Ghestbuc della Brigata Odoacre Chierico

Buongiorno derelitti delle campagne acquisti.Qua la juve fa davvero sul serio e si stanno rinforzando tutti, il campionato non é ancora finito ma giá si gettano le basi per il prossimo e,se non succederá qualcosa sará un miracolo se ci lasciano il 4^ posto.
Molti rimpianti nel vedere la partita di ieri sera, dove il manchester ha giocato esattamente come all'olimpico solo non segnando perché quel bastardo ha sbagliato un rigore...a parte Messi, il barca davvero poca cosa..e comunque la finale secondo me sará liverpool-manchester.

ma de che stamo a parlá? All'estero la cultura dell'andare allo stadio é completamente diversa da quella italiana del momento. perché non ci sono recinzioni,gabbioni,fossati attorno agli spalti nel regno Unito? perché li non si fa quello che si fa in italia. in spagna, real madrid e barca ne hanno fatto un business assoluto con merchandising etc etc, come appunto ci spiega abballa.in piú, ci sono culture dove l'andare al pub e allo stadio é un tutt'uno e, quando si hanno stadi piú piccoli,per esempio, c'é posto per tutti, tv e spettatori allo stadio.io stesso ho accompagnato, anni fa, turisti/business danesi al bernabeu, e non mi capacitavo del fatto che magari a Roma si potrebbe fare lo stesso, in larga scala e con negozi all'interno...ma l'olimpico é del demanio.........

mi trovo d'accordo con ferola. per riempire uno stadio di 65mila etc spettatori, in un'era dove le partite si giocano su 3 giorni e negli orari piú disparati, e dove la copertura tv é totale, ce nevuole. dubito anche che una Roma agli altissimi vertici italiani ed europei possa fare il pienone in ogni partita..

Attenzione! Questa non é una calla. un personaggio di alta importanza ed affidabilitá di stanza da queste parti dichiara di conoscere personalmente il palindromo,e conferma il suo diretto interessamento alla Roma anche per via della Cittá stessa, ed esprime giudizi piú che lusinghieri sul suo conto, di piú non posso dire perché...OMERTÀ

L'angolo della musica
http://www.youtube.com/watch?v=5VDtZNO-sUA&feature=related

the dark side of the moon.................

io dico solo 2 cose
1) mah..
2) pallino=caciara,caciara=pallino

con le dovute proporzioni ed i necessari distinguo, dovete sapere che in scandinavia si é tentato un progetto di Superliga, chiamata Royal league, ma é naufragato miseramente dopo appena 2 stagioni.Richiamando di nuovo alle differenze qualitative fra grandi club d'europa e mediocri club scandinavi(dove peró il rosenborg,esempio,é sempre in champions)era solo per dire quanto inutile e gravoso sarebbe per le varie societá ffronatre un discorso di questo genere. per contro, forse una "liga" senza squadrette farebbe bene alla Roma, almeno non perderemmo piú cosí tanti punti contro le "piccole"

d'accordissimo con giagno, stavo per scivere la stessa cosa.

et sursum corda!!!!!!!!!!

gnafo: tu pensi solo ai 10 punti di aiutini ed aiutoni che l'inter ha ricevuto,o alla super rosa di 33 elementi, ma pensa anche solo per un attimo al fatto che COMUNQUE l'inter stava per bruciarsi pure quelli, ma che gli ASROMAcentristi hanno sofferto pareggi contro ultime in classifica o perso un derby..o piú generalmente perso ben 13 punti negli ultimi minuti di troppe partite,ecco perché parlo di rimpianti.

x ferola: fa piacere vedere che oggi sei un po meno pessimista di ieri, ma una cosa non ho capito: chi dice che dobbiamo perdwere col torino perché lo scudetto é andato? chi fa sti discorsi?
x soros, rimane sempre valido ció che ho detto alla cena riguardo i paperoni d'oltreoceano, e mi riservo di commentare ció che accadrá DOPO la fine di questa stagione.

buongiorno pessimisti sfiduciati. vedo che siamo rimasti in pochi a pensare a questa stagione FINO ALLA FINE. Devo peró dire che quando perfino il capitano, in tv, al tg1 dice che ormai per lo scudetto é andata, mi prende un certo scoramento, figlio della figuraccia di sabato scorso...ci sono peró ancora cose per cui lottare. A gnafo mi sento di dire che si, questo é stato un grande campionato, dove probabilmente faremo anche il record storico di punti,fermo a 75, ma che é anche stato il campionato dei grandi rimpianti,dove abbiamo fatto di tutto per non approfittare delle pause nerazzurre, in un anno dove juve e milan erano comparse,la fiorentina immatura e solo l'inter da inseguire. nei prossimi anni sará un'altra musica, prepariamoci! pizza per tutti!!

e poi annamo direttamente in finale de cempionz!

se una cordata supercapitalista con ferola & caciara mi da una mano possiamo rilevare la Carlsberg e poi comprare l'albinoleffe e, attraverso complicate manovre speculative, arrivare fino alla lodigiani!

esatta l'osservazione dell'osservante osservatore, infatti il testo parla chiaramente di GRUPPO, ma la Roma é una delle voci del gruppo naturalmente

take me down to paradise City...giusto un paradiso di lucifero per saldare tutti questi debiti, ma intanto una squadra ancora lotta per raggiungere almeno una finale di C.I....all'Olimpico!

Ci sono almeno 340 milioni di buoni motivi per i Sensi per vendere la Roma. A tanto ammonta l’indebitamento consolidato del gruppo, secondo le stime più recenti, nei confronti delle banche. Il debito, recentemente rinegoziato, è per la maggior parte nei confronti di Unicredit, che con l’acquisizione di Capitalia ha ereditato i rapporti della famiglia proprietaria dell’As Roma con Banca di Roma. Per avere un’idea di quanto possa essere pesante, basta un’occhiata alla situazione del gruppo nell’ottobre scorso, prima della rinegoziazione con le banche e dopo l’approvazione del bilancio della Roma 2000, srl della famiglia che detiene la partecipazione nel calcio. I debiti al 30 giugno scorso sono di 185,6 milioni di euro, ma nei bilanci ci sono anche prestiti infragruppo per cui la società ha 51 milioni di crediti verso altre realtà del gruppo Sensi.

Le banche creditrici sono due: oltre a Unicredit, c’è anche Antonveneta, che ha concesso un mutuo nel 2002 e che ha in pegno una parte delle azioni della Roma (il 2,75%) e ipoteche su un complesso della famiglia fatto di terreni e fabbricati tra Orvieto e Piegaro, in Umbria; ma anche un palazzo a Roma. Alla stessa banca, in corso di acquisizione da parte di Montepaschi, fanno capo anche un finanziamento da 5,2 milioni e un conto corrente scoperto per 6,7 milioni. A gestire i rapporti con i Sensi per conto delle banche è però Unicredit. E proprio con la banca di Profumo gli scoperti di conto corrente assumono proporzioni imbarazzanti. Sono circa 140 milioni distribuiti su sei conti diversi (53,7 erano concentrati in unico conto, il 77852-59) dunque esigibili a breve. Ma grazie agli accordi del 2004 - quando Banca di Roma prese il 49% di Italpetroli e di fatto operò il salvataggio del gruppo - non vengono applicate su questi conti le commissioni di massimo scoperto. E dunque l’interesse pagato da Roma 2000 è l’Euribor più l’1%, tasso di gran favore per un normale correntista ma che data la situazione del gruppo Italpetroli non è comunque facile da gestire. Tra ipoteche, pegni e fidejussioni - compresa una da 51 milioni concessa da Franco Sensi sul proprio patrimonio personale - Antonveneta si è cautelata e il valore delle garanzie supera di gran lunga l’esposizione. Banca di Roma un po’ meno, diciamo. E solo 105 milioni su 140 sono coperti da garanzie. La Roma 2000 ha perso 5 milioni nell’ultimo esercizio e il revisore non ha firmato il bilancio, ritenendo che non esistano i presupposti per la continuità aziendale. Una situazione pesante, alla quale la rinegoziazione ha posto un freno temporaneo. Solo un freno però, perché la sostanza dei rapporti è rimasta la stessa.

Nel dettaglio, sono stati fissati nuovi obiettivi per la riduzione dell’indebitamento in cambio dell’opzione sul 2% che avrebbe permesso al gruppo bancario di diventare primo azionista dell’Italpetroli. Detto questo, per Rosella Sensi e il resto della famiglia vendere la partecipazione nella Roma è una necessità, più che una questione di volontà. Il problema è quanto vale, piuttosto. Secondo i bilanci della Roma 2000, il 66% vale circa 64 milioni. Sul mercato ne vale tre in più, ma soprattutto grazie alla forte speculazione che ha portato il titolo a raddoppiare di valore in pochi mesi (ieri un altro balzo del 14% a 1,16 euro). L’unico contatto reale finora è quello con la Inner Circle, società di consulenza finanziaria che però non si sa bene per conto di chi agisca. Forse Soros, più probabilmente qualche altro investitore interessato a mettere soldi nel calcio. Degli sceicchi di Dubai va detto che sono gli unici ad essere usciti allo scoperto, ma ieri i Sensi hanno detto di non aver avuto «alcun contatto» con loro. Dall’altro lato, per conto dei Sensi, sta lavorando Rothschild - che in realtà qualche contatto con gli arabi lo avrebbe avuto - per le cessioni e la Banca Finnat per la parte di ristrutturazione finanziaria. In attesa di un nuovo padre-padrone per Totti & C.

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