Ghestbuc della Brigata Odoacre Chierico

«Oggi si allena Juan?». Una domanda che a Trigoria è diventata un fastidioso leit-motiv.

Anche ieri il brasiliano ha svolto lavoro differenziato a causa dell’infiammazione al tendine rotuleo del ginocchio destro. E’ la fibra che ha distrutto la carriera di Ronaldo, tanto per intenderci. Un collante molto delicato che necessita di particolari attenzioni e che potrebbe essersi deteriorato a causa dei tanti infortuni muscolari che Juan ha subito nelle passate stagioni. Il difensore è stato curato in questi mesi con la litotrissia, una tecnica usata originariamente per frantumare i calcoli renali: attraverso un macchinario vengono generate onde d’urto capaci di penetrare all’interno del ginocchio. «Non so quando potrò tornare a giocare», ha dichiarato Juan.

erano mejo i sensi

tocca fà un nuovo sontaccio con l'inizio del campionato...

Alessandro Ferretti Ssl: "mejo non aveccelo piuttosto che avè nboro che quando non riesce a prende palla rosica sputa e pia a carci e pugni, e insulta pure l'arbitri ;)"

http://www.facebook.com/note.php?note_id=208310239189384

...magari alla prossima il travestimento ti riesce meglio
Coraggio ritenta e sarai più fortunato!!

credo che sabatini abbia chiesto a totti di parlare per un motivo
ogni volta che succede qualcosa che riguarda totti, i giornali escono con 100 titoli su di lui, con frasi tipo "totti s'è rotto er cazzo" "totti è scontento" "vogliono mandare via totti e a totti je rode er culo" "totti è incazzato co l'allenatore"
a sto punto se vuoi gettare acqua sul fuoco devi smentire, perchè sennò è vero quello che dice baldini, ovvero che c'è tanta gente che lucra su di lui e lui è pigro perchè non je dice un cazzo

in ogni caso avrei provato a tenere nascosta tutta la vicenda, anche se non posso sapere se hanno provato a tenerla nascosta e magari a un certo punto hanno ritenuto che l'unico modo che si aveva per risolverla fosse questo
io non lo posso sapere e l'unica cosa che posso fare è sperare nel buon senso di tutti quanti e fidarmi sia del capitano che dei dirigenti: dico questo perchè il capitano durante la sua carriera m'ha dato mille dimostrazioni del fatto che di lui ci si possa fidare, e allo stesso modo questi dirigenti m'hanno appena dimostrato che lavorano bene ed hanno le idee chiare

mi auguro che sappiano come risolvere questa situazione, in ogni caso preferisco dei dirigenti seri e capaci e che si sono presentati con una campagna acquisti seria a dirigenti che, invece, siccome non facevano un cazzo e non compravano nessuno usavano totti per difendersi ...in fondo il loro regalo ai tifosi era sempre quello di non vendere totti, e del resto non se ne preoccupavano
grazie ar cazzo che dopo 15 anni cosi totti si sente un privilegiato

...perchè Totti "DEVE" parlare..? Non può essere che preferisca la discrezione e voglia evitare di creare altri clamori mediatici (sappiamo quanto ci marcerebbero i terror-giornalai)..? Totti si è ritrovato nel mezzo della polemica suo malgrado, da un giorno all'altro, ma non è stato certo lui a innescarla. Arriva Baldini e dice: "Totti è pigro", arriva L.E. e lo umilia contro lo Slovan sentendosi in diritto di non dare giustificazioni (potete anche pensà che è stata scelta tecnica, per me è stata scelta "de comando", d'autorità, e pure sbajata; avessimo passato il turno andava pure bene, ma con totti in campo si era in europa, uscito lui si era fuori, e questi sono fatti); arriva sabatini e dice "totti deve risolvere i suoi problemi...totti sta meglio co' 20 partite che co' 30...", che non mi sembrano proprio dichiarazioni d'amore, eh...Siamo onesti, la nuova dirigenza sta cercando di delegittimare Totti; ma allora parlassero chiaro: non vogliono più puntare sul Capitano..? Se la sentono di prendersi le responsabilità qualora le cose andassero male..? Se la sentono di relegare il Capitano ad un ruolo di secondo piano negli ultimi anni di carriera..? Magari sbaglio, ma a me sembra che il trio SA-BA-LE tiri il sasso e nasconda la mano.

prima pagina del giornale italiano più letto al mondo.
ora mettece na pezza sabbati'
ora se c'ha le palle, come porco dio dite voi, deve subito parlare di quelle merde dei giornalisti di come travisano.

...a esaltare e dar credito all'ex direttore sportivo della lazio. S'è capito che vogliono levarsi dalle palle il Capitano, ma si mettessero in testa una cosa: TOTTI E' LA ROMA, mentre LORO (SABATINO, BALDINI, L.E.) AL MASSIMO SO' MERCENARI DE PASSAGGIO. Quindi non cacate troppo er cazzo. A chi ancora si lamenta sul Capitano: oltre 200 gol, nun lo scordate mai. Il più grande calciatore della storia della As Roma. Uno che nasce, se va bene, ogni 100 anni. Uno che è rimasto sempre, nel bene e nel male, a metterci la faccia e le ginocchia. Uno che s'è preso le critiche e gli insulti e l'odio che stampa e tv del nord non perdono occasione per esternare verso una città e una squadra. Non ce ne sarà un altro di Totti, perciò non rompessero il cazzo la dirigenza e il mister, e si facessero un bagno di umiltà invece di atteggiarsi a sergenti di ferro dopo 2 giorni che stanno qua.

baci & avambracci?

http://jesslan.wordpress.com/2011/09/01/sciopero-6-settembre-2011/

scarpa bianca,faccia stanca....

qualche magna caciucco ieri sul lungomare...

1-che la scimmia ha usato la roma come merce de scambio con la banca pe non fasse rompe er culo per i suoi debiti;
2-che pe fortuna quarcuno c'ha comprato;
3-che pe fortuna non so italiani e quindi dovrebbero sta fori da i giochi politici;
4-che so gente che viene alla roma pe fa li sordi quindi la roma dovrà pe forza li risultati;
5-che hanno preso tra li mejo dirigenti calcistici che potevano pià;
6-che sempre le persone che ora lavorano pe la roma hanno deciso de annà contro la tessera del tifoso e che ce continuano a provà;
7-che se nun ce comprava nessuno stavamo in mezzo a un mare de guai dopo 10 anni de prese per culo e parole al vento;
8-che dovemo vigilà sempre anche quanno le cose vanno bene vedi la minoranza ultras che contestò la scimmia anche quanno stavamo pe vince lo scudo;
9-che odiavamo 3/4 de squadra l'anno scorso perchè erano tutti frogi menefreghisti, tra tutti vucinic(che mò pia 4mil alla juve) e menez forte ma regazzino;
10-che avemo cambiato 8 giocatori, nun saranno fenomeni ma so tutti ottimi;
11-che nessuno c'ha m'hai detto che l'anno avvenire avremmo vinto lo scudetto, nessuno c'ha illuso, hanno detto in 5 anni vinceremo lo scudetto;
12-che se volete na squadra co li sordi diventate der chealse del malaga del psg del city;
13-che er tifoso della roma la deve fà finita de fà il ragioniere;
14-che in un momento storico difficile per la roma er tifoso deve solo fà quadrato intorno alla roma per sostenella nelle mille difficoltà che je capiteranno;
15-tornate allo stadio e leggete meno;
16-nun ve fate rincojoni da gente tipo renga o altri pseudo tifosi nelle radio che campano grazie alla roma;
17-TIFA CHI STA IN CAMPO DIFENDI IL TUO COMPAGNO DI BANCO!
il vero tifoso della roma deve fà questo!

“Non avere voluto squarciare il velo della cortina di manipolazioni delle fonti di prova, tessuta sin dalle prime ore di quel 25 settembre 2005, getta una luce negativa sulla loro personalità”. È una sentenza che sembra accompagnare la condanna penale a una morale.

Sono 233 pagine la cui lettura è un pugno nello stomaco per chi ha sempre chiesto verità e giustizia sulla morte di Federico Aldrovandi. E i giudici della corte di appello di Bologna, che lo scorso 10 luglio hanno confermato per i quattro poliziotti la condanna di primo grado a tre anni e mezzo per omicidio colposo, non fa sconti.

E non solo per quanto riguarda le responsabilità affibbiate a Paolo Forlani, Enzo Pontani, Monica Segatto e Luca Pollastri per la colluttazione che portò alla morte il ragazzo di 18 anni, ma anche per quanto concerne il comportamento di parte della questura di Ferrara, protagonista di “attività di falsificazione e distorsione dei dati probatori poste in essere sin dalle prime ore successive all’uccisione di Aldrovandi”.

Il giudice Daniela Magagnoli non si fa remore di definire “manipolazioni” quelle “ordite dai superiori” dei quattro agenti. Manipolazioni che però non escludono la responsabilità degli imputati, che anzi, proprio perché “pubblici ufficiali, privi di precedenti disciplinari, sono portatori di un ben diverso onere di lealtà e correttezza processuale rispetto ad un imputato “comune” e avrebbero dovuto portare un contributo di verità”.

Di più. “Lo stesso “onorevole stato di servizio” dei quattro ben lungi dal costituire un elemento attenuante, connota negativamente la loro condotta, improntata alla violenza ingiustificata prima e alla dissimulazione del vero poi, comportamenti che non hanno evidentemente trovato freno nello stato di servizio sino a quel momento immacolato”.

I giudici di secondo grado non risparmiano nemmeno la pm Mariaemauela Guerra, il primo magistrato incaricato del caso (e che ha querelato la madre di Federico e alcuni giornalisti per presunta diffamazione aggravata nei suoi confronti), parlando di “indagini preliminari iniziate nella sostanza vari mesi dopo i fatti e in seguito alla sostituzione del primo sostituto procuratore”.

È una seconda rivincita per Patrizia Moretti, che rimarca come “questa sentenza sottolinea chiaramente quanto sia stata importante l’opera di depistaggio attuata in fase di indagine. La questura di Ferrara ha avuto una parte importante nell’indagine e nel processo, nel quale abbiamo assistito a testimonianze false, inattendibili, lacunose, fuorvianti, come riconosce la corte d’appello”.

Diventa quasi secondario allora per la madre del giovane ricordare come i giudici descrivono il comportamento degli agenti, che hanno “scelto di porre in essere un’azione di contenimento e di repressione non necessaria nei confronti di un soggetto che aveva invece bisogno di trattamento terapeutico”.

Difficile però parlare di aspetto “secondario” se si scorrono le ultime pagine delle motivazioni, che descrivono come i poliziotti misero in atto una “manovra di arresto, contenimento e immobilizzazione condotta con estrema violenza e con modalità scorrette e lesive, quasi i quattro volessero “punire” Aldrovandi per il comportamento aggressivo tenuto nel corso della prima colluttazione”.

Il film di quel 25 settembre non è finito. La Corte continua deplorando l’intervento che “si stava trasformando in un autentico pestaggio”, in una accettazione di “violenza gratuita, assolutamente vietata dalle regole”.

Il caso Aldrovandi però non finirà qui. Le difese hanno già annunciato il ricorso in Cassazione. E in un eventuale terzo grado di giudizio la linea sarà quella dell’appello: “Non viene chiarito – spiega l’avvocato Bordoni – quale comportamento alternativo i quattro imputati avrebbero dovuto porre in essere in quelle condizioni (alle 6 di mattina, in strada, contro un ragazzo di 80 chili alterato) e fino a quando non si accerterà chi gravava sul corpo di Federico e da chi è stata esercitata la pressione letifera, non si potrà attribuire una responsabilità”.

Forse però all’avvocato Bordoni hanno già risposto i giudici di appello: “Le immagini di Aldrovandi sono agli atti e sostenere cose diverse non è possibile”.

"Renato Portaluppi, si presentò nel 1988 alla Roma con capelli lunghi, bandana, occhiali da sole, un playboy. Dichiarò a fine carriera di aver avuto centinaia di ragazze e di aver fatto l’amore al Maracanà e nella toilette dell’aereo mentre arrivava nella Capitale. Dopo i primi allenamenti Rudi Voeller sbottò: “Ci vuole un pallone per Renato e uno per il resto della squadra”. I tifosi romanisti lo avevano ribattezzato il “Pube de oro”, si dice anche che uno avvicinandolo gli disse: “Renà, viè quà che te faccio n’autografo!”."

veratti il ragazzino del pescara che non è
affatto male,niente?