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04/05/2011 16:52:11 |
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per non dimenticare...
Niente email
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oggi come ieri... ..le scarpe der granata so'superga!!!
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31/08/2010 12:47:38 |
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Per Non Dimenticare...
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CHINELLATO Niente email Avevo 17 anni, ero a pescasseroli ad agosto, ospite da un mio amico. IL mio amico era costretto a un paio di ore di ripetzioni il pomeriggio, poichè era stato rimandato. Cos', un pomeriggio, mi disse " mentre sto a ripetizioni se vuoi puoi andare a vedere la sfida tra i due residence di pescasseroli, ogni anno finisce a rissa". Ok, non sapendo che fare vado. Arrivo al campo di pescasseroli, e vedo che ci sono anche della gradinate piuttosto affollate, e mi accorgo che i residence di pescasseroli erano affolati più che altro dai napoletani. Metà delle gradinate erano affollate dei tifosi di un residence, l'altra metà dai tifosi dell'altro residence. I tifosi erano composti soprattutto dai genitori dei giocatori e da fratelli e cugini. I genitori, gente napoletana sui 50 anni d'età, erano i peggio, iniziarano a sparare bombe carta e raudi prima dell'inizio della partita. I figli minori ( i maggiori sarebbero scesi in campo) mantenevano un tono più soft rispetto ai padri, ovvero si promettevano botte e si insultavano a vicenda. Ma ecco il momento della partita, scendono i giocatori in campo, non ricordo come seppi che un tempo durava 40 minuti, quindi guardai l'orologio e presi il tempo, tanto ero solo e non avevo niente da fare. La partita era un noia mortale, passaggi sbagliati, mischie a centrocampo, neanche un tiro in porta. Eppure sulle gradinate l'inferno di insulti continuava. Verso la fine del primo tempo ecco il primo tiro in porta....ed è GOOOOOOOOOOOL! Scoppia un casino sugli spalti, una metà grida al gol, l'altra metà qualche parolaccia sommessa. MA in campo, dove finora non era successo nulla, succede un finimondo, la squadra aveva subito il gol iniziò a protestare non capii mai per quale motivo, qualcuno sugli spalti iniziò a dire che era fuorigioco, ma il tiro era da fuori area quindi non so dove avevano visto il fuorigioco. Si formò un capanello intorno l'arbitro, poi si accese una rissa, vidi l'arbitro a terra, un giocatore a terra, poi un'altro ancora, una mischia da far west, un casino totale, poi entrarono anche i tifosi in campo e diventò una vera e propria battaglia campale che durò 5-10 minuti. IO mi godei lo spettacolo dalla gradinata. Mi chiesi se la partita sarebbe ripresa, ovviamente la risposta è no. L'ultima immagine che ricordo è quella di un padre, uno di quelli che un'ora prima stava sparando botti, prendeva il figlio giocatore per le orecchie e gli imprecava in dialetto napoletano stretto qualche rimprovero per aver acceso la rissa. Beh, lo spettacolo durò un'ora, guardai l'ora e vidi che mancava un'altra ora prima che il mio amico uscisse dalle ripetizioni di matematica. Così mi andai a fumare una sigaretta nascosto tra i campi....rosicchiai qualche filo d'erba guardando il cielo...poi si fece ora
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23/08/2010 20:50:06 |
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er Coquinaro per non dimenticare...
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... e tu chi chi sei? sò Ciceruacchio, gonfaloniere de Campo Marzio, professione carettiere. se sente da come parlo…». «Allora perché te sei impicciato de cose che nun te riguardano?» «Perché io so’ carettiere, ma a tempo perso... so’Omo!».
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31/07/2010 21:10:02 |
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er Coquinaro per non dimenticare...
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...tra un Burdisso e l'altro...
...non c’è estate che trascorra senza, il tormentone è un must associato al periodo vacanziero. Può trattarsi di un motivetto musicale che non se ne va dalla testa, una battuta che sale alla ribalta e, in chiave calcistica, un affare di mercato che si trascina in un tira e molla estenuante.
L’estate 2010 è quella legata al nome di Nicolas Burdisso, in bilico tra i giallorossi e l’Inter proprietaria del cartellino. Una trattativa che va avanti da tempo, già a gennaio con l’argentino in prestito nella Capitale, Pradè e Branca discussero, senza trovare l’accordo, grazie a madame la presidente :roll: per il passaggio del difensore a titolo definitivo alla corte di Ranieri. Giorni decisivi sbandierati, milioni che ballano, rimandi e ripensamenti.
Ma se la questione-Burdisso sembra portare all’esaurimento i tifosi romanisti c’è da dire che a Trigoria, vista la carenza di risorse economiche, ormai si è vaccinati alle lunghe trattative. Solo l’estate 2005 trascorse senza titoloni di giornali. Il motivo è semplice: la Roma potè acquistare solo qualche parametro zero prima che la Fifa sospendesse il mercato della società di Rosella Sensi per la vicenda Mexes.
Andò diversamente nell’estate successiva: con la telenovela Pizarro che vide anche in quella circostanza la Roma e i nerazzurri al centro della negoziazione. Spalletti chiedeva con insistenza il regista avuto ai tempi dell’Udinese e che a Milano faticava a trovare spazio. Alla fine vinte le titubanze del giocatore e grazie alle telefonate di Totti si arrivò ad una soluzione parziale: passaggio in comproprietà del cileno a Roma.
Nel calciomercato per la stagione 2007/08 l’uomo dei desideri giallorossi aveva il nome di Cicinho. Il laterale era reduce da un brutto infortunio, costretto alla panchina a Madrid (o provato fuori ruolo da Schuster nelle prime uscite amichevoli) e con una voglia matta di approdare nella Roma dei brasiliani. L’accordo tra i dirigenti si trovò a fine agosto col trasferimento in giallorosso per 9 milioni di euro e un’ accoglienza trionfale a Fiumicino... da dove speriamo riparta presto...anche se i 9 milioni !!! chi ce li darà mai...
L’estate 2008 vide ancora un’operazione condotta tra Roma e Real: stavolta fu Julio Baptista a salutare i blancos sempre verso la fine della sessione di mercato. Il vero tormentone però quell’anno fu legato ad Adrian Mutu e non andò a buon fine. Il rumeno accettò il passaggio alla Roma e quando mancava solo l’ufficializzazione ci fu il ripensamento con le rimostranze della piazza fiorentina e la minacce di dimissioni portate avanti da Prandelli. Un tormentone senza buon esito con i giallorossi che solo allora dirottarono le attenzioni sulla Bestia (solito acquisto concluso con fatica e soldi buttati al vento pure quelli) e a sorpresa su Menez...
Mentre nella scorsa sessione di mercato non un solo nome ma una miriade di papabili numeri nove furono accostati ai lupi. Julio Cruz, considerato dagli addetti ai lavori ad un passo dalla Roma finì addirittura sull’altra sponda del Tevere. Tante le voci sul consolidato asse Roma-Madrid: il chiacchierato Alvaro Negredo lasciò le merengues per il Siviglia, Ruud Van Nistelrooy nonostante i tentativi del 31 Agosto rimase fino a gennaio nel suo club e Klas Jan Huntelaar considerato il sogno da tanti tifosi romanisti si trasferì al Milan. Roman Pavlychenko fu l’uomo che sembrò più vicino a diventare il centravanti giallorosso, nulla di fatto però col russo che rimase al Tottenham. Inchiostro sprecato e speranze infrante, vi ricordate chi arrivò??? Zamblera...
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04/07/2010 09:21:06 |
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er Coquinaro per non dimenticare...
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Addio Gepy&Gepy, paroliere della Roma
E’ morto questa mattina, per l’aggravarsi di una grave forma di polmonite, al Policlinico di Roma Umberto I° dove era ricoverato da alcuni giorni nel reparto di terapia intensiva, Gepy & Gepy, nome d’arte di Giampiero Scalamogna. Lo rende noto il suo ufficio stampa Michele Mondella. Cantante, compositore, produttore e arrangiatore, Gepy & Gepy era nato a Roma 67 anni fa. La sua attività artistica era cominciata molto presto, a 16 anni. Famoso il suo brano ‘Piu’, interpretato insieme a Ornella Vanoni. Nel 1965 Gepy & Gepy era approdato al Piper di Roma dove aveva formato il duo ‘Dany & Gepy’ con Daniela Casa. Subito dopo il cantate si era messo in proprio: canzoni e dischi di successo fino all’incontro con Ornella Vanoni di cui era diventato produttore e con la quale aveva duettato nel branodi grande successo ‘Piu”. Alla fine degli anni 70 aveva scritto numerose canzoni soprattutto dance come ‘Body to Body‘ (sigla di Disco Ring), ‘Blu’ e tante altre che, grazie alla sua voce soul’, raggiunsero la vetta delle classifiche di tutta Europa. Il cantante – appassionato tifoso romanista – aveva anche composto con Venditti e Bardotti la canzone ‘Roma non si discute, si ama’ che divenne, ed è tuttora, insieme a ‘Grazie Roma’, uno degli inni ufficiali della squadra giallorossa.
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