|
132807
|
23/08/2010 20:50:06 |
|
|
er Coquinaro per non dimenticare...
Niente email
|
|
|
|
... e tu chi chi sei? sò Ciceruacchio, gonfaloniere de Campo Marzio, professione carettiere. se sente da come parlo…». «Allora perché te sei impicciato de cose che nun te riguardano?» «Perché io so’ carettiere, ma a tempo perso... so’Omo!».
|
|
|
132177
|
31/07/2010 21:10:02 |
|
|
er Coquinaro per non dimenticare...
Niente email
|
|
|
|
...tra un Burdisso e l'altro...
...non c’è estate che trascorra senza, il tormentone è un must associato al periodo vacanziero. Può trattarsi di un motivetto musicale che non se ne va dalla testa, una battuta che sale alla ribalta e, in chiave calcistica, un affare di mercato che si trascina in un tira e molla estenuante.
L’estate 2010 è quella legata al nome di Nicolas Burdisso, in bilico tra i giallorossi e l’Inter proprietaria del cartellino. Una trattativa che va avanti da tempo, già a gennaio con l’argentino in prestito nella Capitale, Pradè e Branca discussero, senza trovare l’accordo, grazie a madame la presidente :roll: per il passaggio del difensore a titolo definitivo alla corte di Ranieri. Giorni decisivi sbandierati, milioni che ballano, rimandi e ripensamenti.
Ma se la questione-Burdisso sembra portare all’esaurimento i tifosi romanisti c’è da dire che a Trigoria, vista la carenza di risorse economiche, ormai si è vaccinati alle lunghe trattative. Solo l’estate 2005 trascorse senza titoloni di giornali. Il motivo è semplice: la Roma potè acquistare solo qualche parametro zero prima che la Fifa sospendesse il mercato della società di Rosella Sensi per la vicenda Mexes.
Andò diversamente nell’estate successiva: con la telenovela Pizarro che vide anche in quella circostanza la Roma e i nerazzurri al centro della negoziazione. Spalletti chiedeva con insistenza il regista avuto ai tempi dell’Udinese e che a Milano faticava a trovare spazio. Alla fine vinte le titubanze del giocatore e grazie alle telefonate di Totti si arrivò ad una soluzione parziale: passaggio in comproprietà del cileno a Roma.
Nel calciomercato per la stagione 2007/08 l’uomo dei desideri giallorossi aveva il nome di Cicinho. Il laterale era reduce da un brutto infortunio, costretto alla panchina a Madrid (o provato fuori ruolo da Schuster nelle prime uscite amichevoli) e con una voglia matta di approdare nella Roma dei brasiliani. L’accordo tra i dirigenti si trovò a fine agosto col trasferimento in giallorosso per 9 milioni di euro e un’ accoglienza trionfale a Fiumicino... da dove speriamo riparta presto...anche se i 9 milioni !!! chi ce li darà mai...
L’estate 2008 vide ancora un’operazione condotta tra Roma e Real: stavolta fu Julio Baptista a salutare i blancos sempre verso la fine della sessione di mercato. Il vero tormentone però quell’anno fu legato ad Adrian Mutu e non andò a buon fine. Il rumeno accettò il passaggio alla Roma e quando mancava solo l’ufficializzazione ci fu il ripensamento con le rimostranze della piazza fiorentina e la minacce di dimissioni portate avanti da Prandelli. Un tormentone senza buon esito con i giallorossi che solo allora dirottarono le attenzioni sulla Bestia (solito acquisto concluso con fatica e soldi buttati al vento pure quelli) e a sorpresa su Menez...
Mentre nella scorsa sessione di mercato non un solo nome ma una miriade di papabili numeri nove furono accostati ai lupi. Julio Cruz, considerato dagli addetti ai lavori ad un passo dalla Roma finì addirittura sull’altra sponda del Tevere. Tante le voci sul consolidato asse Roma-Madrid: il chiacchierato Alvaro Negredo lasciò le merengues per il Siviglia, Ruud Van Nistelrooy nonostante i tentativi del 31 Agosto rimase fino a gennaio nel suo club e Klas Jan Huntelaar considerato il sogno da tanti tifosi romanisti si trasferì al Milan. Roman Pavlychenko fu l’uomo che sembrò più vicino a diventare il centravanti giallorosso, nulla di fatto però col russo che rimase al Tottenham. Inchiostro sprecato e speranze infrante, vi ricordate chi arrivò??? Zamblera...
|
|
|
131678
|
15/07/2010 10:25:27 |
|
|
PER NON DIMENTICARE
Niente email
|
|
|
LA VOSTRA VIRTU' C'ILLUMINA D'IMMENSO SIMONE, GESSO. PER SEMPRE TRA NOI ! 
|
|
|
131199
|
04/07/2010 09:21:06 |
|
|
er Coquinaro per non dimenticare...
Niente email
|
|
|
|
Addio Gepy&Gepy, paroliere della Roma
E’ morto questa mattina, per l’aggravarsi di una grave forma di polmonite, al Policlinico di Roma Umberto I° dove era ricoverato da alcuni giorni nel reparto di terapia intensiva, Gepy & Gepy, nome d’arte di Giampiero Scalamogna. Lo rende noto il suo ufficio stampa Michele Mondella. Cantante, compositore, produttore e arrangiatore, Gepy & Gepy era nato a Roma 67 anni fa. La sua attività artistica era cominciata molto presto, a 16 anni. Famoso il suo brano ‘Piu’, interpretato insieme a Ornella Vanoni. Nel 1965 Gepy & Gepy era approdato al Piper di Roma dove aveva formato il duo ‘Dany & Gepy’ con Daniela Casa. Subito dopo il cantate si era messo in proprio: canzoni e dischi di successo fino all’incontro con Ornella Vanoni di cui era diventato produttore e con la quale aveva duettato nel branodi grande successo ‘Piu”. Alla fine degli anni 70 aveva scritto numerose canzoni soprattutto dance come ‘Body to Body‘ (sigla di Disco Ring), ‘Blu’ e tante altre che, grazie alla sua voce soul’, raggiunsero la vetta delle classifiche di tutta Europa. Il cantante – appassionato tifoso romanista – aveva anche composto con Venditti e Bardotti la canzone ‘Roma non si discute, si ama’ che divenne, ed è tuttora, insieme a ‘Grazie Roma’, uno degli inni ufficiali della squadra giallorossa.
|
|
|
130867
|
23/06/2010 21:50:57 |
|
|
PER NON DIMENTICARE
Niente email
|
|
|
|
3679 29/03/2002 21.54.04 CHINELLATO Niente email Ma che stai a di Ferola ? Guarda che Gegia era una bella cecetta Che sei diventato frocio pure tu?
|
|
|
130078
|
06/06/2010 10:44:14 |
|
|
er Coquinaro per non dimenticare...
Niente email
|
|
|
|
Di antichi fasti la piazza vestita grigia guardava la nuova sua vita: come ogni giorno la notte arrivava, frasi consuete sui muri di Praga.
Ma poi la piazza fermò la sua vita e breve ebbe un grido la folla smarrita quando la fiamma violenta ed atroce spezzò gridando ogni suono di voce.
Son come falchi quei carri appostati; corron parole sui visi arrossati, corre il dolore bruciando ogni strada e lancia grida ogni muro di Praga.
Quando la piazza fermò la sua vita sudava sangue la folla ferita, quando la fiamma col suo fumo nero lasciò la terra e si alzò verso il cielo,
quando ciascuno ebbe tinta la mano, quando quel fumo si sparse lontano Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava all'orizzonte del cielo di Praga.
Dimmi chi sono quegli uomini lenti coi pugni stretti e con l'odio fra denti; dimmi chi sono quegli uomini stanchi di chinar la testa e di tirare avanti;
dimmi chi era che il corpo portava, la città intera che lo accompagnava: la città intera che muta lanciava una speranza nel cielo di Praga.
dimmi chi era che il corpo portava, la città intera che lo accompagnava: la città intera che muta lanciava una speranza nel cielo di Praga.
|
|
|
130042
|
04/06/2010 11:18:17 |
|
|
PER NON DIMENTICARE
Niente email
|
|
|
LA MORTE NON CANCELLA CIO' CHE LA VITA DONA. DANTE, DETRITO: PER SEMPRE INSIEME A NOI! 
|
|
|