Anno di fondazione dell'ASR
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BOC User
21/11/2009 14:21:35
Brendona (onore a)
http://tv.repubblica.it/copertina/brenda-parlano-i-vicini/39333?video=&pagefrom=1
119895
BOC User
20/11/2009 21:23:17
ONORE ALLA ROMA E A FAUSTO E IAIO
rosella..come corsi
119377
BOC User
11/11/2009 18:15:55
ONORE AI MASSIVE ATTACK!
http://tv.repubblica.it/copertina/verita-per-cucchi-e-10-domande-al-concerto/38944?video
119374
BOC User
11/11/2009 17:36:18
Onore a l'uomo fregna
119299
BOC User
10/11/2009 18:53:20
onore ar Commando Calla
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BOC User
09/11/2009 21:14:08
onore a gustavo bartelt
e ai suoi tatuaggi...
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BOC User
08/11/2009 19:05:24
onore a Omarì Tetradze
Gocce di pioggia su di me, cantava Patty Pravo in altri tempi. Gocce di normalità su di me, canticchio oggi a mezza bocca io, e se tendo l’orecchio sento altri che intonano attorno lo stesso motivetto. Fischiettando, non più fischiando. Una vittoria in affanno col Bologna, un’altra in fotocopia col Fulham e Totti che pare davvero che resti. Normalità. In epoche più munifiche, queste vittorie qui sarebbero state soggette a disamine perplesse, mentre la vicenda del contratto di Totti sarebbe passata come il giusto suggello di una procedura ovvia. Ma nell’amaro presente in cui siamo precipitati un po’ di normalità ci serviva eccome, dacché era proprio la normalità, per noi, a essere divenuta una sorta di miraggio. Una nebbiosa sagoma fuggitiva dissoltasi del tutto nel naufragio col Livorno e che avrebbe potuto risostanziarsi con un rachitico pareggio a Udine. Pareggio che sarebbe stato più che normale mantenere una volta ristabilita la parità in campo. Nulla da fare. La normalità, pure quel giorno in terra friulana, ha voluto infingersi nei panni del suo inverso, che si chiama eccezione. Per la Roma perdere a Udine, compulsiamo gli annali è sempre stata una ferale eccezione. Col Livorno l’eccezione (di per sé ferale: Diamanti docet!) è già costituita dal pareggiarci, figuriamo perderci. Di questo passo, però, un abbozzo di restaurata normalità dovrebbe farci rabbrividire nella prospettiva della partita odierna, connessa a una tradizione che annuncia scenari normalmente cupi. E’ vero, per un breve torno di anni siamo stati blanditi dall’idea che a una prolungata e mortificante normalità se ne fosse avvicendata un’altra, per noi assai più aurea, ma già la prima sortita stagionale a Milano contro il Milan ci ha ridimensionati all’antica consuetudine del “tanto lì si becca sempre”. Dati i tempi, stasera potrei pure sopportarla una sconfitta tra le mura di uno stadio che minaccia di essere tornato proibitivo. Potrei sopportarla a patto che il riproporsi di questa nefasta e radicata normalità prosegua poi nella normalità degli eventi che le verranno appresso. Ossia, in una normale vittoria con l’Atalanta e via discorrendo. Ma nella stagione in corso dubito che sarà così, e molto di ciò che dovrebbe essere normale ci verrà piuttosto dispensato come eccezionale secondo criteri assolutamente random. Gli stessi che, coi nerazzurri, mi fanno addirittura sperare nella super-eccezione capace di ripristinare per una volta ancora quella eccezionale normalità venuta a rompere l’altra normalità di ben più antica data che ci ha sempre visti sconfitti a San Siro. Ma sì, giochiamo almeno con le parole in attesa che la Roma riprenda a giocare a calcio. Un qualsiasi calcio, fosse anche quello brutto promesso da Ranieri. Ridiamoci sopra per non piangere dentro. Come non bastasse il clima di passaggio a vuoto che si respira in città, leggo le note prepartita che alla voce “indisponibili Inter” dicono: nessuno. Bene, pure questa ci mancava. Figurarsi, certi aiutuini a noi mai. Normalità. Da Julio Cesar a Milito, ci saranno tutti. E i loro tutti sono davvero tanti. Per contro, penso alla normalità della consueta falcidie che ci riguarda. Dei pochi che in genere abbiamo, pure oggi ne avremo ancora meno. Bene: i pochi contro i troppi. E vabbè. La vedremo lo stesso, ci saremo lo stesso, spereremo lo stesso. Ciò detto e promesso, tornando ai vari caduti perenni che infoltiscono la cifra degli “indisponibili Roma”, qualcosa vorrei dirla sulla barzelletta Juan. O sulla vergogna Juan, fate voi. Sapete quel tesserato della nazionale brasiliana che ogni tanto viene convocato dalla Roma? Eh, lui. Non riesco più a tenermi dentro un’espressione che avendo forma di parole pretende di essere finalmente messa su carta: mangiapane a ufo. Oh, l’ho scritto, l’ho detto, e non aggiungo altro! Anzi, no, una cosa sì la aggiungo. Si tratta del ricordo di uno splendido calciatore comprato nel corso dello stesso mercato di gennaio che ci portò Candela. Parlo di Omarì Tetradze. Ormai (anagramma di Omarì) ogni volta che penso a Juan mi viene in mente il russo. Tre tazze lo ribattezzarono subito i laziali, sempre arguti e spiritosi. La Roma chi ha comprato? Tre tazze e una candela… ahahah. A volte è facile denigrare un cognome non avendo appigli per farlo con la persona, poiché Tetradze era forte davvero, e se ebbe poco tempo per dimostrarlo fu a causa di un grave infortunio che si procurò giocando con la maglia giallorosa addosso. Saputa la diagnosi – grave, da ripresa lenta, di molti mesi – Omarì andò in società e propose la rescissione del contratto senza nulla pretendere. Un pensiero da poeta, un gesto da atleta. Tetradze. Pensate che ingiustizia: su Google lo trovate linkato alla voce “bidoni”. Un giocatore che dobbiamo essere orgogliosi di avere avuto in squadra. Qualcuno dovrebbe scrivere un libro su di lui, libro che poi qualcun altro dovrebbe regalare a Juan. Tanto, al verdeoro il tempo per leggere non manca.
118927
BOC User
04/11/2009 11:21:41
onore a butrosgali!!!!
118884
BOC User
03/11/2009 14:21:44
ONORE ALLA EU!
Crocifissi a scuola, no europeo.
118631
BOC User
29/10/2009 19:37:51
oddio che tajo...ONORE A PIZZICARIA!
E' iniziato alle 14 il Consiglio d'amministrazione di As Roma che si è tenuto a Trigoria. Al Cda ha partecipato anche l'avvocato Roberto Cappelli, rappresentante di Unicredit all'interno della società giallorossa. L'assemblea dei soci è in programma per le ore 15.

ore 15 - Montali, Maria Sensi e la signora Fioravanti varcano il cancello di Trigoria. Subito dietro Rosella Sensi con il marito, Marco Staffoli.

A breve, Pizarro e Perrotta parleranno dei propri prolungamenti contrattuali.

Le parole di Rosella Sensi.
"C'è stato un cambio di guida tecnica della prima squadra in tempi e modi da noi non certo pronosticati. Nel calcio moderno, caratterizzato da un calendario assillante, da una fisicità che mette a dura prova i singoli atleti, anche sul piano del recupero psicologico, le motivazioni e la qualità del lavoro diventano sempre più importanti. Per questo la volontà di Luciano Spalletti, nata dal convincimento di aver esaurito un percorso con la nostra squadra, non poteva che essere accettata. I cicli si compiono e si rinnovano anche se avremmo preferito poter decidere differenti tempi di azione. Per la nuova guida della Roma ci siamo affidati a Claudio Ranieri, scegliendo un romano e romanista di successo, capace di dimostrare talento anche all'estero. Una certezza di portare un valore aggiunto per un club che vanta una tradizione nella produzione di calciatori che ancora oggi presenta tra i suoi tesserati tre romani campioni del Mondo, quali Bruno Conti, Francesco Totti e Daniele De Rossi. La stagione 2008/2009, pur tra le difficoltà accennate, ci ha consentito di ottenere l'ennesimo passaporto per le competizioni internazionali. Un accesso alla seconda coppa europea, l'Europa League, competizione rinnovata e più importante. Siamo tutti consapevoli che l'aver fallito un piazzamento nei primi quattro posti rappresenti un elemento negativo e un risultato non in linea con i nostri programmi. Non possiamo negare che oggi la Roma sia undicesima nella classifica stilata dalla Uefa sulla base dei risultati degli ultimi cinque anni, seconda solo al Milan. Puntavamo a un consolidamento, in campo nazionale e internazionale, e lo abbiamo ottenuto, mutando gli effetti di un campionato iniziato in modo disastroso. La Roma ha bisogno dell'appoggio del suo pubblico incondizionatamente, in una stagione che ancora ci consente di lottare su tre obiettivi. Come in tutte le famiglie bisogna unirci e fare quadrato".


Le dichiarazioni degli azionisti
Quinzi:
“Sono un semplice macellaio. Ieri vedendo la partita mi sono scritte quattro righe. Vorrei ringraziare pubblicamente Luciano Spalletti, un vero professionista e un vero signore. Non quelli che salivano sul carro dei vincitori. Nonostante i miei preferiti fossero Liedholm, Bianchi, e per il suo spirito Mazzone. Vorrei sapere chi sono quegli scienziati che hanno comprato Artur, Pit, Loria e Julio Sergio, cedendo tanti giovani (Galoppa, Chiellini, Aquilani).

Pizzicaria:
“Le mie critiche forti non riguardano le persone, tutte molto ‘signore’ anche se ci sono troppe donne. Gradirei un presidente uomo. Visto che ci sono tante donne potremmo prendere anche Rosi Bindi. Se la Roma si autofinanzia è anche nostra. Gli abbonamenti vari sono soldi che vanno alla società e servono per pagare i vostri stipendi. Se non ci fossero i tifosi, non entrerebbe una lira. Io sarò romanista quando la società sarà ceduta, per me la Roma è finita con Franco Sensi. Perché la presidentessa non segue la Roma in trasferta? Perché si deve mandare Pradé? Se ci sono cori di cinquantamila persone che dicono ‘vattene Rosella’ ci saranno dei motivi. Non saranno tutti incompetenti. Spalletti è stato bravissimo facendo miracoli con giocatori modestissimi. Pradè mi ha tolto il saluto perché gli ho detto che non sapeva se il pallone fosse tondo o quadrato. Spalletti doveva andare via quando furono venduti Mancini e Giuly e arrivò la cosiddetta Bestia, scarto del Madrid. Cicinho che non si sa se è un terzino o un attaccante. I brasiliani li spedissero con un volo di sola andata in brasile. Giocano solo con la loro nazionale. Non prendete giocatori brasiliani. Doni fa la collezione di farfalle. Totti ha la sua età, 5 anni a 10 milioni sono 50 milioni. Il successore in questa società si troverà questo onere. Stesso discorso per Conti e Pradè. Perché 5 anni di rinnovo? E Montali adesso si sovrappone a loro. Questo trio non serve a nulla. Bastava prendere Franco Baldini. La Mazzoleni è pregata di rispondere: i 22 milioni di Aquilaini che fine hanno fatto? I 5 anni di rinnovo per Pradè e Conti, perché? E perché non i due anni a Cruz o Panucci? Io chiesi chi ha avuto il coraggio di acquistare Artur e Loria. Non credo Conti vada a portare Artur e Loria. I 10 milioni per Cicinho e la Bestia cosiddetta. Quelli per menez e per vucinic. Ma non si poteva predere solo un centravanti e non tutti questi? Da quando c’è Rosella Sensi la Roma si discute e non si ama. Perché dopo i tempi del dottore De Crescenzo, di Petrucci, di Agnolin, non c’è più stato un direttore generale. Poi, volevo chiedere alla dottoressa Sensi se esistono altri presidenti che si autostipendiano. E se Viola si autostipendiava e quanto prendeva. I nostri giovani poi vengono ceduti. Perché?"

Michele Palermo:
“La lieve perdita di 1,9 milioni non intacca la stabilità della nostra società. Rimane il tema sul ruolo che la nostra squadra deve svolgere in competizioni nazionali e internazionali. La stabilità non consente prestazioni sportive di primo livello. Il salto di qualità è rappresentato da interventi che si fondano su un adeguato incremento patrimoniale. Investimenti in settori in cui c’è meno rischio e più remunerazione. I ricavi da queste attività rende possibile il miglioramnento della squadra e dei risultati. Il ddl sulla semplificazione e la realizzazione sui nuovi stadi è una buona occasione per dotarsi di buona patrimoniale. Bene ha fatto la società a svolgere un prgetto per munirsi di uno stadio e di altre patrimonialità. Studiate modalità ubicazionali. Interessante conoscere le caratteristiche e l’entità dell’investimento, le eventuali ".

Ponziani:
“Da quando c’è questa amministrtazione, il progetto era quello di portare la Roma in bilancio positivo. Un progetto che si può stabilire. Quest’anno la perdita di circa 1,9 milioni di euro. Pertanto debbo dare atto in un momento di drammaticità mondiale che sono soddisfattissimo di come sta portando avanti la società. Nessuno parla delle altre società calcistiche, allo stremo a livello di utili. Si parla solo della Roma a livello mediatico. Io sono nella Roma calcio da 50 anni. Ho visto tutti i bilanci. Ho visto cose incredibile, non esistevano i falsi in bilancio. Non ho visto mai una società che ha portato quasi in pari il bilancio. Se non ci fosse stato il disastro tecnico non ci sarebbe stata mancanza di ricavi. Circa 19 milioni di utile non distribuito. Società sostanzialmente buona. Bisogna pensare prima di tutto a sanare la società. Nessuno ha portato soldi per rilavare la società. La famiglia Sensi ne ha messi da 16 anni. È l’unico presidente che ne ha messi dentro. Altri se ne sono andati portando via milioni di euro. Conosco Montali, ho sempre sentito parlare bene di lui. Avere acquisito lui è stato meglio che un centravanti. Chiedo che la Roma faccia partirte un’iniziativa per far rimettere la madonnina su Monte Mario. Organizzi una colletta tra i tifosi. In modo che la madonnina ci aiuti a ricompattare la tifoseria. Invito gli i tifosi anziché a protestare di portare soldi per la società".

Carlo Ferretti:
“La Roma è partita malissimo ed era prevdibile. Temo possa andare anche peggio. Se non potete più tenerla, lasciatela. Perché volete restare se non potete dare le siddusfazioni che merita la Roma? Non è vero non ci sia stato nessuno. So che quel tale di Ancona avrebbe acquistato la Roma".

Rossi Massimi
“Vedo con piacere che c’è Rosella. Meno male, una sua ulteriore mancanza sarebbe potuta interpretare come una mancanza di rispetto verso gli azionisti. Siamo noi a comprare il prodotto Roma, investendo in Borsa due volte. Investimento deprezzato dell’80/90%, investimento fatto per passione. Vorrei sapoere come mai nel cda oltre a lei siedono la signora Angela Nanni, Maria Nanni, la dottoressa Silvia Sensi, e Maria Cristina Sensi, sorelle del presidente. Poi basta perché i parenti sono finiti. Veramente il presidente non senta il minimo imbarazzo. Oggi non c’è Pippo Marra. Peccato perché sarebbe stato utile per farci spiegare di un certo fax arabo. Il presidente non trova bizzarro percepire uno stipendio dalla società di cui è presidente. Non lo fanno Moratti, Della Valle ecc. Tutti gli azionisti possono guadagnare tramite i dividendi o vendendo le azioni. Perché solo la dott.ssa Silvia Sensi percepisce un compenso pari a mezzo milione di vecchie lire. Il bilancio si chiude in passivo. Non sarebbe meglio rinunciare a compensi che definire anomali sembra un eufemismo. Oggi ufficialemente chiedo alla dottoressa Sensi le sue dimissioni dalla carica di amministratore delegato e la nomina di uno specialista del settore di affermata credibilità. Vorrei che l’attuale proprietario si ricordi che non si producono merendine ma passione. Privare della passione è un peccato che non prevede assoluzione".

Carlone.
“Trovarci qui è sempre una grande emozione. Abbiamo ripassato il passato. Vogliamo parlare del presente. Questa è una Roma presente, fortissima, che ha un propellente nella sua denominazione: Roma. Per me è una fortuna avere una donna con l’autorevolezza e l’intelligenza della dottoressa Sensi. Il mondo calcistico è stufo di presidenti senza valore. La dottoressa Sensi è una novità: è rispettata. Per quel che attiene ai rapporti con i giocatori, io ho fatto il presidente di una squadra dilettantistica. L’ho portata di promozione in promozione. Ho sempre educato i giocatori al rispetto della classe arbitrale. Bisogna favorire gli arbitri di un comportamento positivo dei giocatori nei loro confronti. Loro decidono in un attimo e hanno una loro idea. Io vedo giocatori che non hanno l’educazione. Non solo nella Roma, ma nella serie a. L’arbitro ha simpatie con chi si comporta bene nei suoi confronti. Se si chiede ai giocatori se farebbero l’arbitro rispondono tutti ‘no’. Dico alla presidentessa vada avanti e continui”.

Staterini:
“Vorrei toccare due punti. Il primo: la gestione dell’Olimpico e le spese per la politica sulla sicurezza. Abbiamo pagato 0.9 milioni per mettere lo stadio a norma sulle leggi antiviolenza. Perché abbiamo dovuto provvedere noi, visto che paghiamo al Coni discreti soldi? Poi volevo sapere se la Roma chiederà alla Lega la modifica di norme come l’impossibilità di acquistare il biglietto il giorno della partita e le altre leggi poliziesche che riducono l’affluenza del pubblico. Inoltre, se la tessera del tifoso scattasse dal 2010, penso al derby, se ci fosse l’obbligo della tessera del tifoso e il divieto per i non residenti a Roma, molti laziali fortunatamente non li vedremo. Vorrei sapere quanti costi sono stati sostenuti per portare i tifosi in pullman a Siena visto che nessuno impediva ai tifosi di andare con mezzi propri. Poi, quanto riceve la Roma dalla pubblicità di cartellonistica fissa da stadio? Quanto paga a Coni Servizi per questo servizio? Se poi ci dovesse essere un danno per la Roma dai cartelloni, se può esserci una richiesta verso il Coni per la rimozione?”.

Angelini:
“Sono solo un omonimo. Vorrei sapere le mansioni specifiche di Montali e se la sua reporting line è verso la dirigenza o se Pradè e Conti avranno lui come riferimento. Poi, volevo saperee se esiste la possibilità di intervenire come acquisti a gennaio"..
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BOC User
27/10/2009 10:41:24
Onore a inculamorti
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BOC User
25/10/2009 16:21:53
ONORE A PITT!!
117715
BOC User
15/10/2009 10:15:57
ONORE AL PERPLESSO
MI HAI SVELATO IL SEGRETO ...MA LA MIA OMERTA' NON RIVELERA'!!!!!
ROSELLA SENSI BASTARDA!!
117498
BOC User
09/10/2009 13:55:26
onore a ktulu 1883
a regà e uguale!!!


se li porta bene,eh...
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BOC User
02/10/2009 13:53:40
onore a okaka
merde i razzisti, che a quanto pare non capiscono un cazzo manco di calcio.
Magari questi fenomeni idolatrano de rossi perchè è nazista (dicono loro) e passano sopra alle sue prestazioni, che sono da giocatore mediocre di serie da almeno un anno e mezzo.
116605
BOC User
27/09/2009 13:40:29
onore a elefantopulos
116017
BOC User
19/09/2009 14:38:12
ONORE AI TALEBANI!!!!
CHI DE BOMBA FERISCE........
10 100 1000 NASSYRIA!!!
116015
BOC User
19/09/2009 13:27:41
ONORE A RANIERI
DAJE ROMA DAJE!!!

La conferenza stampa integrale (parola per parola) di Claudio Ranieri alla vigilia di Roma-Fiorentina

Partiamo dalle parole di Totti. Il mister ci chiede cose semplici e non riusciamo a farle. È così complicata la situazione?
“Complicata è complicata sennò Spalletti non si sarebbe dimesso, conosceva benissimo la squadra, i ragazzi non rispondevano più al suo gioco spumeggiante, non so i motivi, arriva un nuovo allenatore che chiede cose nuove e semplici, di non prendere gol, carattere determinazione, voglia di lottare si ogni palla. Mi sembra semplice. Oppure non ce le hai, e allora il problema è caratteriale e bisogna stare attenti, perché il quadro si complica molto di più. Non chiedo molto, solo l’abc del calcio, non voglio portarli a pensare troppo. Chiedo le cose più semplici. Nient’altro”.
Pensa che il limite sia caratteriale?
“Io non lo so, sono arrivato da due settimane. Mi auguro di no. La squadra deve avere carattere deve essere squadra maschia di carattere. Se sono qui sono grandi calciatori, hanno tecnica, tutto e lo hanno dimostrato. Il meccanismo si è rotto, come in tutte le cose che un inizio fatto di formazione, di ascesa, apoteosi e discesa. Spalletti avrà visto che un anno di discesa, che c’è stata e che non entrava nella testa dei giocatori. Spalletti non c’è più, c’è un nuovo tecnico che quel gioco non lo può fare sennò sarebbe rimasto Spalletti, i ragazzi devono impegnarsi a fare ciò che chiede il nuovo, che sono cose che tutti possono fare”.
Ha qualche timore?
“Non ho timori. Sono convinto che i ragazzi con la partecipazione, con la volontà di tirarsi fuori da questa situazione… Non è una situazione ne brutta né bella. Ma bisogna dare risposte a noi stessi e ai nostri tifosi. Non ci sono altre parole ”.
È pronto a scelte forti?
“Non ci sono titolari e riserve. Scelgo undici giocatori. Chi vedo con le caratteristiche di determinazione lo metto in campo. C’è chi è in ritardo, chi non mi capisce. Io devo fare punti e mettere in campo dei gladiatori. Siamo a Roma, la gente vuole gladiatori, io chiedo questo”
Mexes lo vede in difficoltà?
“Non lo conosco molto, due anni fa era stupefacente. Magari anche l’uscita dalla nazionale lo ha un po’…sono convinto voglia tornare in nazionale, per cui questo gioca a favore della Roma”.
Baptista ha un problema fisico o…
“Problema fisico, ci sarà un bollettino medico. Oggi? Lo spero”.
Perrotta sta bene? Giocherà?
“Se l’ho convocato rientra nelle possibilità. Non convoco chi non può giocare. I convocati stanno bene e sono pronti per scendere in campo”.
Si è affidato a qualcuno in particolare per far filtrare la propria idea?
“A tutti, mi affido ai giocatori di buona volontà, che vogliono uscir fuori da questa situazione. Chi riesce a capire il mio messaggio deve metterlo in pratica e aiutare chi non lo capisce. È semplice: lottare su ogni palla. Tutti riescono a capire questo messaggio”.
È possibile risolvere la situazione in pochissimo tempo?
“In pochissimo tempo non è semplice, nessun allenatore ha la bacchetta magica. Per far andare bene le cose tutti devono capire cosa va fatto. Poi si vedranno altre cose. Della gara di Basilea salvo il cercare di stare corti con la difesa alta. Determinati movimenti ci sono. Bisogna che tutti si mettano a disposizione per questo gioco”.
La Fiorentina è l’avversario giusto in questo momento?
“Lo sapremo dopo la partita. Sono in salute, hanno chiuso il campionato davanti a noi, sono un’ottima squadra, ha perso 1-0 in Champions giocando in dieci e meritava di più. Sono sempre su ottimi livelli. Un bel banco di prova per noi”.
Lei ha parlato di carattere. Vede la voglia di sacrificarsi? La squadra è tornata mortificata da Basilea?
“Mi auguro siano imbufaliti quanto i tifosi, sono loro che vanno in campo e lì si è fatta brutta figura. Il parlare non mi è mai piaciuto, aspetto sempre la risposta del campo, possiamo dire mille cose, non capisco questo, non capisco quest’altro, ma poi si parla sul campo”.
Questa vogli la vede?
“Sì, la vedo, ognuno ha il suo grado, il tecnico spinge su questo spirito. Certo se tu hai un dieci per cento di questo spirito io ti posso portare al diciannove, al venti. Magari con l’aiuto dei compagni arriverai al ventuno. Ma mai al cento per cento. Perché non ce l’hai”.
Parla di qualcuno in particolare?
“Di te”.
Qualcuno ha giudicato Spalletti come un valore aggiunto. Abbiamo sopravvalutato i giocatori? Quanto vale in termini di classifica?
“Vale quello che ha raggiunto in classifica. Né più né meno. Le altre sono chiacchiere da bar. Spalletti ha fatto un lavoro eccezionale. La società in un momento di grossa difficoltà ha fatto un capolavoro a trovare giocatori di qualità non ad altissimo prezzo, nel fare quello che ha fatto. È stato un valore di tutti, di società, tecnico, giocatori e tifosi. Adesso va voltata pagina. Quando sono arrivato a Cagliari ancora parlavano di Gigi Riva. E stavano in C1”.
E il valore attuale?
“Quello che dice la classifica. Né più né meno”.
Se lo aspettava così difficoltoso il compito alla Roma?
“Me lo aspettavo difficoltoso, altrimenti non c’è un cambio in panchina”.
Ha parlato con Spalletti da quando è arrivato? Su Totti ha qualche idea particolare?
“Ho parlato con Spalletti il giorno in cui ha salutato la squadra, ci siamo incontrati e salutati. Spalletti ha trovato al soluzione di Totti punta che non è una punta quando gli si sono fatti male tutti gli attaccanti. Voi ve lo ricordate bene, ha inserito tutti quei cursori che andavano senza palla ed è stata novità del calcio europeo. Quello non c’è più. Totti è un giocatore atipico, un campione che può risolverti la partita in qualsiasi frangente, è un giocatore che ha quella qualità in più che ogni squadra di vertice deve avere. Deve cambiare un po’ il suo modo di giocare tutti sanno che viene incontro, anche i sassi. Deve cercare di fare altri movimenti. Che ora non gli sto chiedendo tanto, proprio perché voglio che faccia quello che sa fare, cercando di saper leggere la partita. Io gli dico alcune cose durante, prima e dopo la partita. Ma sempre rispettando la sua qualità di grandissimo giocatore e campione”.
Nel disastro di Basilea mi sembra di aver visto che avete fatto nove volte il fuorigioco, contro una media che con Spalletti era di due, tre a partita. Segno che sta cambiando qualcosa?
“Lo hanno fatto subito molto bene, le cose che stiamo allenando le stanno facendo bene. Hi chiesto a tutti che come perdano palla inizino a pressare perché sono i primi difensori in qualsiasi parte del campo. E tutti gli altri devono capire come muoversi. Loro erano abituati a restare aperti nelle loro posizioni e questo non lo chiedo. Per quattro anni hanno pensato in un modo e adesso devono farlo in un altro. Ma pur nel disastro la squadra ha fatto bene. Perché nel primo tempo abbiamo subito un tiro in porta e ci hanno fatto gol. Ma soprattutto nel primo tempo la squadra meritava di più. Loro hanno fatto quello e il colpo di testa. Noi abbiamo avuto quattro palle per fare gol. Nel secondo tempo doveva esserci una grandissima reazione che non c’è stata. La squadra doveva fare molto di più e proprio all’87’ abbiamo preso il gol in contropiede. Ci può stare, perché negli ultimi minuti cercando di pareggiare prendi go ci sta. Quello che non va bene è che non abbiamo creato neanche la metà di quello che avevamo creato nel primo tempo”.
115862
BOC User
17/09/2009 17:11:35
ONORE AI TALEBANI
NASSIRYA CIMITERO PER SBIRRI!!!!!!!
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BOC User
17/09/2009 11:30:38
onore a DDR!!!!