COPIO&INCOLLO DAL SITO DI LORENZO....stupendo:
Questa partita era la prima partita interna con il Milan dopo la morte di Antonio De Falchi, avvenuta a Milano il 4 giugno 1989. Gran parte degli ultrà della Sud hanno seguito la partita in Gradinata Nord (le fiamme che si vedono nella prima foto sono per l'appunto in gradinata Nord), per essere più vicino ai milanisti. Dopo la partita gli ultrà hanno tentato di assalire i tifosi avversari, scontrandosi a più riprese con le forze dell'ordine. * Un ricordo di Stefano, tifoso milanista:
"Sono Stefano, tifoso milanista del 1965, appartenente dal 1977 alle disciolte Brigate Rossonere. Cercherò di essere il più possibile imparziale attenendomi ai fatti che ricordo meglio ( ...sono passati tanti anni! ).
Ero stato all' Olimpico per la prima volta due anni prima ( lo 0 a 2 che ci lanciò al primo scudetto di Sacchi): era una questione di principio tornare a Roma, per la prima volta, dopo i fatti del povero De Falchi. Che fosse una partita a rischio incolumità lo dimostra proprio il fatto che fossimo in numero più esiguo del solito, anche se il numero di biglietti era ridotto soprattutto perchè si giocava allo Stadio Flaminio, essendo l' Olimpico in rifacimento. Esserci era diventato, comunque, tanti o pochi che fossimo, una questione di onore. Ad accoglierci alla stazione, come due anni prima e come avveniva regolarmente in quegli anni, c'era il famoso ispettore di polizia che assomigliava ad Andy Luotto, sempre con il suo impermeabile beige e con i suoi modi arroganti e indisponenti. Uno degli sbirri più insopportabili che avessi mai incrociato. Il Flaminio e la zona circostante erano una novità per noi, che non conoscevamo le strade e le piazze limitrofe e che per questo motivo eravamo ancora più tesi e guardinghi. Arrivati davanti allo stadio, inquadrati dalla polizia , molta della quale a cavallo, attendevamo l'ingresso, quando ci fu una prima carica dei romanisti, con un fitto lancio di torce. Scoppiò una bomba carta di una potenza davvero inaudita, che creò una nebbia fittissima e che , sono sicuro, fosse " farcita" di chiodi o di pezzi di ferro, perchè sentimmo distintamente il tintinnio contro le auto, i marciapiedi e i cartelli stradali. Fortunatamente ( per noi...) non vi fu nessun ferito. Dopo qualche istante di smarrimento qualcuno ordinò la carica. Ricordo indelebilmente le barriere divisorie stradali ribaltate, con la polizia a cavallo che ci inseguiva e cercava di ricacciarci indietro. I romanisti arretrarono e la polizia si frappose tra le due parti. Dentro lo stadio il clima era incandescente. I tifosi della Roma erano, ovviamente, avvelenati per i gravissimi fatti di un anno prima. Verso il nostro settore arrivava di tutto ( oggetti, torce, bottiglie...). La partita fu una passeggiata per il Milan, che vinse 4 a 0 e questo esasperava ancora di più gli animi dei tifosi di casa, mentre per noi divenne motivo di ulteriore provocazione. Ricordo , poi, l'incendio al cartellone pubblicitario nella parte di curva più a ridosso del nostro settore e soprattutto i cori, davvero inusuali : " Sta a giocà, sta a giocà da solo...Rudi Voeller , sta a giocà da solo..." e " La Primavera, vogliamo la Primavera! ...." scanditi dai romanisti in segno di protesta verso la loro squadra. Cori che poi, a Milano, avremmo continuato a cantare tra di noi, per lungo tempo, come cenno di intesa tra quelli che " al Flaminio" c'erano stati.....
Complimenti , come sempre, a Lorenzo per l'impareggiabile sito....e un saluto a chi ha vissuto quegli anni ruggenti.
Stefano Pozzoni"
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