Anno di fondazione dell'ASR
2868
BOC User
02/03/2002 10:39:46
...
E' MORTO UN GIOCATORE DEL PARMA !
2853
BOC User
01/03/2002 18:36:57
da un'altro GB...copio e incollo
...i boys vogliono mettere su una cosa tipo irriducibili.
Hanno capito che con la curva se possono fa i soldi e hanno capito pure che serve una posizione più centrale cioè quella degli asru. le cose sono peggiorate dopo che i boys hanno cominicato ad organizzare il treno per le trasferte di comune accordo con le guardie (tipo brescia); gli asru sono, a mio personale giudizio, 5 spanne sopra i boys e ste cose non le gradiscono, il problema è che sono pochi e che dall'altra parte ce stanno mezzi delinquenti. ieri non hai visto quanti boys c'erano giù alla vetrata? è il frutto di un mezzo accordo credo, un accordo che prevede più influenza dei boys su tutte le decisioni della curva e questo per me rappresenta la morte della sud. non hanno spessore intellettivo, molti sono solo bori, si stanno dando da fare solo per i soldi, la gente nn li sopporta. poi che ieri si è tifato è solo grazie alla partita, dagli 5 giornate e questi ti uccidono la curva. io, se restano loro, cambio posto sicuro. non ho nulla a che spartire con certa gente.
ti dico solo che ieri se vedeva gente tra loro con il cappello del verona(!) te rendi conto? vieni in curva con il cappello di una tifoseria che è tua nemica nonchè amica dei cugini. e tutto per politica.
sono disgustato.
2850
BOC User
01/03/2002 16:10:24
CHISSA'...
LEGIONE ULTRAS = MERCANTE IN FIERA ?
NO TOMBOLA
2844
BOC User
01/03/2002 15:14:27
calcio moderno...
Calcio, Mondiali: sì alla birra, ma solo una a testa

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Tokyo - (01 Marzo 2002 13:11)
La polizia giapponese e sudcoreana non è per nulla contenta ma il volere degli sponsor dei prossimi mondiali di calcio 'Corea-Giappone 2002' è legge e una concessione ai produttori di birra si è dovuta fare: negli stadi del mundial si venderà alcol, ma solo se è birra, e con una serie di restrizioni, a cavallo tra il serio e il faceto. Il comunicato dei due comitati organizzatori giapponese 'Jawoc' e sudcoreano 'Kowoc', ufficializzato oggi, recita come segue: "A seguito di consultazioni con le autorità di sicurezza dei due paesi organizzatori, con la Fifa e altri, si è convenuto di vendere la birra negli stadi durante gli incontri dei mondiali, assicurando nel contempo uno stretto controllo per condurre in porto una Coppa del mondo sicura e gradevole.
- Le vendite di birra saranno limitate ad un solo bicchiere a testa per volta
- La birra sarà venduta in bicchieri di carta o di plastica molto sottile
- Le vendite di birra saranno limitate ad un periodo da 90 minuti prima del calcio d'inizio fino alla fine dell'intervallo tra il primo e secondo tempo
- La birra non potrà essere venduta a persone chiaramente in stato di ebbrezza
- A insindacabile giudizio delle autorità di sicurezza, la vendita di birra potrà essere severamente limitata o completamente sospesa durante partite che presentino un alto grado di rischio
P.S - Birra e altre bevande alcoliche non potranno essere portate dall'esterno negli stadi e solo la birra, tra le bevande alcoliche, potrà essere venduta negli stadi". (Spr)
2830
BOC User
01/03/2002 12:06:15
Forse non tutti sanno che...
Virgilio Monosilio, candidato nelle liste di A.N. al quarto municipio di Roma, ha preso 129 voti.

CHE SPETTACOLO!
2799
BOC User
28/02/2002 16:00:03
26.02.2002The End...
Calcio, Industria, Stampa e TV: NON AVRETE MAI LA NOSTRA GIOVENTU'.
As Roma Ultras ultimi coerenti.
La curva sud è finita, ma forse voi ancora non lo sapete....
2718
BOC User
27/02/2002 10:29:32
...c'e' chi li chiama laziali...
11024 data: 2002-02-27 10:27:09
UN'ASRU INCAZZATO!!! (manca l'email / manca l'homepage) ha scritto:

per michele77:

tu ti faresti tatuare Che Guevara pur di veder la ROMA vincer gli scudetti?STAI MESSO MALISSIMO.Io pur di non tatuarmi il Che preferirei vedere 100volte la lazio vincere lo scudetto o 100derby persi per 100-0!eppoi,tra un perugino comunista e un laziale fascista preferirei 300volte un laziale fascista,tutto un'altro pianeta sicuramente...ma di questo tu che ne puoi capire,questa è MENTALITA' ULTRAS!!!QUESTA E' MENTALITA' ASRU!!!
AVE ROMA LE LEGIONI TI SALUTANO
2703
BOC User
26/02/2002 13:52:40
...
tranquillo, tarallucci e vino...
2702
BOC User
26/02/2002 13:52:20
....
Regà oggi tira una brutta aria...
vedremo cosa succederà.
2682
BOC User
26/02/2002 08:35:28
boys,boys,boys i am looking for a good one...
Chiuso il GB dei boys...
Tanto se sa' che finisce a tarallucci e vino...
2594
BOC User
22/02/2002 08:34:22
ormai si pensa solo alla c.l.....
la roma Niente gol neppure a Barcellona. E lui vorrebbe un modulo più offensivo
Il gran digiuno di Batistuta "Arrivano pochi palloni"

FRANCESCA FERRAZZA

Lo strano momento di Gabriel Batistuta, esaltato per l'importante lavoro quantitativo svolto in campo, criticato per la scarsa vena realizzativa, sua compagna da inizio stagione. In forma come nei periodi più belli della sua carriera, l'argentino sembra penalizzato da un sistema di gioco che lo vede spesso e volentieri troppo isolato in avanti, costretto a sacrificarsi, rientrando molto a centrocampo per procurarsi palloni e trasformandosi in un bersaglio mobile per le difese avversarie. E così quello che dovrebbe essere il finalizzatore principale della squadra giallorossa, si ritrova con uno «zero» nella casella dei gol segnati in Champions. «Non sono preoccupato - l'ammissione dell'attaccante negli spogliatoi di Barcellona - dipende da vari fattori, pochi palloni giocabili in avanti e un pizzico di sfortuna». Al di là delle frasi di circostanza il «Re Leone» preferirebbe un diverso schieramento tattico, nel quale non ritrovarsi isolato e costretto a giocare spalle alla porta. L'orientamento di Capello sembra, però, essere quello di continuare sulla strada del 352, per lo meno in Champions, obiettivo, a questo punto, prioritario.
E proprio in vista dell'importante sfida di martedì con il Barcellona all'Olimpico (oggi in vendita i biglietti), largo al turn over. Domani sera, quindi, contro il Perugia (solo tremila i tagliandi fino a ieri venduti), fuori Batistuta e Totti, quest'ultimo alle prese con un dolore al tibia destra, ricordo delle botte subìte al Camp Nou. Spazio, invece, a Montella e Delvecchio, con Cassano alternativa di lusso. Lassissi: lunedì scorso il difensore ivoriano è rientrato a Roma, dopo quasi due mesi trascorsi in Africa. A Trigoria, però, non si è fatto vedere, esentandosi dal chiamare lo staff medico giallorosso, in attesa di sue notizie. Ieri Lassissi si è sottoposto a una visita di controllo a Villa Stuart. «Sto meglio, domani (oggi ndr) tornerò a Trigoria, prima di poterlo fare era essenziale che facessi dei controlli. La gamba non si gonfia più e sono molto fiducioso. Lo sa solo Dio quanta voglia ho di tornare a giocare, ce la metterò tutta per essere presente almeno alle ultime due gare di campionato. I miei compagni? Ho sentito molto Zebina, mi è stato vicino».
2330
BOC User
14/02/2002 10:10:32
...e non aggiungo altro...
2203
BOC User
11/02/2002 11:34:24
mah...
Lunedì 11 Febbraio 2002
Falcao torna
ottavo Re
per una notte
di STEFANO ORSINI

ROMA - Entra Falcao e l'Olimpico s'infiamma. Il boato dei settantacinquemila è tutto per lui. «Questo stadio mi mancava, è la seconda volta che torno da quando ho smesso e mi ha emozionato. Il pubblico è uno dei motivi dei successi di questa squadra. Non potevo mancare ad una partita come questa, mi piace vivere qui anche da turista». L'ottavo re di Roma scalda ancor più uno stadio vestito a festa. «Soffro troppo dalla tribuna, avrei preferito giocare. Questa Roma è più forte della mia che era una squadra "contadina". Questa è costruita per vincere con tanti campioni d'esperienza internazionale. Il mio erede può essere Totti anche se gioca più avanti o Emerson, un grande campione. Quel rigore non calciato con il Liverpool non può limitare la mia storia qui. Alla Roma auguro di vincere la Coppa Campioni quest'anno».Il ritorno di Falcao, accompagnato dalla moglie Cristina, ruba la scena ai tantissimi vip.

Scaldano i motori Biaggi e Fisichella. In pista anche Giampaolo Minnucci, driver di Varenne. La sorpresa, come di consueto, la regala Raffaella Carrà che in tribuna arriva poco prima dell'altra regina della prima serata: Sabrina Ferilli. Senza Lucio Dalla l'attrice sfoggia il sorriso delle grandi occasioni. Lo stesso fanno Youma e Flavia Vento. Non troppo distante dalla ex bionda "sottovetro" colui che la ha lanciata: Teo Mammuccari. Tra i comici posti d'onore a Verdone, Banfi, Mattioli, Ippoliti e Roberto Ciufoli della Premiata Ditta. I fratelli Vanzina, Enrico e Carlo, che di risate se ne intendono integrano ancor più la troupe cinematografica nella quale entrano a pieno merito Massimo Ghini, Claudio Amendola e Luca Zingaretti.

Ospite d'onore il granata Piero Chiambretti, accorso all'Olimpico con l'unico scopo di gufare i cugini bianconeri rappresentati da Idris e da Giletti. In Tevere, come sempre sopra lo striscione Roma Capoccia, Antonello Venditti. Alessandro D'Alatri e Alberto Castagna chiudono la parata degli artisti. Quella dei politici è ancor più fitta. Ministri, ex ministri ed ex presidenti del consiglio si alternano a senatori e sottosegretari: Scaloja, Gasparri, Bianco e D'Alema. Poi Minniti, Castagnetti, Catricalà, Saporito, il senatore Barelli, il giudice Marini, il presidente della regione Storace e il vicesindaco capitolino Enrico Gasbarra.
2154
BOC User
08/02/2002 08:07:58
andate a....
2052
BOC User
06/02/2002 10:29:44
comunque......
JUVE MERDA!
2042
BOC User
06/02/2002 02:25:28
momento ludico...
Sapevate che:
-E' impossibile leccarvi il gomito
-Un coccodrillo non può tirare fuori la lingua
-Il cuore di un gamberetto è nella testa
-In uno studio effettuato su circa 200.000 struzzi, durato più di 80 anni,
non si è mai visto uno struzzo mettere la testa nella sabbia.
-I porci non possono fisicamente guardare il cielo
-Piu del 50% delle persone, in tutto il mondo, non hanno mai fatto o
ricevuto telefonate.
-I ratti e i cavalli non possono vomitare
-Se starnutite troppo forte, potreste rompervi una costola
-Se tentate di trattenere uno starnuto, potrete causarvi la rottura di una
vena nel cervello o nella nuca, e potreste morire
-Se, contro natura, tenete gli occhi aperti mentre startunite, potrebbero
uscirvi dalle orbite.
-I ratti si moltiplicano così rapidamente che, in soli 18 mesi, una coppia
può avere più di 1 milione di discendenti
-L'accendino è stato inventato prima dei fiammiferi
-Il 35% delle persone che usano annunci personali nei giornali, per trovare
un compagno o compagna, sono sposati.
-Nel mondo, il 23% dei problemi alle macchine fotocopiatrici sono causate
da persone che si siedono sull'apparecchio per fotocopiarsi il sedere.
-Nella durata media di una vita, una persona che dorme ingoierà 10 ragni e
70 insetti.
-La maggior parte dei rossetti contiene delle lische di pesce
-Come le impronte digitali, l'impronta della lingua è diversa per ogni uomo.



-Il 75% delle persone che leggono questo messaggio hanno provato a leccare il
proprio gomito!
E tu di certo avrai provveduto a mantenere alta questa percentuale.
1756
BOC User
27/01/2002 21:32:21
RUBBENTUS...
Noi litigamo trà de noi e intanto la Juve continua a rubare in maniera vergognosa e si avvicina.....
1644
BOC User
23/01/2002 13:13:00
mah...
da venerdì 16 a giovedì 22 febbraio 2001

Il Nostro Inviato
tra le tombe del calcio


Una sciarpa per sempre
All'ombra dei cipressi e dentro l'urne è forse il sonno dei tifosi men duro? Viaggio nel cimitero di Prima Porta dove bandiere romaniste e laziali marcano il segno di un nuovo culto


di Alberto Crespi




Roma È lì da anni, ormai. Ha resistito a estati e inverni, il sole l'ha scolorito, la pioggia l'ha infradiciato. Ma lui resiste, in un punto di via Togliatti (periferia Roma Est, sotto il cavalcavia dell'autostrada per L'Aquila) dove migliaia di auto lo sfiorano ogni giorno e quasi nessuno passa mai a piedi. Nessuno tranne gli amici del morto, che evidentemente lo visitano spesso. Come se fosse un pezzo di cimitero trasferito su uno straccio d'asfalto sconsacrato.
È uno di quegli altarini laici che ricordano, lungo le vie delle città, il luogo dove un ragazzo si è ammazzato in motorino. Ci sono fiori, sia freschi che rinsecchiti; tre o quattro peluche, arruffati dal tempo; e alcune sciarpe, la più vecchia delle quali è incartapecorita come le bende di una mummia egizia. Sono sciarpe dei Cucs, e già questa sigla - la vecchia sigla degli ultrà romanisti della Curva Sud, oggi scomparsa - consente di datare il "monumento" ad almeno tre-quattro anni fa. È la tomba di un romanista, è un segno urbano ormai antico, una sorta di antenato di una tendenza ormai diffusa.
Roma sta diventando un laboratorio calcistico-antropologico di straordinario interesse. Il motivo è evidente: non era mai successo che le due squadre capitoline fossero entrambe in lotta per lo scudetto (una, per di più, da campione in carica). In città non si parla d'altro. Le radio storiche sono impazzite: Roma è radiofonicamente una città brasiliana, con emittenti locali che parlano di calcio 24 ore su 24, spesso aprendo i microfoni ai tifosi. Radio Incontro (romanista) e Radio Radio (tradizionalmente laziale, ma molto "ripulitasi" da qualche tempo, con ambizioni generaliste) spopolano. Seguirle è uno spasso anche per i tifosi di altre squadre. Un esempio: venerdì scorso, alla vigilia di Atalanta-Juventus, ha telefonato un tifoso juventino di 65 anni con un accento torinese degno di Gianduia, ma abitante da 40 anni al quartiere Portonaccio. Ha giurato di essere uno che "fino a quattro-cinque anni fa faceva a botte allo stadio" e ha chiesto, con tipica gentilezza sabauda, di non trattare troppo male la Juve.

LA SCIARPA VIGILA. Il vero laboratorio di cui sopra è altrove. Le radio, a Roma, hanno sempre straparlato, dando voce agli umori più folli delle tifoserie. I segnali forti sono altri. Dall'estate scorsa - da quando fu annunciato l'ingaggio di Batistuta - è esploso, per esempio, il fenomeno delle sciarpe giallorosse. Prima limitato allo stadio, questo capo di abbigliamento ha debordato in tutta la città, in tutti i giorni della settimana. Ormai è normale vedere centinaia di ragazzi, e di ragazze, che lo indossano in ogni occasione. È un segnale di riconoscimento, di appartenenza al gruppo, di identità tribale (si intenda il termine "tribù" senza ironia, in senso antropologico). Ma quel che più sorprende, in questa stagione, è il vero e proprio "culto dei morti" legato alle squadre. Gli altarini sulle strade sono numerosissimi, ma il luogo dove tale culto sta assumendo toni, e forme, del tutto sorprendenti è Prima Porta, l'immenso cimitero a nord della città, sulla via Flaminia.
Premessa: gli ultrà hanno sempre avuto una sorta di venerazione per i propri morti, che all'interno dell'ideologia da curva vengono visti come caduti in guerra. Ma per anni tale culto è rimasto confinato negli stadi (ogni domenica la Curva Sud della Roma dedica uno striscione a qualcuno dei suoi morti) e ha conosciuto espressioni paradossali solo in una città come Napoli, che ha con i propri defunti un rapporto tutto speciale (è celebre la scritta che una mano ignota tracciò sul muro di un cimitero napoletano dopo il primo scudetto dell'era Maradona: "Guagliò, che ve site persi"). Ora, a Prima Porta, è divenuto senso comune. Le tombe che recano i segni delle due squadre sono numerosissime. È una dimensione del tifo inedita, non urlata, quasi misteriosa e - inutile negarlo - commovente.
Quasi sempre l'omaggio calcistico al morto è una sciarpa giallorossa o biancoazzurra legata sopra la tomba. Ma ci sono lapidi con il lupetto giallorosso, simbolo della Roma, inciso a imperitura memoria sul marmo. Ci sono soprattutto tombe di laziali dove, in maniera più sommessa, si riproduce il concetto ("che vi siete persi") della suddetta scritta napoletana. Padri di famiglia morti lungo gli anni Novanta, ai quali mogli e figli hanno portato, nel 2000, la "notizia" dello scudetto, attraverso piccole scritte, cuoricini e scudetti biancoazzurri, sciarpe appese ai crocifissi, foto e ritagli di giornali.
Il luogo più impressionante è il porticato L del Gruppo VII, nella zona rossa di Prima Porta (i campi dello sterminato cimitero sono indicati per numeri e colori). Fra le tombe murate, c'è quella di un giovane laziale (1957-1994) che fra poster, sciarpe e fiori biancoazzurri reca anche la prima pagina del Corriere dello Sport che annuncia lo scudetto e i biglietti di due partite, Lazio-Perugia e Inter-Lazio di Coppa Italia. A pochi metri, davanti al loculo di un romanista morto a vent'anni (1974-1994) sorge un cippo di marmo drappeggiato di giallorosso. Davanti al porticato, nel campo 65, garrisce al vento una bandiera giallorossa che sovrasta la tomba di un altro giovane, nato nel 1963 e scomparso nel 1991. Non sfuggono a questo rituale nemmeno le lussuose sepolture in muratura del Gruppo V: campeggiano foto dei morti in divisa da stadio, una bandierina romanista orna la lapide di una signora classe 1922 (accanto a uno struggente biglietto scritto con calligrafia infantile: "Zia, buon 2001"); e infine, sorta di beffa al regno dei morti che suona davvero molto "romanesca", alla Petrolini, sulla tomba di un signore nato nel 1921 e morto nel 1995 spicca un cartello di quelli che si comprano nei negozi di souvenir: "Qui abita un laziale".

LA MAGLIA SULLA BARA. Difficile commentare simili comportamenti. Da un lato si dovrebbe dire che di fronte alla morte tutto è sacro, anche la Roma e la Lazio. Tornano alla memoria le immagini del funerale del giovanissimo Piermario Roncalli, investito a Treviglio lo scorso dicembre da un pirata della strada, assieme alla fidanzata: sopra la sua bara c'era la maglia numero 9 dell'Inter, quella di Ronaldo; con la commozione, emerge però anche il ricordo delle strumentalizzazioni leghiste (Piermario e la sua ragazza, Sara Bariani, furono uccisi da un albanese) e viene da pensare che, alla faccia della globalizzazione, persino il lutto è preda di tutte le frammentazioni sociali e ideologiche, di tutte le guerriglie da condominio che appestano la nostra vita.
A stupirci, però, e a lasciarci tutti i nostri dubbi, sopravviene l'ultima tomba che vediamo prima di lasciare il cimitero: è nel cosiddetto Riquadro israelitico, vi riposa un ebreo romano (1924-1998), ed è coperta da una bandiera con la scritta Lazio 2000 fissata con delle pietre, secondo l'usanza ebraica di deporre sassolini sulle lapidi. Sì, un ebreo laziale, tifoso della squadra che può "vantare" la curva più razzista e antisemita d'Italia. Di fronte a questo paradosso, si può solo concludere che nel mezzo di valori sempre più confusi, di ideologie sempre meno riconoscibili, il calcio sta diventando un veicolo d'identità forte, capace di assorbire nella propria sfera - non più solo ludica - anche i momenti più insondabili dell'esistenza. Sì, anche la morte.
1600
BOC User
22/01/2002 13:31:21
vecchie conoscenze...
9821 data: 2002-01-22 12:50:49
Ultras S. Paolo - Sandrino (manca l'email / manca l'homepage) ha scritto:

Leggete bene il msg 9819...mai parole furono piu' sante.
PER CERTI PERSONAGGI CHE SI DIVERTONO A ROMPERE LE PALLE: PER FAVORE FUORI DAI COGLIONI. Esistono molti siti sui quali far emergere le vostre immense idee. SIAMO STUFI DI ESSERE INSULTATI DA VOI.
UN SALUTO AI VERI ULTRAS -
FORZA GRANDE ROMA - VIVA L'ITALIA
1388
BOC User
11/01/2002 08:41:23
ora voglio vedere se verra' contestato come la melandri...
LA NASCITA DI RIVA DESTRA
di FABIO SCHIUMA
Presidente Nazionale Federazione
circoli Riva Destra



Poco più di sette anni fa, ai tempi del Rutelli-Fini a Roma, eravamo in tre in un ristorante toscano di Trastevere, Francesco Crocenzi, Ferdinando Menconi ed io.

Avevamo deciso di fondare un Circolo per dare il nostro contributo alla nascente Alleanza Nazionale, erano momenti di grandi speranze, c’era spazio per i sogni e volevamo realizzare il nostro.

Dovevamo dare un nome a questo sogno, e fra una fiorentina e un bicchiere di Chianti, fra i tanti proposti nati sul momento è scivolato un nome “Riva Destra”.

Suonava bene, e poi noi eravamo sulla riva destra e non solo del Tevere.

Una stretta di mano, un brindisi e l’avventura è cominciata.

Da quel momento di strada il Circolo ne ha fatta molta, e su questa ha incontrato altra gente che condivideva lo stesso sogno e l’ha unita in una federazione dalla Sicilia alla Liguria, realtà diverse con le loro esigenze di autonomia ma unite da un ideale comune, e da una comune visione del modo di fare politica.

Insieme molti dei Circoli nati in quell’autunno continuano a rimanere uniti e a portare il contributo di Riva Destra per una destra di governo, per una Destra al Governo.

Il nostro Circolo ha un segreto e ora che è divenuto una federazione diffusa su buona parte del territorio nazionale, lo spirito che ci unì e che animò i primi passi in quel ristorante a Trastevere è rimasto lo stesso.

Lo spirito di tre amici che si incontrano davanti ad un bicchiere di vino per sognare e costruire un sogno non è cambiato.

E’ stata l’amicizia, quella con la A maiuscola, il primo cemento della Federazione, e finché questo sarà il clima il nostro Circolo continuerà ad andare avanti.





Per ulteriori informazioni chiamate il Comitato Elettorale di
Fabio SCHIUMA - un amico in... Comune
Lungotevere Flaminio n° 66 int. 23 - 00196 Roma
Tel. 06 3200911 o 06 3200913 Fax 06 36003246