Ghestbuc della Brigata Odoacre Chierico

Ieri notte, facendo zapping, mi sono imbattuto su Rai5 in un concerto che mi ha letteralmente entusiasmato: Chick Corea e Stefano Bollani in duo ad Umbria Jazz edizione 2009...
Su Chick Corea è inutile che mi dilunghi oltre. L'ho già fatto a suo tempo e d'altronde il suo genio indiscusso è universalmente riconosciuto. Quello che mi ha colpito è stato Stefano Bollani, che già conoscevo e apprezzavo per la sua ecletticità, conoscenza della musica e talento pianistico già esibiti nelle sue indimenticabili lectio magistralis apparse in tv (ve le consiglio. Si tratta di un programma andato in onda su Rai3 in due stagioni tra il 2011 ed il 2013 che si chiamava "Sostiene Bollani"). Non conoscevo questo concerto e sono rimasto veramente di stucco nell'apprezzare la grandezza di questi due geni a confronto...
La cosa che mi ha colpito maggiormente è stata constatare che di fatto Bollani è cresciuto ascoltando Chick Corea da ragazzino ed alla fine ci ha suonato insieme. Un po' come posso immaginare si sia sentito Alessandro Florenzi quando ha esordito in prima squadra con Francesco Totti, o qualcosa di simile, per capirsi...

Vi propongo un classico di Corea: "Spain", composta dal genio statunitense nel 1971; Bollani sarebbe nato soltanto l'anno dopo...

Nella prima clip, il brano eseguito nel 1975 al Down Beat Poll-Winners' Show, uno show promosso dalla celeberrima rivista jazz (e non solo) "Down Beat", nata a Chicago nel 1934 e divenuta storica per essere stata la prima rivista musicale ad aver introdotto i sondaggi sui musicisti, dischi, libri e concerti jazz dell'anno da parte dei critici (pubblicati nel numero di agosto) e dei lettori della rivista stessa (nel numero di dicembre), inventandosi il sistema di valutazione "1 to 5 stars rating", oggi divenuto diffusissimo, ed aver fondato una propria Jazz Music Hall of Fame accreditata a livello mondiale...

Degna di nota la line-up dell'epoca: Chick Corea (keyboards), Hubert Laws (flute), George Benson (guitar), Bill Watrous (trombone), Stanley Clarke (bass), Lenny White (drums).

Nella seconda clip, ovviamente, il medesimo brano nella versione Corea/Bollani.
Buon ascolto...

CHICK COREA BAND - Spain
Down Beat Poll-Winners' Show - 1975




CHICK COREA & STEFANO BOLLANI - Spain
Umbria Jazz Festival - 2009

In ossequio agli elevati gusti del sig. quinti, e per la giornata di merda che si sta prospettando (meteorologicamente parlando), un brano dei già citati Quantic...

Buon ascolto...

QUANTIC - Life In The Rain
From the album: "The 5th Exotic" - Tru Thoughts Recordings (UK 2001)

So' finite le ferie, ricomincia la vita e presto la Roma tornerà a riempire il nostro quotidiano a ritmi serrati, dunque riapre i battenti anche la Web-Jazz Radio che tanto ha contribuito ad ampliare le conoscenze musicali dei bocchers e, spero, ad allietarne lo spirito.

Riprendiamo oggi con una band di "Nu Jazz", genere di contaminazione musicale che nasce da una costola dell'Acid Jazz di 90antiana memoria e che miscela elementi di Jazz, Soul, Funky, Hip & Trip Hop, Breakbeat, Downtempo etc. fondendo set analogici con editazioni digitali proprie dell'Elettronica: parliamo di QUANTIC...

In realtà dietro al progetto Quantic (ed alle sue molteplici collaborazioni come The Quantic Soul Orchestra) si cela il britannico Will Holland, dj, producer, remixer e polistrumentista originario del Worchester che nel 2007 si è trasferito a Cali (Colombia) per creare i progetti musicali di Tropical Dub: "Flowering Inferno" e di Latin Funky: "Quantic & His Combo Bárbaro"...

Fondatore dell'etichetta indipendente Uk based: "Enhanced Music" e collaboratore assiduo della "Tru Thoughts Recordings", Holland ha collaborato con tantissimi artisti, inglesi e sudamericani, tra i quali ricordiamo Nickodemus con cui ha composto e pubblicato "Mi Swing Es Tropical", brano scelto nel 2007 dalla Apple per il lancio commerciale dell'applicazione iTunes per iPod...

Nelle clips a seguire: un brano di Quantic del 2002 e lo spot Apple succitato...
Buon ascolto...

QUANTIC - Transatlantic
From the album: "APRICOT MORNING" - Tru Thoughts Recordings (UK 2002)



QUANTIC feat. NICKODEMUS - Mi Swing Es Tropical
From the EP: "MY SWING ES TROPICAL" - Candela Recordings (USA 2005)

Il trio Medeski Martin and Wood, formato da John Medeski (tastiere, organo, pianoforte), Billy Martin (batteria, percussioni) e Chris Wood (basso, contrabbasso), nasce in un quartiere di Brooklyn (N.Y.), chiamato D.U.M.B.O. (Down Under the Manhattan Bridge Overpass) nel 1991. La loro musica ha cercato sempre di riflettere la loro personalità, individualmente e collettivamente. Il trio inizia sperimentando moderni hip-hop beats, passando per ritmi swing, hard e jazz che, rimanendo essenzialmente semplici ed impulsivi, danno ampia possibilità ai musicisti di creare suoni ipnotici derivanti da improvvisazioni e armonie.

"All’inizio, eravamo guidati dall’istinto", dice Wood, "abbiamo un naturale affiatamento, come pubblico e come musicisti, e ci lasciamo trasportare dovunque voglia".

Il loro album di debutto è "Notes From The Underground" (1992), inciso indipendentemente alla Hap-Jones records, passo obbligato dopo i numerosi concerti nei club di New York. Attualmente, ancora attivissimi, contano 19 album come MMW (gli ultimi 3, tutti nel 2008) innumerevoli progetti musicali e dimostrativi sia come collettivo ma anche singolarmente.

MEDESKI, MARTIN & WOOD - Chubb Sub
Taken from the album: Friday Afternoon In The Universe - Gramavision Records (USA 1995)

Per stasera, un brano davvero famosissimo che vi propongo in due versioni distinte. (la seconda l'avrete senz'altro sentita almeno una volta nella vostra vita)...

Si tratta di "Cantaloupe Island", brano composto nel 1964 dal pianista e compositore americano Herbie Hancock, ai tempi in cui militava nel quintetto di Miles Davis...
La line-up originale, ai tempi in cui il brano fu inciso per la celeberrima Blue Note Records, comprendeva anche Freddie Hubbard (tromba), Ron Carter (basso) and Tony Williams (batteria). Nel videi che vi propongo qui sotto, tratto dal DVD del 1985 "One Night with Blue Note" (EMI Records) troviamo anche Joe Henderson al sax tenore...

Nel secondo video, la reinterpretazione del pezzo ad opera della Rap-Jazz band US3, edita nel 1993 sempre dalla Blue Note Records e presente nel loro album di debutto: "Hand on the Torch"...

Buon ascolto...

HERBIE HANCOCK QUINTET - Cantaloupe Island




US3 - Cantaloop (Flip Fantasia)

Chiedo scusa...
Il nome corretto del regista statunitense di "Oltre il Giardino" é Hal Ashby...

Il pezzo di stasera non ha bisogno di presentazioni (anche perché stasera ho poca voglia di scrivere), vi basti il fatto che si tatta di "Also Sprach Zarathustra" , poema sinfonico (Op. n°30) di Richard Strauss del 1896 ed ispirato all'opera filosofica di Friedrich Nietzsche...
Tra le versioni contemporanee che hanno concorso a rendere celebre questo brano c'è sicuramente quella di Herbert von Karajan con i Wiener Philharmoniker del 1960, che fu adoperata nel 1968 per la colonna sonora di "2001: Odissea nello Spazio" di Stanley Kubrick (versione comunque non accreditata)...

Questa sera invece vi propongo la rilettura fusion del celebre tastierista brasiliano Eumir Deodato, che la riarrangiò nel suo album "Prelude" del 1973 e che fu ripresa sempre per una colonna sonora dal Al Ashby nel suo capolavoro del 1979 "Oltre il Giardino"...
Buon ascolto...

EUMIR DEODATO & ORCHESTRA - Also Sprach Zarathustra

Oggi torniamo a parlare un po' di Fusion, specificatamente più di Jazz/Rock inglese, quel filone straordinario a cavallo della fine degli anni'60 e per quasi tutti i '70 che fu contraddistinta dalla cosiddetta "Canterbury Scene", scena nata dalla costola del Prog-Rock britannico (The Wilde Flowers, Soft Machine, Gong, Egg, Caravan etc.)
A differenza di quest'ultima, il filone maggiormente influenzato dalle sonorità Jazz reinterpretate in chiave psichedelica-progressive ha certamente avuto un rilievo popolare minore, ma resta una delle situazioni musicali di maggior spessore nella storia della Fusion seventy...

Nel dettaglio, la band che maggiormente ha contribuito alla nascita ed alla diffusione del genere è quella dei Nucleus, fondata e capeggiata dal trombettista scozzese Ian Carr, rimasta celebre per aver vinto il primo premio al Montreaux Jazz Festival nel 1970.

I Nucleus hanno all'attivo parecchi albums ed annoverano tra le loro fila diversi strumentisti eccezionali dell'epoca (epoca in cui le contaminazioni e le collaborazioni con altri gruppi erano frequentissime), non a caso alcuni dei membri storici dei Nucleus (Karl Jenkins - keyboards & flute, John Stanley Marshall - drums, e Roy Babbington - bass) entrarono a far parte dei Soft Machine del dopo Robert Wyatt a partire dal 1972.

Il brano di oggi è tratto da "Belladonna", album a firma Ian Carr (ripubblicato anche sotto il nome di Ian Carr's Nucleus) del 1972, particolarmente significativo perchè vede nella line-up il chitarrista e compositore britannico Allan Holdsworth (Soft Machine, Tempest, UK etc.), sicuramente il più grande chitarrista Jazz-Prog di tutti i tempi, e di cui vi parlerò più diffusamente in seguito...

Buon ascolto...

IAN CARR - Hector's House
from the album: BELLADONNA - Vertigo (UK 1972)

Sempre dallo stesso straordinario concerto, la versione Corea/Burton della celeberrima "La Fiesta"...

Buon ascolto...

CHICK COREA & GARY BURTON - La Fiesta
42° Jazzwoche Burghausen - GER 2011

Colgo l'occasione dell'ultimo post di Radio Boc per proporvi una clip a dir poco eccezionale...

Chick Corea (monumentale pianista e compositore della storia del Jazz moderno) in duo con Gary Burton, probabilmente il più grande vibrafonista vivente (anche se il mio preferito resta Roy Ayers), si cimenta a sua volta col vibrafono in questo straordinario concerto al Jazz Festival di Burghausen...

Davvero una perla rara...
Buon ascolto.

CHICK COREA & GARY BURTON - Armando's Rumba
42° Jazzwoche Burghausen - GER 2011

Parliamo oggi di Fusion (definita altrimenti Jazz/Rock o Rock/Jazz, a seconda della predominanza di uno dei due generi sull'altro) ed ovviamente di virtuosismo...
Il Jazz, musica generalmente basata su una trama compositiva alquanto complessa e sull'improvvisazione, è già di per sé molto contraddistinto dal virtuosismo dei suoi interpreti, ma è nella Fusion che si raggiungono le vette maggiori del tecnicismo strumentistico, dato che spesso si tratta di bands composte da veri e propri mostri di bravura riunitisi per uno specifico album o live performances: i cosiddetti "supergruppi"...

Vi presento quello che a tutt'oggi viene considerato il più grande bassista vivente, dalla scomparsa di Jaco Pastorius: Jeff Berlin.
Virtuoso del basso formatosi alla Berklee College of Music di Boston, Berlin ha suonato praticamente con tutti i più grandi interpreti della musica Fusion e jazz. Studioso appassionato, oltre che musicista, ha fondato la Bass Institute of Technology di Los Angeles e la Players School of Music di Clearwater in Florida. Scrive regolarmente articoli ed editoriali per molte riviste del settore, inclusa la Bass Player Magazine.

In questi due estratti live (tratti da "The Spice Of Life in Concert" di Kazumi Watanabe del 1987) Jeff Berlin suona con Kazumi Watanabe (celeberrimo chitarrista e compositore giapponese) e Bill Bruford alla batteria, che i più ricorderanno per essere stato, tra l'altro, membro storico dei King Crimson e degli Yes...

Buon ascolto...

WATANABE/BERLIN/BRUFORD - Hiper K
"The Spice Of Life in Concert DVD" - PolyGram 2004




WATANABE/BERLIN/BRUFORD - Bass Solo
"The Spice Of Life in Concert DVD" - PolyGram 2004

Oggi, tanto per sottolineare che anche in questo paese si produce qualcosa di buono, parliamo della scena Nu Jazz nostrana e lo facciamo presentandovi un duo davvero forte...
Paolo Fedreghini e Marco Bianchi, rispettivamente DJ/Producer e pianista Jazz, hanno all'attivo diversi album e collaborazioni con i più importanti artisti della scena Nu Jazz, Nu Bossa e Lounge internazionali...

Capisaldi dell'etichetta milanese Schema Records (che annovera tra le sue fila artisti come Nicola Conte, Rosalia De Souza, The Dining Rooms, Soulstance etc.) spaziano tra sonorità funky, jazz e latin in chiave moderna ed originale...

Nei due pezzi che vi propongo (entrambi tratti dall'album "Several People"), spicca la collaborazione con Ermanno Principe alla voce...

Buon ascolto...

PAOLO FEDREGHINI & MARCO BIANCHI - Please Don't Leave
Schema Records - ITA 2004




PAOLO FEDREGHINI & MARCO BIANCHI - You Are A Star
Schema Records - ITA 2004

A proposito...
Me dice er DJ Nuncio che se 'sti pezzi che posta nun ve li sentite co' un impianto degno de esse chiamato tale (o al limite co' le cuffie), nun valete gnente e siete dei porelli che nun se meritano un cazzo...

Relata re-fero(la)...

Ed ora una perla rara della storia del jazz e non solo. Direi della storia della musica TUTTA...

Vi presento "Freedom Jazz Dance", un capolavoro composto dal sassofonista Eddie Harris, edito (e reso celebre) da Miles Davis che lo pubblicò nel 1966 nel suo album "Miles Smiles"...

Eddie Harris fu musicista eclettico: virtuoso del sax tenore, era anche un eccellente tastierista, ma oltre che per il suo pezzo di cui sopra, Harris passò alla storia per essere stato il primo ad elettrificare il sax nel 1967, periodo in cui si dilettava in mixture musicali che spaziavano dal Jazz al Funky all'R&B...
In quello stesso anno pubblicò "The Electrifying Eddie Harris", album che arrivò al secondo posto nelle charts R&B statunitensi...

Vi propongo oggi la versione di Brian Auger, che per chi non lo conoscesse, è semplicemente Mr. Organo Hammond in persona...
Mostro sacro del jazz rock londinese (ma anche mondiale), ha scritto pagine fondamentali nella storia della musica, prima con i Trinity, poi con i suoi Oblivion Express, band tutt'ora in attività a dispetto dei 75 anni di Auger...

Buon ascolto...

BRIAN AUGER'S OBLIVION EXPRESS - Freedom Jazz Dance
Live Version - 1974

Ed ora una dedica speciale a Il Pelo di Marisa...
'sto pezzo te lo sarai sparato 'na cifra de volte zi'...

Una straordinaria collaborazione italo-americana (onore a) che vede impegnati in questo ennesimo classico della dance House il grande producer statunitense Teddy Douglas (membro fondatore dei mitici Basement Boys) ed il romano Luis Radio...
Dj e producer che chi è stato un clubber negli anni '90 ricorderà come DJ resident per 9 stagioni al Goa Club di Roma...

TEDDY DOUGLAS & LUIS RADIO - The Violin (Basement Boys Club Mix)
Basement Boys Records - US 1999

Ancora un pezzo di Classic House "pure quality", questa volta ad opera di uno dei più grandi producer statunitensi di origine latina, sempre degli anni '90... Frankie Feliciano, fondatore e proprietario della grande Ricanstruction Records, in un brano "jazzy oriented" edito anch'esso da Nite Grooves...

Un saluto ar verità ed a tutti gli amanti del Jazz (e non solo) all'ascolto...

FRANKIE FELICIANO - The Real Thing (Ricanstruction Mix)
Nite Grooves Records - US 1998

Un altro esempio di come il jazz abbia contaminato molti generi a seguire nella storia della musica...
Parliamo di House Music (specificatamente Jazzy & Soulful House, per chi è addentro al genere)...
E parliamo dei tempi d'oro (gli anni '90) e del movimento cosiddetto "Jersey Style", qui proposto in un brano edito dalla storica label americana Nite Grooves, sublabel della ancor più storica King Street Sound, nome tratto dal celeberrimo Paradise Garage, il locale da cui tutto nacque tra la fine degli anni '70 e la fine degli anni '80, al numero 84 di King Street a New York...

LENNY FONTANA Pres. EASTSIDE MOVEMENT - Inner City (East Side Classic Mix)
Nite Grooves Records - US 1997

Hiromi The Trio Project - Now Or Never
Live at Jazz San Javier (2011)

Hiromi Uehara - Piano Keyboards
Anthony Jackson - Bass
Simon Phillips - Drums