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06/06/2012 17:37:52 |
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IO NON NE VOGLIO SAPERE.... PORCODDDIOOOOOOOOOOOOOOO!!!
Niente email
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Sacchi con resti umani spediti a due scuole L'ombra del porno-killer Magnotta Uno conteneva una mano, l'altro un piede. La polizia crede che le macabre spedizioni siano opera del killer arrestato lunedì a Berlino dopo una fuga internazionale di 10 giorni
WASHINGTON - Due scuole nella regione di Vancouver, Canada, hanno ricevuto per posta dei resti umani. Secondo la polizia potrebbe averli spediti Eric Newman, alias Luka Magnotta, il killer cannibale canadese catturato a Berlino. Alla Creek Elementarty School è arrivata una mano mozzata mentre alla St. George hanno recapitato un piede.
IL DELITTO - Gli investigatori si aspettavano altre «sorprese» macabre e avevano lanciato l'allarme in tutto il Canada. Quando gli agenti hanno perquisito l'appartemento di Montreal dove Magnotta, 29 anni, ha sezionato la sua vittima - uno studente cinese di 33 anni - hanno trovato molte tracce di sangue ma non resti. L'omicida, infatti, ha chiuso in una grossa valigia il tronco dell'uomo per poi lasciarlo vicino ai sacchi della spazzatura. Poi ha spedito un piede alla sede del partito conservatore a Ottawa mentre un secondo plico con una mano doveva arrivare agli uffici del partito liberale ma è stato intercettato all'Ufficio della Posta. Dunque ora mancherebbe solo la testa.
IPOTESI DI CANNIBALISMO - I particolari più crudi di questo orrendo delitto (compresi atti di cannibalismo) sono ben noti agli investigatori perché il killer ha registrato tutto con una telecamera. Un video horror postato su Internet. Inoltre ha lasciato dei messaggi. Ed è anche probabile che abbia aggiunto dei nuovi particolari dopo la cattura, avvenuta lunedì in un Internet point di Berlino.
LA FUGA - Magnotta è fuggito in modo precipitoso da Montreal imbarcandosi su un volo diretto a Parigi ma invece di nascondersi si è fatto notare. Una serie di segnalazioni precise giunte alla polizia lo hanno costretto a trasferirsi in Germania. Probabilmente sperava così di seminare l'Interpol. Ma il suo volto era troppo noto e il titolare dell'Internet point lo ha riconosciuto, anche perché il killer indugiava su siti che lo ritraevano. Ora gli investigatori hanno due obiettivi. Il primo è scoprire il movente dell'assassinio. Il secondo è capire se Magnotta sia coinvolto in altri episodi criminali. Accertamenti che dovranno essere fatti con molta cautela vista la personalità del «mostro». Una mente malata che vuole essere a tutti costi al centro dell'attenzione. Dunque potrebbe anche confessare «delitti» che non ha compiuto.
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