Anno di fondazione dell'ASR
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BOC User
19/10/2005 13:58:47
ONORE A LUCIANO SPALLETTI!
Spalletti: "I tifosi hanno fatto bene a manifestare"

''I nostri tifosi mi hanno aiutato molto, hanno fatto bene a manifestare, naturalmente con civiltà, perché ci richiamano ai nostri doveri di cui a volte non ci rendiamo conto''. Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, in partenza con la squadra alla volta di Tromsoe per il match di coppa Uefa, plaude i supporters giallorossi e spera nella reazione dei suoi giocatori dopo la sconfitta di Empoli. ''Perdere ci può stare -precisa l'allenatore a Roma Channel- ma non deve mai mancare l'aspetto della lotta, perché nel calcio pur sempre di lotta di tratta. A Tromsoe, visto cosa abbiamo combinato a Empoli, dobbiamo ripartire dalle basi: corsa, contrasti, determinazione. Poi viene il resto''. Spalletti esclude che i problemi della Roma siano imputabili a carenze atletiche (''Mi preoccupa di più la condizione mentale, fisicamente non si può crollare così tanto dalla buona col Siena a quella con l'Empoli) e comunque, dopo un primo confronto diretto con la squadra, ha visto voglia di riscatto. ''Ci può e ci deve essere subito una ripartenza. Con i ragazzi ne abbiamo parlato, ho visto una buona reazione. L'ho potuto constatare durante gli allenamenti, ed in questo anche i tifosi con il loro intervento sono stati di grande aiuto''. Per la Norvegia Spalletti ha convocato solamente 18 giocatori, lasciando peraltro a casa elementi come Francesco Totti e Vincenzo Montella. ''Ho fatto le mie scelte considerando vari aspetti, dai problemi fisici a quelli logistici, che ci mettono di fronte ad un viaggio lungo e ad un recupero molto breve''. Il Tromso tecnicamente è senz'altro una squadra alla portata della Roma, ma che non va sottovalutata. ''Non fanno certo cose eccezionali -spiega Spalletti- però sono molto precisi e ordinati. Per il gioco che fanno, sono una squadra molto muscolare, molto dotata fisicamente. Inoltre in campionato non andavano bene, ma hanno vinto le ultime 4 partite giocate, quindi sono in un ottimo momento. Dovremo sopperire al loro grande entusiasmo''. Domenica sera c'è il derby e la Roma corre il rischio di scendere in campo con la testa già all'Olimpico e alla Lazio, ma il tecnico scaccia via i pensieri. ''Ci vuole buon senso, non possiamo andare a giocare pensando già a queste cose''.
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BOC User
19/10/2005 13:48:29
ONORE A SADDAM!
L'ex raìs alla sbarra per una strage di curdi del 1982: "Chi siete, cosa volete?". Alla fine è venuto alle mani con gli agenti.
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19/10/2005 13:39:41
ONORE ALLO SCHIFOSO
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19/10/2005 08:25:35
ONORE ALLO SCHIFOSO
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18/10/2005 11:23:09
Onore a Rossi Stuart

LORETTA ROSSI STUART LOGICAMENTE
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BOC User
18/10/2005 08:42:02
onore a gargano
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18/10/2005 08:41:19
onore a gargano
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18/10/2005 08:39:48
onore a gargano
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16/10/2005 11:24:47
ONORE AR NANO!
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15/10/2005 16:18:18
ONORE A FRANCESCA LODO!
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BOC User
10/10/2005 09:19:03
Onore ad Okaka!
Alla Roma il Trofeo Karol Wojtyla

La Primavera della Roma ha battuto i pari età della Juventus ed ha vinto la prima edizione del Torneo dedicato a Karol Wojtyla. I giallorossi si sono imposti per 2-1 con doppietta del giovane Stefano Okaka, classe 1989, italonigeriano che con la prima squadra ha già giocato in coppa Uefa contro l'Aris Salonicco. Per i bianconeri rete di Sebastian Giovinco. I tempi regolamentari erano finiti 0-0, poi nei supplementari si è scatenato Okaka. La finale è stata disputata al Flaminio.
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BOC User
07/10/2005 00:13:44
Onore all'orso strippato!
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BOC User
04/10/2005 06:28:42
ONORE A FRANCOOO
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BOC User
04/10/2005 06:04:13
ONORE A FRANCOO
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BOC User
04/10/2005 05:30:36
ONORE A FRANCO
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BOC User
30/09/2005 09:12:36
Onore a Pino il Pinguino!
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BOC User
29/09/2005 15:52:55
Onore a te Gino!
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29/09/2005 15:52:44
ONORE A TARA REID
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BOC User
28/09/2005 23:01:57
ONORE AI NECRI GIALLOROSCI
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BOC User
28/09/2005 08:00:43
ONORE AL CALAMARO GIGANTE!
Uomo e calamaro gigante alla fine si sono incontrati. Il primo mostro marino catturato - vivo - dal nostro occhio è un membro della specie Architeuthis lungo otto metri. Stava cacciando a 900 metri di profondità quando gli obiettivi di una macchina fotografica lo hanno immortalato. Hanno visto i suoi tentacoli abbrancare la preda, il suo corpo avvolgerla e succhiarla. In superficie intanto due ricercatori giapponesi del National science museum di Tokyo, Tsunemi Kubodera e Kyoichi Mori esultavano per il successo.

Finora gli unici esemplari di calamaro gigante erano stati ripescati, morti, quando delle circostanze casuali li avevano sollevavati dagli abissi. Impigliati nelle reti dei pescherecci o spiaggiati sulle coste, avevano scatenato la fantasia dei biologi, con l'esemplare più grande che raggiungeva i diciotto metri di cui dodici di tentacoli.

Kubodera e Kyoichi hanno fotografato il calamaro gigante il 30 settembre 2004 nei mari del Pacifico del Nord non lontano dalle coste del Giappone. Raccontano i particolari del loro incontro nella rivista Proceedings B of the Royal Society. Sono partiti inseguendo i capodogli, che sono ghiotti di calamari e da settembre a dicembre organizzano delle partite di caccia al largo delle isola Ogasawara. Arrivati al punto giusto con la nave, i due biologi marini hanno calato nel mare più nero, freddo e profondo possibile un'esca e una macchina fotografica legata a un cavo puntata sull'esca. Ed ecco che il mostro si è presentato all'appuntamento. "La caratteristica più impressionante del calamaro gigante - raccontano - è il paio di tentacoli lunghissimi che usa per afferrare la preda. Da soli costituiscono i due terzi della lunghezza del corpo, e si distinguono nettamente dagli altri otto tentacoli più corti". L'impeto con cui il mostro ha abbrancato l'esca e la voracità con cui l'ha ingurgitata hanno stupito gli stessi ricercatori, che non si aspettavano un essere così famelico e un predatore così attivo.

A Tokyo Kubodera e Kyoichi sono tornati con un frammento di tentacolo che era rimasto impigliato all'amo con l'esca. Sollevato fino al ponte della nave, continuava ancora a muoversi e avvolgersi con le ventose intorno agli oggetti che toccava, incluse le braccia dei marinai. Le sue cellule serviranno ora a caratterizzare meglio la specie, capire a quale famiglia esattamente appartiene e sequenziarne il codice genetico.

Il successo della spedizione arriva dopo un decennio di ricerche inutili. Tra il 1996 e il '99 in particolare Stati Uniti e Nuova Zelanda avevano speso tempo e risorse per dare la caccia al mostro marino. Salvo poi ritirare il guanto della sfida senza risultato alcuno e lasciare l'onore del primo faccia a faccia agli esperti biologi giapponesi.