresso in Tribuna Posillipo, indove con stile casual e senza dare troppo nell'occhio
(in verità, il bigliettaio della ricevitoria fuori lo stadio aveva capito la mia provenienza, e sbagliando il prezzo mi fece
risparmiare pure bei 40 euri) guardai la partita reprimendo ogni istinto gialloroscio. Fu una gara maledetta,
mille tiri in porta ma zero concretezza, e come al solito perdemmo con gol di Callejon a 10' dalla fine.
L'amica mi ospitò per la notte ma, contrariamente a quanto pensate, non scopai, malgrado il suo volere.
Insomma mica ce se po' concede a tutte così, senza un po' de selezione! Tuttavia,
l'indomani facemmo colazione nel bar di Via Toledo dove ce sta la reliquia di Maradona,
credo sia un capello vero del pibe de oro, che per farci la foto ti chiedono poi di consumare il caffè.
E assistendo a un dibattito politico tra una cliente pentstellata e il barista che criticava i grillini, pensai
con un sorriso alla CAMPAGNA ELETTORALE de qua sopra. Lasciai Napoli con la consapevolezza dell'ennesimo scudetto
che non avremmo vinto, e 2 anni e mezzo dopo, cioè 1 anno e mezzo fa, successe l'episodio che rimarrà per sempre
nella memoria collettiva e soprattutto entrerà a far parte della storia della BOC:
il 15 Ottobre 2016 la Roma vince a Napoli (1-3) dopo ben 5 anni, e accade l'imponderabile:
Dzeko segna di testa senza neanche saltare, scatenando l'ira del sottoscritto e un furibondo dibattito socio-culturale
che sembrava destinato a rimanere acceso ancora per decenni. Ma il fato, l'artra sera, era in agguato.
Intanto perchè, dopo aver prenotato in locale X indove, dopo la partita su megaschermo, ci stava un concerto blues
di nota band americana, mi risvegliavo alle 6 di pomeriggio intontito e indolenzito più del solito. Così
accannavo la pischella e il locale, e con fare da pensionato mi accingevo a rimanere a letto, tanto me dico, ce sta
lo striming. Il problema di questi siti è che te fanno collegà a partita iniziata, i primi minuti li perdi regolare, e
allora succede che appena becco il collegamento, vedo il replay del gol di mascellone Under. Che culo, penso, subito
in vantaggio! Ma appena l'occhio cade sul risultato noto che siamo 1-1 al 7' minuto. Porcoddio che partita, me dico, però
mi sorprendo a notare una Roma subito reattiva ed immagino che sarà una bella partita. Ma nemmeno nei sogni più rosei
avrei osato sperare in ciò che succedeva dopo. Intanto, c'è da precisare che ho beccato lo striming di Sky Italia,
cioè con commento in italiano del buon vecchio Compagnoni ed immagine nitidissima. Una goduria, la vera inculata al calcio moderno.
E sarà in quella condizione ottimale che vedrò l'episodio più bello degli ultimi anni: dopo il forcing sterile dei Naples,
intorno al 25.esimo Dzeko segna il 2-1 de testa SALTANDO! Un momento commovente che ripaga di tante amarezze e mi fa intuire
che il bomber bosniaco ci legge, e che dalle nostre critiche a quel gol del cazzo ha tratto lo stimolo per migliorarsi,
portando così a compimento il suo riscatto alla prima occasione utile, di ritorno sul luogo del delitto. Bravo Edin!
Peccato che Sky non sia altrettanto contenta, e dopo 5 minuti salta il collegamento. Bestemmia d'ordinanza e vado sull'altro sito
di fiducia, fromhot.com, che a dispetto del nome porno viene sempre in aiuto per un sacco de partite di ogni paese e categoria.
Qui ritrovo il match, stavolta col commento in inglese ma vabbè, sticazzi. Intanto finisce il 1. tempo, e non so perchè
c'ho na certa tranquillità, come se non temessi nulla di negativo, il che mi sorprende, ricordando per che squadra tifo.
E invece la ripresa mi darà ragione. Perchè dopo il secondo cambio di canale, col collegamento in inglese che salta, trovo
quello in lingua russa che ammazzerà definitivamente la partita. Provavo in verità a mettere in simultanea sul 101
per sentire il commento di Repice sul video russo, ma Radio Rai stava almeno 6 minuti avanti, e a malincuore la mettevo a tacere
onde evitare brutte sorprese e anticipazioni indesiderate. Così, quando al 76' o giù di lì partiamo in contropiede, me dico
chissà che è la volta buona che la chiudiamo. Non immaginavo però lo scarico su Dzeko che, non contento, fa un gran gol da
vero campione! Posso esultare con più tranquillità rispetto al timido "goool" pronunciato sull'1-2, e finalmente posso rilassarmi
e concedermi di andare a pisciare dopo le cacate propiziatorie di tutta le settimana (a proposito, saluto Bergomum che
denuncerò per violazione dei diritti d'autore, avendomi copiato l'influenza del weekend, la pisciata serale e financo
l'ascolto de Repice. Come minimo me dovrà offrì na magnata de polenta ar sugo e porcini, e vino daa franciacorta pe risarcimme).
E insomma nun faccio in tempo a tornà dar bagno ch'amo fatto er 4-1! Goduria sì, ma con bestemmie annesse perchè dico, cazzo,
nun me potevate aspettà? Stà storia che segnamo appena che me distraggo comincia a diventà fastidiosa.
Il gol di Mertens invece lo vedo benissimo e mi fa un po' incazzare perchè mi ricorda che siamo sempre la Roma, quella squadra
sempre malata de testa che mai te fa stà tranquillo ar 100%. bravi tutti in ogni caso, con menzione speciale per Allison, che godemoselo fin quando avremo la fortuna di vederlo giocà
colla nostra maja, cioè probabilmente fino a Maggio. La vittoria è bellissima per l'impresa compiuta sur campo
de na storica rivale, più forte de noi, che se la sentivano tanto calla, ma te fa rosicà perchè dici: ma se oggi hanno
giocato così, ma perchè cazzo nun lo potevano fa' pure le settimane passate? Nun era mejo vince coll'inte, la talanta,
la sampdoria e er milan e scajà cor napoli..? E poi, insomma, quale cazzo è la Roma? Quella orrenda da dicembre a febbraio
o quella che vince co celsi e napoli..? Crisi d'identità e consapevolezza che questi ce manneno ai matti, e
probabilmente nun c'è da aspettarsi la svolta dopo una impresa tutto sommato episodica. Semo terzi sì, ma fino a quando..?
Se non artro torno a dormì sereno, indolenzito ma contento, e quelle 4 ore me le passo tranquille e co sogni dolci e leggeri.
La mattina, dopo 2 o 3 risvegli e riaddormi, apprendo della tremenda notizia del nostro ex difensore che lascia questo mondo
prematuramente. Intanto mi chiedo: ma quanti cazzo ne son morti alla Fiorentina..?? Una marea, regà. E fin dagli anni '60!
Per inciso, sarà da dietrologi ma io alla "morte naturale" o agli arresti cardiocircolatori o patologie congenite
delle versioni ufficiali nun je la faccio a credere. Dopodichè, consentitemi molto umilmente di non
accodarmi alla retorica del dolore, ma voglio bensì citare Oriana Fallaci, quando diceva che
"solo accettando la vita si accetta la morte e la morte bisogna accettarla, comunque essa venga, in qualsiasi
momento essa venga, la morte fa parte della vita, la morte é il prezzo con cui si paga la vita.
E pur non capendola, senza lo spreco chiamato Morte, non ci sarebbe la Vita". Ecco, mi sembra una lettura abbastanza onesta
del tutto, ed un modo per non cadere nella trappola mediatica del lutto collettivo. Perchè regà, la morte è uguale per tutti,
e un calciatore di serie A che muore è come no spazzino, un salumiere, un pizzardone, un eroinomane o qualsiasi altra persona
che se ne va anzitempo (a proposito, Delirio, ma che cazzo de discorsi fai..? Cioè, siccome Bruno Peres è uno stronzo che
core in macchina ubriaco se meritava de morì più de Astori? Come si ce fosse na classifica tipo la "Falce" della BOC
da applicare alla vita reale in base alla tua morale? Figlio mio, se la pensi così, curati perchè stai fori de capoccia), e c'è dispiacere
sì per il bravo ragazzo, padre de famija ed ex romanista, però poi andare oltre (come succede sempre in questi casi sui social)
ed accollarsi il lutto personalmente per spirito partecipativo, significa innalzare i personaggi famosi dello sport
come dello spettacolo o della musica quasi a dei santi, degli dei, qualcosa di ultraterreno, e quasi mai c'entra qualcosa colla
vita reale personale, ma è sempre inculcato dal martellamento mediatico. Perchè per dire, mi cugino è morto 6 mesi fa
mentre faceva sport a neanche 60 anni, sano come un pesce, aitante, co controlli regolari e sempre a posto, eppure na domenica mattina
è caduto e nun s'è più riarzato, e come lui tant'artra gente comune che nessuno, ovviamente, piange, perchè il lutto merita
sempre una dimensione intima, privata; il rispetto del pudore piuttosto che le luci dei riflettori.
Come mai, ad esempio, nessuno ha pianto per la morte di Riccardo Magherini, ex promessa della primavera della Fiorentina
degli anni '90, che nel 2014 è stato ammazzato dai carabinieri intervenuti perchè lui, in preda a un attacco
di panico in mezzo alla strada poichè si sentiva seguito e minacciato, ha iniziato a dare di matto? L'hanno schiacciato come un
sorcio e fatto morire soffocato, ma nessuno ne ha parlato (strano, eh?) e nessuno si è commosso o listato a lutto.
Ecco, magari nel nostro piccolo, ogni tanto pensamoce a 'stè cose. Famosele du domande, lo dico con grande rispetto e umiltà.
Ed anche per stavolta dal vostro nuovo inviato è tutto. Essendo questo messaggio il 225522, cioè un gran palindromo,
non posso che dedicare la puntata allo schizofrenico maestro Delirio. Linea allo studio.
|
|
225466
|
01/03/2018 18:05:59 |
|
er verità
Niente email
|
|
Ho premesso fin da subito tutte le malefatte e i difetti di Rosella e la sua corte dei miracoli. Nessuno ha parlato di gestione
economica, ma di amore per la Roma, ambizioni sportive e progetti tecnici. Di sogni ed orgoglio.
Ma mi rendo conto che in molti di voi c'è un pregiudizio, basato sull'odio personale per questa signora, che offusca
ogni valutazione oggettiva. Ricordiamoci pure che si è ritrovata presidentessa a neanche 40 anni, suo malgrado,
e non era facile gestire na situazione del genere. I debiti e i casini co le società de famija l'aveva combinati
la bonanima de franco sensi. Ma entrambi i casi c'era una famija che amava la Roma, molto più de stè merdacce de oggi.
|
|
225456
|
28/02/2018 22:15:33 |
|
er verita'
Niente email
|
|
Rosella divenne pres. nel 2004 ma di fatto era operativa pure prima,
e in ogni caso ha fatto mejo de pallotta. quindi me voi di'
che amo vinto solo perche si era in periodi di vacche grasse e
gestioni allegre, e che in tempi di crisi non si possa manco
avere ambizioni, magari programmando nel
medio termine anche crescendosi i gioielli in casa come fece
Dino Viola..? e allora seguiamo l'hockey su prato, se la
mentalita' dev'esse questa. aho, mancano le basi, il famoso
progetto. non riduciamo tutto al solo periodo storico, questi
si stanno rivelando inadeguati al calcio italiano, anche a livello
culturale, e soprattutto alla piazza. Navighiamo a vista in mare aperto.
e cmq quello senza capelli e' il suocero, mica il sottoscritto
|
|
225454
|
28/02/2018 21:38:29 |
|
er verità x Lele
Niente email
|
|
Ci siamo giocati lo scudetto fino all'ultima giornata nel 2002, 2008 e 2010, mentre nel 2004 fino alla terzultima quando
perdemmo lo scontro diretto in casa della vincitrice. E pur con un paio di stagioni negative (2003 e 2005) il bilancio resta cmq
nettamente migliore rispetto agli americani: quanto cazzo deve durà ancora 'stà ricostruzione..? So' già 7 anni e nun avemo
vinto un cazzo, i Sensi all'ottavo anno vinsero lo scudetto, in un campionato 10 volte più forte di quello attuale.
Perché ha venduto? Perché per portarci 10 anni a lottare per il vertici se so' indebitati fino ar collo, però
armeno un par de soddisfazioni se le semo tolte, e c'era la consapevolezza d'esse forti e di poter lottare
alla pari co tutti. Oggi si persegue solo e soltanto il risultato economico, si fanno progetti di mero marketing
e fidelizzazione di clienti anziché tifosi, da sorvegliare e trattare come dei poveri stronzi.
Prima c'era gente incapace ma presente, gente arraffona ma de core, che co la roma ce magnava, è vero, ma ci teneva pure.
Insomma c'era una società. Oggi non se capisce se semo carne o pesce. Mortaccimia, me tocca rimpiange pure Sabatini che
in tutto stò sfacelo era quello che ce capiva de calcio un po' più de tutti l'artri.
|
|
225453
|
28/02/2018 21:38:12 |
|
er verità x Lele
Niente email
|
|
Ci siamo giocati lo scudetto fino all'ultima giornata nel 2002, 2008 e 2010, mentre nel 2004 fino alla terzultima quando
perdemmo lo scontro diretto in casa della vincitrice. E pur con un paio di stagioni negative (2003 e 2005) il bilancio resta cmq
nettamente migliore rispetto agli americani: quanto cazzo deve durà ancora 'stà ricostruzione..? So' già 7 anni e nun avemo
vinto un cazzo, i Sensi all'ottavo anno vinsero lo scudetto, in un campionato 10 volte più forte di quello attuale.
Perché ha venduto? Perché per portarci 10 anni a lottare per il vertici se so' indebitati fino ar collo, però
armeno un par de soddisfazioni se le semo tolte, e c'era la consapevolezza d'esse forti e di poter lottare
alla pari co tutti. Oggi si persegue solo e soltanto il risultato economico, si fanno progetti di mero marketing
e fidelizzazione di clienti anziché tifosi, da sorvegliare e trattare come dei poveri stronzi.
Prima c'era gente incapace ma presente, gente arraffona ma de core, che co la roma ce magnava, è vero, ma ci teneva pure.
Insomma c'era una società. Oggi non se capisce se semo carne o pesce. Mortaccimia, me tocca rimpiange pure Sabatini che
in tutto stò sfacelo era quello che ce capiva de calcio un po' più de tutti l'artri.
|
|
225452
|
28/02/2018 21:37:49 |
|
er verità x Lele
Niente email
|
|
Ci siamo giocati lo scudetto fino all'ultima giornata nel 2002, 2008 e 2010, mentre nel 2004 fino alla terzultima quando
perdemmo lo scontro diretto in casa della vincitrice. E pur con un paio di stagioni negative (2003 e 2005) il bilancio resta cmq
nettamente migliore rispetto agli americani: quanto cazzo deve durà ancora 'stà ricostruzione..? So' già 7 anni e nun avemo
vinto un cazzo, i Sensi all'ottavo anno vinsero lo scudetto, in un campionato 10 volte più forte di quello attuale.
Perché ha venduto? Perché per portarci 10 anni a lottare per il vertici se so' indebitati fino ar collo, però
armeno un par de soddisfazioni se le semo tolte, e c'era la consapevolezza d'esse forti e di poter lottare
alla pari co tutti. Oggi si persegue solo e soltanto il risultato economico, si fanno progetti di mero marketing
e fidelizzazione di clienti anziché tifosi, da sorvegliare e trattare come dei poveri stronzi.
Prima c'era gente incapace ma presente, gente arraffona ma de core, che co la roma ce magnava, è vero, ma ci teneva pure.
Insomma c'era una società. Oggi non se capisce se semo carne o pesce. Mortaccimia, me tocca rimpiange pure Sabatini che
in tutto stò sfacelo era quello che ce capiva de calcio un po' più de tutti l'artri.
|
|
225451
|
28/02/2018 21:37:34 |
|
er verità x Lele
Niente email
|
|
Ci siamo giocati lo scudetto fino all'ultima giornata nel 2002, 2008 e 2010, mentre nel 2004 fino alla terzultima quando
perdemmo lo scontro diretto in casa della vincitrice. E pur con un paio di stagioni negative (2003 e 2005) il bilancio resta cmq
nettamente migliore rispetto agli americani: quanto cazzo deve durà ancora 'stà ricostruzione..? So' già 7 anni e nun avemo
vinto un cazzo, i Sensi all'ottavo anno vinsero lo scudetto, in un campionato 10 volte più forte di quello attuale.
Perché ha venduto? Perché per portarci 10 anni a lottare per il vertici se so' indebitati fino ar collo, però
armeno un par de soddisfazioni se le semo tolte, e c'era la consapevolezza d'esse forti e di poter lottare
alla pari co tutti. Oggi si persegue solo e soltanto il risultato economico, si fanno progetti di mero marketing
e fidelizzazione di clienti anziché tifosi, da sorvegliare e trattare come dei poveri stronzi.
Prima c'era gente incapace ma presente, gente arraffona ma de core, che co la roma ce magnava, è vero, ma ci teneva pure.
Insomma c'era una società. Oggi non se capisce se semo carne o pesce. Mortaccimia, me tocca rimpiange pure Sabatini che
in tutto stò sfacelo era quello che ce capiva de calcio un po' più de tutti l'artri.
|
|
225449
|
28/02/2018 20:47:21 |
|
er verità
Niente email
|
|
Purtroppo siamo tornati a essere una provinciale, nell'atteggiamento e nelle ambizioni. Negli anni della Sensi
giocammo la finale di Coppa Italia 6 volte in 8 anni, addirittura per un periodo de 4 anni de fila.
Senza contare che ci giocavamo lo scudetto fino all'ultima giornata, cosa che con gli straccions non è mai successa.
Nun vincevamo un cazzo lo stesso ma ce provavamo, per dio! Lottavamo seriamente con le grandi, porcamadonna!
Più ce penso e più me rendo conto che se stava mejo quanno se stava peggio, e che forse aveva ragione Marione.
ROSELLA TORNA!
|
|
225435
|
27/02/2018 19:43:19 |
|
er esacerbato x er verità
Niente email
|
|
C'ho 55 anni. È praticamente tutta la vita da romanista che me sento dì "verranno tempi migliori".
|
|
|