Ghestbuc della Brigata Odoacre Chierico

C’ho dato ancora.E mi sento in dovere di scusarmi pe le cazzate che ho scritto negli ultimi due anni.In cui,suggestionato dall’ingaggio di Murigno,vi ho scassato le palle co l’irrealistica quanto irragionevole convinzione di vedere la Roma nel breve periodo fra i top club perlomeno in Italia.La realtà è che la maggior parte della squadre italiane stanno co la merda alla gola,pronte al fallimento.La realtà è che semo forse quelli messi peggio.I Friedkin hanno immesso nelle casse della società decine di milioni per arginare un debito societario stratosferico.Facendo un solo acquisto (Celik porcodio).Celandosi dietro la pagliacciata del FairPlay finanziario,scampando dalla pubblica inquisizione con i parametri zero(la Roma ha il terzo mite ingaggi della seria A) e grazie alla permanenza,dovuta per lo più all’assenza di proposte allettanti,di un allenatore capopolo dalla personalità straripante,capace di per se di garantire 40.000 abbonati.Il resto è noia.Il resto è e rimarrà rometta…purtroppo

Fatemi fare un paio de considerazioni. negli ultimi 4 anni semo stati 3 volte semifinalisti in Europa. Il che,a prescindere dal declassamento dalla champions alla conference, rappresenta di per se un risultato straordinario. Considerata la nostra scarsa attitudine nelle competizioni continentali ma sopratutto perchè arrivato in un contesto di palese ridimensionamento del calcio italiano.
Anche se In Europa poi abbiamo subito tremende goleade ed umiliazioni,abbiamo conosciuto le più brucianti delusioni.
Ma quest’anno,e fanculo la scaramanzia,sarà la forza di uno stadio finalmente stracolmo,sarà perchè la missione non è impossibile, sarà che c’avemo un allenatore che sa come si fa, sono pervaso da un parapiglia di emozioni contrastanti ma gagliarde. Mi sento vittima delle sensazioni positive, coscientemente esposto all’ennesima dolorosa disillusione. Consapevole però che l’occasione è ghiotta perche la Roma dopo un anno di Murigno non è mai stata così solida dai tempo di Capello.
Insomma io ce credo, faró male,starò male. Ma credo. Daje raga

Scostante,incostante,indecifrabile.Tediosa ma incisiva.Insensata ma cinica.Io credo che ne sto 2022,tralasciando gli ultimi 20 minuti co la Juve,si sta delineando la Roma de Murigno. Che,è bene ricordarlo, ha sempre preferito la concretezza all’estetica. La Roma è ancora squadra indecifrabile ma che ha fatto dieci risultati utili consecutivi. A tratti inguardabile ma mai remissiva(a parte il crollo emotivo con la juve). Se c’avemo il coraggio de pazientà, è se c’avemo qualche soldo da spendere, il prossimo campionato ce rivelerà la vera identità della Roma de Murigno.
Capitolo Italia: la qualificazione l’avemo persa prima della Macedonia. Avemo pagato a caro prezzo una prestazione insulsa co la Bulgaria e l’implacabile rotazione del fattore culo. L’europeo l’avemo vinto coi rigori che c’hanno di fatto estromesso dal mondiale.Tutti sti discorsi sulla necessità di rifondare il calcio italiano, sui troppi stranieri,sull’inedeguatezza dei settori giovanili, a luglio non l’ho sentiti.La verità è che nel 2022 il calcio è appannaggio di tutto il mondo o quasi. Non c’avemo più quella supremazia calcistica di 30 anni fa che rendeva la qualificazione scontata.

Volevo fa un semplice copia e incolla di quanto scritto dal suocero de chinellato, capace con poche parole di definire il male incurabile che attanaglia sta squadra. O meglio la società tutta. Perché la caratteristica immutabile della Roma negli ultimi anni, nonostante le numerose rivoluzioni tecniche e societarie subite, è sta reiterata indole remissiva che ci rende provinciale co le grandi ed estremamente vulnerabili co le piccole. E qui vengo vengo al punto:il suocero è fin troppo ottimista nello sperare nei 6 punti su18 perchè la prestazione indegna è sempre dietro l’angolo. Ma anche pensare che il problema so le punte è fin troppo riduttivo. Il vero problema è che la Roma non è stata costruita ma rappezzata, è sostanzialmente un cantiere aperto su cui non convergono le idee dell’ingegnere e dell’architetto. Io stesso ho scritto de mentalità rinnovata e di giocatori trasformati dalla cura Murigno. Ma la verità è che è stata una pia illusione, l’ennesima alla quale me so voluto aggrappà stremato da stagioni caratterizzate da infausta mediocrità. Me dole il core ammetterlo ma semo una squadretta. Rimanemo costantemente un progetto nei fatti incompiuto. Ad oggi semo un ambaradam de pippe, buoni giocatori e potenziali campioni che sul campo non vanno mai oltre il potenziale ma che anzi spesso ci espongono a figure indegne. Detto questo, avanti co Murigno. Avanti senza dubbi perché de meglio non trovamo sicuro e perché forse è uno dei pochi che col carisma e co una studiata e strategica destabilizzazione può sovvertire la storia de sta Roma.
P.S. Su Zaniolo ha esagerato, non puoi dì che se ne deve annà. Ma chi de noi non pensa che è costantemente bersagliato da arbitri e avversari nonostante un atteggiamento tutto sommato corretto sul campo??

Ormai devo ammettere di esser stato travolto da un insensato ottimismo. Devo ammettere di aver ingenuamente creduto che l’ingaggio di un allenatore carismatico e titolato avrebbe potuto sopperire alla evidente mediocrità della rosa. Devo ammettere di essermi sbagliato. L’agognato salto di qualità a livello di mentalità resta una chimera. Inutile girarci attorno, rimaniamo un rometta, futilmente feroce negli atteggiamenti, ma totalemte priva degli attributi necessari per competere ad alti livelli. Al netto di qualsivoglia errore arbitrale siamo ancora succubi del complesso di inferiorità generatosi negli ultimi anni.
Io ancora so convinto che a Murigno qualcosa nel medio termine è stato promesso. Ma ad oggi semo sempre lì, invischiati nella mediocrità e nella fatua speranza de ritornare ad essere squadra vera. Io dico che ormai semo costretti a credere nel progetto Murigno. Rivoluzionare sarebbe folle e insensato. Costretti a subire l’ennesima stagione triste e banale. E un pizzico de quell’ottimismo magari eccessivo ancora m’è rimasto. Io ancora ce voglio crede nel progetto dei Friendkin. Sarò fesso e rincoglionito, ma nonostante tutto c’è voglio ancora crede

Questioni politiche di poco conto. Nel 2021 è ridicolo e antistorico schierarsi in fazioni che non hanno più ragione di esistere. L’apologia di quello che è stato non è altro che ingenua nostalgia, nonché una banale quanto utopica soluzione ai problemi di oggi. M’è espongo: avete rotto il cazzo co sto fascismo e comunismo. La verità è che semo una generazione de gloriosi imperturbabili, saldamente indifferenti nella sostanza alle ingiustizie ed alle malefatte, vittime inerti dell’apocalittica incompetenza di una classe politica di cialtroni e ciarlatani.
Tornando alle cose serie. Co la Juve per me è determinante. Solo se a Torino famo una partita vera potemo consideracce fuori dal tunnel della mediocrità. Nelle prossime partite dovemo dimostrà qualcosa. Dovemo necessariamente lancià un segnale. Negli ultimi anni ce semo assuefatti all’anonimato, ce semi abituati alla sconfitta co le squadre importanti. E Torino per me è il crocevia. In uno stadio in cui avemo fatto si e no 5 tiri in porta in cinque anni spero de vede una squadra matura, concreta, rappresentazione del suo allenatore.

Ancora non m’è passata quella sensazione de malessere e fastidio per quanto visto nei primi 25 minuti del derby. Perché non è ammissibile riscendere in campo con lo stesso approccio insensato e dilettantistico de nove mesi fa. Perché ce risemo cagati addosso di fronte ad una squadretta de bulletti sopravalutati. Ma rispetto a gennaio, quando ci prostrammo vergognosamente, quando allo sbando totale fummo graziati dal subire una sconfitta indecorosa, s’è visto perlomeno un minimo d’orgoglio. Sia chiaro che questa Roma è ad oggi ancora una Rometta, non idonea a competere per grandi traguardi. Ma se vede perlomeno la tigna e il fervore, se vedono gli esterni d’attacco difendere, se percepisce uno spirito de squadra. L’obiettivo de Murigno per quest’anno è vince qualcosa, coppa Italia o conference lig, per far capire che a Roma qualcosa se po fa. E personalmente, nonostante un bilancio disastroso, so sempre convinto che nel medio termine il progetto Friendkins è importante.

Scorrendo i messaggi me trovo d’accordo co praticamente tutti. Le prime partite hanno manifestato una Roma diversa, forse non migliore nel gioco, ma tosta come non si vedeva da anni. Se posso faccio tre considerazioni:
1) Murigno non ha scelto Roma perchè costretto o perché senza alternative. Uno come lui non se puó accontentà di allenare una squadra da metà classifica. O meglio, non c’ha ragione de accontentasse. Il suo atteggiamento mai domo, l’occhi spiritati e la sua volontà de calarsi totalmente nell’ambiente romanista me fanno ben sperare perché probabilmente è stato attratto da un progetto importante nel medio termine. Non scordamoce che avemo ingaggiato un allenatore top, bravo, stronzo ma ultra vincente. Uno come non si vedeva a Roma
dai tempi di Capello che lasció un super Milan per allenare una squadra di gangheri. Uno che poi, dopo un’anonima prima stagione, accontentato dall’acquisto di tre super giocatori, ci regaló lo scudetto (ma anche tanti rimpianti e l’amarezza del tradimento).
2) tutto quello che fa o dice Josè è pura strategia. La sua testardaggine nel far giocare 13/14 giocatori non è altro che un implicito messaggio diretto ai tifosi ed all’ambiente tutto: faccio giocà solo quelli che ritengo all’altezza, al costo de spomparli, de prende inevitabili batoste e d’arrivà sesto, ottavo o decimo. Il messaggio è che è venuto sostanzialmente pe creà una squadra capace di voncere, fregandosene il cazzo di creare plusvalenze e di far lievitare il valore de Villar & company.
3) Murigno in du mesi, solo de carisma d’ingegno e capacità comunicativa, ha elevato sensibilmente il livello individuale de almeno metà rosa ed ha trasformato una squadra che si gongolava nella sua mediocrità in un gruppo feroce e volitivo, che nelle difficoltà si esalta invece di sgretolarsi. Da quanto è paraculo ha fatto crede a Cristante che è un centrocampista totale e determinate (co risultati alterni è vero, ma rispetto a l’anno scorso….), ha scelto personalmente responsabilizzandolo al massimo il portiere, sta trasformando Mancini in un leader difensivo coi controcazzi, ma sopratutto ha trasformato un frammentario quanto timido talento in un giocatore risolutivo e carismatico, insomma un degno capitano.

Il suocero di Chinellato ha ragione su du fronti: Murigno gasa. Gasa a prescindere. Perché avemo ingaggiato finalmente un allenatore carismatico, co le palle, irriverente in quanto vincente (al contrario di qualche personaggio toscano che inspiegabilmente ancora riesce ad accaparrarsi ingaggi milionari nonostante sia ormai materiale buono solo per gli imitatori). Ma c’ha ragione anche sul fatto che l’innumerevole perpetuarsi di infortuni di giocatori della Roma, sia nella nazionale che nel club, non può essere un caso. La probabilità di infortunio di un giocatore della Roma in statistica viene definito outliner, ovvero dato anomalo da non prendere in considerazione. Indi per cui o c’avemo una iella inenarrabile o qualcosa è stato ed è tuttora sbagliato nella gestione dell’integrità fisica dei nostri. Avemo cambiato praticamente ogni anno staff medico, fisioterapisti, allenatori, preparatori atletici ed anche giardinieri, ma l’ecatombe è inarrestabile. Ed essendo martoriati in particolare da rotture di legamenti ossa e tendini, cioè da infortuni difficilmente non attribuibili ad entità ultraterrene a noi avverse, comincio a considerare attendibile l’opzione di amaro braulio

L’infortunio di Spinazzola, sportivamente drammatico nonché pesantissimo per la nazionale, paradossalmente da tifoso romanista me fa tirare un sospiro di sollievo. Se è vero che prima del 2022 non lo rivedemo in campo, è vero anche che probabilmente scongiura l’ennesima cessione “aggiustabilancio” di uno dei migliori giocatori della rosa. Anzi, ad oggi forse il migliore. A sto punto comincio a crede che sto ragazzo, fragile come il cristallo ma devastante come un uragano, abbia nel destino la maglia giallorossa. L’ingenuità della juve e lo scellerato dietro front dell’Inter, c’ha permesso di godere di uno dei migliori terzini al mondo. Delicato si, ma quando in campo sempre determinante ed incisivo, incontenibile in attacco e prezioso in ripiegamento. Una rivelazione in nazionale solo per chi non lo ha visto giocare nella scorsa stagione.Il paragone co Zaniolo è poi inevitabile. Una Roma con entrambi abili sarà un Roma nettamente più forte.
Capitolo mercato: rimango dell’idea che Murigno 2/3 forti li pretende.Ma la priorità è sfoltire una rosa che, tra acquisti scellerati ed il ridicolo tentativo di risolvere il problema con i prestiti con diritto di riscatto di giocatori irriscattabili, è ormai numericamente insostenibile. Pinto non mi convince per niente. Finora un fantasma che se vede, che non fa niente, ma che sta a fa?(Murigno l’hanno ingaggiato direttamente i Friedkins). Considerato però che fui entusiasta dell’ingaggio di Monchi, indiscutibilmente il peggiore DS della storia della Roma, significa che me posso facilmente sbaglià. Speriamo bene…

Concordo al 100%, come sempre, col notaro. Evitamo la figuraccia ma il dover giocare sta coppa de serie c non so quanto sia positivo. Non so quanti denari possa portare, ma il turno infrasettimanale con una rosa, a meno di stravolgimenti importanti, corta porterà più svantaggi che aspetti positivi. Vedemo un po’ che succederà. Ribadisco che la prossima stagione sarà cruciale. Presumibilmente non vinceremo un cazzo ma inevitabilmente paleserà i veri obiettivi della nuova dirigenza. Inevitabilmente l’arrivo di Murigno ci piazza sotto i riflettori e caricherà l’ambiente di aspettative. Il prossim’anno sarà complicatissimo perché di certo in una estate non costruiremo una corazzata ma so sicuro che allo specialone qualcosa è stato promesso, perlomeno nel medio termine. Ricordo che Capello alla prima stagione ha fatto quinto, e poi con tre innesti importanti ha vinto lo scudetto (per poi impunemente perderli un altro paio). Delusione, aspettative, giramento de coglioni e passione sconsiderata. Mi preparo ad un altro vortice d’emozioni, ad un altro giro sulle montagne russe, forse ancora più alte. Arrivederci ad agosto e sempre forza Roma

non succede mai un cazzo . . .

Anche se pe la classifica poco contava vince il derby conta. Cazzo se conta. Per noi tifosi in primis, per l’orgoglio in secundis, ma soprattutto, speriamo, per accrescere la mentalità e l’autostima dei giocatori che rimarranno. Perché finalmente vinciamo con una squadra meglio messa in classifica. Ma se è vero che arriva con quella più abbordabile e mediocre, è vero anche che era pur sempre un derby, e che avemo manifestato una parvenza de carattere e de palle seppur solo alla fine de una stagione che c’ha regalato un sacco de batoste e de legnate. Nonostante tutto, nonostante i rimpianti e lo scoramento, la goduria è vera e importante. Sto a gode, immensamente, e sta vittoria orgasmatica m’ha fatto rispuntà un minimo de ottimismo. Salutamo un allenatore tanto signorile quanto anonimo. Salutamo due anni de montagne russe, de pochi alti e de pochi bassi. Due anni de “Fonseca se deve italianizzà, se deve adeguà ar campionato italiano”. Me dispiace dillo ma so stati du anni de nulla, de qualche illusione e poco più. Di alibi per il cambio de proprietà, di recriminazioni per gli infiniti infortuni. Ma sostanzialmente so stati du anni di una Roma senza identità, senza carattere, che ha cambiato titolari, tattiche, capitàni e moduli di gioco. Senza mai, sostanzialmente, capicce un cazzo. Come ho detto me sento dentro ricresce l’ottimismo. Ma so anche consapevole che co Murigno o famo il botto verso l’alto o lo famo verso l’abisso. Ma dopo due anni de gnente o poco più c’ho una voglia matta de vedere quello che combina sto specialone e de godemme la difficoltà di Sky e della gazzetta dello sport nel dover necessariamente, pur se in malcelata controvoglia, prenderci in considerazione per la straordinaria coda mediatica che se porta dietro. La speranza mia è che Mou se porti dietro un mercato importante, se non quest’anno, come tanti dicono, il prossimo. Quindi speramo e tifamo. Come sempre tifamo e speramo

La bella notizia è che avremo preso un allenatore de spessore. Uno tosto, anti juventino e incredibilmente stronzo. Che, a parte la notorietà e l’immenso bagaglio mediatico che se porta dietro, è uno che ha vinto. E ha vinto tanto. Ma sopratutto, so convinto, è uno dei quegli allenatori che se c’è cascato significa che gli è stato promesso un mercato importante, fatto da almeno 3/4 giocatori veri e pronti, e non diciottenni promettenti boni solo per le plusvalenze. E significa anche e soprattutto che sti Friedkin c’hanno voglia d’investì davero nel progetto Roma. La brutta notizia è che mó arisemo costretti a sognare ed a sperare che finalmente qualcosa cambierà. Semo costretti ad illuderci ancora. Io, aldilà dell’annuncio de murigno, so imbestialito e incazzato per una stagione buttata al vento in 45 minuti. E se è vero che Fonseca è un signore e un buon allenatore è vero anche che sto tipo di personaggi, capaci ma non dotati della necessaria carogna, la Roma se li magna e li annienta, a prescindere dalle idee e dalla competenza (vedi Gigi Enrique). Insomma so deluso, scazzato, ma pacatamente ottimista. C’ho sensazioni altamente contrastanti. E, lo dico sinceramente, me passato pe la mente de abbandonare il tifo praticante. Ma poi come fai? Come puoi pensare di farne a meno de cotanto amore??Nonostante la frustrazione e la rabbia, prevale sempre la passione pe sta squadra. Pe sti colori. Io non so de Roma e devo combatte quotidianamente con pseudo-tifosi che si pavoneggiano delle vittorie di una squadra di cui non sanno manco chi gioca. Ed è proprio lì che me sento fortunato a esse romanista. Non tocca scordasse mai de quanto cazzo è bello esse romanista....

Ricominciamo da zero. N’altra voltra.... ma che cazzo vuoi ricomincia, ma che cazzo vuoi rinnovà. Me so rotto li coglioni de piglià ste batoste. Me so rotto li coglioni di prendermela co giocatori, allenatore, dirigenti, preparatori, medici, custodi e giardinieri. Insomma me so proprio rotto il cazzo. Prendere cinque gol in un tempo quando sai che devi affrontare una partita e mezzo de sacrificio, ma soprattuto come dice Rudolf prendere gol dopo due minuti (due!!!) in contropiede Dio cane!!!!, non ha giustificazioni. La Roma non si discute ma si ama, è vero. Ma, e me piagne il core a dillo ma non ce nascondemo, semo diventati una barzelletta. E illuderci di svoltare contendendo i giocatori sul mercato al Genoa e al Verona è pietoso. Sono affranto, deluso, incazzato e logorato dall’ennesima figura de merda. In un momento come questo che cazzo conta fa l’elenco di quelli da tenere o quelli da comprare. Che cazzo conta!?!??! In fondo, come sempre, c’ha ragione er notaro perchè non succede mai un cazzo. Perché rimanemo sempre lì, nelle sabbie mobili della mediocrità e dell’eterna speranza. Nel paradossale incastro tra una tifoseria straordinaria senza eguali e una squadra che nei momenti topici si scioglie. Scusate lo sfogo condito da rabbia e scoramento. So dilaniato dal dolore. Perché alla fine sta squadra è qualcosa di più del tifo. È qualcosa di più dei giocatori e della partita. La Roma è sentimento e passione, è dedizione e coraggio. La Roma è amore.
Forza Roma sempre

Goduria. E orgoglio. Perché la Roma ha fatto una partita vera, d’altri tempi. Considerate le assenze fuori e dentro il campo(Micky non era evidentemente pronto) abbiamo fatto una prestazione, secondo me, memorabile. Un veretout palesemente fuori forma ha fatto 25 chilometri de cattiveria e d’ignoranza. Mancini e Ibanez so potenziali campioncini, non ce stamo a nasconne. Il modesto Diawara inaspettatamente concreto. Sulle fasce due giocatori chiamati al sacrificio e che c’hanno messo tutto e forse (Calafiori) anche di più. medaglia al valore per Cristante perché da trequartista s’e ritrova lì, in mezzo alla difesa e, tranne nell’occasione del gol dell’AAC, ha giganteggiato. Capitan Pellegrini di concretezza, tigna e coraggio. Ma quello davanti davero gli rescindiamo il contratto? Davero ce privamo de uno così? Carisma, fisicità, presenza, tecnica e capacità unica di trasformare le spazzate in potenziali occasioni da gol. C’ha l’anni che c’ha, ma de uno così non me ne priverei mai. Ora c’avemo davanti non uno scoglio ma na montagna. Ma sognare è non è solo possibile. È doveroso. Io non m’accontenterei de uscì a testa alta. Io voglio la Roma in finale. Anche per vedè i gufi attaccasse ar cazzo (cit.)

Er notaro incredibilmente puntuale, come sempre. Co ll’aijax c’ha detto un culo indicibile. Ma questo è un segnale. Se anche Pau Lopez fa il fenomeno qualcosa vorrà dì. In campionato dentro Fazio Jesù Santon, Pastore(se ancora è bono a camminà) e qualche primavera promettente per fargli fare esperienza. Puntamo forte in Europa. L’unica via per riscattare l’ennesima stagione da montagne russe. Se recuperano smalling Micky e Spinazzola semo in grado de mette paura un po’ a tutti. E non me voglio portà avanti perché c’è una partita de ritorno da giocà allo stremo, ma l’eventuale semifinale col Manchester United sarebbe una finale anticipata (si lo so non se dice, ma me sto a toccà i coglioni). Per quanto riguarda il mister Fonseca ormai è out, in ogni caso. E pensare a gente come Juric e Cosmi(con tutta la stima è la simpatia che ho per quest’ultimo, romanista autentico e uomo arguto e verace) sarebbe un passo indietro. Ce serve un allenatore coi coglioni si, che se fa senti si, ma che sa anche gestire uno spogliatoio di giocatori di livello. Insomma ce serve un testa de cazzo alla Capello. Non un tifoso, ma un’autentico stronzo. E gli unici che me vengono in mente so Mourinho(irraggiungibile) Allegri( magariii) e Sarri che è un villano co le palle,che non se fa mette i piedi in testa, ma che se stuzzica l’orgoglio di uno spogliatoio cronicamente pigro so sicuro che fa foco e fiamme. Insomma come sempre sto a fa uno sproloquio che non vordì un cazzo. Anche perché se i Friendincks non vorranno investì qualcosa pe due/ tre giocatori de livello stamo a parlà al vento. Perché la Roma non se discute, se ama

Er notato sempre preciso e puntuale. La squadra sembra aver mollato. Il progetto, se c’era, s’è dissolto. So du anni che vedo la squadra de Fonseca e ancora non ho capito che vole fa. Per carità se adatta, s’impegna, c’ha l’infortuni,è costretto a mette dentro a turno Fabio Fazio diavuara e bruno ceres. Però porcodiaccio semo sempre lì. Una squadra incompiuta, na squadretta. L’unica speranza è che stamo a puntà forte su l’Europalig. Ma ad oggi c’è credo poco. E se pigliamo Sarri Madonnacane arisemo da capo.
Non so più che pensà.
Non so più che sperà.

Parlamoce chiaro. È evidente che non c’avemo la squadra pe lottà su due fronti. Il quarto posto è fondamentale perché primo obiettivo stagionale e perché porta tanti sordi. Ma porco due se
Io dovessi sceglie opterei a puntà forte per andare avanti in Europa lig. C’ha detto malissimo al sorteggio, sia per il quarto che per l’eventuale semifinale. Ma mai come quest’anno me sento che potevamo fa l’impresa europea. Io, nonostante tutto , me giocherei tutto lì, per prestigio e per dare uno smacco alle altre italiane ridicole in terra straniera. É
Vero che in Europa ancora non avemo incontrato squadre di livello, è vero che ci sono ancora evidenti lacune, ma se mettemo i giocatori migliori il giovedì , non vedo squadra che ci possa spaventà davero. Poi finirà che la società pretende de arrivà quarto, e co l’aiax schieramo Bruno ceres, chiumbulla e carletto peres. Pe arrivà a fine stagione co un pugno de mosche e quattro moscino. Spero solo de sbagliamme

Ma il fatto che hanno rinviato Juve-Napoli significa che in federazione come società non contamo un cazzo o che non contamo un cazzo in federezione come società ???!