Anno di fondazione dell'ASR
138545
BOC User
13/12/2010 12:00:42
giggio...basta!
max legggeri:
sappiamo con certezza di essere monitorati dalla tosinvest che,attraverso la nostra trasmissione,dal grande bacino di utenza del popolo giallorosso,vuole capire quale sia lo stato d'animo e il barometro virtuale della tifoseria capitolina nei confronti dell'imprenditore farmaceutico...apriamo le ligne e famo sto sondaggio,sempre tenendo presente che la nostra amata squadra è na società quotata in borZa
138530
BOC User
12/12/2010 22:00:48
si ma...
er minestraro pensasse ad allenare invece di parlare co quei due parassiti
138496
BOC User
10/12/2010 19:19:28
tranqulli ragassi,se il coquinaro tira le penne,mo zi penso io a farvi due cannelloni....


W.
138487
BOC User
10/12/2010 16:03:40
ma...
il nano barese in campidoglio(putroppo) per chi tiferà domenica??
138479
BOC User
10/12/2010 14:30:31
er Coquinaro ve augura UN BUON Natale in anticipo...ner caso se dovesse sentì poco bene....
138474
BOC User
10/12/2010 10:47:05
si ma...
avete notizie di marco stronzi?
138444
BOC User
09/12/2010 14:41:26
e pensare che quer panzone cojone de simone l'ha pure votato...
Boia chi molla, gridava a fine anni Ottanta il giovane Gianni Alemanno, al tempo capo del Fronte della Gioventù e fedelissimo di Pino Rauti, leader dell'ala movimentista dell'Msi e futuro suocero.

Vent'anni dopo, nessuno può accusarlo di incoerenza: Gianni, diventato sindaco di Roma, non ha mollato nessuno. Non ha tradito, non ha lasciato per strada i vecchi camerati, nemmeno quelli finiti in galera per banda armata e atti terroristici, neppure i personaggi più discussi della galassia d'estrema destra protagonista degli anni di piombo. Anzi.

Nell'anno di grazia 2010 Roma è sempre più nera, con fascisti ed ex fascisti che spuntano dappertutto. Nei posti cardine dell'amministrazione comunale e nell'entourage ristretto del nuovo Dux, nell'assemblea capitolina e nelle società controllate dal Comune, passando per enti regionali e ministeri.

Vecchie conoscenze sono comparse anche nella parentopoli che ha investito l'Atac, dove lavorano - come ha scritto Ernesto Menicucci sul "Corriere" - l'ex Nar Francesco Bianco (in passato arrestato e processato per rapine e omicidi insieme ai fratelli Fioravanti, fu scarcerato per decorrenza dei termini) e l'ex di Terza posizione Gianluca Ponzio. Ponzio oggi è a capo del Servizio relazioni industriali della municipalizzata del Comune, negli anni Ottanta fu protagonista di arresti plurimi per rapina e possesso d'armi.

La sinistra ha gridato allo scandalo, ma i due sono sono solo la punta dell'iceberg di un gruppo di potere sempre più radicato in città, cementato dagli ideali e dall'antica appartenenza, da interessi (anche economici) e da relazioni amicali e familiari. La lista comprende ex militanti di Terza posizione e dei Nuclei armati rivoluzionari, uomini di Forza nuova, naziskin vicini alla cricca di Gennaro Mokbel, capi storici di Avanguardia nazionale, ultrà e combattenti delle battaglie degli anni Settanta e Ottanta. Battuto a sorpresa Francesco Rutelli, disintegrati i potentati di Forza Italia (già messi a dura prova durante la giunta regionale guidata da Francesco Storace) ora sono nella cabina di controllo e, nella nerissima capitale, comandano loro.

Uomini d'oro
I due personaggi più influenti dell'amministrazione non sono assessori, ma due amici del sindaco: Franco Panzironi e Riccardo Mancini. Del primo, a capo dell'Ama, si sa praticamente tutto. Meno noti, invece, sono i trascorsi dell'uomo che Alemanno ha voluto alla guida di Eur spa, società controllata dal Campidoglio e dal ministero dell'Economia che ha nel suo portafoglio immobili per centinaia di milioni. Mancini, classe 1958, ha finanziato la campagna elettorale del 2006 e ha fatto da tesoriere durante quella del 2008.

È un imprenditore di successo: erede di parte del patrimonio della famiglia Zanzi (energia e riscaldamento), ha comprato nel 2003 la Treerre, società di bonifiche e riciclaggio che fattura oltre 6 milioni di euro l'anno. Anche lui, che ha sempre vissuto all'Eur, è stato vicino ai camerati di Avanguardia nazionale: nel 1988 è stato processato - insieme ai leader del movimento Stefano Delle Chiaie e Adriano Tilgher, che oggi lavora in Regione con Teodoro Buontempo - e la Corte d'Assise lo condannò a un anno e nove mesi per violazione della legge sulle armi. Ora, dopo vent'anni, Alemanno gli ha dato le chiavi di un quartiere che conosce bene, quello del "mitico" bar Fungo, dove un tempo si ritrovavano quelli di Terza posizione, i ragazzi di Massimo Morsello e il gruppo di Giusva Fioravanti.

Una curiosità: un socio in affari di Mancini, Ugo Luini (amministratore della holding del gruppo, la Emis) è pure tra i consiglieri della fondazione del sindaco, Nuova Italia.

Mancini e Panzironi, ovviamente, si conoscono bene. A novembre il capo dell'Eur Spa ha assunto Dario, il figlio di Franco, già portaborse al Comune e ora funzionario con contratto a tempo indeterminato. La scelta ha fatto gridare allo scandalo il centrosinistra, ma sono altre le indiscrezioni che preoccupano Alemanno.

Mancini, l'uomo che dovrebbe gestire la Formula 1, è infatti amico di Massimo Carminati, tra i fondatori dei Nar e leader della sezione dell'Eur, simpatizzante di Avanguardia nazionale e sodale della Banda della Magliana: il personaggio del "Nero" del film "Romanzo Criminale" è ispirato alla sua storia. I due sono spesso insieme, tanto che qualcuno sospettava che l'ex estremista (incriminato per vari delitti efferati ma assolto - quasi sempre - da ogni accusa) fosse stato assunto dalla municipalizzata. «Una sciocchezza» chiosano a "L'espresso" gli uomini del sindaco «Mancini lo vede solo perché si conoscono da anni. Nessun rapporto di lavoro».

Naziskin & C. Un lavoro ben retribuito Alemanno e Panzironi l'avevano invece trovato a Stefano Andrini, assurto agli onori delle cronache perché insieme a un gruppetto di naziskin picchiò selvaggiamente, nell'estate del 1989, due "compagni" davanti al cinema Capranica. Andrini, 40 anni, fa parte di una generazione successiva a quella dei movimenti storici degli anni di piombo. La rissa costò a lui e al fratello gemello una condanna a quattro anni e otto mesi (poi ridotti a tre) per tentato omicidio.

La carriera criminale continua anche dopo la reclusione: entrato nell'orbita del gruppo di Delle Chiaie, Stefano nel 1994 viene arrestato per alcuni scontri con gli autonomi. Un passato burrascoso che nel 2009 non gli impedisce di sedersi sulla poltrona di amministratore delegato di Ama Servizi Ambientali. Andrini, ultrà della Lazio, non c'è rimasto molto. Lo scorso febbraio è stato travolto dall'inchiesta sugli affari della banda capeggiata da Gennaro Mokbel. Secondo i magistrati sarebbe stato proprio lui a organizzare - tramite i suoi agganci a Bruxelles - la falsa candidatura di Nicola Di Girolamo, il senatore tanto caro a Mokbel («Sei il mio servo», gli diceva) e alle famiglie 'ndranghetiste di Isola Capo Rizzuto.

Il sindaco, si sa, non molla mai nessuno. E perdona tutti, forse perché anche lui è stato sfiorato da vicende giudiziarie, come aggressioni e lancio di bombe molotov (sempre assolto). Non bisogna sorprendersi, così, che abbia provato a sistemare anche altri ex skin protagonisti del pestaggio al cinema Capranica. Così Mario Andrea Vattani (arrestato con gli Andrini ma poi assolto al processo), figlio del potente presidente dell'Ice Umberto, è diventato capo delle relazioni internazionali e del cerimoniale del Campidoglio. Assunto fino al 2013, costerà ai contribuenti 488 mila euro tra stipendio e oneri previdenziali.

Anche Demetrio Tullio, pure lui arrestato e prosciolto, ha ottenuto un posto fisso. Stavolta al ministero delle Politiche agricole: è entrato grazie a un concorso bandito nel 2006, quando Alemanno era titolare del dicastero. Tullio lavora alla direzione generale della Pesca marittima, ma nel tempo libero si occupa anche di manifestazioni culturali. Il mensile di Ostia "Zeus" lo indica come «presidente dell'associazione Minas Tirith», dal nome della città assediata del Signore degli Anelli, che qualche giorno fa ha organizzato un convegno intitolato "Serate dannunziane". Secondo il giornale, la tre giorni è stata un successo.

Mi manda Mokbel
Non sappiamo se Alemanno ha perdonato anche Mokbel, che si è vantato di averlo preso a schiaffi durante una manifestazione (era il 1998) in cui Gennaro organizzava il sevizio d'ordine. Di sicuro l'inchiesta sul faccendiere che ha messo in piedi la più colossale truffa dal dopoguerra non gli fa dormire sonni tranquilli.

Mokbel (in passato «destinatario», scrive il gip Aldo Morgigni nell'ordinanza, «di provvedimenti cautelari per fatti omicidiari collegati ad azioni di gruppi terroristici di estrema destra unitamente a soggetti - quali ad esempio Carminati Massimo - ancora oggi oggetto di ricerche da parte delle forze di polizia») ha infatti complici assai vicini al mondo di quella che fu Alleanza nazionale. In primis l'avvocato Paolo Colosimo, finito anche lui in galera per associazione a delinquere: fino a qualche tempo fa tra i suoi clienti c'era Nicolò Accame, l'ex portavoce di Francesco Storace alla Regione Lazio. Rampollo della dinastia Accame (il papà Giano, "fascista di sinistra", fu un intellettuale influente, la sorella Barbara è la moglie del leader carismatico di Terza posizione Peppe Dimitri, morto tragicamente nel 2006) è stato condannato per corruzione, rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta "Lazio-gate".

Non solo. Del gruppo Mokbel fa parte anche Silvio Fanella, considerato dagli inquirenti il cassiere della banda. Il suo nome è spuntato a sorpresa nella compravendita di una società, la Mondo Verde, fondata anni fa dal capo della segreteria di Alemanno, Antonio Lucarelli, e da due suoi cugini. A "L'espresso" risulta che Fanella rilevi il 50 per cento delle quote nel luglio del 2000, quando Antonio ha già lasciato l'impresa. Dopo pochi mesi, Fanella e il suo socio Teodolo Theodoli vendono le azioni a una ditta amministrata da tal Fabrizio Moro. Sarà un caso, ma Moro è un amico di Lucarelli. Sarà una coincidenza, ma per la Mondo Verde targata Moro lavorerà in alcuni progetti - come ha rivelato "Repubblica" - il cognato di Gennaro Mokbel.

I fedelissimi
Lucarelli, classe 1965, imprenditore, è uno dei fedelissimi di Alemanno. Con l'estrema destra ha sempre avuto grande feeling: il segretario del sindaco nel 2000 era il portavoce romano di Forza Nuova, movimento di estrema destra fondato nel 1997 dai latitanti Massimo Morsello, ex Nar, e Roberto Fiore, ex Terza posizione, che sfuggirono a una retata.

Era il 1980, l'anno della strage di Bologna. I due scapparono a Londra, e tornarono solo quando le condanne per banda armata furono prescritte o, nel caso di Morsello gravemente malato, inapplicabili. Lucarelli si dà da fare: con i suoi organizza sit in inneggianti al leader dell'ultradestra austriaca Haider, manifestazioni contro il gay pride (i volantini lo definivano «la saga del pervertito») e risse davanti al Campidoglio (Marcello Fiori, vicecapo di gabinetto di Rutelli, denunciò di essere stato spintonato da Lucarelli).

Nel who's who della cerchia di Alemanno ci sono anche altri ex camerati di rango. Vincenzo Piso, ex militante di Terza posizione e di Ordine nuovo, siede oggi in Parlamento ed è coordinatore del Pdl regionale. Venne arrestato nel 1980, restò in carcere per quattro anni con l'accusa di banda armata, venne poi prosciolto.

Influente consigliere di Piso e del sindaco è poi Marcello De Angelis, anche lui di Terza posizione, cinque anni di carcere alle spalle e una carriera come cantante del gruppo musicale 27Obis, riferimento all'articolo del codice penale sulle associazioni con finalità di terrorismo. Fratello del leader di Terza posizione Nanni, morto in circostanze misteriose in carcere, Marcello ora è senatore e direttore di Area, la rivista fondata da Alemanno e Storace.

Duri e puri
Da un anno al Comune lavora anche Loris Facchinetti (nell'ordinanza del 31 dicembre 2009 si specifica che la collaborazione è «a titolo gratuito»), ex leader di Europa civiltà, un movimento neopagano e paramilitare di estrema destra nato nel 1969 che aveva rapporti pure con la massoneria. Fermato «per reticenza nell'inchiesta di piazza Fontana», come ricorda Ugo Maria Tassinari nel suo libro "Fascisteria", Facchinetti - sposato con la sorella di Fabio Rampelli - oggi è delegato del sindaco di Roma per il Mediterraneo, ed esperto di "Politiche internazionali" della fondazione di Alemanno.

Che ha voluto vicino a sé pure Claudio Corbolotti, aiutante di Lucarelli al Comune, arrestato nel 2004 per gli scontri avvenuti fuori l'Olimpico durante il derby Lazio-Roma. A proposito di ultrà, anche Guida Zappavigna, ex dei Boys della Roma ed ex Fuan, arrestato come presunto Nar e prosciolto in istruttoria, ha avuto un incarico dalla Polverini: ora è presidente del parco del Lago Lungo e Ripa. Grande tifoso di Totti e compagni è anche Mirko Giannotta.

Le cronache ricordano che è stato arrestato nel 2003 insieme al fratello perché accusato di rapine ai danni di banche e gioiellerie, e che dal 2008 è diventato capoufficio del decoro urbano del gabinetto del sindaco. Già. Alemanno, cuore nero, non molla mai nessuno.
138441
BOC User
09/12/2010 13:57:56
Bergomum ... ieri mi son dimenticato di scrivere .....
* John Lennon +
08/12/1980 - 08/12/2010
138382
BOC User
08/12/2010 11:54:09
che facce da cojoni...
sti du'regazzini....

vabbè lo sdricione da portà aaoostatio je lo famo lo stesso...urtraseee
138381
BOC User
08/12/2010 11:26:28
er Coquinaro preferisco questo de Pappalatdo...
http://www.youtube.com/watch?v=mkCiyUWP7Nk
138361
BOC User
07/12/2010 15:30:31
la differenza tra Zamparini e la scimmia...
Lo sceicco vuole il Palermo ed il presidente Maurizio Zamparini farà di tutto affinchè questa volontà venga attuata. "Ho trovato terreno molto fertile. Sami Al Hokair mi ha detto che è molto interessato all'affare e a gennaio, quando sarò io a far visita al principe e al figlio, entreremo nel dettaglio dell'operazione". Il patron del Palermo è sempre più convinto che la cessione del club allo sceicco si porterà a termine. Il gruppo è pronto ad acquistare il pacchetto di maggioranza. Zamparini conserverà una parte delle azioni e resterà in società con un ruolo diverso.


Questo è un tipico esempio di come un bravo Presidente possa favorire la crescita della Società.

Zamparini non è siciliano, ma non ha mai mangiato sul Palermo, nè lo ha usato come "scudo" per salvare un'altra sua società.

In altri termini, Zamparini non si è mai comportato come Rosella "Vampira" Sensi.

Tra l'altro, la famiglia Sensi non è ben vista in Sicilia perchè - come al solito - hanno lasciato molti debiti (qualcuno sta pensando a Italbuffaroli?).

Comunque Zamparini non è mai stato protetto dai politici, dalle banche e dai pennivendoli e trombettieri di regime.

Eppure, per favorire il Palermo, accetta l'entrata degli arabi.

Allora alcuni si domanderanno: perchè la politica mette le mani sulla Roma e non sul Palermo?

La risposta è molto semplice: l'amica di Gianni Letta è Presidente della Roma, non del Palermo. E un arabo alla guida del Palermo non darebbe "fastidio" quanto un arabo alla guida della Roma.

E poi ci sarebbe un altro particolare: la penosa vicenda del laziale Angelucci interessato alla Roma potrebbe essere solo un "trucco" per favorire la permanenza della "Vampira".

In pratica, il messaggio dei politici sarebbe questo: "Cari tifosi romanisti, noi non sistemiamo il nostro amico Angelucci alla guida della Roma. Ma voi dovete accettare di restare per tutta la vita con la famiglia Sensi!".

Oibò - direte voi - ma come è possibile che le banche possano rinunciare a 400 milioni?

Ebbene, sembra che la famiglia Sensi vorrebbe ricomprare la Roma pagandola a rate!!!

Solo nel Paese del "Bunga Bunga" potrebbe accadere una porcheria del genere, alla faccia di tutte le persone oneste che hanno grandi difficoltà a pagare il mutuo.

Allora come dire? MUTUO SENSI PER TUTTI!
138340
BOC User
07/12/2010 08:57:32
nun ce se crede...
Ettore Viola continua il giro delle dichiarazioni riguardanti il futuro della Roma e la sua convinzione che il gruppo Angelucci sia l’unico realmente in corsa per comprare la Roma, cassa di risonanza stavolta la trasmissione di Centro Suono Sport “Tana Libera Tutti”.

Conferma che Angelucci e il gruppo Tosinvest siano gli unici, realmente, interessati alla Roma?

Confermo e sottoscrivo. UniCredit sta cercando un imprenditore a cui vendere la Roma, e Angelucci è il solo a essersi appalesato ed aver presentato un’offerta vera e concreta. Non vedo, quindi, perché non si possa dare alla famiglia Angelucci la possibilità di gestire la Roma. Credo, in ogni caso, che un imprenditore romano, di cui si conosce l’indirizzo, alla guida del nostro club non sia una brutta cosa, anzi. Sarebbe più facile da tenerlo sotto controllo.

I tifosi romanisti hanno paura del passato poco chiaro di Angelucci, vedono un secondo Ciarrapico. Lei che ne pensa?

Non credo che sarà un secondo “re delle acque minerali”. E’ normale che qualche perplessità sul suo nome possa esserci, ma ritengo che sia una persona seria e affidabile sotto tutti i punti di vista. In ogni caso, sarebbe un presidente con tutti i crismi e potrebbe agire, diversamente dall’attuale immobilismo.

Non vede analogie con il passaggio da Viola a Ciarrapico?

No e lo ribadisco con forza. La famiglia Angelucci ha tutto per fare bene nel solco dei Viola e dei Sensi. Potrà progettare e fare qualcosa di buono per la Roma, come una campagna acquisti, operazioni di marketing e lo stadio nuovo. Un progetto, che come tutti sanno, stava molto a cuore a papà e per il quale venne sempre ostacolato, tanto da essere l’unico presidente della Roma a ricevere lo sfratto dall’Olimpico. Cosa per la quale richiedemmo un risarcimento, che la Roma ottenne solo con il passaggio a Ciarrapico.

Il tifoso romanista, però, sogna il magnate straniero..

E rimarrà un sogno. Nessun “forestiero” ha presentato offerte per la Roma, forse perché il campionato italiano ha meno appeal di quello inglese, spagnolo o tedesco. Diamo, nel caso in cui sarà presidente, ad Angelucci una possibilità, anche perché, come ho detto, sapremo dove trovarlo nel caso in cui le cose non dovessero andarci bene. In conclusione, quando arriverà il nuovo presidente, mi riaffaccerò a Trigoria dopo più di vent’anni.
138288
BOC User
05/12/2010 14:52:41
...
non so se avete letto l'articolo ma chinellato s'è superato
INDEGNO
ormai è come sordi medico della mutua
138237
BOC User
04/12/2010 17:32:53
HEI RAGAZZI SIETE FORTI, SIETE FORTISSIMI, PERO'...........OGGI GIOCO IO PERCHE' SONO ROCK....TOTTI E BORRIELLO SONO LENTI
138212
BOC User
04/12/2010 10:36:57
...
Giampaolo Angelucci non si è ritirato dalla corsa alla Roma.

L’imprenditore romano, a capo del gruppo Tosinvest è intenzionato a presentare l’offerta vincolante nei termini dettati da Unicredit, che ha dato come scadenza il 15 dicembre. E’ ancora avvolto nel mistero un altro ipotetico potenziale acquirente americano, che si sarebbe affidato a un noto studio legale romano. Ma Angelucci ha presentato un’offerta non vincolante di 86 milioni, con tanto di piano industriale. Offerta non ritenuta competitiva da Unicredit, che fa sapere con tutti i canali di comunicazione a disposizione che Angelucci non è un interlocutore gradito. In realtà alla resa dei conti delle offerte vincolanti potrebbe essere l’unico. Ma la differenza tra quanto vuole la banca (pare 180 milioni) e quanto offre Angelucci (da 86 può rilanciare a 120-130 milio ni) al momento sembra incolmabile. Inoltre gli analisti ai quali l’imprenditore ha affidato lo studio della vendor due diligence hanno trovato varie situazioni debitorie nei conti della Soccer Sas (la società che controlla il marketing), sul centro sportivo di Trigoria e altre voci passive. Insomma, la partita si è complicata all’esame dei numeri. Ma la famiglia romana è intenzionata ad andare avanti e i manager che la rappresentano nelle trattative con Unicredit ritengono che la loro sia l’unica offerta vera arrivata a Rothschild. Nei prossimi giorni si capirà meglio quale sarà la strategia della banca, che potrebbe respinge re l’offerta di Angelucci e decidere di andare avanti con la gestione della società di calcio, con l’attuale organigramma, per un altro anno. Decisione questa, che spetta ai manager che hanno in carico il dossier-Roma, Fiorentino e Peluso.
138205
BOC User
03/12/2010 22:03:08
...dice che
Benitez non lo cacciano...
138157
BOC User
03/12/2010 09:55:36
uno che va allo shamrock...
simone chi t'ha mai visto
138151
BOC User
03/12/2010 08:58:40
Simone..... oggi torna d'attualità
Canteremo fino alla morte

Il nostro, anzi uno dei nostri canti di battaglia, forse uno dei migliori, dei più incisivi, quello che riassume in pieno l'essenza stessa dell'essere ULTRAS, .. canteremo fino alla morte innalzando i nostri color, e ci vien dal profondo del cuor ... !!!
Per anni e anni questo coro è rimbombato nelle curve d'Italia, cantato un po' da tutte le tifoserie con lo stesso spirito, con la stessa intensità, ricordo un derby a Torino con la curva Maratona che sembrava esplodere, tanto lo cantava con forza.
Per tutti gli ULTRAS che si rispettino credo non esistano dubbi a proposito, cantare per la propria squadra del cuore rappresenta il top dei top, significa schierarsi al fianco dei propri beniamini e lottare insieme a loro, con loro, per raggiungere lo scopo finale, la vittoria sempre e comunque o il pareggio se le cose non si mettono bene.
Sosteniamo la squadra più forte che il mondo ha visto mai, magica Roma ..., bello anche questo come coro di incitamento, un coro possente per avvicinarti sempre più ai colori del cuore, per non parlare poi di quel famoso ... che sarà sarà, con la sconfitta e l'eliminazione inevitabile in una lontana coppa, eppure con la curva prima ed il resto dello stadio poi a cantare per più di 30 minuti questa nenia d'amore, solo in apparenza noiosa, in realtà da esempio anche per i giocatori avversari e la loro panchina, entrambi rimasti conquistati da così tanta fede.
Questa è la nostra realtà, vicini alla squadra sempre e comunque, nella buona e nella cattiva sorte, soffrire insieme e insieme gioire, cosa c'è di più bello?
Nulla dico io, e ne sono sicuro!!!
Mi chiedo se mai potrei avere il coraggio di sperare in una sconfitta della mia squadra ed andare allo stadio con questo intento, mi chiedo se mai potrei esultare ad gol subito dal mio portiere, mi chiedo se mai potrei fischiare e lanciare maledizioni al mio portiere solo perchè sta facendo il proprio lavoro, insomma mi chiedo se preferisco perdere piuttosto che vedere l'odiato nemico avvantaggiarsi.
Brutta scelta ragazzi miei, ma risposta sicura la mia, prima di ogni cosa viene la Roma, viene l'amore che porto ai colori del cuore, viene la consapevolezza che mai potrei esultare per un gol subito e men che meno ingiuriare il mio portiere che para il parabile.
Chiarito questo (anche se mi sembra che il concetto non debba essere granchè chiarito), devo arguire che per alcuni è più forte l'odio che l'amore, quindi per essere ancora più chiari visto che di loro si vorrebbe parlare, la vera lazialità non è quella di sostenere i colori del cuore, ma quella di sperare nella sconfitta, di gioire alla rete altrui, se questo è il prezzo da pagare affinchè il romanista non goda, che strano modo di vedere le cose, un curioso concetto, che poco si lega all'altro, fin troppo sbandierato, di essere quelli che "hanno portato il calcio nella capitale".
In verità più che aver portato il calcio mi sembra che a destinazione sia arrivato ben altro, e se questo è il significato che codesti "pionieri" danno all'amore per i colori del cuore, allora sono ben lieto di essere nato qualche anno dopo.
Per carità, non vorrei essere frainteso, non sto condannando gli sfottò, le prese in giro, i striscioni anche pungenti e neanche i cori, insomma l'antagonismo ULTRAS tra noi e loro è un elemento insostituibile, mi risulta invece difficile da capire e giustificare il resto, e ve lo dice uno che non nutre nessuna simpatia per quei colori, nessuna.
Come gesto mi ricorda molto da vicino il teatrino di Balo-Balo, in entrambi i casi la maglia è stata oltraggiata, non parlo da romanista ma da ULTRAS, al quale stanno sempre molto a cuore le vicende di curva.
E molto peggio di uno scudetto vinto dall'odiato nemico c'è la propria maglia oltraggiata, beh, a quello davvero non vedo rimedio
USQUE AD FINEM con la Roma nel cuore -sm-.
138119
BOC User
02/12/2010 16:36:00
pallino sai troppo....attento
138111
BOC User
02/12/2010 15:34:18
ancora co' giorgietta...nun so mejo io???