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26/05/2003 12:02:20 |
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mido è un fuoriclasse,ma ha la stessa testa di ibrahimovich...di cazzo
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21/05/2003 13:43:20 |
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L'ESPERTO.....
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La notte prima so' annati tutti a scopa'!
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13/05/2003 10:34:26 |
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AMARCORD........COM'ERAVAMO CIRCA 200 PAGINE FA
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10737 data: 2003-02-18 10:57:54 Dott.Fabio ( manca l'email / manca l'homepage) ha scritto: secondo me è quasi impossibile, però credo fermamente che je rompemo er culo perchè noi siamo la Roma e voi nun siete un cazzo ...certo che se dipendesse da noi e no da quei venti stronzi, avremmo già vinto tutto e di più ACCIACCAMOJE LE MAGHINE ACCECAMOJE I TIFOSI 10736 data: 2003-02-18 10:44:44 Chi puo'...faccia !!! ( manca l'email / manca l'homepage) ha scritto: La Roma in Champions League contro il Valencia dovrà rinunciare a Francesco Totti. I 45' disputati contro il Brescia non avranno seguito nella decisiva partita dell'Olimpico a causa di un fastidioso mal di schiena. Un problema per Capello, che deve già rinunciare per motivi diversi a giocatori come Candela, Emerson, Samuel e Dacourt. Il tecnico è consapevole delle difficoltà a cui andrà incontro, ma ha già pronta la ricetta per superare l'ostacolo Valencia: "Serviranno rabbia, grinta e tanto cuore. Cassano? Non è un vice Totti: sono entrambi giocatori di grande talento ma con caratteristiche differenti. Incontreremo una grande squadra, equilibrata, con un centrocampo forte e buone individualità. Aimar e Vicente sono veloci e saltano facilmente l'uomo. Carew è centravanti mobile e fa reparto da solo". "Il Valencia in Champions League negli ultimi anni ha fatto molto bene pur cambianto tanto indice di mentalità vincente e un buon ambiente. Non so quale formazione schiererò o chi giocherà a centrocampo. In Campionato abbiamo raccolto poco rispetto a quanto seminato, la realtà è che in Champions abbiamo zero punti e dobbiamo giocare la partita della vita contro una grande squadra. Il pubblico? Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile in questo momento". 10735 data: 2003-02-18 08:58:04 UR 77 Bob ( manca l'email / manca l'homepage) ha scritto: ER PA-E-LLA PEZ-ZO DE MER-DA clap clap clap 10734 data: 2003-02-18 08:38:53 Dott.Fabio ( manca l'email / manca l'homepage) ha scritto: buongiorno degustatori di vini sti cazzi delle assenze, dell'acqua alla gola, dei mercenari e del resto, stasera si deve vincere e basta. Domani se sarà andata male criticheremo cassano e montella, capello, sensi e tutto er cucuzzaro ma fino a stasera fede, fede e fede...speriamo di non andare a letto incazzati. dagoberto credo che sia er gatto guercio der cicoria ER PAELLA CE FA SCHIFO, VALENCIA DE MERDA VALENCIA DE MERDA 10733 data: 2003-02-18 08:31:33 Fabrizio ( manca l'email / manca l'homepage) ha scritto: Buongiorno calamaros, é proprio vero che si ritorna al passato....stasera la solita "partita della vita"...spero solo che per una volta 'ste cazzo de partite della vita vadano come DEVONO andare, ma..... X MICHELE: ma mo chi cazzo é 'sto Dagoberto ? 10732 data: 2003-02-18 08:13:17 michele'77 ( mikicola@libero.it / http://www.asromaultras.it/valori.html) ha scritto: *LE BOMBE DI michele'77* LA ROMA 2003/04 Pellizzoli Panucci Le Grottaglie Samuel Candela Appiah Emerson Dacourt Dagoberto Totti Adriano All.Capello o Mazzone GIANNINI MIO CAPITANO *NEL NOME DI ROMA IN ALTO I CUORI E FUORI LA VOCE* 10731 data: 2003-02-17 21:05:56 UR78 / B.O.C. ( manca l'email / manca l'homepage) ha scritto: Domani o ce lasciano i tre punti o li caricamo * COMMANDO CALLA SEZ. PAELLA ALLA VALENCIANA * 10730 data: 2003-02-17 16:52:05 CONTESTAZIONE E ONORE ( manca l'email / manca l'homepage) ha scritto: 10729 data: 2003-02-17 16:17:30 UR 77 Bob ( manca l'email / manca l'homepage) ha scritto: Se ripijamo Mazzone, per la gioia del Commando Calla 10728 data: 2003-02-17 15:59:42 Fabrizio ( manca l'email / manca l'homepage) ha scritto: ONORE A CHINELLATO e VOCE VOCE VOCE
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05/05/2003 09:34:18 |
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UNO DI NOI....
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Ibrahimovic arrestato: ubriaco 05/05/2003 di Leoni Giallorossi, articolo letto 14 volte
REGGIO CALABRIA - La Roma lo sta per prendere e lui si fa arrestare. Zlatan Ibrahimovic è stato fermato venerdì sera ad Amsterdam dalla polizia olandese per ubriachezza, poi è stato subito rilasciato. E come se non bastasse, ha preso sei giornate di squalifica per una rissa nella partita di Coppa d’Olanda con il Feyeenord, del 16 aprile scorso. L’arresto (poi revocato) è uno dei motivi che fa slittare il suo arrivo a Roma. Anders Carlsson, trentenne svedese e manager di Ibrahimovic, ieri mattina, da Londra, ha chiamato Franco Baldini, prima che il dirigente romanista volasse a Lamezia Terme (da lì, in auto, ha raggiunto Capello e i giocatori giallorossi). Il procuratore del centravanti dell’Ajax non aveva ancora letto i giornali italiani, ma era stato svegliato da un suo amico che gli ha letto quanto scritto dal più importante quotidiano politico svedese e di tutta la Scandinavia, Aftonbladet di Stoccolma. E cioè i dettagli, quelli riportati anche da Il Messaggero, della telefonata di Baldini, all’ora di pranzo di venerdì, allo stesso Carlsson, che era in un ristorante a Knightsbridge (tanto per dare un particolare in più a chi oggi deve per forza smentire): appuntamento a Roma domani, per firmare il contratto quinquiennale promesso da Sensi all’attaccante svedese, e addirittura la richiesta di Carlsson a Baldini dei fax per ufficializzare la proposta della Roma. Fax preparati a via Aurelia e spediti, a quanto pare, dallo stesso Baldini venerdì pomeriggio da Trigoria. In grande imbarazzo, Carlsson, sollecitato dai cronisti svedesi, ha fatto muro: «Di questo argomento non parlo». Ne ha parlato, invece, con Baldini, per organizzare il probabile cambiamento di programma. Ibrahimovic, era stato già prenotato l’albergo in centro, doveva arrivare a Roma. Invece sarà Baldini ad andare con il contratto dal giocatore, a Londra, negli uffici londinesi del suo procuratore Carlsson. Del resto Baldini a metà settimana deve spostarsi a Leeds per il riscatto di Dacourt ed è obbligatoria la sosta nella capitale inglese per cambiare aereo. Ne approfitterà per portare la documentazione a Carlsson e mostrarla anche a Ibrahimovic. Sensi, dunque, al momento non interviene. «La trattativa è affidata a Baldini». Ma il presidente conferma la strategia della Roma: «Io la mia offerta all’Ajax l’ho fatta, per avere la metà del giocatore. E ovviamente penseremo anche al riscatto». La cifrà, per la comproprietà, è di 7 milioni di euro.
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24/04/2003 12:54:09 |
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10/04/2003 12:50:04 |
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mortacci tua, sua e de chi v'ha messo ar monno !!!
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26/03/2003 11:54:24 |
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La stampa e la tv ce l'hanno sempre coi biancoblu.....
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Marocchino pestato, il pm: «Tentato omicidio» Secondo il magistrato i cinque supporter laziali che aggredirono Kay Abdel agirono per motivi razziali Volevano ucciderlo, perché extracomunitario. L’imputazione sostenuta dal pm romano Andrea Sereni parla chiaro: concorso in tentato omicidio con l'aggravante di aver agito per motivi razziali. Questo il capo d’accusa con cui il magistrato ha chiesto il rinvio a giudizio di cinque esponenti del gruppo “Irriducibili Lazio" ritenuti responsabili dell'aggressione al marocchino Kay Abdel, 31 anni, inseguito e pestato a sangue il 14 settembre dello scorso anno nel quartiere dell'Ostiense. Il provvedimento, sul quale si pronuncerà il gip Guglielmo Muntoni, riguarda Stefano Celi, detto “Er pasticca", Simone Belli, Mario Cascinelli, detto “Scintilla", Maurizio Vazzana, detto “Cortiletto", e Rossano Fuschillo. Celi e Belli hanno precedenti per «militanza di curva», con il primo che aveva già subito il provvedimento di allontanamento dagli stadi. Tutti e cinque gli indagati frequentavano la sede degli Irriducibili di via Bartolomeo Bossi, a pochi passi dal luogo in cui avvenne l'aggressione. Inizialmente solo uno dei cinque, Celi, si assunse la totale responsabilità del pestaggio, mentre gli altri esclusero di avervi preso parte. Poi, nel corso delle indagini, sono emersi, secondo la Procura, i riscontri anche per gli altri quattro tifosi. I cinque giovani hanno comunque respinto sin dal primo momento l'aggravante prevista dal “decreto Mancino" sostenendo che Kay rimase coinvolto in una rissa scaturita dalle molestie di un gruppo di marocchini, armati di cocci di bottiglie, ad alcune ragazze. Versione che è stata confermata anche dalle stesse testimoni. «Non c'è nulla agli atti processuali - è la tesi di Gaetano Scalise, uno degli avvocati difensori - per sostenere l'accusa delle finalità razziali». Domani, intanto, interrogatorio di garanzia per Fabrizio Toffolo, uno dei capi degli Irriducibili Lazio, e Gianluca Cavarischi, del gruppo “La Banda de’ noantri", arrestati lunedì per gli incidenti avvenuti il 15 dicembre scorso alla stazione Termini in occasione della partenza di un gruppo di tifosi laziali per Torino, per seguire in serata la gara Juventus-Lazio. I due indagati, accusati di devastazione, resistenza e lesione a pubblico ufficiale, compariranno davanti al gip Claudio Tortora. I reati contestati si riferiscono alla guerriglia scatenata da circa 300 ultras e culminata nel ferimento di 11 tra agenti di polizia e di dipendenti delle Ferrovie
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02/03/2003 18:29:00 |
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ahahahah autogol come paolo negro al derby ahahahah........io uno che se chiama pompino e uno che se chiama vergines nella roma nn ce lo vojo!!!!!!
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19/02/2003 14:16:47 |
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Per distrarsi....
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Penso di non commettere un errore affermando che Rangers-Celtic è il derby più passionale del mondo. Tale partita, infatti, è assolutamente unica per le implicazioni politiche, sociali e religiose che la caratterizzano. Tutte componenti che fanno di questa partita un evento fantastico tendente ad oltrepassare i limiti di comune partita di calcio. Per capire il fondamento di questa rivalità è necessario fare un salto di circa 1600 anni, risalendo a quella che è la tradizione cattolica irlandese. L'Irlanda, infatti, è stata convertita al cattolicesimo da San Patrizio nel 432. La popolazione irlandese visse abbastanza tranquillamente sino al Medioevo quando, successivamente all'occupazione degli inglesi, fu costretta a vivere in una condizione di semischiavitù. A partire dal 1500 la rivolta contro l'anglicanesimo dei colonizzatori iniziò ad assumere aspetti molto violenti culminati con la battaglia di Boyne (1690) che sancì la definitiva affermazione dei protestanti in quello che oggi è denominato Ulster.
Il regime di sfruttamento spinse molti cattolici, verso la metà dell'ottocento, ad abbandonare la loro terra per rifugiarsi prevalentemente negli Stati Uniti; ma almeno 400.000 di loro decisero di riparare in Scozia. Glasgow fu la città dove i cattolici affluirono maggiormente modificando radicalmente il suo tessuto sociale. Verso la fine del diciannovesimo secolo la città aveva, relativamente alla totalità della sua popolazione, un quarto di cattolici. Gli immigrati venivano visti come una minaccia per il lavoro e nell'immaginario collettivo i cattolici vennero considerati poveri, ladri e propensi alla delinquenza. Le marcate diversità esistenti non favorirono, in alcun modo, lo spirito di aggregazione tra le due componenti sociali in conflitto tra loro. E le differenze esistenti contribuirono ad emarginare socialmente tutti i cattolici. La divisione religiosa che separa in due la città non si materializzò sino ai primi anni venti (nel 1921 indipendenza dell'Eire). Mentre il Celtic, seppur orgoglioso del proprio status cattolico, ha mantenuto una politica di non segregazione (il più grande tecnico della storia dei Bohys, Jock Stein, era protestante). La comunità cattolica, pur diventando una realtà politico-sociale ben radicata, si ritrovò in una situazione economica abbastanza precaria.
E fu proprio per aumentare il suo peso politico e migliorare le sue condizioni economiche che decise di intraprendere tutta una serie di iniziative tra le quali, nel 1887, la creazione, ad opera di padre Walfrid, del Celtic Football and Athletic Club. La scelta dei colori biancoverdi con il quadrifoglio richiamava alla memoria la terra d'origine: l'Irlanda. La prima partita ufficiale di questo nuovo club venne disputata l'8 maggio 1888 contro la squadra cattolica di Edimburgo: l'Hibernian. I Rangers vantano una tradizione calcistica più consolidata (1872) e i suoi quadri dirigenziali dell'epoca pare che fossero legati all'oltranzismo antipapista dell'Orange. Il club manifestava fin dai tempi della sua fondazione una sorta di adesione all'anglicanesimo e la sua britannicità, sancita dal bianco, rosso e blu della propria divisa che richiamavano i colori dell'Union Jack.
Un'altra sostanziale differenza è sempre stata quella relativa alla diversa concezione che essi hanno sempre avuto nei confronti della gestione societaria. I Rangers sono sempre stati più inclini ad una gestione manageriale, mentre al Celtic prediligevano una gestione più familiare. La situazione cambiò radicalmente quando nel 1922 avvenne la divisione dell'Irlanda ed iniziarono una serie di lotte condotte principalmente dall'IRA (Irish Republican Army) che caratterizzarono il secolo appena trascorso. Nei derby andava costantemente in scena questo spaccato sociale, senza precedenti nella storia del calcio. Fu da quel momento che le tifoserie iniziarono a portare vessilli politici sugli spalti: tricolori irlandesi da una parte e l'Union Jack dall'altra. I canti del movimento nazionalista del Celtic, mentre i Blues risposero con Boyne Water, inno che celebrava la vittoria di Guglielmo d'Orange contro il cattolico Giacomo II. I tifosi dei Rangers, generalmente, sono sempre stati più violenti e aggressivi (il soprannome dispregiativo The Huns , gli unni). Gli hooligans adottarono il nome Inter city Firm (come quelli del West Ham), i quali presero posto nella Copland road end, la gradinata più famosa di Ibrox Park. Nel corso degli ultimi anni entrarono in contatto con gli hooligans del Linfield (squadra protestante di Belfast), e con quelli del Chelsea. I tifosi del Celtic, soprannominati Tims, sono sempre stati meno inclini all'atteggiamento hooliganistico e, nel tempo, hanno intessuto contatti con i tifosi cattolici del Cliftonville Belfast. In questi ultimi anni si è formata all'interno della tifoseria del Celtic una componente hooliganistica (Celtic casual). Nel corso degli anni gli episodi di violenza nei derby sono stati innumerevoli. Nel Œ99 un giovane tifoso dei biancoverdi è stato ucciso con una sassata alla testa da una pietra lanciata dai Blues.
Malgrado i numerosi segnali di distensione, la rivalità tra le due tifoserie non è mai venuta meno; nella stagione 89/90 è approdato alla corte del tecnico dei Rangers, Souness, il primo giocatore cattolico dei Rangers: Maurice 'Mo' Johnston. Questo avvenimento destò scalpore negli ambienti protestanti tanto che, tale episodio, procurò minacce di morte al calciatore stesso e al tecnico. Nel corso degli anni sono stati abbandonati alcuni capisaldi propri della tradizione del club. Infatti, dal campionato 9899, all'italiano Amoruso è stata affidata la fascia da capitano, il primo cattolico ad indossarla nella storia del club protestante. Nonostante queste aperture, la rivalità è tutt'oggi ben radicata. Perché Old Firm. Vuol dire antica ditta, così come è sempre stato denominato uno dei derby calcistici più antichi della terra. Un derby capace di impresssionare chiunque venisse coinvolto direttamente in tale manifestazione. Negli ultimi due anni, dopo circa un decennio di totale predomino dei Rangers, è stata la volta del Celtic. Fortunati protagonisti dell'Old Firm sono stati anche gli italiani Paolo Di Canio (Celtic), premiato anche quale miglior giocatore della Premiership scozzese, e, sulla sponda Rangers, Porrini, Amoroso e Negri.
Il primo derby fu disputato il 28 maggio 1888 nel nuovissimo Celtic Park, scesero in campo i Rangers e persero per 5-2. Una rivincita per tutta la comunità cattolica. Nel 1899 i Rangers si trasferiscono ad Ibrox, malfamato quartiere. In passato le cifre relative agli spettatori erano da capogiro. Nel 1939 venne stabilito il record assoluto di presenze per una partita in tutta la storia britannica: 118.567 . Il record relativo a Celtic Park era stato stabilito un anno prima con 92.000 presenze circa. Nel 1966, in occasione di un derby, venne coperta la Jungle, la gradinata nord di Celtic Park, ritrovo dei più accesi sostenitori biancoverdi. Nome determinato dal fatto che questo settore dava l'idea di una massa verde in perenne movimento. Un altro record, questa volta purtroppo negativo, fu quello relativo al derby del 1971. In quell'occasione morirono 66 persone nello Starway 13: per una volta i tifosi di entrambe la squadre furono uniti nel soccorrere i feriti e raccogliere i cadaveri. In quell'occasione i Rangers pareggiarono a tempo scaduto grazie ad una rete di Colin Stein ed il pubblico che stava già sfollando ritornò in massa causando lo sfondamento delle barriere. Il 10/5/1980 in occasione della finale di coppa di Scozia, disputatasi ad Hampden Park (stadio della nazionale scozzese), vinse il Celtic al termine di una partita tranquilla in campo e sugli spalti. Vista la calma apparente, la polizia abbassò la guardia consentendo ad un centinaio di tifosi biancoverdi un'invasione di campo al fine di festeggiare i propri beniamini. I blues interpretarono tale gesto come una provocazione e a loro volta invasero il terreno di gioco dando vita ad una rissa in campo. Negli ultimi anni le due società scozzesi hanno vanamente chiesto di partecipare alla Premiership Inglese.
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07/02/2003 18:46:38 |
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mi avete rotto er cazzoooooooo!!!!!!!!
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05/02/2003 18:52:21 |
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a ur78 ma parli sempre della tua squadra,in che squadra giochi?
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05/02/2003 18:43:51 |
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ma...ciavete tutti sti sordi da spenne pe trasferte?siete veramente cosi malati di calcio?anch'io amo la roma ma se nn vado allo stadio una volta mica me sento male,xchè nn impegnate il denaro in cose piu utili?
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