21 settembre 2016 – Tromso, Nord della Norvegia
La gita tra i fiordi doveva concludersi, come concordato, con una nostra presenza allo stadio Alfheim di Tromso, per il big-match di Coppa di Norvegia, tra la squadra locale e il Rosenborg (città di Trondheim).
Come gli esperti di calcio che pullulano su questo sito sanno, il Rosenborg è la squatra norvegese che fa le veci della Juventus, almeno come numero di titoli: 23 scudetti e 10 coppe ultra$ locali.
La squatra dell'amena località ove ho soggiornato, invece, può vantare solamente due coppe itaglia norvegesi.
I suoi tifosi chiamano il Tromso Idrettslag anche “TIL” per abbreviarlo o per chi sa quali altri cazzi. Tra l'altro TIL in Norvegia te lo ritrovi dappertutto visto che significa “a”, moto a luoco credo, ma chiedo lumi per sicurezza al simposio letterario ospitato su questo onorevole GB.
Dicevamo, di ritorno dai fiordi gli accordi erano questi: prima la partita, poi di corsa a sbirciare una eventuale aurora boreale ad Oldervik, una quarantina di minuti di viaggio.
Porca madonna famo tardi e la partita inizia senza il rappresentante BOC appositamente inviato per voi oltre il circolo polare artico anche come talent scout per un terzino, visto che alle nostre latitudini pare impossibile trovarlo.
Vabbè, però lo statio è vicino, che nun ce provi a comprà 'na sciarpetta dopo che l'esito della ricerca in città è stato nullo ?
Con tale ignobile scusa, ben sapendo che 'sti stadietti possono essere inseriti in un contesto urbano in piena armonia con esso...insomma pè falla breve, volevo non arrendermi e sbirciare comunque.
Arrivo a metà ripresa in zona statio Alfheim, capienza 6.800 posti, due tribune coperte e una gradinata scoperta dietro una delle due porte. Campo sintentico, temperatura di circa 9 gradi Celsius. Con mia somma gioia, vedo che me la posso spizzare diciamo tra la gradinata e la Montemario, da una collinetta ove ho riuscito a parcheggiare la mia auto a nolo. Vedo, in pratica, l'area del Rosenborg e li strilli provenienti dallo statio mi fanno venire i brividi...
Non mi basta, l'eccitazione aumenta, sto a cazzo dritto, vojo entrà a vedè...allora cercando l'ingresso mi sposto con l'automobile e imbocco nel parcheggio de casa de uno, dove c'erano già altre auto, perché lì è tutto così: le case so appiccicate al terreno di gioco in pratica. Il tipo con la birra molto ultra$ m'affronta, je dico che so della BOC e lui gentilmente mi indica un fosso da superare in mezzo alla sterpaglia di casa sua, dalla quale la visuale era comunque buona, per provare a entrare all'Alfheim.
Nun me lo faccio ripete due volte, ormai mancheno 10 minuti alla fine, il TIL conduce 1-0, l'entusiasmo è alle stelle, stanno per passare i quarti di finale sfanculando il Rosenborg: infatti, si tratta di gara unica, chi vince passa, chi perde s'attacca ar tranve. I cori e i battimani sono sempre più coordinati e possenti, nun vedo l'ora de passa il fosso nel quale, puntualmente, affondo rovinosamente.
In pratica tra la casa del tipo con la birra e l'ingresso dello stadio c'erano solo 10 metri de sterpaglie due transenne che nun servivano a un cazzo.
Come nei decenni passati a far trasferte con la BOC ho imparato, non c'è transenna, tornello, stiuart, sbirro o lacrimogeno che possa fermare la pazza voglia de fa cazzate.
Vabbè, una volta nel piccolo circondario antistante lo statio, provo a dì: “Però mò che stamo qua, la sciarpetta se la cercamo dopo, vedemo se potessimo imboccà proprio in tribuna”.
Così fu fatto. Mancavano meno di 5 minuti alla fine, tutti in piedi per questo Tromso, gli stiuart ce fanno entrà dopo che me so levato la cinta e l'ho roteata con ampi gesti nel freddo cielo artico.
Ce dicono che però se dovemo mette setuti lì in tribuna. Però ereno tutti in piedi, quindi la smettono de cacà il cazzo. Nota bene: nun se potevano fa foto o video, e sto divieto sarebbe bòno pure da noi, così la gente magari la smette de riprende e fa più tifo.
Vabbè, tempo d'accomodasse, novantunesimo....pareggio del Rosenborg mentre i 5.285 spettatori presenti, in pratica tutto esaurito, erano convinti de avè ormai insperatamente passato er turno. C'erano circa 100-120 tifosi del Rosenborg, tenuti a bada da due donne-poliziotto bionde, che stavano proprio limitrofi al nostro settore, quindi me li so spizzati bene: tutti teen-ager, pochi attempati, pure un pischello de colore. Cori costanti ma molto semplici e poco fantasiosi: annavano avanti cò due còri.
Fatto sta che dico “Vabbè, mò ce stanno i supplementari, mica se ne potemo annà davero davero a Oldervik senza sapè come finisce”. E fu così che rimanemmo all'Alfheim, con sommo piacere mio (e basta...).
Tutto lo statio, dopo un attimo de scoreggiamento, si riprende perché il Tromso attacca alla garibaldina sul campo sintetico di cui dispone. Il Rosenborg sembra in difficoltà. Gli spettatori vicino a me partecipano e sono di tutte le età, per loro è un evento da vivere di persona. I cori partono principalmente esattamente nella parte opposta dell'opposa tribuna, insomma lì ce stanno un centinaio de vichinghi con tanto di tamburi napoletani che fanno cantà tutto il catino bollente.
Entrà un biondo col numero 17: dico biondo quando lì so tutti biondi, ma lui lo era di più, sembrava albino. Scopro successivamente che è un islandese, uno dei due stranieri in rosa.
Una sciagura totale per il TIL, infatti il ragazzo fa molto movimento, salta spesso gli avversari, si infila frequentemente in area avversaria per poi sbagliare sempre l'ultimo passaggio e almeno due clamorose palle-go a tu per tu con l'ottimo portiere ospite. Mezz'ora di assalti del Tromso, con il Rosenborg pericoloso solo in contropiede, che si spengono due volte sul legno che salva la giuventus norvegese.
Secondo voi come poteva finì ai ricori, dopo che t'avevano pareggiato a tempo scaduto ?
Me sembrava de avè visto una delle tante inculate della Roma. Il Tromso sbaglia solo un ricore, il primo, ma risulta decisivo. Il Rosenborg ha maggiore tasso tecnico e fa cinquina. Tra me e me dicevo “chi sbaja pè primo vince, di solito”, e invece nun c'avevo preso.
I tifosi del Rosenborg festeggiano e si mischiano all'uscita con quelli del Tromso che delusi tornano nelle loro casette a punta colorate. Io la sciarpetta nun riesco a rimediarla e la mia trasferta “portoghese” finisce dopo oltre un'ora di coda in auto pè cercà de uscì dalla città e sperà in una salvifica aurora poreale.
Meno male, almeno quella so riuscito a vederla, e m'ha sarvato da morte certa.
Onore all'aurora poreale. Onore a quegli sfigati del Tromso che stanno a lottà pe nun retrocede mentre il Rosenborg la settimana dopo la partita de coppa ha vinto matematicamente il campionato, cò due campionati d'anticipo, paro paro come i gobbi de merda.
Maledetto er 17 biondo islandese, l'avessero da rimpatrià e impalà vivo dentro un gay-ser.
Nella prossima puntata il fantastico resoconto di un Bocers in trasferta al Bislett stadion di Oslo, per documentarvi Lyn Oslo – Skied II, di terza divisione (corrispondente alla nostra serie D).
Intanto godetevi queste foto, di cui solo una fatta di straforo all'interno dell'Alfheim.


