Anno di fondazione dell'ASR
184666
BOC User
21/02/2013 13:53:35
CAMPAGNA ELETTORALE
X Lele
Ma io so' ignorante, nun c'ho mica la tua cultura. Del resto si sa, gli ignoranti non sanno un cazzo e parlano ed agiscono, i sapienti invece sanno sempre tutto e, bontà loro, possono permettersi di starse zitti e non fare mai un cazzo.
184664
BOC User
21/02/2013 13:40:06
Lele e Campagna Elettorale dibattono pacificamente in autogrill
184662
BOC User
21/02/2013 13:30:25
Ferola x campagna elettorale e l'altro anonimo
stai dicendo che il tuo pensiero e quello dell'altro anonimo sono sovversivi e ve possono venire a prendere a casa, e per questo non vi firmate con un nick finto che serve solo a capire con chi , tra le persone che conosco o con cui ho già chiacchierato, sto parlando ora?

avete 2 pensieri condivisi da milioni di persone, perchè sono pensieri che dicono tutto ciò che non va bene ma che non propongono un cazzo. non c'è un solo italiano che non sarebbe d'accordo con voi.
e se pensate che il vostro pensiero sia sovversivo sappiate che la digos può venire a casa vostra lo stesso tramite l'indirizzo ip
per cui: che cazzo state a di !? siete ridicoli


...so arrivati sacco e vanzetti !!!
184661
BOC User
21/02/2013 13:35:26
CAMPAGNA ELETTORALE
x Delirio
Abbi pazienza, è gia' stato spiegato almeno na' decina di volte, rileggiti i post precedenti a partire dal 7 febbraio, scrivi "CAMPAGNA ELETTORALE" nel motore di ricerca, qualcosa trovi.

x Lele
Sì sì, hai ragione, ho paura del tuo giudizio che' poi mi cala l'autostima. Hai capito tutto, sei uno psicologo, vero?
O forse inconsciamente credi che tutti ragionino e agiscano come te, chissà.............

Ps. Infatti l'ho pure scritto che l'altro ha esposto le cose molto meglio di me,
è di sicuro una persona piu' impegnata di me in tal senso, onore a lui.
E quindi? No, famme capì.
Siccome c'è gente che ne sa più de me (grazie a dio, direi), devo starme zitto perchè tu t'aspettavi un grande statista e t'ho deluso? Ma che te credi, che la gente è tutta come te, che senza umiltà e col prosciutto sull'occhi classifichi tutto in "rossi e neri", "buoni e cattivi", e che perciò dai spazio solo a una parte?
Aripiate, va'.
184659
BOC User
21/02/2013 13:22:18
lele x campagna elettorale
ma che cazzo stai a di'? "pensiero difforme", idee "anarchiche"... cioè te non metti il tuo nome perché hai idee anarchiche e ti senti clandestino? no, te non metti il nome (non il tuo nome e cognome, ma il nick che abitualmente usi qua) perché hai paura del giudizio di chi ti legge e che il tuo grado di apprezzamento possa calare agli occhi di chi ti legge. non fa' er faggiano e non tratta' gli altri da cojoni
184657
BOC User
21/02/2013 13:21:15
CAMPAGNA ELETTORALE
X 184652
Onore e rispetto a te e tutti quelli come te. Ho dato io il là il dibattito, ma tu sei andato oltre, esponendo i concetti in modo chiaro ed inequivocabile, cosicchè nessuno puo' far finta di non capire.
Il pensiero di Ferola, per quel che ho potuto capire, è che se uno è il Messia e in 5 minuti riesce a risolvere i problemi del mondo va bene, altrimenti è solo uno stronzo con manie de protagonismo che scrive cazzate sul gb e se ne puo' annà affanculo.

x Gnafo
Non capisco, davvero non capisco, certi discorsi da sbirro. Eppure mi sembri tutt'altro. Boh. Eppure lo sapete che il pensiero difforme, le idee cosiddette "anarchiche" si son sempre diffuse in modo "clandestino".

x Ferola
Che senso ha l'omertà? Mi permetto di rispondere per l'altro utente: tu ce lavori nel settore telematico, sai bene che col cazzo che è tutto nascosto; pure dietro un nick, c'è sempre un'identità.
Chi esprime opinioni non conformi rischia sempre qualcosa, poco o tanto che sia, in un gb o su una piazza. E siccome, ti ripeto, nessuno è il Messia, per chi o per cosa bisogna metterci un nome, una faccia o anche solo un'identità su un sito? Se lo facciamo che fate, mettete le firme e ce fate candidà al parlamento?
Già scrivere e parlare, aprire dibattiti, esprimere idee, è molto. E tanto dovrebbe bastare, in uno spazio come questo. Perchè alla fine sono i contenuti quelli che contano.
Che poi, CAMPAGNA ELETTORALE è di per sè un nick, e pure abbastanza eloquente e identificativo, visto che è un riferimento a ciò di cui scrive.

x Lele
La puzza, di merda o di spazzatura, sempre puzza è...
184622
BOC User
21/02/2013 04:08:05
CAMPAGNA ELETTORALE
Condivido in pieno le parole del 184618. Egli ha descritto in sintesi la situazione e il concetto meglio di quanto avrei saputo fare io. E come dissi qualche giorno fa, il non voto è una sfiducia a priori da parte di chi ha gia' votato in passato, e motivi e diritto di esser scontento lamentarsi ce n'ha gia' eccome!

x er notaro

Ma certo, è ovvio che c'è qualcuno che dice giuste e condivisibili più di qualcun'altro, che rispecchia il tuo pensiero e la tua rabbia e ti fomenta, uno che ti sembra una valida alternativa. Ma è anche questo un film già visto troppe volte, porcodiddio! Perchè saprai meglio di me che basta essere abili comunicatori per avere un mare di consensi in un paese allo sbando, specie se sto' paese è quello in cui c'è un popolo appecoronato da secoli. E quindi, memore di quanti danni abbiano fatto, nel passato remoto e in quello piu' recente, coloro che si proponevano come il "nuovo" o come portatori di benessere e di giustizia sociale (da mussolini a silvio), o quelli che da sempre sostengono di esser piu' bravi, piu' buoni e democratici, ma che di meglio rispetto agli altri non hanno mai combinato un emerito cazzo, proseguendo anzi sulla stessa linea (la sinistra tutta, il centro cattolico moderato e i vari socialismi)...memore di questo e di molto altro (vedi post 184618), io ti dico che la fiducia a priori a sto' giro non gliela do' a nessuno! Prima mi dimostrasse concretamente qualcuno di essere veramente meglio dell'altri, e poi al prossimo giro se ne puo' riparlare.
Come disse un comico piu' serio di tutti stì barzellettieri: FATTI, NON PUGNETTE! Facessero come i governi dei vari stati del sudamerica, che hanno avuto le palle di mettersi contro il fmi e la finanza internazionale per non svendere i propri paesi ai privati, subendo anche gravi conseguenze personali.
184565
BOC User
20/02/2013 14:50:20
CAMPAGNA ELETTORALE
x Dioma yale
Figurati, per così poco? Nun sarai pure te del partito der dito ar culo?
184561
BOC User
20/02/2013 14:46:02
dioma yale x campagna elettorale
sei un eroe dei nostri tempi.
184558
BOC User
20/02/2013 14:44:27
CAMPAGNA ELETTORALE
Complimenti a Dioma yale, una persona con gli occhi aperti.

x nazareno
che cos'è il "filamto" di repubblica?
Impara a scrivere, prima di cianciare di cazzate.
ah, un consiglio spassionato:

RESTA A CASA E NON VOTARE
BASTA DITI AR CULO, NON FARTI TROMBARE!
184557
BOC User
20/02/2013 14:38:30
nazzareno per campagna elettorale
Cioè, si. pari quella vecchia del filamto di repubblica che ha postato pallino. non ho bisogno di insulatarti
184552
BOC User
20/02/2013 14:23:20
CAMPAGNA ELETTORALE
X nazareno

Cioè, tu dichiari per chi voti e il motivo per cui lo fai, e poi dici agli altri di farsi i cazzi loro?
Nun c'è manco da risponderti, vai a cacare, vai, te e gargamella.
E se non ti piace non leggere e non rompe li coioni.
184548
BOC User
20/02/2013 14:12:42
CAMPAGNA ELETTORALE
24-25 FEBBRAIO, USA LA DIGNITA', NON VOTARE!
BOICOTTA QUESTA MALEDETTA LEGGE ELETTORALE.
CHI VOTA BERLUSCONI E' FESSO, CHI VOTA BERSANI E' UN COJONE, CHI VOTA MONTI E' NO' STRONZO,
CHI VOTA GRILLO NUN C'HA CAPITO UN CAZZO, E CHI VOTA INGROIA E' UN PORO ILLUSO.
SENZA OFFESA PER NESSUNO.
RIPRENDITI IL TUO POTERE, ASTIENITI DALLE URNE, SFIDUCIA QUESTI PAPPONI.

PS. "Se non voti ti fai del male" ??
CELENTANO TERA PE VERMI, CHE DIO TE BACI FREDDO!
184390
BOC User
18/02/2013 20:22:32
CAMPAGNA ELETTORALE
Ecco chi sono quelli che si propongono come migliori degli altri.

I Ds hanno nascosto 200 milioni di euro. Il Pd: “E che problema c’è? Pagherà lo Stato”, cioè noi.

di Stefano Feltri per Il Fatto Quotidiano

Il Pd, o meglio, la sua componente ex Ds, è responsabile di un buco di quasi 200 milioni di euro nei bilanci delle principali banche italiane. “E che problema c’è? Pagherà lo Stato”, dice al Fatto l’eterno tesoriere Ds, Ugo Sposetti, appena ricandidato dal Pd.

Il Monte Paschi non c’entra, la questione riguarda quasi tutte le altre grandi banche italiane. Che, dopo anni di trattative e benevola tolleranza, sono passate all’attacco, stimolate dalla crisi: vogliono indietro i soldi. E chiedono di annullare le donazioni con cui i Ds hanno sottratto ai creditori il loro immenso patrimonio immobiliare, superiore al mezzo miliardo di euro, quando sono confluiti nel Pd. Se non riescono a rifarsi su quei beni, scatterà la garanzia dello Stato che copre quasi tutto il debito. Grazie a un apposito provvedimento del governo D’Alema. Nella lunga saga del debito post-comunista si è aggiunta una ulteriore variabile che Sposetti non controlla: un avvocato di Barletta, Antonio Corvasce, che da anni conduce nei tribunali una battaglia per presentarsi alle elezioni con lo storico simbolo dei Ds, la Quercia, di cui rivendica la titolarità.

La nullità delle donazioni La storia è complessa e conviene partire dalla fine. Il 24 giugno 2012 viene notificato ai Ds, che non solo esistono ma hanno ancora una sede a Roma, un decreto ingiuntivo: UniCredit si è stancata di aspettare, vuole indietro i suoi 29 milioni di euro più gli interessi maturati dal 2011 e le spese. Chiede quindi al Tribunale civile di Roma di annullare la donazione di un immobile di Bergamo da parte dei Ds alla Fondazione Gritti Minetti (che ne detiene 58). L’atto è “senz’altro revocabile” perché ha creato “un evidente, grave, pregiudizio alla ingente ragione di credito certa, liquida ed esigibile vantata dalla UniCredit Spa” verso i Ds. Sempre Uni-Credit, per le stesse ragioni, contesta anche la donazione di un appartamento a uso ufficio e di un magazzino a Udine, trasferiti gratis dai Ds alla Fondazione per il Riformismo nel Friuli Venezia Giulia. Anche Efibanca, gruppo Banco Popolare, rivuole i suoi 24 milioni, Intesa i suoi 13, 7 e così via. Fino ad arrivare ai 176 milioni indicati nel bilancio 2011, poi lievitati a causa degli interessi. Le banche, dice sempre il consuntivo 2011, l’ultimo disponibile, hanno già pignorato 30 milioni di rimborsi elettorali ancora da ricevere. E il resto? Niente. Nessuna garanzia o quasi, visto che tutti i beni immobili dei Ds sono stati trasferiti a fondazioni che giuridicamente non hanno alcun legame con il partito. Ugo Sposetti, al Fatto, dice: “Sono beni che erano del partito nazionale, ma che se ne fa l’UniCredit di un piccolo immobile, un circolo dove si riuniscono i lavoratori?”. E ripete la battuta con cui ha tacitato ogni obiezione in questi anni: “Lunga vita ai debitori”.

Tanta sicurezza deriva da una doppia assicurazione: gli immobili sono stati posti fuori dal perimetro del partito, lontano dagli artigli dei creditori. E sul debito una provvidenziale legge del 14 luglio 1998 (governo Prodi), ritoccata da un decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri nel febbraio 2000 (quando, guarda caso, a Palazzo Chigi c’era D’Alema): la garanzia statale pensata per i giornali sovvenzionati che dovevano incassare contributi da Palazzo Chigi veniva estesa anche a “soggetti diversi dalle imprese editrici concessionarie”. Se le banche non riescono ad avere indietro gli immobili dei Ds, insomma, i loro debiti li pagheremo noi contribuenti.

Il patrimonio al sicuro C’era una ragione politica per conferire il patrimonio dei Ds alle fondazioni, cioè a organismi territoriali senza scopo di lucro incaricati di tenere viva la tradizione del partito e custodirne la ricchezza: in tanti, sotto la Quercia, pensavano che l’e-sperimento del Partito democratico non sarebbe durato. E allora nel 2007 si è fatto un matrimonio con la Margherita con la separazione dei beni. Casomai si dovesse tornare indietro. Anche perché i Ds erano ricchi sul territorio e poveri a Roma, al contrario dei margheriti. A Roma il partito di Francesco Rutelli poteva contare sul tesoretto dei rimborsi elettorali da gestire e da spartirsi con alcuni dirigenti, anche in quel caso in autonomia, alle spalle del Pd. Sappiamo com’è finita, con il tesoriere Luigi Lusi, ex senatore, in galera.

I Ds sembravano immuni a questo genere di problemi. Anche grazie, forse, al fatto che il debito accumulato dal Pci era stato ristrutturato nel 2003 da Sposetti, Massimo D’Alema (allora presidente dei Ds) e dal banchiere di fiducia del partito, Cesare Geronzi, all’epoca numero uno della Banca di Roma. Istituto che poi è confluito in UniCredit, capofila dei creditori, guidato a lungo da un altro banchiere non certo ostile al Pd, Alessandro Profumo. Quando è subentrato il meno politicamente connotato Federico Ghizzoni, nel 2011, UniCredit ha iniziato a farsi sotto. E la magia di Sposetti si è dissolta.

Le parti e il tutto La tesi di Sposetti è sempre stata che quasi tutto il patrimonio immobiliare non era a disposizione del partito centrale, visto che si è accumulato in gran parte grazie ai lasciti di militanti che, morendo, affidavano i propri beni ai segretari di federazione, sul territorio: “Non è che perché si chiamano uguale sono la stessa cosa”, dice. Però le banche si sono stancate di credere a questa versione in cui la testa era indipendente dal corpo. Anche perché l’unitarietà del partito traspare facilmente. Per esempio nel settembre 2009, quando l’inclusione dei Ds nel Pd è ormai compiuta, Sposetti scrive a tutti i tesorieri locali e ordina loro di chiudere i conti correnti e trasferire i soldi su un conto romano, cioè al partito centrale. Basta che venga dichiarato nullo un singolo atto di donazione e tutta la costruzione di Sposetti crollerà. Con un potenziale effetto politico interessante: se le donazioni vengono annullate, chi metterà le mani sugli immobili rimanenti, una volta soddisfatte le banche? Tutto il Pd? O se ne occuperanno di nuovo gli ex Ds, Pier Luigi Bersani incluso? Chissà.

Gli altri Ds Le banche hanno un alleato imprevisto nel tentativo di dimostrare che nel 2007 Fassino, Sposetti e la dirigenza dei Ds (c’erano D’Alema e Bersani) hanno fatto cose che non potevano fare, sottraendo gli immobili ai creditori. Si chiama Antonio Corvasce, un avvocato di Barletta che sostiene di essere l’autentico presidente dei Ds, o meglio, del “Partito dei democratici di sinistra, nuova denominazione del Partito democratico della sinistra”. Nel 2008, da consigliere comunale di Barletta eletto nelle file dei Ds, ha annunciato di non aderire al Pd e di rimanere Ds: chi ha partecipato alle primarie democratiche (questa è la sua tesi) ha perso ogni diritto sullo storico simbolo e anche sul patrimonio del partito. “Lo statuto dei Ds vieta la doppia tessera, chi si iscrive a un altro partito si mette fuori”, spiega Corvasce. Che ha riunito un comitato di base e nel 2008 ha convocato un congresso “per la continuità”, sostenendo che i veri di Ds sono quelli che lui guida ancora oggi. Finora quasi tutti i giudici hanno dato ragione a Sposetti e Fassino. Ma Corvasce insiste e, assieme al rappresentante legale del suo partito, il tesoriere Vito D’Aprile, chiede a Sposetti e Fassino di produrre in tribunale documenti per dimostrare che nel 2008 la gestione del patrimonio è stata regolare.

Il verbale misterioso La linea di Fassino e Sposetti si fonda sull’assemblea dei Ds del 26 giugno 2008, la prima dopo la nascita del Pd, decisiva per far proseguire l’esistenza del partito (e assicurarsi così i rimborsi elettorali). Quell’assemblea serve a dimostrare che c’è stata continuità, che Corvasce non può prendersi il simbolo. Fassino e Sposetti producono, nella causa civile contro Corvasce, D’Aprile e i “nuovi” Ds, il verbale di quell’assemblea. Corvasce presenta querela di falso: sostiene che quell’assemblea non c’è mai stata, che Fassino, Sposetti e gli altri hanno gestito i beni del partito come fossero cosa loro violando lo statuto. Il giudice dovrà pronunciarsi.

Ma alcuni dati sono oggettivi: allegata al verbale c’è una lettera di Fassino che, da segretario, annuncia l’apertura del tesseramento nazionale per i Ds il 16 giugno 2008 (quando già c’era il Pd). Dieci giorni dopo il tesseramento è già finito e gli iscritti si trovano all’Hotel Artemide di Roma. Nel verbale si legge che “l’assemblea è costituita in forma totalitaria essendo presenti tutti gli iscritti”. Peccato che poi, nel foglio delle firme, ci siano molti dirigenti che non hanno firmato (i veltroniani Tonini e Bettini, per esempio). Tra quelli che risultano presenti ci sono Pier Luigi Bersani, Antonio Bassolino, Massimo D’Alema. C’è anche la firma di Vincenzo Vita, senatore uscente Pd, che oggi al Fatto dice: “Ho un vago ricordo di quella riunione”. Ma c’era stato davvero un nuovo tesseramento Ds dopo la nascita del Pd? “No, ma quale tesseramento? I Ds hanno continuato a esistere come entità amministrativa, non c’è più stata alcuna attività politica”. Altri dettagli: Fassino e Sposetti producono in tribunale una prima versione del verbale in cui i fogli delle firme non sono autenticati dal notaio. Corvasce protesta ed ecco che appaiono i timbri notarili, ma l’autentica è di due anni dopo, 2010. Sposetti allega anche un video dell’assemblea, in cui Fassino esordisce dicendo che, visto che i Ds non hanno più iscritti, è ora di liquidarne il patrimonio. Il contrario di quanto afferma per iscritto.

Berlinguer sfratta Gramsci Le banche creditrici saranno ben felici di sfruttare queste informazioni per sostenere che le donazioni immobiliari sono nulle. E che le fondazioni locali servono solo a tenere i beni al riparo dal pignoramento (non si registra praticamente alcuna loro attività politica). Nella maggior parte dei casi si limitano ad affittare i locali al Pd. Che paga l’affitto. E se non lo fa viene sfrattato come a Sestu, in Sardegna: Enrico Berlinguer (la fondazione) ha sfrattato Antonio Gramsci (il partito). Uno dei tanti paradossi dovuti alle contorsioni con cui i Ds hanno cercato di far sparire i loro debiti milionari. Senza riuscirci.


NON VOTATELI!
183663
BOC User
07/02/2013 22:31:33
CAMPAGNA ELETTORALE
Direi che UR78/BOC ha centrato il punto del discorso.

x Ferola
D'accordo, è vero. Però per me la cultura è uno dei problemi, e non il solo. Per me si tratta soprattutto di vertici di potere, di chi decide le regole del gioco, che a volte è chi determina la stessa cultura. Perchè saprai meglio di me che ci sono casi in cui la cultura determina una società, ma ce sono altrettanti in cui è la società che determina una certa cultura, ed è allora che succedono i disastri, e che il popolo si fa inculare senza manco rendersene conto. Quando un certo tipo di cultura, di costumi, di forma mentis e status sociale, vengono indotti dall'alto, assumendo i tratti del "giusto" o quantomeno di "necessario". E' lì che il singolo, e quindi la collettività, perde coscienza del proprio potenziale, arrivando a delegare, a cedere sovranità. E si ricrea sempre il solito circolo dei pochi che comandano sulla moltitudine, dell'85% di ricchezza concentrato nelle mani del 15% di popolazione. Sempre, e solo, per scopi di potere (a mio avviso anche nei casi delle vecchie dittature su sfondo razziale e ideologico). Vero, bisognerebbe cambiare la cultura della gente, ma con un processo che partisse dal basso e rifondasse l'intera scala sociale ed economica.
Siamo sempre nel campo delle utopie, non sto dicendo sia fattibile in 1 giorno o due.

x lele
La tua mi sembra una retorica facile e piuttosto scontata, ma pure senza senso. Se io non vado a votare è perchè sono già scontento delle precedenti votazioni e dei risultati che hanno prodotto. I politici, in teoria e sulla carta, dovrebbero esser nostri dipendenti, e se hanno fatto schifo più volte, io il mio permesso e assenso a operare in nome e per conto mio, non glielo do' piu'. Siccome non posso licenziarli in corsa, l'astensione è come un licenziamento simbolico, una sfiducia a priori sulla base di ciò che hanno già combinato. Quando ti sei già lamentato 1-2-3 volte, e non è successo un cazzo, a che serve sapere che avrai il diritto di farlo ancora, a prendersi per il culo da soli?
183656
BOC User
07/02/2013 20:46:13
Lele x Campagna Elettorale
Mi spieghi se non voti che diritto avresti poi di lamentarti di chi ci governa?
183648
BOC User
07/02/2013 20:07:18
Ferola x campagna elettorale
guarda che io l'ho detta la mia opinione
il problema è culturale, ed è profondo
non è che nel nordeuropa hanno leggi migliori delle nostre, ma ci sono persone migliori e le cose vanno meglio
se domani andiamo in 15 milioni in norvegia e non rispettiamo neanche una legge, lo stato norvegese non potrà farci niente e noi manderemo a puttane un lavoro che hanno fatto in secoli di storia
potranno provare a limtiare il fenomeno e di 15 milioni ne metteranno in galera 1, ma 14 resteranno fuori a fare come je pare
finchè, quindi, non cambi la cultura della gente, non puoi migliorare manco per il cazzo, ed ogni nuova legge più dura di quella precedente colpirà solo le persone che rispettavano la legge prima e la rispetteranno dopo, ovvero gli onesti

ma la cosa più brutta da considerare è che nella storia le stragi peggiori fatte dalle dittature sono state fatte per questioni di cultura e non per questioni di denaro

per cui il problema è nella cultura della gente, ok, nel senso civico, ok... cambiamolo... ora però mi dici come fai a mettere 100 teste differenti d'accordo sul fatto che il problema sia la cultura, su come cambiare la testa delle persone...
183644
BOC User
07/02/2013 19:56:34
CAMPAGNA ELETTORALE
x Ferola
T'ho chiesto solo di dire la tua alternativa, in quanto prima giustamente avevi detto che ognuno c'ha la sua idea. Non ho detto di non votare per non raggiungere il quorum (anzi, ho pure chiesto se esistesse un quorum per le politiche), ho proposto un'iniziativa simbolica ma che potrebbe essere la prima di tante.
Puoi non condividere una tesi, ma non provare a convincere chi la porta avanti che sia per forza sbagliata.
Infatti, il problema è anche culturale, perchè un popolo di pecoroni è abituato da secoli a stare sottomesso a qualcuno, per una questione di sopravvivenza, e perciò il vendere il voto viene quasi giocoforza. Ma quando poi arriva una legge elettorale come quella attuale, e un governo tecnico non eletto messo apposta per evitare le responsabilità ai maggiori partiti, anche con un cambio di cultura non si risolverebbe del tutto la situazione, considerato lo stato di regime in cui ormai si vive.

x Frank
Grillo dice cose vere e coraggiose, fomenta, mette d'accordo. Il problema, come scrisse Ferola qualche post fa, è che somiglia troppo agli inizi delle grandi dittature: pure mussolini e hitler, nei primi comizi, riuscivano a fomentare le folle denunciando il malaffare e proponendosi come il nuovo che spazzava via il vecchio. O restando ai giorni nostri, la Lega nord 20 anni fa aveva la stessa presa sulla gente, sia pur nel suo ambito territoriale. Personalmente m'ispira poca fiducia. Specie da quando ho saputo che il M5S vuole inasprire le misure repressive legate ai "reati da stadio".
183642
BOC User
07/02/2013 19:39:22
Ferola x campagna elettorale
ho capito ma se mi dici "Ferola, scrivi le tue idee e utopie" che cazzo te devo di? almeno dimmi l'argomento. sul votare? te l'ho scritte le mie idee

se hai un'idea e la spari cosi a cazzo di cane al volo, significa che è un idea superficiale , infatti hai detto che non bisogna votare così non raggiungiamo il quorum che manco c'è
se vuoi anche io ti sparo le mie tesi politiche in modo totalmente disinformato e qualunquista e sono sicuro che mi darai ragione

il problema è culturale. se la gente rifiutasse chi vuole comprarsi i voti nessuno se li comprerebbe
se la gente pretendesse lo scontrino invece dello sconto, tante cose sarebbero diverse
se la gente avesse rispetto e senso civico non ci sarebbero problemi di nessun tipo perchè tanto se alle lezioni si presenta un pregiudicato non lo votano
e mo che t'ho detto che è la curtura che famo?
183639
BOC User
07/02/2013 19:31:10
CAMPAGNA ELETTORALE
x Ferola

"se tu sei in grado di scrivere come rivoluzioneresti questo paese su un messaggio del guestbook credo che non è che le tue idee siano molto valide"

Scusa se te lo dico, ma secondo me, se prendi tutto in modo così estremo, o sei una persona che si crede superiore alle altre, oppure sei un po' pesante. ao, si parla di idee, di utopie, mica di dogmi o di organizzare guerre civili! Se avevo la soluzione ai problemi del mondo me chiamavo Messia.

x chinellato
Ti ringrazio. In pratica chi scrisse la costituzione (mortacci loro) se la studiò ben bene come inculare la gente.