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09/08/2011 12:58:47 |
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er mitomane chiacchierone....
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ciao sono un casual italiano(no dico la città perchè non voglio pubblicità),sono andato a londra perchè ho letto della rivolta, e volevo partecipare,per far vedere agli inglesi quanto valiamo noi italiani.
sceso dall'aereo e sistemato in albergo mi sono cambiato...e via!! tuta adidas in triacetato e felpa ultras romani 01 ho preso la metro ma mi hanno bloccato perchè non avevo la card,sti infami...ho dovuto pagare la card e sono entrato,sono arrviato nella zona di cui tutti parlavano e ho provato ad avvicinarmi ad un gruppetto di necri,cazzo quanto so brutti sti necri....mi hanno guardato malissimo e sono sto zitto,perchè non so una parola di inclese...ho preso a calci un secchio della spazzatura cosi per far vedere che facevo qualcosa...cazzo questi rubano di tutto ho provato ad entrare in un negozio con le vetrine infrante,ma non c'era nulla da prendere... ho preso un pacchetto di gomme dentro da un indiano o una rabo che ne so per me so tutti uguali sti necri,però so massicci me devo sempre guardà le spalle...passato davanti ad alcuni palazzi ci sono vetri rotti e macchine distrutte,alcune persone e alcune donne coi figli mi guardano malissimo,mi tocca camminare al centro della strada mi sento fuori posto,che macello che hanno fatto, poi da lontano vedo un gruppetto di persone,mi avvicino tenedomi a distanza...non sono incapucciati,sono bianchi e necri(ma come fanno..bho??)molti grandi di età 40 e 50 pure hanno mazze e bastoni...sono fuori da un pub,li ho trovati sono i famosi casuals inclesi!!mi urlano qualcosa..non capisco e tiro dritto....alcuni si staccano dal gruppo e mi inseguono....
ora sono in ospedale con fratture varie,e non credo tornerò a londra...anche perchè mio padre mi manderà a lavorare in miniera(dopo avermi dato un po di bastonate)
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03/08/2011 14:21:08 |
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si ma....
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un eventuale ritorno di aquiloni???
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13/07/2011 20:34:25 |
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ma vaffanculo te e quella vacca de tu'sorella....aria nuova please
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Mercato Roma, ag. Okaka: "La società non crede in lui"
ROMANEWS.EU - Gianpaolo Pocetta, agente dell'attaccante giallorosso Stefano Okaka, ha descritto la delusione del calciatore per non esser stato convocato in ritiro:
Stefano Okaka non è stato convocato per il ritiro a Riscone di Brunico. Il ragazzo come ha vissuto la notizia?
Il ragazzo ci è rimasto male, tutto si aspettava tranne questa decisione. Lui è figlio della roma, è giovane ed è in nazionale. Ci è rimasto molto male
Queste esclusione suona come una bocciatura…
Sicuramente è una bocciatura, non ci sono altre spiegazioni e ne prendiamo atto. Stefano ha un valore specifico e lo saprà dimostrare in altri posti
Il futuro di Okaka sarà lontano da Roma a titolo definitivo o è ipotizzabile un rinnovo e poi magari nuove esperienze in prestito o comproprietà?
Sicuramente una cessione a titolo definitivo è l’unica formula. La Roma non convocandolo dimostra di non credere i lui e sarebbe improponibile per loro proporgli un rinnovo del contratto. Noi siamo solo spettatori ed accettiamo le decisioni.
Ci sono delle offerte per il giocatore?
Sono convinto che troverà qualcuno che lo valorizzi come merita e gli darà la giusta considerazione
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29/06/2011 09:30:46 |
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....
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08/06/2011 11:40:44 |
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ansa....eh?
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e pippo,pippo non lo sa...che tra poco calci in culo prederà da sta città...
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01/06/2011 11:49:44 |
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VISTO CHE....
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SI VUOLE INFOLTIRE LA LISTA CE NE SAREBBERO ALTRI DUE Massimo Cacciatori E Maurizio Montesi....PER NON LASCIARE FUORI PROPRIO NESSUNO....
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23/05/2011 19:28:18 |
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VENTURA Sì MA....
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...SIMONA, VOGLIO SPERARE. PER NOMINARLA BOC(chinara) onoraria; dopo averne acquisito il titolo sul campo, ovviamente. Giampiero ventura = 800 esoneri, 50 retrocessioni e 2 campionati buoni con pisa e bari.
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20/05/2011 18:47:17 |
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sarà pure bandiera interista....
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...ma a quetso punto datemi ZENGA, uomo tosto. Che almeno ha sempre elogiato la nostra tifoseria
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19/05/2011 08:43:33 |
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STO CAZZO SPIA ..ANNATEVE A LEGGE LA CARRIERA....
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Di famiglia benestante (nonno visconte di Gulhomil, bisnonno barone di Paço Vieira e mamma Margaret Kendall inglese di Cheadle[4][5]), nel 1994, all'età di 17 anni, mentre si sta per iscrivere all'ISEF di Oporto, Bobby Robson, neo-allenatore del Porto, sua squadra del cuore, viene ad abitare nel suo stesso palazzo e così una volta lascia a Robson una lettera per consigliargli un uso più accurato dell’attaccante Domingos Paciência, per mettere in luce gli errori fatti da Robson in una partita di Champions League e per indicargli alcune mosse[6]. Villas Boas si avvicinò a calcio e tattica imparando dai videogiochi[2] e aveva una passione per le statistiche e per le figurine; dai saluti iniziali nella tromba delle scale e nell'ascensore[5], passa ben presto agli scambi di opinione sulle squadre e i singoli giocatori. Colpito dalle sue capacità, Robson prima lo inserisce come osservatore e assistente all'interno del suo staff, nel quale c'è già il suo interprete José Mourinho, lo manda a studiare alla scuola della Federcalcio scozzese e gli trova un posto come osservatore e assistente dell'amico George Burley all'Ipswich Town[7][8]. Grazie all'influenza di Robson ottiene il patentino UEFA C, solitamente riservato ai maggiorenni[9], al quale è seguito il patentino B nel 1996 e quello A nel 2003[9][10], in cui emerge per la precisione dei rapporti e per le ottime capacità di osservatore dei giovani talenti[11]. Nel 1996 è con Robson e Mourinho al Barcellona[2]. [modifica] C.T. delle Isole Vergini britanniche ed esperienza con Mourinho
Nel 2001, dopo due partite come commissario tecnico della Nazionale di calcio delle Isole Vergini britanniche a 23 anni[7][10], in cui fallisce la qualificazione al Campionato mondiale di calcio 2002 venendo esonerato dopo uno 0-9 subito dalle Bermude[8][9], torna al Porto per allenare la formazione Under-19 con la quale vince 24 partite su 27 disputate[9]. Dopo l'assunzione di José Mourinho come allenatore del Porto, ne diventa l'assistente tecnico incaricato di compilare i rapporti sulle formazioni avversarie[9].
Il rapporto di lavoro con il tecnico di Setúbal continua anche con il trasferimento dello stesso al Chelsea (dal 2004 al 2007) e all'Inter (dal 2008 al 2009)[10]. [modifica] Académica
A metà della parentesi interista di Mourinho, Villas Boas decide di iniziare una sua personale carriera da allenatore lasciando il ruolo di assistente a José Morais[12]. Il 14 ottobre 2009 accetta quindi l'incarico offertogli dall'Académica[13] sostituendo Rogério Gonçalves, esonerato dopo 7 gare dall'inizio del campionato[10]. La squadra si trovava in fondo alla classifica, ma dopo il suo arrivo inizia una serie di risultati positivi che porta la formazione all'undicesimo posto, fuori dalla zona retrocessione, e fino alle semifinali della Taça de Portugal in cui venne sconfitta proprio dal Porto. [modifica] Porto
Il 3 giugno 2010 viene ufficializzato il suo ingaggio come tecnico del Porto con il quale firma un biennale fino al 30 giugno 2012[10]. Il 7 agosto conquista il suo primo trofeo alla guida della formazione portoghese aggiudicandosi la Supercoppa di Portogallo sconfiggendo il Benfica[14]. Il 29 dicembre prolunga il suo contratto con il Porto fino al 30 giugno 2013 inserendo una clausola rescissoria di 15 milioni di euro da pagare nel caso in cui dovesse andarsene[15]. Il 3 aprile 2011 conquista il campionato con cinque giornate di anticipo battendo per 2-1 ancora il Benfica[16] e il 20 aprile vince nuovamente a Lisbona per 3-1 e si qualifica in finale della Taça de Portugal dove affronterà il Vitória Guimarães il 22 maggio.[17] Il 5 maggio 2011, pur perdendo la gara di ritorno della semifinale di Europa League in casa del Villareal, conquista l'accesso alla finale che vincerà a Dublino il 18 maggio (1-0, gol del bomber Falcao) contro lo Sporting Braga del suo idolo Domingos Paciência[18]. Con la vittoria in Europa League, Villas Boas diviene il più giovane allenatore a vincere una coppa europea.[19]
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