il deflettore è il finestrino anteriore proprio della 127 che se apriva a triangolo. il "parimor" se chiama cosi proprio perchè se lo so inventati loro. parimor = nestlè= giudei = saviano.
ciccione de merda. Secondo quanto riferisce Mario Corsi nella trasmissione Te la do io Tokyo su Centro Suono Sport, l’entourage del principe giordano Adnan Adel Aref Qaddumi la prima volta che mostrò l’interesse all’acquisto di quote AS Roma, fu respinto dalla cordata americana. Oggi, a distanza di tempo, è stato richiamato da James Pallotta per ridiscutere il tutto. Lo stesso Corsi tiene a precisare che, secondo sue indiscrezioni e a differenza di quanto scritto sui giornali, la trattativa è iniziata ma è ancora distante dal chiudersi. Poi, durante la trasmissione, è stata riproposta l’intervista ad un avvocato, fatta due anni fa in redazione, nel quale si parlava già di un principe arabo.
1) er bidet serve solo per culo 2) sur bidet ce se mette tipo tazza der cesso 3) l'acqua der bidet deve esse rigorosamente fredda 4) se te lavi i piedi ner bidet te li asciughi con l'asciugamano der culo ma, poi te puzzano i piedi de merda. 5) il cazzo si lava o in doccia scappellandolo o nel lavandino ma senza scappelamento. 6) er bidet se po fa pure nel lavandino ma, non a casa tua. 7) dopo che cachi e te fai er bidet se te scappa poi fa un supplemento de pisciata. 8) dopo che torno da giappone avrò un'altra visione de bidet. 9) mentre te fai er bidet occhio a non mettete un dito in culo. 10) ferola frogio
Dovete infatti sapere che, tra i tanti danni fatti dalla giunta Rutelli, c'è quello della sosta a pagamento. I parcheggi di interi quartieri sono stati dipinti di blu ed è stato preteso il pagamento di una gabella per la sosta dell'auto. Badate che non sono stati creati nuovi posti auto, ci si è limitati a dipingere (e a far pagare) quelli che già esistevano. Inoltre non sono neanche state lasciate aree di sosta libere, magari un po' più lontane da quelle a pagamento. I residenti del quartiere hanno avuto diritto ad un permesso di sosta (uno per famiglia) per quel quartiere ed in alcune zone non è stata neanche concessa la sosta ai residenti.
Questa situazione ha accontentato, e solo parzialmente, i commercianti ed ha scontentato tutti gli altri, in particolare i lavoratori dipendenti costretti (dalle condizioni del trasporto pubblico o dalla distanza della zona di residenza) a recarsi al lavoro in auto ed a pagare per quello che prima avevano gratis, tra l'altro con le stesse difficoltà di prima per trovare parcheggio.
I parcheggi sono stati dati in appalto ad una società, la S.T.A., che avvalendosi di ausiliari al traffico (assunti per chiamata diretta), multa chi non paga i parcheggi.
A Roma è cominciata allora ad essere raccontata la storia che la S.T.A. fosse di proprietà della moglie di Rutelli (Barbara Palombelli), della moglie di Tocci (il vicesindaco PDS) e della moglie di Maurizio Costanzo. La cosa ha tutte le caratteristiche della leggenda urbana: l'inizio ("un mio amico che lavora al comune mi ha detto che..."), la trama (ricca di dettagli, in alcune versioni anche con le quote di possesso azionario), le motivazioni della diffusione (l'esasperazione dei cittadini verso una giunta sempre più odiata) e .... la totale inconsistenza, visto che la S.T.A., pur non essendo una municipalizzata, è di proprietà, al 100% del comune di Roma.
La signora Palombelli ha assunto un investigatore privato per risalire all'origine della leggenda ed ha presentato una denuncia per calunnia contro ignoti, e la procura ha assicurato che "farà indagini approfondite, interrogherà i testimoni e cercherà di risalire agli autori".
Da questa vicenda si possono trarre almeno due conclusioni: la prima è l'odio dei romani per la giunta Rutelli (trovare oggi a Roma uno che dichiari di aver votato per Rutelli è ancora più difficile di quanto non fosse, dopo "mani pulite", il trovare qualcuno che dichiarasse di aver votato per Craxi); la seconda è l'incapacità di interagire nel mondo della comunicazione da parte della signora Palombelli, che pure fa la giornalista (e che evidentemente ignora il meccanismo della smentita che conferma: mentre commentavo al bar, leggendo il giornale, la notizia della denuncia contro ignoti una signora ha commentato "Ah, era implicata pure la moglie di Costanzo, non lo sapevo, speriamo che le arrestino tutte! "
Hitler aveva un testicolo solo. Adolf Hitler aveva un testicolo solo. Cosa che non era mai stata provata e che oggi il “Sun” di Londra comprova. Il quotidiano del Regno Unito afferma infatti di aver raccolto testimonianze che risalgono alla prima guerra mondiale secondo cui il futuro dittatore fu ferito a uno dei testicoli durante la battaglia della Somme. E' facile immaginare che il Führer abbia voluto nascondere la propria menomazione a tutti i costi, una canzone satirica britannica della Seconda guerra mondiale ne parlava, ma nulla di più.
Oggi però la fonte è autorevole: il dottor Johann Jambor, medico dell'esercito tedesco nel conflitto '15-'18, negli anni '60 lo rivelò a un prete, Franciszek Pawlar, il quale lo appuntò tra le sue carte. Il “Sun” sostiene che quella annotazione e' stata ritrovata 23 anni dopo la morte di Johan, scomparso a 94 anni nel 1985.
Ma non basta. Un suo amico, Blassius Hanczuch, ha confermato al giornale il racconto fatto al prete: ''Nel 1916 ci fu la durissima battaglia della Somme. Per molte ore, Johan e i suoi compagni raccolsero feriti. Si ricordava di Hitler e diceva che urlava perché aveva l'addome e le gambe ricoperte di sangue. Era ferito: aveva perso un testicolo e chiese subito al dottore se poteva ancora avere bambini''.
Dato il personaggio, c'è ora da chiedersi se questa particolare invalidità abbia contribuito al peggioramento della depressione cronica e del quadro psichico di colui che in “Anatomia della distruttività umana”, Herich Fromm addita come soggetto afflitto dai più gravi disturbi mentali.