Anno di fondazione dell'ASR
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BOC User
24/10/2017 19:17:56
a me ha fatto ridere questo...
romanista aronne piperno
...ma per altri motivi
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BOC User
30/07/2014 00:16:28
manco questo...
Valenciennes, domani firma Baradji

Il 30enne centrocampista lascia il Dijon per firmare un triennale


29/07/2014 19:20

CALCIOMERCATO VALENCIENNES BARADJI / PARIGI (Francia) - Il Valenciennes chiude per Sekou Baradji. Stando all'edizione online del quotidiano 'L'Equipe', il 30enne mediano lascerà il Dijon per firmare domani il suo nuovo contratto fino al 2017 con la società di Ligue 2.


G.M.
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BOC User
28/06/2013 20:19:55
e pure questo...
Ag. Aubameyang: “Si chiude con il Borussia Dortmund. In Italia è stato considerato una seconda scelta”
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BOC User
29/08/2012 16:29:49
manco questo...
UFFICIALE: Perquis dal Sochaux al Real Betis
29 agosto alle 16:10
Il Betis Siviglia ha ufficializzato l'acquisto di Damien Perquis dal Sochaux. Il difensore, 28enne, ex Saint Etienne ha firmato un contratto di tre anni con opzione per il quarto dopo aver superato le visite mediche.
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BOC User
17/05/2012 20:36:13
Questo...
Anche Federico Viviani è su Facebook | Federico Viviani is on facebook, too (https://www.facebook.com/federico.viviani.9?sk=wall).
Il suo tatuaggio "You'll never walk alone", canzone di un musical degli Anni 40 poi divenuta inno del Liverpool, per Fede ha invece un chiaro riferimento ai colori giallorossi. Con i Reds la sfida sul campo ci sarà il 25 luglio, nell'amichevole di Boston al Fenway Park!



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BOC User
29/08/2011 20:27:56
a regà manco questo....
UFFICIALE: Cremonese, colpo Polenghi
29.08.2011 20.23 di Antonio Gaito


© foto di Giacomo Morini L'US Cremonese comunica - con una nota ufficiale - che nella giornata odierna è stato trovato l'accordo per il tesseramento di Tiziano Polenghi, difensore classe 1978, lo scorso anno in forza al Sassuolo. Nei prossimi giorni l'accordo verrà formalizzato ufficialmente.

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BOC User
05/07/2011 20:23:53
e pure questo...
L’argentino del Penarol, Alejandro Martinuccio, a lungo inseguito dalla dirigenza giallorossa, sembra ormai vicinissimo all’approdo nel campionato brasiliano. Secondo quanto riferito dal portale Lancenet.com, l’attaccante argentino, infatti, così come confermato dal presidente del Palmeiras, Arnaldo Tirone, avrebbe già firmato un pre-contratto con la squadra verdeoro.
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BOC User
10/01/2011 17:02:37
e intanto manco questo...
Da molti accostato alla Roma, Giuseppe Sculli sembra però ormai molto vicino a vestire la maglia dell’altra squadra della capitale. Si sta infatti svolgendo proprio ora l’importante incontro tra Claudio Lotito e Stefano Capozucca, nel quale si sta parlando soprattutto di un probabile scambio con Bresciano. Nel caso la trattativa andasse in porto, la Lazio dunque andrebbe ad accontentare l’allenatore Edi Reja, il quale ha già detto di aspettare a braccia aperte l’attuale esterno rossoblu.

CE MANCANO ESTERNI DE CENTROCAMPOOOOOOOOOOOO
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BOC User
24/12/2010 11:05:08
madonna come je sta questo...
Il delirio del potere
di MASSIMO GIANNINI COME Charlie Chaplin con un gigantesco mappamondo tra le mani, Silvio Berlusconi contempla un orribile 2010 esaltando gli splendori del pianeta "pacificato" grazie alle sue virtuali capacità taumaturgiche, e non vede le reali miserie politiche ed economiche nelle quali sta precipitando il Paese che governa. Il presidente del Consiglio celebra il rito della conferenza stampa di fine d'anno tra la velleità ridondante del "Grande Dittatore" e la verbosità estenuante di Fidel Castro.

Il mondo gli deve tutto: lui ha "imposto a Obama e Medvedev la sigla del Trattato Start" sulle armi nucleari, lui "ha fermato i carri armati russi a 20 chilometri da Tbilisi", lui ha "suggerito a Gheddafi di dare una casa di proprietà di 25 metri quadrati a ogni libico", lui si occupa "da trent'anni di Medioriente, per sanare la ferita aperta tra israeliani e palestinesi".

Un delirio di onnipotenza imbarazzante. Che svanisce miseramente quando il Cavaliere è costretto suo malgrado a ripiegare lo sguardo sui disastri della povera Italia. Qui emerge un ricettario di impotenza inquietante. Il premier non ha una soluzione da offrire, per nessuno dei problemi che tormentano il Paese. Dalla governabilità politica alla crisi economica. Dal disagio sociale al divario inter-generazionale. Nell'eterna transizione italiana, Berlusconi non sa indicare alcun approdo. Sul piano dell'immagine, l'alluvionale "performance" di Villa Madama ci regala soprattutto questo: un leader non più
capace della "narrazione" che gli ha consentito di stravincere tre elezioni in quindici anni. Demiurgo con il sole in tasca, è ideale per cavalcare i tempi d'oro, ma del tutto inadatto a gestire i tempi di ferro. Parafrasando Ilvo Diamanti: l'uomo della Provvidenza non c'è più, l'uomo dell'Emergenza non c'è mai stato.

Sul piano politico, le quasi tre ore di vaniloquio berlusconiano ci consegnano un premier palesemente indebolito dalla vittoria di Pirro del 14 dicembre. Un premier costretto al puro galleggiamento, di qui all'inizio del 2011. In attesa del buon esito di un'improbabile, ulteriore tornata di affari al "mercatino di gennaio", come si conviene alla truce campagna-acquisti parlamentare avviata alla vigilia del voto sulla fiducia di due settimane fa. In attesa, soprattutto, della sentenza della Consulta sul legittimo impedimento, fissata per l'11 gennaio. Sarà quello il vero snodo della legislatura, perché al dunque, l'unica cosa che sta a cuore al Cavaliere è il suo destino processuale, dal quale non può scindere il suo destino politico. In questa quiete che prepara la tempesta, il Cavaliere navigherà a vista.

La sua lettura del quadro politico attuale e potenziale è un coacervo di contraddizioni. "Con tre voti di maggioranza si può governare", dichiara. Ma al tempo stesso proprio lui evoca i "governi di minoranza" che già guidano altre grandi democrazie, dalla Germania della Merkel all'America di Obama, passando per il Canada. È "ragionevole" aprire un tavolo con il Terzo Polo, annuncia. Ma poi quantifica in appena 325 la quota dei deputati raggiungibili di qui al prossimo mese: una Linea Maginot francamente modesta, e dunque destinata a franare comunque. Considera "irragionevole" il ritorno alle urne, ma poi torna lui stesso ad ipotizzare le elezioni anticipate, "se non dovessimo avere una maggioranza sufficiente in tutti e due i rami del Parlamento".

Tutto è il contrario di tutto. Con una sola certezza: l'orizzonte corto di questo governo e di questa maggioranza. Con un leader che mangia il panettone di Natale, ma non ha munizioni per fronteggiare il Generale Inverno che attanaglia il Paese. Al cronista che gli chiede conto dei dati ufficiali sui freschi record negativi italiani nella disoccupazione, nella competitività e nella pressione fiscale risponde solo "faccia un bagno di ottimismo". E alla domanda "ha in mente qualcosa di specifico" per fronteggiare queste emergenze, replica l'irreplicabile: "No, non ce l'ho". Testualmente. Detto dal capo di governo di un Paese con crescita zero e con i fucili puntati della speculazione internazionale, c'è da rabbrividire.

Come c'è da rabbrividire sul rilancio del "grande partito dei moderati". Al fondo, l'unico messaggio forte di questa kermesse berlusconiana di fine d'anno è l'ennesimo attacco devastante alla magistratura. Un ricatto ai pm, riuniti "in un'associazione per delinquere con finalità eversive": processatemi pure, poi ne risponderete in una commissione parlamentare d'inchiesta. E una minaccia ai giudici della Corte costituzionale, "organo non più di garanzia perché in mano alla sinistra": bocciate pure la legge sul legittimo impedimento, e la vostra sarà "una sentenza politica". Ineccepibile: è la versione berlusconiana della "leale collaborazione tra le istituzioni".
Ma qui, ancora una volta, sta la vera posta in gioco. Il ciclo politico berlusconiano si può chiudere com'era cominciato: con l'ossessione giudiziaria. La fuga dalla responsabilità penale, sanata per sempre dal suffragio popolare. Se l'11 gennaio la Consulta farà saltare questo nesso "sacrale" (e, nella visione tecnicamente totalitaria del premier, fondativo di un nuovo potere non tangibile e non imputabile) salterà il tavolo della politica. Berlusconi imboccherà la via delle elezioni anticipate, privilegiando l'interesse personale a dispetto dell'interesse nazionale. E non farà prigionieri, lanciandosi in una campagna elettorale feroce. Consumata nelle tv, nelle piazze e persino nelle aule di tribunale. È l'ultima scena del Caimano di Nanni Moretti. Speravamo fosse una finzione. Rischia di diventare una realtà.
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BOC User
16/10/2010 17:50:13
Forza Roma by er Coquinaro ...e , leggeteve questo...
(Il Romanista - D.Galli) - «Non sono in corso trattative dirette con alcun potenziale acquirente». A Borsa ampiamente chiusa, Compagnia Italpetroli ha diffuso ieri una nota riepilogativa su quello che viene definito, in gergo, «processo di dismissione dell’As Roma». Tradotto: sulla cessione del club. Era un atto dovuto. La delibera della Consob n. 17468 del 7 settembre, la stessa che aveva ad oggetto la costituzione di Newco Roma, prevedeva un obbligo di comunicazione al mercato con cadenza almeno mensile. Non è un caso, però, che la holding della famiglia Sensi abbia scelto la giornata di ieri per darla. Da dovuto, l’atto è infatti diventato doveroso alla luce delle recenti indiscrezioni sul futuro dell’As Roma: prima una frase sibillina di Angelucci («il fascicolo è sul nostro tavolo»), poi l’intervista in cui Sawiris dice di essere stato a tanto così dal trovare un accordo con Unicredit. Parole potenzialmente in grado di influenzare i piccoli investitori e che hanno convinto Compagnia Italpetroli a non attendere la fine del mese per pubblicare, «d’accordo con Unicredit», la nota informativa. «Si comunica - scrive Italpetroli - che l’advisor Rothschild S.p.A. sta procedendo, secondo la tempistica programmata, nelle attività propedeutiche alla selezione di potenziali acquirenti». Attività che vengono spiegate così dal gruppo della famiglia Sensi: «Secondo la prassi in operazioni di questa natura, sono in corso di definizione gli accordi di riservatezza con i soggetti potenzialmente interessati; tra questi saranno selezionati gli interlocutori cui sarà trasmesso un Information Memorandum sulla base del quale sarà richiesto di esprimere offerte preliminari. Si precisa che allo stato, in pendenza della procedura ed in coerenza con la stessa, non sono in corso trattative dirette con alcun potenziale acquirente». Le offerte preliminari (o non vincolanti) dovrebbero giungere, sostengono fonti Rothschild, ragionevolmente entro la prima decade di novembre. Sta di fatto, però, che nel frattempo è in alto mare la costituzione di Newco Roma, la futura controllante di As Roma, che in un secondo momento dovrà essere scissa da Compagnia Italpetroli. Senza questo doppio adempimento, l’As Roma non può essere venduta. A nessuno. Fino a ieri, non era stato ancora fissato un appuntamento tra gli avvocati delle due parti per avviare il procedimento. Prima, dovranno incontrarsi Rosella Sensi e i vertici di Unicredit. Ma quando? L’appuntamento previsto per fine mese, prima dell’assemblea degli azionisti di As Roma (il 28 in prima convocazione), potrebbe slittare. BORSANel frattempo, ieri il titolo giallorosso ha perso il 2,63% a Piazza Affari, chiudendo la giornata borsistica al prezzo di 1,112 euro.
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BOC User
16/07/2010 17:05:24
ma in tutto questo....
...la vigna der tank?
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BOC User
14/06/2010 14:31:17
ktulu,quando abbiamo detto trombare non intendevamo questo....
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BOC User
01/06/2010 12:26:34
che cazzo mo hanno deciso de venne questo...
«Io non me ne vado». Negli ultimi tempi non fa altro che ripetere questo ritornello, Philippe Mexes. Lui si sente romano e romanista, e le lacrime dopo la sconfitta contro la Sampdoria sono il gesto che meglio di tanti altri ha certificato questo suo amore verso i colori giallorossi. Ma Mexes è anche un professionista, e uno dei migliori difensori in circolazione: sicuramente nel campionato italiano, probabilmente anche in Europa nonostante Domenech si ostini a tenerlo fuori dalla nazionale francese.

Quella appena conclusa per lui è stata una stagione complicata. Aveva detto in ritiro a Riscone di Brunico di sentirsi pronto a prendere per mano la squadra, che ormai si sentiva leader. Il campo ha dimostrato il contrario e dopo l’arrivo di Burdisso e di Ranieri si è ritrovato in panchina: il rendimento di Juan e dell’argentino, qualche infortunio di troppo e qualche episodio sfortunato hanno fatto il resto. Oggi Philippe non è un titolare della Roma, e per questo difficilmente prolungherà il contratto in scadenza nel 2011: proprio questa difficoltà potrebbe costringere la Roma a privarsi subito di lui. Meglio monetizzare ora, e utilizzare i milioni di euro incassati per risistemare la difesa, che perderlo il prossimo anno a parametro zero. Ieri scadeva il termine per le squadre per usufruire della clausola che avrebbe liberato Phil, da oggi chiunque lo voglia dovrà trattare con la Roma.
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BOC User
15/04/2010 09:51:44
se é per questo...
ce ne sono diversi di giocatori juventini che salteranno l'inter
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BOC User
21/01/2010 12:59:30
e pensa che in tutto questo...
quer panzone de simone ancora crede alle calle de marione...
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BOC User
07/01/2010 13:22:56
ma in tutto questo...
volemo parlà de quanto ruba l'inter? Cazzo manco la juvemerda de moggi era così...
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BOC User
07/12/2009 01:22:00
in tutto questo...
ancora complimenti a spallucce che preferiva Artur a Julio Sergio...che finché è Doni capisco pure, ma ARTUR...come cazzo se fa?
Capace che stavamo in champions se nun faceva giocare per mesi Doni cor ginocchio sfonnato e poi Artur la fine della stagione...
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BOC User
19/11/2009 09:44:22
che poi pure questo...
L'11 aprile 2008 Giovanni Guido, il 3° assassino del massacro del Circeo, è stato affidato ai servizi sociali dopo 14 anni passati nel carcere di Rebibbia. Ha finito di scontare definitivamente il debito con la società il 25 agosto 2009, fruendo di un sostanzioso sconto di pena grazie all'indulto: in pratica a fronte di una pena di trent'anni ha scontato solo poco meno di 22 anni in carcere, essendo fuggito più volte dal carcere e avendo trascorso ben 11 anni di latitanza all'estero. Così infatti ha commentato Letizia Lopez, sorella di Rosaria: "Il signor Guido non ha affatto scontato la sua pena; è andato in Argentina, è scappato all'estero, ha fatto gran parte della condanna ai servizi sociali, ha usufruito di permessi. Ma insomma mi chiedo con quale coraggio una persona così con quello che ha fatto, e senza mostrare pentimento, ora gira libero per Roma?"
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BOC User
28/10/2009 23:56:54
che volete da me?io so fare solo questo...
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BOC User
25/09/2009 16:55:21
in tutto questo...
tanto pe cambià domenica a cacania è previsto vento e pioggia forte...