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24/01/2011 12:59:50 |
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per non dimenticare
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il lunedi che umiliazione. andare in fabbrica e servire il tuo padrone...
oh juventino ciuccia piselli, di tutta quanta la familgia agnelli!!!
e juve merda,juve juve merda!!!
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30/12/2010 16:08:38 |
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per non dimenticare
Niente email
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un cuore matto,matto da legare... e manfredonia non può più giocare!!!
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28/12/2010 13:29:44 |
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PER NON DIMENTICARE
Niente email
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A NOI DELLA PARTITA NUN CE NE FREGA UN CAZZO SCONTRI SCONTRI SCONTRI
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23/12/2010 18:10:41 |
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PER NON DIMENTICARE
Niente email
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3679 29/03/2002 21.54.04 CHINELLATO Niente email Ma che stai a di Ferola ? Guarda che Gegia era una bella cecetta Che sei diventato frocio pure tu?   
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08/12/2010 11:07:05 |
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PER NON DIMENTICARE
Niente email
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IL MAL CANCELLA LA MATERIA, IL BEN RESTITUISCE L'ANIMA MARIO, FUNZIONE: ETERNAMENTE CON NOI  
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09/11/2010 11:14:43 |
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per non dimenticare
Niente email
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BRIGATA ODOACRE CHIERICO
EROICO GRIDO TABACCHERIA
ORCO DIO . . . CHE TIGRE BACIARE?
HO RICORDI ORGE TABBACCAIE
BOCCIATA CHI GODE E IRRORA
RIGA’, DIO CHE BOCCA TERRI!
GRIDI O “ABACCHIO” O “TERRACE”
A CHI IO GRIDO “BOCCE A TERRA”?
ARRG!!!!! IODIO BOCCHE CARIATE
CACIARA, TIRCHIO EROE DO GB
OCCHIO RITA: BACIAR E GODER GODO A BECERARE I TAROCCHI
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27/10/2010 17:56:38 |
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er Coquinaro... per non dimenticare
Niente email
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“Questa sera è una grande emozione. Finalmente posso presentare un grandissimo campione come Adriano. Desidero ringraziare anche Rinaldi che ci ha aiutato a raggiungere questo obiettivo. Ringrazio anche tutti i miei dirigenti, siamo un gruppo e siamo arrivati ad uno stesso obiettivo. Ho letto troppo spesso di una una nuova scommessa, lui non è una scommessa ma una certezza che toglierà tante soddisfazioni per far gioire i nostri tifosi. Di questo lo ringrazio in anticipo. Lui era un mio pallino. Toni non lo abbiamo potute riscattare ma lo ringrazio. Adriano è arrivato al momento giusto“.
by (Rosella Sensi)
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28/09/2010 15:02:32 |
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per non dimenticare
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18/09/2002
Credo che sarebbe inutile dire che quanto è accaduto martedì ci ha profondamente deluso. Giusto per ricordare quanto è successo, diremo che il nostro tentativo di occupare un posto più grande nel nostro settore, il nostro impegno di aumentare gli sforzi per la Roma è andato fallito. Forse abbiamo scelto la strada sbagliata: abbiamo tentato per un anno di far conoscere il nostro pensiero alla gente con cui dobbiamo condividere il nostro progetto, coinvolgerla invece che farla sentire la vittima sacrificale di uno striscione. Volevamo far capire che la Roma era l'unica idea che ci muoveva, senza secondi fini. Con dolore, e tanto, ci siamo accorti che niente di quanto fatto ha funzionato, e quella stessa gente ci è rimasta ostile al punto di minacciarci senza alcun motivo. Il nostro primo pensiero è stato quello di metterla sullo stesso piano: presentarci alla partita successiva con elementi che ci avrebbero permesso di difendere con la forza quello che avevamo provato a costruire con le idee e la voglia. Anche con un pizzico di vendetta verso chi ha alzato troppo la voce, martedì scorso. Poi abbiamo capito che ci saremmo snaturati, che avremmo mancato all'idea originale che ci aveva guidato. L'analisi resta, ed è spietata. Ci siamo resi conto che la gente che occupa il nostro settore non ne vuole sapere di sentirsi protagonista, di stare vicino alla Roma, di spingerla o guidarla in qualche modo. Questa gente vuole restare ad osservare passiva quello che accade sul campo. Con il desiderio, credo, di sentirsi protagonisti di qualcosa che invece hanno solo visto di sfuggita. Costoro non hanno partecipato a niente. Non abbiamo nulla contro i cosiddetti "spettatori" e non pensiamo sia giusto prendersela con i "poltronari" da birra e stream. Crediamo invece che tutti siano allo stesso modo romanisti nel profondo del loro cuore, a prescindere dal modo in cui decidono di vivere la loro passi one. Odiamo però chi vuole prendersi i diritti di chi viene allo stadio senza prendersene gli obblighi. "tifare è un dovere di tutti, riuscirci è un onore di pochi", questo era il comandamento scritto sulla prima sciarpa che ho comprato, ormai quindici anni fa. Voi, potete solo illudervi di riuscirci, ma non ingannate nessuno. E le vostre facce allo stadio non le vorremmo vedere, non perché non vi riteniamo degni della Roma o altro, solamente perché non sapete come stare dentro uno stadio. Quanto all'essere tifosi, è un problema che avete con la vostra coscienza: vorremmo vedervi, tutti quanti, ad una partita qualsiasi di Coppa Italia, o quando saremo tornati la rometta di sempre, lontana dai fasti di ora. Noi siamo sicuri di esserci, voi non sappiamo. Non so cosa pensare di chi se ne va via venti minuti prima per non trovare traffico, è una cosa che non la giustifica nemmeno un passivo di tre gol. Abbiamo deciso di occupare il settore di prima, ben sapendo che alle prime vacche magre, sparirete di corsa e l'unico apporto che darete alla Roma saranno le chiacchiere da bar. Forse, allora riusciremo a prendere il posto che ci spetta, e nessuno ci dirà di andarcene.
Il Direttivo della B.G.G.B.1791
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31/08/2010 12:47:38 |
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Per Non Dimenticare...
Niente email
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CHINELLATO Niente email Avevo 17 anni, ero a pescasseroli ad agosto, ospite da un mio amico. IL mio amico era costretto a un paio di ore di ripetzioni il pomeriggio, poichè era stato rimandato. Cos', un pomeriggio, mi disse " mentre sto a ripetizioni se vuoi puoi andare a vedere la sfida tra i due residence di pescasseroli, ogni anno finisce a rissa". Ok, non sapendo che fare vado. Arrivo al campo di pescasseroli, e vedo che ci sono anche della gradinate piuttosto affollate, e mi accorgo che i residence di pescasseroli erano affolati più che altro dai napoletani. Metà delle gradinate erano affollate dei tifosi di un residence, l'altra metà dai tifosi dell'altro residence. I tifosi erano composti soprattutto dai genitori dei giocatori e da fratelli e cugini. I genitori, gente napoletana sui 50 anni d'età, erano i peggio, iniziarano a sparare bombe carta e raudi prima dell'inizio della partita. I figli minori ( i maggiori sarebbero scesi in campo) mantenevano un tono più soft rispetto ai padri, ovvero si promettevano botte e si insultavano a vicenda. Ma ecco il momento della partita, scendono i giocatori in campo, non ricordo come seppi che un tempo durava 40 minuti, quindi guardai l'orologio e presi il tempo, tanto ero solo e non avevo niente da fare. La partita era un noia mortale, passaggi sbagliati, mischie a centrocampo, neanche un tiro in porta. Eppure sulle gradinate l'inferno di insulti continuava. Verso la fine del primo tempo ecco il primo tiro in porta....ed è GOOOOOOOOOOOL! Scoppia un casino sugli spalti, una metà grida al gol, l'altra metà qualche parolaccia sommessa. MA in campo, dove finora non era successo nulla, succede un finimondo, la squadra aveva subito il gol iniziò a protestare non capii mai per quale motivo, qualcuno sugli spalti iniziò a dire che era fuorigioco, ma il tiro era da fuori area quindi non so dove avevano visto il fuorigioco. Si formò un capanello intorno l'arbitro, poi si accese una rissa, vidi l'arbitro a terra, un giocatore a terra, poi un'altro ancora, una mischia da far west, un casino totale, poi entrarono anche i tifosi in campo e diventò una vera e propria battaglia campale che durò 5-10 minuti. IO mi godei lo spettacolo dalla gradinata. Mi chiesi se la partita sarebbe ripresa, ovviamente la risposta è no. L'ultima immagine che ricordo è quella di un padre, uno di quelli che un'ora prima stava sparando botti, prendeva il figlio giocatore per le orecchie e gli imprecava in dialetto napoletano stretto qualche rimprovero per aver acceso la rissa. Beh, lo spettacolo durò un'ora, guardai l'ora e vidi che mancava un'altra ora prima che il mio amico uscisse dalle ripetizioni di matematica. Così mi andai a fumare una sigaretta nascosto tra i campi....rosicchiai qualche filo d'erba guardando il cielo...poi si fece ora
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