Molestie al campione di Amici: denunciato il figlio di Cellino (Ercole Cellino, 'co dio)
La vittima: «Mi fece dei regali, voleva che li restituissi»
di Sara Menafra
ROMA - Il padre è finito su tutti i giornali un mese fa, per aver istigato i tifosi del Cagliari a presentarsi comunque nello stadio inagibile per assistere alla partita, regalando alla Roma un 3-0 a tavolino di cui si è subito pentito. E ora il figlio si trova in guai peggiori. Nei giorni scorsi il giovane Ercole Cellino, erede del presidente del Cagliari calcio Massimo, è stato denunciato per molestie e minacce. La vittima è un altro bel ragazzo, Federico Angelucci, vincitore dell’edizione di «Amici 2007».
Qualche giorno fa, Angelucci si è presentato in una stazione dei Carabinieri di Roma, zona Prenestina, e ha raccontato tutto. Con Cellino, ha spiegato, si sono frequentati tra il giugno 2010 e l’ottobre 2011. Un’amicizia molto stretta, evidentemente, fatta anche di regali costosi ma che poi è finita male tanto che, quasi un anno dopo, Angelucci sarebbe ancora vittima delle continue telefonate del figlio del presidente del Cagliari: «Quando la relazione si è interrotta - ha appuntato il carabiniere di turno nel verbale di denuncia - Cellino al fine di ottenere i regali donati lo avrebbe diffamato, minacciato e molestato a mezzo telefono».
Ercole Cellino ha avuto un suo momento di celebrità. Nel 2010, ha partecipato all’«Isola dei famosi», paracadutato in canottiera sull’isolotto nicaraguense assieme ad altri due giovani e incaricato di rallegrare le naufraghe (la più nota era Sandra Milo). «Studente di economia, modello nonché figlio del presidente del Cagliari Cellino, Ercole Cellino!», urlava Simona Ventura nel presentarlo. E lui di rimando: «Vogliamo portare allegria alle ragazze, rendere la loro vita sull’isola migliore», aggiungendo poi che il padre conosceva la sua missione oltreoceano e ne era felice. Preso un po’ in giro dai commentatori in sala perché troppo magrolino, è di fatto sparito dai grandi schermi.
«Hai negli occhi un mistero, è il potere che hai, e cosi mi fai nero, non appena tu vuoi», cantava invece Federico, classe 1984, con la sua «Amore e Mistero», il singolo seguito all’edizione 2007 di Amici che lo ha visto trionfare. Forse complici le rime non proprio leopardiane, se i successori di Angelucci hanno poi calcato le scene più volte arrivando ai vertici del festival di Sanremo o vendendo valangate di dischi (nell’ordine Marco Carta, Alessandra Amoroso e Emma Marrone) la sua stella almeno per il momento appare tramontata. Un veloce giro sui blog di appassionati del genere ricorda agli smemorati che Angelucci durante l’edizione 2008 di Amici non mancò di fare apprezzamenti poco carini al successore, Marco Carta, poi vincitore di Sanremo. Il destino li ha poi divisi e l’ultima apparizione pubblica di Federico risale al 2009, in un centro commerciale della Brianza anche se è lui stesso nella denuncia a definirsi a tutt’oggi «cantante e uomo di spettacolo». Anche l’amicizia tanto stretta con Ercole Cellino è finita male. Al punto che lo scorso 25 settembre l’ex amico è entrato nell’androne del palazzo di Federico al Prenestino accompagnato da altre due persone citate nella denuncia ma non identificate. Cellino avrebbe dato in escandescenze «strattonandolo e minacciandolo perché restituisse i regali ricevuti, per poi allontanarsi senza appropriarsi di nulla», conclude il verbale. Domenica 07 Ottobre 2012 - 12:03 Ultimo aggiornamento: 18:29
Cajari nun deve finì come Cartagine, perché in fondo nun c'nentra un cazzo.
Chi deve finì in disgrazia è quello stronzo de Cellino che, tra l'altro, ieri s'è permesso de chiede "Chi è il presidente della Rma ? dov'è ?"
A brutto fijo de na mignotta, se t'annava de incontrà il grande presidente Pallotta potevi faje 'no squillo (onore a) dalla Florida, visto che stavi lì a mignotte mentre "comunicavi" che potevi fa come cazzo te pare e creare il caso che hai creato
x Simone: i magistrati stanno finendo varie inchieste, quindi non è che una sia in contrasto con l'altra. Quelle merde che si definiscono scienziati hanno pari pari fatte loro le parole bisbigliategli da Bertolaso che ha parlato di "messa in scena mediatica". Di questo devono rispondere. Anche se non gli faranno un cazzo, perché una condanna a 6 anni in primo grado può essere ridotta/annullata in secondo.
Per i palazzinari e i loro referenti politici che gli hanno dato il nulla-osta dovrebbero essere in corso indagini e processi relativi agli edifici crollati perché costruiti alla cazzo de cane (tipo l'ingengere che, mi viene in mente solo ora, condannato dal tribunale e con la fija morta proprio a causa dei suoi impicci edilizi, cazzo de storia) o in terreni magicamente divenuti edificabili nonostante i rischi elevati dovuti alla loro conformazione geologica.
In più, Bertolaso e l'amichi sua so coinvolti nei giri de soldi relativi alla "straordinarietà" degli appalti, al G8 della Maddalena, al G8 de l'Aquila (ivi trasferito a seguito dalla Sardegna a seguito della pubblicità che si doveva fare Berlusconi insieme a Obama che nun ha cacciato manco un euro de quanto aveva promesso dagli USA...)
Insomma, ci stanno vari filoni, intanto uno de sti filoni è finito in culo a sti pezzi de merda prezzolati che tutto sono tranne che scienziati stimabili. Durerà poco, nun se faranno manco un quarto d'ora de carcere, allisceranno chi devono alliscerà e finirà tutto a tarallucci e vino...
resto sempre dell'idea che non devono essere loro il bersaglio della magistratura. a l'aquila alcuni edifici sono stati costruiti con cemento fatto con la sabbia di mare per la madonna questi costruttori devono andare sotto processo non un povero cristo che deve fare previsioni su un evento imponderabile
PORCO DE DIO!!! SCUSATE MA SO AVVELENATO, TANTA GENTE GIA' DORMIVA IN MACCHINA (e' per questo che si è fatta una "Commissione Grandi Rischi", se no che motivo c'era ?), PER COLPA DI QUESTI STRONZI CHE "TRANQUILLIZZANO" A COMANDO, TANTI SO TORNATI A DORMI' DENTRO CASA E C'HANNO LASCIATO LE PENNE
PORCA MADONNA...SARA' CHE A L'AQUILA CE SO STATO TANTE VOLTE, PRIMA EDOPO IL TERREMOTO...SCUSATE REGA', MA NUN SE PO' ABBOZZA' QUELLO CHE STANNO A FA I GIORNALISTI DOPO LA SENTENZA....E' UNO SCHIFO
Parlando di cose frivole, tipo i 300 morti de l'Aquila, il silenzio della città a 3 anni e mezzo dal sisma, la storia delle tendopoli e della loro militarizzazione, l'impicci e imbrogli di camorra e protezione civile, me cascano le palle a legge le dichiarazioni di un tipo che stimavo, cioè Oddi(leone)freddi.
E che cazzo, è un pò fanfarone ma è simpatico e nun me sembrava stronzo. Ma siccome fa parte della "scienza", che è sempre e dico SEMPRE al servizio de chi la paga è veramente triste leggere certi commenti che danno dell'idea una vicenda distorta.
Per questo, e vi prego di leggere e diffondere, vi riporto quanto scritto da alcuni aquilani in merito alla sentenza, che di choccante non ha nulla se non le falsità riportate dai giornali.
http://abruzzo.indymedia.org/article/19276
In pratica Bertolaso, braccio destro de chi sappiamo (omertà), ha costruito a tavolino quello che si doveva dire nella famosa conferenza della "Commissione Grandi Rischi". Chi cazzo glielo ha chiesto di prevedere i terremoti ? nessuno, è impossibile. Però essendo impossibile dire a tutti i cittadini de l'Aquila che possono dormire sonni tranquilli, dopo i precedenti storici terremoti, per fini prettamente politici e farlo in combutta con quelle merde che siedono a capo di diversi enti di ricerca (tutti d'accordo), è veramente da infami.
Invece de fa verifiche strutturali sul territorio (porco dio lo sciame era forte e durava di continuo da sei mesi), invece di far di tutto per prevedere uno straccio di piano di evacuazione, invece di mettere a disposizione i mezzi e le strutture necessarie per un'eventualità, in questo Paese prima si tranquillizza tutti (vedi il Ministro che voleva querelà chi diffondeva i reali dati sui tumori causati dall'Ilva fino a una settimana fa, quando ieri è uscito che le donne s'ammalano e muoiono dal 30% al 100% in più....e perché adesso nessuno lo intervista? giornalisti terroristi!!!),poi arriva quello che tutti sanno PUO' avvenire e infine questi infami ci scherzano sopra e ci fanno pure un botto di soldi a tragedia avvenuta.
Ecco, vi lascio leggere qui di seguito che è meglio
Ho saputo della sentenza di condanna per i componenti della commissione Grandi Rischi poco dopo le 17 di ieri dal sito internet del mio giornale. Ero nella stanzetta di legno della redazione aquilana del Centro. Solo. Poche ore prima avevo deciso di non andare ad assistere al momento conclusivo del processo. Ho avuto lo stesso rifiuto che ebbi quando non volli vedere i miei due figli senza vita. Per me tutto è finito alle 3.32 del sei aprile del 2009. Quello che è accaduto (e accade) dopo non ha contorni precisi e ne afferro a fatica il senso. Ho pianto anche ieri, in silenzio. Non erano lacrime di soddisfazione.
Era il dolore che esplodeva nello stomaco quasi a togliere il fiato. Ho rivisto attimo per attimo i momenti in cui le macerie si sono portate via i miei ragazzi e quell'urlo «Papà , Papà» è tornato a incidere la carne. Eppure anche di fronte a una condanna tanto dura non riesco a immaginare quegli uomini, che ora potrebbero rischiare il carcere, come gli assassini dei miei figli. Nei mesi scorsi, anche durante il processo, ho stretto la mano ad alcuni di loro e non le ho trovate sporche di sangue. Ho visto uomini fragili forse consapevoli di aver sbagliato e per questo caduti nel vortice di una tragedia che ha finito per travolgere anche loro. No. Non me la sento di gridargli contro la mia rabbia. Quella continuo a gridarla a me stesso. Sono io la causa prima della morte di Domenico e Maria Paola e non me lo perdonerò mai. Certo fra le tante colpe che ho c'è anche quella di essermi fidato della commissione Grandi Rischi credendo a una scienza che in quella riunione del 31 marzo del 2009 rinunciò a essere scienza. Questa è una condanna in un processo di primo grado. Credo di essere facile profeta a ipotizzare che nei vari gradi di giudizio tutto potrebbe sciogliersi come neve al sole. Non sarò io a dolermene. Oggi a fronte di una sentenza presto destinata alla polvere degli archivi, non provo nulla: né soddisfazione, né amarezza, né voglia di vendetta. Quando dentro si ha un dolore così lancinante gli altri sentimenti si inabissano.
Questo processo è stata una sconfitta per tutti. E' lo Stato che ha condannato se stesso. Uno Stato che in quel 31 marzo 2009 aveva rinunciato al suo ruolo: quello di proteggere i cittadini per piegarsi alla volontà della politica che doveva mettere a tacere i disturbatori. E' per questo che quello che si è svolto nel tribunale dell'Aquila non è stato un processo alla scienza. E' stato piuttosto un processo a scienziati che di fronte al volere dei potenti dell'epoca hanno "staccato" il cervello e obbedito agli ordini. Oggi condannarli al rogo non serve. Io non lo faccio e spero che anche il loro tormento interiore _ che pure non ha nulla a che spartire con chi ha perso tutto _ venga compreso e rispettato. Le sentenze vanno sempre accettate e lo avrei fatto anche in caso di assoluzione. Per me dopo questa condanna che suona obiettivamente molto pesante, non cambia nulla. Ora assisterò a dibattiti senza fine sulla scienza condannata per non aver previsto il terremoto.
Io sono fra quelli che ha sollecitato l’avvio dell’indagine con un esposto. L'ho fatto perché volevo che quella vicenda (la riunione della Grandi Rischi) venisse scandagliata e approfondita in un'aula di tribunale: oggi, 2012, basta leggere i comunicati della Protezione civile per scorgere persino un eccesso di zelo come quando pochi giorni fa su Roma era stato previsto il diluvio universale. Ma è meglio così. Quando si tratta di fenomeni della natura soprattutto quelli che non sono prevedibili con certezza meglio allarmare che rassicurare. Se fosse accaduto anche all'Aquila che so, avrei passato qualche notte all'addiaccio ma la vita dei miei figli non si sarebbe fermata per sempre. Ho visto che nella sentenza si parla di risarcimenti. Sin dal primo momento ho detto che per la morte dei miei figli non voglio nemmeno un euro. Ci sarebbe un solo modo per essere risarcito per ciò che è accaduto: avere la possibilità di abbracciare di nuovo i miei ragazzi. E' successo una settimana fa. Sognavo. Poi mi sono svegliato.
Er boemo m'ha sentito e pe damme uno schiaffo morale ha detto "Uerre rompe sempre il cazzo con il mio modulo e dice che non cambio mai. Adesso lo accontento".
Così a tre minuti dal termine ha finalmente tolto una punta e messo un centrocampista (Bradley per Lamela).
Il Genoa in 10 a quel punto non ha potuto far altro che arrendersi alla superiorità tecnico/tattica di un avversario che all'inizio del match gli aveva semplicemente sportivamente concesso un paio di gol di vantaggio, altrimenti il Marassi se sarebbe svuotato a fine primo tempo...
Da far venire i brividi, più s'avvicina alla curva sud(de) più s'accappona la pelle.
Chi c'era dei qui presenti, quel giorno torrido d'agosto ?
Io la prima che me ricordo (ma so solo sensazioni) era un Roma-Inter amichevole estiva al Flaminio....cazzo d'anno sarà stato ??? boh, ero veramente piccolo...eccolo, trovato, sul sito de (omertà)
Beh, pensavo che il lele-pensiero fosse una cosa ristretta solo a lui.
1) Si, le guardie sono tutte merde, al di là del comportamento personale (ci sono mosche bianche e non mele marce). Questo perché per principio e come come compito principale hanno il mandato di mantenere lo status-quo, da sempre e sotto qualcunque governo.
2) Il caso in quetione è agghiacciante per l'evidente violenza CHE NESSUNO PUO' NE' AUTORIZZARE, NE' METTERE IN ATTO nei confronti di un bambino di 10 anni. Al di là della "legge" e della "legalità", esiste prima qualcosa di altro, esiste un limite a tutto.
3) La poliziotta ha sintetizzato al meglio il concetto di autorità/immunità/potere che lega i corpi dello Stato nel rapporto con la gente. Se pensano de esse Alberto Sordi nel Marchese del Grillo ???
4) La sindrome PAS non esiste, la psichiatria è una "scienza" di merda che divide in "sani mentali" e "comportamenti a-normali" le persone, adottando una serie di interventi (detenzione, psicofarmaci, torture) che sono peggio del "male" stesso per la persona che le subisce. Tale sindrome è stato il cavallo di troia usato dal giudice e dal perito medico per portare via il bambino.
5) Se, e dico se, non doveva pià stare con la madre, il padre, i nonni, er cane, di sicuro non doveva annà in quel modo.
Nun ce vole tanto, nun c'è bisogno de esse padri pè capillo,
Chi nun ce riesce c'ha dei seri problemi e forse, si je piace la psichiatria, se potrebbe annà a curà da qualche dotto specialista.
Nun ce stanno storie.
De guardà chi c'ha ragione tra genitori me sembra difficile, di accreditare un giudice che interviene a seguito di una sindrome che gli stessi specialisti dicono di non esistere in sé mi sembra assurdo.
Se tu padre o tu madre te corcano, te fanno der male, i giudici e le guardie de solito prendono provvedimenti contro chi è responsabile. In teoria.
Poi siccome soò guardie, spesso se comportano de merda e oltre il loro mandato che qualcuno gli riconosce.
In tutto ciò er regazzino che rapporto dovrebbe recuperà cor padre ? Se questo era lo scopo del "sequestro", me sembra evidente che se un giorno lo dovesse prende a carci in culo (er fijo ar padre), toccherebbe sta dalla sua parte.
Solo che poi arivano un'altra volta le guardie (diverse in uomini, ma sempre co la stessa divisa) se lo ricaricano e se lo riportano via.
Nun è normale tutto ciò, basterebbe esse un pò più umani.
La Mussolini ce sguazza, che cazzo vor dì dare la colpa a qualcuno dei parenti se sta tipa sfrutta la situazione quando sappiamo tutti che evidentemente se Togliatti se faceva i cazzi sua nun se sarebbe posta la questione sin da principio.
Lele non ha superato il limite, Lele o è un provocatore oppure è uno che c'ha bisogno di un provvedimento tipo TSO (cosa cui sono contrario, ma serve a immedesimarsi meglio nei momenti vissuti dal bambino quando veniva preso come un salame da quelle persone, magari però pure lui in mezzo ai suoi compagni/amici, coi parenti, ecc...)
De tutte le stronzate scritte in 11 anni su questo GB, anche in modo ripeto provocatorio, e alle quali mi onoro (onore a) di aver contribuito, quelle scritte da Lele nelle ultime pagine possono finire veramente nella sezione "Orco Petofilo Style", come minimo.
E allora lì avrebbero un senso, forse.
Nella vicenda, al di là degli scazzi tra genitori, tra parenti ecc, c'è tutto il peggio di quello che ci può essere in questa società.
Un giudice che decide perché i genitori hanno degli scazzi, basandosi insieme ad alcuni medici su una SINDROME CHE NON ESISTE, APPOSITAMENTE COSTRUITA A TAVOLINO COME MALATTIA PSICHIATRICA (e tralascio il discorso sulla psichiatria, che non risolve ma aggrava spesso dei problemi).
Gente estranea che - per lavoro - ti assiste (perché porco de dio ormai questa cosa - che non è la cura di una malattia!!! - è delegata a figure professionali, non ad amici, parenti, vicini de casa, e qui si aprirebbe un altro discorso).
Guardie che si comportano da guardie e ti RAPISCONO IN MANIERA LEGALIZZATA.
La poliziotta che dice quello che ha imparato nelle caserme e nei corsi da lei frequentati.
La direzione scolastisca che lascia entrare le guardie.
Il padre che partecipa allo schifo.
I regazzini fatti uscì de classe (sempre perché era una cosa tranquilla, vé ? lo sapevano evidentemente che nun sarebbe stato uno spettacolo edificante per l'altri regazzini)
I maestri che fanno pippa...
Porca madonna, nun è violenza questa ???
A Lele, pure se nun se conoscemo, ma da andò cazzo esce fuori il Lele-pensiero ??? Potevo pensà che stavi a provocà, però 10 messaggi che motivano (?!?!?) quello che sostieni me fanno veramente pensà.
Male.
Accanna, dico davero.
Ché ieri se nun c'erano le immagini (spesso sequestrate dagli agenti in simili contesti), stavamo a parlà ancora su come erano andate veramente le cose.
Una riflessione: nun s'è mai visto un filmato - ovviamente con volti oscurati - delle attenzioni degli orchi petofili, specie quelli vestiti de nero.
E' "bastato" - si fa per dire - vedere quanto fatto al bambino l'altro giorno oppure i maltrattamenti su bimbi ancora più piccoli ad opera di alcune "assistenti all'infanzia" in un paio di asili per - finalmente!!! - scatenare non solo reazioni indignate ed emotive ma anche spunti di riflessione più profondi e una maggiore attenzione di tutti.
Che non si è tramutata in un cambiamento generale, tuttavia. E qui sta il difficile. Perché poi il lavaggio del cervello va avanti, basta farti leggere e farti sentire gli appositi pareri degli "esperti".
Se venissero ripresi e pubblicati le violenze sui bambini da parte di chiunque - opportunamente censurandone il riconoscimento dei minori - secondo voi cosa accadrebbe ?
Se ciò avvenisse per quelle - in particolare - operate da particolari categorie (preti - guardie - altre), visto i numerosissimi casi documentati, quanto durerebbero le loro esistenze come "istituzioni secolari"?
Quali riflessioni si aprirebbero nella società odierna? (escludendo gli scadenti talk-show esistenti, ovviamente).
Si noterebbe, per esempio, che la strgrande maggioranza della violenza, fisica e psicologica, è esercitata da maschi ? Dal giudice che emette l'ordinanza, ai medici che decidono su una "nuova malattia psichiatrica", agli agenti di polizia, al padre, ai legislatori, si noterebbe questa cosa ?
Non sono padre, forse un giorno lo diventerò, non lo so.
Però se vedessi una scena simile, contro qualsiasi bimbo, non ce la farei a famme i cazzi miei, perché in realtà riguarda pure me, pure eventuali miei marmocchi e pure se non sono i miei li difenderei da altri adulti che si comportano in quei modi.
Intanto, una cosa simile non esiste e non può passare con indifferenza.
Se è stato tutto il resto della storia a generarla, il problema è quello e quello va risolto in maniera più intelligente.
Non come è avvenuto.
Per concludere: speriamo che gente come Lele non si trovi mai in zona in circostanze simili, altrimenti, probabilmente prenderebbe parte al "lavoro" di chi è reso responsabile di quanto è accaduto.
Visto che gli piacciono le "supposizioni", supponiamo.
Bella mentalità de merda.
Scusate l'intervento su un sito dedito alle ricette culinarie della tradizione, però il limite (quello che considero tale) è stato superato da quanto ho letto e viste le ripetute e "motivate" argomentazioni, NUN POTEVA PASSA' COME NA CHIACCHIERATA TRA BOCCHINARI, COME CE NE SONO STATE E CE NE SARANNO.
Perché porco de dio ogni volta se dovemo schierà tra un allenatore, un dirigente, un giocatore tutti della squadra nostra ?
Porco dio che palle. Pare che davero ognuno, no so chi, vada per i cazzi suoi.
I giocatori, per come la vedo io, devono da er fritto in campo, sia in allenamento che in partita.
C'hanno tutto il diritto di parlare con allenatore e dirigenti, su modulo, tattica, allenamenti.
Alla fine decidono allenatore e dirigenti, per il bene della squadra (i risultati da raggiungere, in pratica...).
Tutto quello che ce gira intorno, vale a dire giornalisti, magazzinieri bolognesi, conduttori radiofonici e quanto altro è forse la cosa più merdosa de tutto.
Tutti dicono tutto ed il contrario di tutto, quando sappiamo bene che le uniche verità ancestrali sono scalfite col giallo oro su questo indomabile muro since 2001.
M'hanno rotto er cazzo, rivojo le partite la domenica alle 14.30 (d'inverno), rivojo i numeri dall'1 all'11 con l'allenatore che dice la formazione dentro lo spogliatoio ai diretti interessati prima del riscaldamento, vojo che lo stadio sia privo di tornelli, di sbarre, cemento e gabbie che porca madonna è diventato un carcere dove stai lì a prenne l'ora d'aria. Rivojo i bijetti diversi partita per partita, senza nominativo. Rivorrei la sud senza seggilini cò lo schienale che da solo impiccio se la gente sta in piedi.
Vojo i bijetti a 7 euro in curva, 10 ai distinti e 15 in tevere.
I tabelloni che non lampeggino più a bordo campo cò le scritte che se movono.
Vorrei i palloni Mikasa o qualcosa de simile che quelli che se usano da 10-15 anni sò da frogi. Pure un bambino può calciarli a 70-80 all'ora senza sforzo.
Rivojo l'espressi o i treni speciali pè annà in trasferta quanno cazzo ce pare e perché hanno rotto il cazzo che uno dentro sto Paese se deve movese pè trovà famija o lavorà deve spenne l'ira de quer porco de dio.
E in tutto ciò, ripeto, perché cazzo me devo schierà tra De Rossi e Zeman ? Tutti e due stanno a fa un macello, chi per un motivo chi per un altro. Se regolassero, intervenisse la società, privatamente, e ripartimo. Poi dove arivamo arivamo...però io me so veramente rotto er cazzo.
Nella stagione 1992/1993 i miei compagni di squadra, allora allievi, mi soprannominarono "Aldair". Giocavo terzino e stoppe, non stopper, proprio stoppe. Se mancava il nostro libero, capitano, lo sostituivo io.
Non ero necro, evintemente avevo altre doti. Tecniche e tattiche, nonché la capacità di sfilare i palloni agli avversari sia in maniera elegante sia di potenza.
Però l'unica partita a cui assistettero anche i miei nonni feci un'autorete di testa in tuffo da centro-area. Spettacolare. Me volevo ammazzà, mi crollò il mondo addosso. All'epoca ancora non ero uso alle bestemmie. Ero ciovane.
Andammo sotto 0-1 in casa, ma non poteva finire così indegnamente e vincemmo grazie al nostro ardore giovanile 2-1. Finimmo il campionanto in testa, vincendolo. Eravamo i più forti.
In realtà poi si dovette affrontare una sorta di play-off con altri gironi laziali (morte a). Ebbene, quel giorni fu l'unico giorno in cui stetti in panchina dopo una stagione da protagonista. Vincevamo 3-0 in casa, finì 3-3. Il ritorno finì 0-0, perché il montecompatri (o il monteporzio, non ricordo), fece le barricate, in quanto sapevano di essere inferiori.
Non bastarono 90 minuti d'assedio, non bastò avere avuto una sola sconfitta in stagione, non bastò il migliore attacco, la migliore difesa (onore a).
Non bastò un cazzo di un cazzo. Uscimmo con due pareggi, dopo che evidentemente alla partita di andata ci resimo frogi. Entrai negli ultimi 10 minuti per evitare la debacle e al ritorno la giocai tutta, con ampia licenza di offendere, tanto quelli stavano tutti dietro.
Tutti dietro, potrebbe essere, forse lo è, un film a luci rosse.
Ecco, a volte per andare oltre (l'ovunque), a volte non c'è bisogno de schierà 10 attaccanti e pretendere di spazzare via l'avversario.
A volte, c'è bisogno di un'accortezza tattica, di sofferenza per evidente inferiorità, però poi se ce credi, se sei unito, puoi spaccare il culo al mondo intero.
Meno schemi, più cuore.
Forza Roma, magico Pluto.
ps: giocavamo 4 dietro, non in linea. Col cazzo che passavano. Voglio ricordare i cognomi dei miei compagni di reparto dell'epoca, ci provo: Conflitti (portiere fenomenale), Bronzini (libero e capitano), Di Petrillo (terzino sinistro col vizio del gol), Vitelli (stoppe), io (terzino destro).
Mela dovrei prendere con Sabatini e chi ha fatto il mercato della Roma perché ha riproposto Zeman sulla panchina della Roma, spacciandolo come nuovo.
Dal punto di vista societario, ottima mossa di marketing...25.000 abbonati de sti tempi, qualche cosa significano. Eppure sò arivati calciatori semi-sconosciuti, giovani o di belle speranze.
Il valore aggiunto, emotivo, è stato quello di Zeman, del suo gioco spettacolare. Osannato e amplificato da tutti i media, romani e non.
Dico che sò passati 13 anni, dico che in serie A molti allenatori e giocatori conoscono, stimano l'idea di gioco di Zeman.
Dico pure che visto che giocano contro la Roma, prendono quelle contromosse che finora ce lo hanno buttato al culo.
E che la Roma, come rosa, è migliore delle 3 squadre affrontate in casa.
Se vincemo è merito de Zeman, se perdemo è colpa di società e giocatori ?
Boh, Chinellà, dico solo che la società starà a fa un macello, ma che pure accorgendosi di errori di mercato cerca de rimedià.
Per me Zeman o non si accorge degli errori o preferisce comunque andare dritto per la sua strada.
Facendo così, lo fa scientemente, facendoci rischiare troppo ogni partita.
Lui ha il polso della situazione, lui vede e organizza gli allenamenti, valuta i giocatori. Se non cambia assetto, non sgrulla i giocatori, nun se incazza e nun se sente umiliato da 40.000 juventini, io nun ce lo vedo sulla panchina della Roma.
Io sono contrario agli esoneri degli allenatori a stagione iniziata.
Se semo sarvati nonostante LE, non retrocederemo quest'anno.
Aspettasse de più de un piazzamento UEFA ai preliminari, cò sti chiari de luna, ai primi de ottobre, è dura...
E nun c'avemo i turni de coppa (purtroppo), quindi in teoria un allenatore da quel punto di vista è sicuramente più avvantaggiato de altri colleghi di squadre impegnate in Uropa.
Ecco, da prima de Juve-Roma, a me me sembra che tanti c'hanno vennuto aria fritta. Poi magari er gioco lo vedemo, i risultati arivano, nel frattempo se la prendemo in berta.
Aspettando il gabbo-day, partita che da sempre per Zeman rappresenta solo 3 punti.
3 punti che j'avemo strappato cò una partita che ancora me ricordo, nel 94 me pare, quanno stava sull'altra panchina e noi c'avevamo quer catenacciaro de Mazzone (e nun me pare che stavamo in UEFA quell'anno perché credo che il Foggia dei miracoli all'ultima giornata se fece infilà in casa dal Napoli, per mezzo di quel merdoso di Di Canio).
Me ricordo i 4 derby perso, che dopo er secondo me volevo buttà de sotto ar Tevere, col boemo impassibile....che cazzo je frega....
Me ricordo er 3-3 (4-3) cò la Roma in 10 senza Di Biagio espulso (me pare). Dove non furono i fantastici schemi zemaniani a portarci a un pareggio che sapeva de vittoria, ma la tignosaggine dei giocatori e evidentemente l'atteggiamento superficiale dei burini.
Ecco, a me Zema all'epoca me faceva già smadonnà, ma già prima de venì sulla panchina della Roma, visto che stava su quella d'oltretevere.
Sta cosa nun s'è mai perdonata a nessuno, d'improvviso a lui si, venne concesso. Nun stamo a parà de Manfredonia, certo, nun c'entra un cazzo la storia sua.
Però sai che c'è ? Sei passato dai burini, in due anni m'hai fatto perde 4 derby, sei tornato osannato da tutti, stamo a inanellà una serie de figure de merda una appresso a un'altra.
E porca zozza, ma vuoi cambiare qualcosa ? No ?
E allora vaffanculo Sabatini che l'hai riportato a Roma.
Se vincemo, affanculo ce vado io, ma ce vado contento e de corsa.
lo sappiamo tutti che la difesa non è buona, ma allora applichiamo lo stesso discorso ai nomi della difesa del Cacania, della Samp, del Bologna, famo er gioco delle figurine e vedrai che i nostri saranno sicuramente migliori.
Ora, stamo a dì le stesse cose: Zeman non cambia, e mettere due punte non vuole dire essere difensivista, accorcià le distanze tra i reparti con la linea di difesa non per forza a centrocampo (con palla agli avversari) non vuol dire fare i catenacciari.
I giocatori devono cambià, ce devono mette er veleno.
La società tappà i buchi (a rimedià un terzino decente dovrebbero esse bòni tutti).
Zeman potrebbe cambiare ogni tanto, quando la gara se mette male, quando vede in settimana che quello che chiede ai suoi giocatori, per qualsiasi motivo, difficilmente sarà fatto.
E ovviamente, so d'accordo, stranculasseli tutti.
Ma quuesto è un mister che se perde un derby, nun fa na piega...e allora come puoi pretendere che si incazzi davvero ?
Puoi pure avere un'idea de gioco diversa: 4-42, 5-4-1, 1-4-5....ma se t'accorgi che i giocatori non la esprimono, beh, te devi regolà de conseguenza e poi magari riprovarci in seguito.
Se no è come annà a sbatte la capoccia contro un muro.
Sta squadra, 3 punte pure nun le pò regge.
Poi pure io penso che nessun allenatore dice al proprio portiere "Oh, me raccomando, liscia er pallone" o alla punta "O se te trovi, tira fori, fai il colpo de tacco"....che cazzo de discorsi sono ?
Se no così so tutti riabilitabili, da Carlos Bianchi a Prandelli, passando per Del Neri...
Le parole della società, dei calciatori e di Zema stanno a zero.
E' mejo se s'azzittano tutti e fanno quello che devono fa sul campo.
Continuo a sostenè che un qualsiasi mediocre allenatore avrebbe cambiato assetto tattico della squadra durante una partita o prima di una partita. Ma noi non abbiamo un allenatore mediocre, purtroppo.
Se te la senti calla de annà in condizioni de merda a giocà col 4-3-3 contro la Juve, cò 40.000 merde che nun aspettano altro, beh, sei semplicemente UN DEFICIENTE, NON UN ALLENATORE.
SI', ZEMAN E' DEFICIENTE, perché non penso che nessuno avrebbe fatto una scelta simile.
E sta cosa non pò passà in secondo piano.
Poi magari perdi lo stesso, perché i giocatori so frogi come tutti sappiamo, ma intanto fai il possibile perché ciò non avvenga.
I giocatori non hanno scuse se non si impegnano, ma se stanno in difficoltà per colpa di preparazione, schemi, cervello chi vede intervenì è l'allenatore e la società.
Mò vedemo er 4-3-3 cò l'Atalanta se funziona....ogni partita una scommessa, mannaggia cristo, nun pò esse così, nun pò, ma andò sta scritto ???
Se inculasse i giocatori, però se rendesse conto che è un allenatore, non un computer che conosce uno schema solo, dio bono