Anno di fondazione dell'ASR
221102
BOC User
18/01/2017 14:17:02
UR78 / B.O.C.
Mortacci vostri, altro che quelli che timbreno pè finta...
221022
BOC User
14/01/2017 09:09:04
UR78 / B.O.C.
Che succede ar ghestbuc ? è bloccato ? oppure state tutti (di nuovo) in ferie ?
221003
BOC User
10/01/2017 00:31:51
UR78 / B.O.C.
Ieri,oggi e domani...onore al Commando Ultrà Curva Sud e a tutti quelli che lo hanno vissuto anche un solo giorno

220926
BOC User
24/12/2016 17:41:45
UR78 / B.O.C.
A poche centinaia di metri dal nostro appartamento c'è il Bislett.
Il monday night della terza divisione norvegese prevede che nell'impianto da 15.000 posti, all seats without terraces, si giuochi la partita di calcio Lyn Oslo- Skeid II. Un derby. Di terza divisione, cioè di quarta serie.
Il Lyn, una nobile finita in disgrazia nel 2010, è la squatra che contendeva il primato cittadino al più – attualmente – noto Valerenga.
Beh, insomma, per farvela breve, dopo la trasferta ben oltre il circolo polare artico e di cui vi raccontai tempo fa, non si poteva saltare un match a due passi da casa, in un impianto sportivo di alto livello, con il campo d'erba vera (a Tromso era sintetica) e per una partita che valeva la promozione, utite utite, in seconda serie.
Con un pareggio il Lyn sarebbe matematicamente salito, nonostante ancora ci fossero da giocare 4 partite, mentre i rivali erano alla disperata ricerca di punti per restare a galla, come gli stronzi.

Si sapeva dell'esistenza dello statio e della partita ben prima di partire per la capitale norvegese. Ma a chi è abituato a Roma, era inconcepibile pensare di stare a due passi da uno statio al centro della città e ben nascosto da palazzi di ottima fattura che nulla fanno presagire ad un ignaro turista metio.

Ma non sono mai stato un turista metio.

Così per chiudere in bellezza l'escursione a dorso di balena, e ancora rosicando per il Tromso eliminato dalla Giuve di Trondheim in coppa, decido che sì, voglio vincere qualcosa, voglio la promozione in seconda divisione, me la merito cazzo!

Ora, la decisione da prendere, che ha provocato ore di discussioni era se prendere i fastidiosissimi mezzi pubblici che sono strapuliti, strapuntuali, strafrequenti, straspaziosi oppure andare a piedi. Io ero ovviamente per sfidare l'ignoto e andare by S&T. Chi era con me ha tenuto il punto, in maniera irrevocabile, si rischiava una rottura non più sanabile. Alla fine ho fatto buon viso a cattivo gioco: la tigna mostrata incuteva sì timore, ma anche rispetto per quello sguardo fiero – e anche un po' incazzato – di fronte a me.
Specie dopo che ho rischiato di perdermi l'aurora poreale per vedermi l'eliminazione ai ricori del Tromso. Se ciò fosse avvenuto, credo non starei ancora qui su questo onorevole GB a scrivere.




Insomma, scendiamo in strada, io molto guardingo, arrivo alla fermata del 21. Tempo di leggere sul display quando sarebbe arrivato l'opportuno mezzo meccanico che me lo ritrovo alle spalle. Un fastidio tremendo.

Tempo di leggere sul display interno quante fermate ci separavano dall'impianto sportivo che siamo arrivati.
Grazie al cazzo, erano 500 metri, e ovviamente non c'era alcunché di traffico. Niente. Manco pè sbajo. Un fastidio enorme.

L'esterno dell'impianto, in muratura giallognola con alcuni archi, è in sintonia con i palazzi intorno. Ci avviamo all'entrata. Saranno stati 20 metri dalla fermata, alché mi volto e dico “Che voi er segway oppure potemo provà a dare quegli impulsi nervosi atti a far muovere ciò che chiamiamo gambe?”. Subito, chiedo scusa per l'ardire e offro l'ingresso. 2 biglietti, 200 corone de li mortacci loro. Con le budella dell'ultimo papa impiccheremo l'ultimo re, e con le sue corone ci faremo solo medaglioni d'oro con i simboli di Roma eterna.

Era praticamente impossibile l'accesso a questo stadio. C'era un uomo, tifoso del Lyn, che con un banchetto in legno si era messo di traverso all'ingresso, ampio circa 50 metri. Dovevamo passarvi e pagare la sottoscrizione che dava diritto ad un biglietto prestampato. Purtroppo non c'erano tornelli, non c'erano guardie, non c'erano stiuart (“che mestiere è ?”), non c'erano metal detector, non c'erano telecamere, non solo non chiedono il DNA o la carta di identità ma nun vonno manco sapè oralmente come te chiami. Non c'erano neanche tifosi. A quel punto mi è venuto il dubbio che stavamo entrando in un museo per cui avevo pagato 20 euri. Non me lo sarei mai perdonato. In realtà vidi che al baretto interno c'era un po' di gente, alcuni anche con apposite sciarpe coi colori sociali del Lyn Oslo e mi tranquillizzai. Il caffè lo pagavi e poi te lo facevi da solo.

All'omo norvegensis della sottoscrizione chiesi ove potessi conferire con qualcuno in lingua inglese onde vedere di rimediare una sciarpetta. Non capii bene la sua risposta, mentre chi era con me si rifiutava di agevolarmi, ed entrai.

Il colpo d'occhio, nei miei occhi da bambino, per la mano con mio padre che invece stava a Roma, era fantastico.
Uno stadio ovale, due tribune coperte, distinti e curve unite. 15.000 posti. Tutti rigorosamente vuoti per il big match della squatra due volte campione di Norvegia. Provai la stessa sensazione, credo, di tanti laziesi quando provano a valicare il raccordo per recarsi all'Olimpico.
Mancava un'ora abbondante, c'erano ben 13 gradi Celsius, zero vento, zero umidità, zero tifosi.
Quasi quasi, pensai insanamente, imbocco sul pitch, memore delle imprese leggendarie di un noto membro della BOC che si esibì durante un match parimenti importante, credo svoltosi il 17 giugno 2001.














L'inflessibile omo-sottoscrittorio evidentemente era il collo di bottiglia che impediva alle masse festanti di imboccare al Bislett. Comunque sia, ci sistemammo nell'unico settore aperto al pubblico: la Tribuna Tevere, vicino al corrispettivo posto occupato dai nostri Ubriaconi. Il contagocce umano filtrava gli accessi ma non impedì a ben 200 selezionatissimi osliciani di prendere parte al match.

Ci fu anche un minuto di silenzio. Tutti in piedi ed applausi scroscianti al suo termine. Non si sentì troppo bene un anziano giocatore di golf norvegese, lo ricollegai a quello, ma in realtà poteva essere morto anche il gatto del barista, non lo so e nun me ne fregava un cazzo.

In quei momenti d'attesa pensai a Como-Roma, campo neutro a Piacenza. Minuto di silenzio per Gianni Agnelli. Un par de palle. Dal nostro settore l'oltraggio fu totale, completo, senza rimorsi. Non bastava che fosse morto, per noi doveva ritornare dall'inferno e morire altre 100 volte tra mali atroci. E ancora non sarebbe bastato.

Noi felici pochi.



Eravamo alle soglie dell'inizio del match, separati da nulla rispetto al campo. Quasi quasi entro, come Cavallo Pazzo, mi faccio diffidare e chiudo in gloria la mia carriera ultra$. Era il mio pensiero ricorrente. Non sono venuto qui per fare da spettatore.
Il settore popolare contava 50 zingari locali, con tanto di tamburi, sciarpe e bandierone. Erano i “Bastionen”. Temutissimo gruppo che semina il terrore in mezza uropa e che, per fortuna, non abbiamo avuto la possibilità di incrociare nel nostro cammino girovagando tra coppe e coppette che ci ha sempre dato tante soddisfazioni.




I tifosi dello Skeid II (“secondo”, il primo probabilmente è in qualche categoria superiore) si sono palesati solo al 13esimo del primo tempo, quando la loro squatra pareggiò l'iniziale vantaggio che tanto entusiasmo provocò tra i Bastionen e i numerosi sportivi ivi presenti. Io ero un ivo presente ed esultai pensando: “Oggi je rompemo er culo e annamo in seconda divisione, poi tra due anni stamo in Tippaligaen (immagino “Lega dei Teppisti”, esaltazione totale!), la vincemo, famo i preliminari de Champions, incontramo la Roma, acchitto il match come fece Lino Banfi con Picchio de Sisti, e così noi passamo e loro so comunque contenti”. E invece le mie fantasie erotico-sportive vacillarono a partire dal 13esimo. I tifosi dello Skeid II erano II, di numero dico. Quindi, se esiste, ed esiste lo Skeid I, probabilmente il suo pubblico è la metà.

Si va a riposo sul punteggio di 1-1. Sufficiente comunque a salire. I “Bastionen” non demordono e lanciano coriandoli fuori stagione. S'è fatto buio, ormai il sole è calato oltre i fiordi, la temperatura precipita. Ma decido che è ora di spostarsi, forse passo all'azione e scavalco il nulla per entrare in campo. Direttamente collegato da numero due scalini, praticamente a raso con la tribuna. La copertura sovrastante non può proteggermi dal freddo e dall'umidità. Ho quindi una nuova discussione con chi si trovava con me. Durante la quale irrompe una pulzella locale che, in inglese, mi chiede una cosa che non capisco. L'aria è sempre più tesa, la situazione rischia di farsi incandescente perché chi era con me non parla ma mi lancia uno sguardo tra il feroce e l'assassino. “Non l'ho messa incinta, giuro!”, mi appiglio a tutto, nego tutto, come ho visto fare in decine di film. La giovine mi ha chiesto se ero io l'interessato alla sciarpetta del Lyn. Ed il clima di tensione scema, ma siamo sempre sul filo del rasoio. Ci accompagna al baretto e contrattiamo con un barista l'acquisto della sciarpa: ce ne è una da 100, una da 150 e una da 200 corone. Non ho badato a spese e compro quella da 100. Non ho badato a spese, i giorni prima intendevo però.






La sciarpa, veramente di ottima fattura, è proprio quella dei Bastionen. A quel punto non posso che iniziare a fare il tifo dal mio posto, ammirando da lontano quei ragazzi che innalzano le bandiere e con possenti cori portano la squatra in vantaggio. E' il 56esimo, ormai sono ad un passo dalla promozione nella locale serie C. Mica cazzi e me fomento. Forse vinco qualche cosa. Al 57esimo, un minuto dopo il riavvio del giuoco, ste merde pareggiano...mortacci vostra, ma che davero ? Vabbè, ci basta il pari...Passano altri 5 minuti, Skeid II in vantaggio. Mannaggialamadonna, mo entro davero e faccio sospende il match. E che cazzo, dopo Tromso non sono disposto a tollerare altro. Vengo prontamente fermato da chi è più saggio di me. Vorrei prendere uno dello Skeid II e dirgli: “A stronzo tanto nun ve sarvate lo stesso, fate schifo, ve dovreste chiamà Schifo II, sete come i laziali, do you know lazie? No, ce credo, nun la conosce nisuno manco da noi!”.

Mi avvolgo ancor di più nella sciarpa calda appena acquistata. Lo sconforto mi prende l'anima.



Manca solo un quarto d'ora quando uno squarcio nel cielo, un “fulmine” (traduzione di “Lyn” nella lingua ove il dolce sì suona), colpisce l'avversario. E' il 3-3. Ormai sto assistendo ad un dejavù: sto a Italia-Germania del '70 in Messico. E' proprio lei, la riconosco. Vedo gli azzurri di Valcareggi contro i bianchi teutonici battersi su ogni pallone e correre lungo le fasce. Davanti a me due raccattapalle di circa 10 anni fanno giochi strani con le bottigliette: in pratica, nun se inculano la partita, e si lanciano una bottiglietta con liquido gasato prima agitandola e poi sbattendola violentemente sulla pista dall'atletica per farla rimbalzare. Effetto razzo. Un'idea. Non nuova, e comunque più innocua di quanto già sperimentato alle nostre latitudini a suo tempo.

Ora i ragazzi volano sulle ali dell'entusiasmo che contagia anche gli altri 14.800 seggiolini vuoti. Passiamo in vantaggio e chiudiamo il match addirittura sul 5 a 3.



E' l'apoteosi. Gli eroi del Bislett vengono da noi sotto la tribuna a ricevere i meritati onori e saltano e ballano per quasi 35 secondi netti insieme ad una folla inesistente ma comunque calorosa ed alcolizzata.




Beh, mò se farà invasione e sarà una festa collettiva, spoglieremo i nostri eroi e ci porteremo a casa maglie, palloni, porte, reti delle porte, bandierine. Sono pronto, carico a pallettoni.





Ormai chi è con me sa che non può fermarmi.
Ma.
Ma ariva uno, tutto vestito bene. Ci chiede qualcosa in norvegese o forse finlandese o eschimese. Comunque in una evidente lingua a me sconosciuta e per questo sicuramente estinta da tempo. Rivedo lo sguardo feroce “Stavolta nun me poi dì che l'ho messo incinta! Per dio!!! Ci sono gli estremi legali se alludi ciò!”. Ci chiede cortesemente se potrebbimo inviargli le foto del match, in quanto dotati, non l'avevo ancora detto, ma si sarà capito, di macchina reflex reduce dall'aurore poreali dei dintorni di Tromso.

Dico al novello Baldissoni che noi potrebbimo....ma io vojo entrà in campo ed avere un salvacondotta per un eventuale DASPO, nonché la possibilità di reimpatrio immediato in Italia prima di un eventuale provvedimento penale o, in alternativa, di un espatrio verso Santo Domingo, ove sarei ospitato dal mio amico Luciano Gaucci.

Lui tentenna ma poi mi dice “Famo così: per me non ci sono problemi, io nun te dico gnente”. E' un attimo sono già in campo a complimentarmi uno ad uno coi giovani campioni . Età media, visti da vicino, tra i 20 e i 22 anni. Tutti mi ringraziano alcuni però se vede che so colti de sorpresa. Non sono abituati a questi eccessi che infatti da noi prevedono ormai pene che vanno dal sedersi in ginocchio cui ceci alla meno temuta sedia elettrica.

Faccio anche due palleggi con loro a centrocampo. Ho vinto! Ho vinto!!! Cristo, so contento come quando ero incantato dalle gesta del Divino, per la mano, con mio padre.

Me lo sono meritato, nun m'hanno recalato niente: l'ingresso, la sciarpa, la sofferenza, la partecipazione emotiva...il giorno dopo rientro nell'Urbe immortale e spedisco le foto all'Italo Zanzi di cui sopra. Ringranziandomi, mi sussurra via mail che quando ritorneremo saremo ospiti del club.

Già sento la musichetta che mi accoglierà “The champions tarattattà!!!”.

Sarà un Lyn Oslo – Roma di alto livello.

Il vento gelido del nord non ci potrà fermare.

BOC – Vivere Ultra$ - E$$ERLO NELLA MENTE



ps: mentre riprendevamo il 21 un attempato ultras locale in attesa sull'altro lato della strada, da solo, vedendo uscire un paio di giovinastri giocatori dello Skeid II, si avvicina e li comincia a sfottere in maniera palese, con un sorriso tra l'ubriaco andante e lo psicopatico allegro. I calciatori, increduli e quasi retrocessi, abbozzano. Questo è ancora il mio calcio.

pps : Evdard Munch alloggiava nel cimitero interno al parco adiacente il nostro covo. E' stato un piacere scoprirlo mentre ivi passeggiavamo poco prima di rientrare a Roma. Il mio pensiero, notando il suo busto per puro caso tra mille altre tombe, è corso subito a Gnafo. Non so ancora spiegarmi il perché di tale associazione mentale.
220847
BOC User
18/12/2016 00:00:09
UR78 / B.O.C.
Io domani chiamerei tutte le ratio pè di a giornalisti e opinionisti-conduttori quanto so stronzi, facendoje risentì tutte le minchiate che hanno sparato in una settimana. Poi, da domani, sempre loro spareranno a zero e diranno che invece so i tifosi a volè er male della Roma.

La partita è stata più o meno come me l'aspettavo. Però ricordateve che "la juve è in crisi, ha già perso 3 partite" e "La juve nun gioca bene", "la juve non è quella degli scorsi anni"...ma guardamo che je stamo una spanna sotto a quei gobbi de merda...solo così riesci a migliorare.
220828
BOC User
17/12/2016 19:40:46
UR78 / B.O.C.
Il rito è stato portato a termine.
Come esacerbato, tibie e femori a volontà....
220812
BOC User
15/12/2016 21:34:22
UR78 / B.O.C.
Sabato vincemo o perdemo. Oppure pareggiamo (cit.).

L'importante so le rotule, le tibie, i peroni e i denti che je demo fa zompà in mezzo ar campo. Tanto lo scudetto nun lo vincemo e c'avemo un sacco de conti in sospeso cò 'ste merde.
220765
BOC User
09/12/2016 14:11:01
UR78 / B.O.C.
E daje cor pulmino giallo!!!

Lotito pare nun paghi le multe al comune de roma perché se le faceva toje dai municipalotti che staveno in ufficio: sta merda!!!

Solidarietà al municipale che esulta come un matto ar derby, quello finisce in un video e viene additato come chissà quale scandalo, invece quelli che cliccano su un bottone in ufficio siccome nun se vedeno, nun so "socializzati", in quarche modo se la scampano quanto meno dal linciaggio mediatico...quanto me fa rode er culo 'sta cosa
220750
BOC User
07/12/2016 21:04:41
UR78 / B.O.C.
Vorrei ricordare a Delirio che "scuola" si scrive con la q. La licenza poetica, anche se con le virgolette, in questo caso non è contemplata nelle sacre regole grammaticali della B.O.C.
Altrimenti, se proprio si vuol scrivere "scuola", il che suona come una provocazione inaccettabile, lo si può fare su altri muri.
220743
BOC User
07/12/2016 10:03:54
UR78 / B.O.C.
Ma il titolo di tuttosport di oggi ? Mortacci loro, speramo che i croati stasera je spacchino 7-8 femori a buffo a 'ste merde.
"Sportività" un par de palle, devono morì, ipocriti der cazzo, loro cò tutta la merdosa famiglia agnelli.

Roma spera superga bianconera
220715
BOC User
05/12/2016 09:38:02
UR78 / B.O.C.
Municipalotto impazzito

220711
BOC User
05/12/2016 00:44:42
UR78 / B.O.C.
Laziale parto anale

220704
BOC User
04/12/2016 19:04:16
UR78 / B.O.C.
Lo sapevo, o meglio, lo speravo...er rito propiziatorio ha funzionato.
Laziale pijatela 'nder culo 'n'antra vòrta!
220694
BOC User
04/12/2016 07:56:56
UR78 / B.O.C.
Sò le 7.30...basta, ho deciso, scappo lontano per oggi. Nessun dispositivo di comunicazione con me, scelgo un posto isolato, me porto un panino e via...troppa rabbia per come se la so acchittata oggi i burini e le guardie amiche loro mentre da parte nostra la situazione allo stadio sarà quella solita (giustamente,sottolineo).

Però nun je la faccio, oggi per me finisce male male. Nel caso non fosse così, mi dispiacerebbe non essermela goduta, ma che devo fa ? che devo fa ??? Poi tutte le dichiarazioni der cazzo di Naingolan, Scezny, Spalletti...lasciamo perde...

* LAZIO TBC *
220680
BOC User
02/12/2016 12:23:11
UR78 / B.O.C.
Qualcuno sa se domani pomeriggio se allenano a Tricoria ? A che ora eventualmente ? Così, tanto per farsi un giro...
220663
BOC User
01/12/2016 10:21:12
UR78 / B.O.C.
Chi nun va allo stadio, secondo me, è meglio che non veda/senta la partita...farebbe troppo male vedè i stracciaroli amici degli sbirri potessela sentì calla (onore al commando).
Io farò così. Darò 'na botta ar televideo, ogni tanto. La sofferenza ci sarà comunque però almeno me risparmio lo schifo audio/video.
Quer testa de cazzo del nostro primo portiere, non memore di quanto disse due settimane fa, ci riprova con le sue dichiarazioni che invece de caricà compagni e ambiente, caricano i caciottari
220661
BOC User
30/11/2016 21:33:14
UR78 / B.O.C.
Porco dio. A prescinde.
220645
BOC User
29/11/2016 09:54:22
UR78 / B.O.C.
Volevo parlà di Roma-Pescara, del derby, della situazione statio attuale-statio futuro...invece me arzo e leggo di un nuovo atto della saga della famiglia Agnelli, da me menzionati mentre perdevano 3-0 a genova.

Lo stile Juve, esportato all'estero, per l'occasione nella grande mela, è sempre qualcosa di stupendo e da non dimenticare mai.

* LAPO LIBERO, VITTIMA DEL SISTEMA *
220627
BOC User
27/11/2016 15:34:51
UR78 / B.O.C.
Dice che a Genova stanno 3 a 0. Però è passata solo mezz'ora e secondo me la Giuve tirerà fòri l'artigli, Allegri se li incula nello spogliatoio, rientrano fanno un par de gò sculati col genoa ormai certo della vittoria, poi i rossoblù se cacheranno sotto, sarà una gran caciara in campo coi gobbi a provocà e i grifoni a fa falli brutti...insomma, alla fine recaleranno un quarche ricore inesistente ai bocchinari de agnelli e, se ce va bene, finirà 3-3, altrimenti vincerà la giuve in modo furtivo e roccambolesco.
220546
BOC User
16/11/2016 09:55:32
UR78 / B.O.C.
Aò, ma quanno ricomincia 'sto cazzo de campionato ?