"caro lorenzo non so se hai mai visto lo striscione 'oltre i colori gabbo vive'. Ieri la digos ha fermato i ragazzi con questo striscione e gli hanno detto siete della roma ma che ve frega della lazio, io a queste parole sono rimasto sconvolto, davanti la morte di un ragazzo tu gli dici che ve frega della lazio?!comunque gli hanno chiesto i documenti e non so se gli hanno dato qualche daspo o qualcosa ed infine gli hanno detto che la prossima volta gli devono inviare un fax".
La rivoluzione che c’è. La Roma di Luis Enrique in queste prime partite di campionato sta completando la transizione verso un nuovo modo di vedere il calcio. Dopo molte difficoltà, errori e incomprensioni il tecnico asturiano, sono i numeri che parlano per lui, ha trasformato la squadra giallorossa. Come i serpenti la Roma ha quasi completato il cambio di pelle mostrando in campo caratteristiche ben precise.
La squadra giallorossa senza dubbio, soprattutto nelle prime gare casalinghe contro Cagliari e Siena, è andata in difficoltà nella produzione di gioco offensivo ma, in queste prime cinque partite, Totti e soci sono stati sempre in testa per tiri fatti.
TIRO AL BERSAGLIO - Dopo sei giornate infatti la Roma è la squadra che ha fatto più tiri verso la porta (84) centrando lo specchio in 26 occasioni (il 30,95% dei tiri totali). Quest’ultimo è il dato più preoccupante, infatti la squadra giallorossa ha una percentuale bassa rispetto a Juventus (36,8%), Lazio (35%) e Milan (35,2%). Rimangono dietro Napoli (30,1%) e Inter (28,5%).
Totti e Osvaldo sono i giocatori giallorossi che più hanno tirato in porta: rispettivamente 22 e 15 volte. Seguono Pjanic (10) e Borini (8). Osvaldo è anche quello che ha centrato di più l’obiettivo (8) seguito dal capitano (6) e Bojan (3).
In relazione alle più recenti determinazioni dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e del C.A.S.M.S., il Consiglio di AS Roma ha ribadito che l'iniziativa assunta in merito al cosiddetto "special card 16 gare", come già dalla società ampiamente illustrato in diverse occasioni, rispetta tutti i requisiti di sicurezza e organizzativi caratteristici del programma "Tessera del Tifoso", nonché tutte le norme inerenti al tema. L'iniziativa, benché descritta ed elaborata anche attraverso numerosi incontri con tutti gli organi competenti, tra cui l'Osservatorio, la Questura, l'Ufficio del Ministro degli Interni, risulta essere ancora oggetto di approfondimenti ritenuti necessari da parte dell'Osservatorio. Il Consiglio di AS Roma ha pertanto invitato i propri dirigenti ad attivarsi nei confronti delle Istituzioni sportive, delle Leghe professionistiche e degli altri Club, ed a rendersi immediatamente disponibili per fornire tutte le informazioni e spiegazioni eventualmente ancora necessarie agli Organi competenti, auspicando che ciò possa finalmente condurre ad una utile condivisione dell'iniziativa. Nell'ipotesi in cui, nonostante i successivi chiarimenti, l'iniziativa non venisse recepita, l'AS Roma si vedrebbe costretta a riconsiderare drasticamente la strategia di fidelizzazione alla base del programma "Tessera del Tifoso". (asroma.it)
Riceviamo e pubblichiamo una email ricevuta in redazione dalla ragazza coinvolta nell'incidente stradale capitato oggi pomeriggio all'Eur ai giocatori della Roma Bojan e Josè Angel.
Salve Signor Limiti, sono Martha Gismondi, la ragazza che ha subito l'incidente accaduto oggi nel quartiere Eur.
Le volevo far notare che alcuni dettagli del suo articolo sono fortemente sbagliati:
1 - io non stavo in un motorino , ma stavo in una minicar 2 - io sono ferita e dovrò portare un collare per ben due settimane 3 - alla guida della mini cooper non c'era il giocatore Bojan, ma la sua ragazza 4 - io ho inveito contro il giocatore Josè Angel dato che lui mi ha insultato con una pesante parolaccia.
Con ciò volevo riferirle solo alcune correzioni che spero lei apporterà al suo articolo.
Cordiali saluti
Martha Gismondi
E COMUNQUE LE DONNE DEVONO GUIDARE SOLO ER CAZZO VERSO LA BOCCA
(ANSA) - GENOVA - E' stata condannata a tre anni e mezzo di carcere Alessandra Gabrieli, l'ex para' genovese di 28 anni fermata all'inizio di agosto con 9 grammi di eroina. A casa sua ne erano stati trovati altri 35 grammi. Per questo la ragazza era accusata di spaccio di stupefacenti. La giovane, subito dopo l'arresto, aveva sostenuto di essere stata ''iniziata all'eroina'' durante una missione Isaf in Afghanistan. Parole che hanno fatto scattare un'inchiesta della Procura militare di Roma.
Il no dello sposo sull'altare "Lei e il testimone sanno il perché"Il plateale rifiuto nella basilica di Monopoli. Poi l'uomo invita i suoi parenti a festeggiare il ritorno al celibatodi PAOLO RUSSO
Monopoli. Basilica Maria santissima della Madia. Primo sabato di settembre. Le famiglie bene della città sono radunate per assistere al matrimonio di due rampolli molto noti. Fiori, musica, tutto curato nei minimi dettagli. Tra lo sventolio dei ventagli e i flash fastidiosi dei fotografi, la cerimonia scivola via tranquilla fino al momento fatidico. "Vuoi tu, eccetera eccetera...". La sposa, bellissima nel suo abito bianco, dice "Sì" senza esitazioni. E' il momento dello sposo. Don Vincenzo rilegge la frase che in cinquant'anni di sacerdozio ha pronunciato un numero infinito di volte. Ma questa volta la risposta del futuro marito tarda ad arrivare. Ripete la domanda con più calma. Lo sposo risponde: "No".
La chiesa ammutolisce, la musica si ferma, anche il fotografo smette. Quelle due parole il rettore della Basilica non le aveva mai sentite pronunciare. Fingendo calma ha chiesto: "Figliolo, posso chiederti il motivo di questa drastica decisione?". E così l'uomo che stava per sposarsi ha infilato gli anelli in tasca e, rivolgendosi a parenti e amici ha detto soltanto: "Chiedetelo alla sposa e al suo testimone, il perché di questa scelta". I dettagli della tresca tra la mancata moglie e l'amico del cuore sono stati raccontati durante il ricevimento dimezzato. Lo sposo (per non perdere anche la caparra) ha invitato i suoi cari a festeggiare il "ritorno al celibato".
In attesa della decisione dell'Osservatorio del Viminale, l'ufficio stampa della As Roma, nella giornata di ieri, ha inviato una lettera di precisazione al direttore della Gazzetta dello Sport Andrea Monti in merito all'articolo pubblicato nell'edizione del 15 settembre del quotidiano sportivo sull'iniziativa della società giallorossa relativa al voucher elettronico di 16 biglietti per le gare casalinghe dei giallorossi messo in vendita dalla società. Questo il testo della lettera, pubblicata sul sito ufficiale del club:
Egregio direttore, in riferimento all'articolo pubblicato a pag. 23 dell'edizione odierna (di ieri, ndr) della Gazzetta dello Sport intitolato "Roma, così si dribbla la tessera del tifoso", in merito all'iniziativa della card elettronica di 16 partite che l'A.S. Roma ha deciso di mettere in vendita, ci teniamo a precisare quanto segue:
- l'avvocato Lorenzo Contucci non ha mai svolto attività di consulenza per l'AS Roma, nè per questa iniziativa nè per altre
- l'AS Roma non ha deciso di riproporre la sua iniziativa "in seguito al flop della campagna abbonamenti", ma ha perfezionato un nuovo prodotto adatto anche a risolvere alcune evidenti problematiche nel processo di vendita e controllo dei tagliandi
- a maggior ragione non ha riproposto la sua iniziativa per "ingraziarsi il tifo più duro e far metabolizzare meglio l'inizio più difficile del previsto", a meno che non si voglia sostenere che l'iniziativa sia stata studiata dopo le prime partite ufficiali giocate. Con l'occasione l'As Roma ribadisce per l'ennesima volta che la card elettronica contenente 16 partite è una delle operazioni di biglietteria che verranno intraprese nel corso della stagione, volte, come in questo caso, anche ad elevare gli standard di efficienza e sicurezza. L'iniziativa, assolutamente in linea con lo spirito delle attuali normative è coordinata e integrata con il progetto della Tessera del Tifoso che la Società attraverso la Privilege Card ha completamente attuato.