Ghestbuc della Brigata Odoacre Chierico

Azione opzione rivoluzione!

Gli indegni non avranno i nostri quartieri, e chi vuole capì capisca!

O.N.O.R.E. . . A.L.L.A. . . .F.O.S.S.A. . . A.R.E.Z.Z.O

ad ancona ci sia una signora, ormai sulla sessantina, che cerchi disperatamente il figlio ed il marito scomparsi 11 anni fa. alcuni testimoni dicono di averli visti salire su di un pulman, nei pressi dello stadio.

chi sa qualcosa parli

no agli assenti nell'ora di religione

Alvaro s’era fatto vent’anni di carcere. C’aveva un ideale tutto strano e insieme a quelli della generazione sua aveva sparato addosso a qualcuno. Vent’anni de carcere giusti giusti. Aveva appena fatto in tempo a piagne per la finale col Liverpool. Al rigore de Graziani s’era messo seduto. La faccia tra le mani. Accanto a lui il fratello singhiozzava come un ragazzino. Ma quale come? Era un ragazzino. C’aveva quindici anni. Lui manco sapeva che già se bucava. Che era morto d’overdose gliel’aveva scritto la madre dopo sette anni che lui già stava a Rebibbia. C’aveva fumato su una sigaretta. Almeno aveva smesso de soffrì.
Era uscito che pioveva. Nessuno l’aspettava e nessuno l’avrebbe accompagnato a casa sua a Casal Bruciato. La madre forse si sarebbe ricordata che usciva quel giorno e avrebbe almeno preparato la cena.
Poi una bella dormita sul letto comodo.
Degli amici era rimasto in contatto solo col Riccio e con Maurizio. Loro erano fidati e l’avrebbero aiutato a trovà qualche lavoretto. Giusto per avere da subito qualche soldo in tasca. Poi avrebbe visto.
La ragazza chiaramente non l’aveva aspettato. Ormai s’era sposata con un commerciante de tessuti e s’era trasferita a Pesaro. Due, tre figli, il cane. Un mutuo. Tutto normale insomma.
Pazienza. Tanto a lui adesso mica serviva la ragazza. Lui se voleva fa una scopata come cristo comanda. Sperava solo che con l’euro i prezzi delle puttane non fossero saliti troppo.
Poi domenica sarebbe tornato in curva sud. Lo stadio era stata una delle cose che gli erano mancate di più. L’amici, la Roma … gli avversari.
Er Cometa aveva rimediato un abbonamento per lui. Gli veniva da ridere. Il biglietto l’aveva comprato si e no tre volte da ragazzo e ora entrava con un abbonamento. Vabbè, i tempi erano cambiati. Ormai solo abbonati dicevano. Sarebbe entrato con gli altri abbonati.
A mezzogiorno stava fuori ai cancelli. Tanti ragazzini con le sciarpe e i cappelletti. Sembravano facce pulite. Gente un po’ borgatara ma che non smozzicava. Solo che sembravano tutti vestiti uguali. Tipo i soldati.
Appena entrato in curva il respiro si ferma in gola. Le lacrime agli occhi. L’olimpico, la Sud. Il prato verde dove una volta strillava per Falcao, Rocca e Pruzzo.
I seggiolini tutti blu fanno un po’ schifo. Lo stadio nuova fa un effetto strano. Sembra un’altra cosa. I muretti non ce stanno più.
Vede un paio de striscioni che riconosce subito. I Fedayn dietro di lui e dall’altra parte i Boys. Uno che stava in cella con lui gli aveva raccontato che il Commando non c’era più. Geppo era morto, Antonio e Stefano se ne erano andati in tribuna. Altri stavano sparsi qua e là. Si mise seduto sotto ai Fedayn. Roberto non c’era più (quanto gli era dispiaciuto per lui …), altri gli sembravano “visi famigliari”.
In basso gente nuova. Ma dopo vent’anni era normale. Fa strano sentirsi circondato da pischelli. Sorride e pensa che pure lui quando se metteva dietro ai Guerriglieri era un pischello. Però questi sembrano diversi. S’atteggiano, fanno le facce da duri. Non sembrano neanche li per la Roma. Non tutti almeno.
I Fedayn partono con l’inno. I Boys rispondono. Sotto di loro sventolano alcuni bandieroni. Accanto lui accendono un fumone giallo.
Inizia la partita e la curva parte in coro. Da sotto alcuni ragazzi dirigono il tifo con un microfono e con l’amplificazione. E pensare che lui fregava le pile dal negozio di elettronica sotto casa per rimetterle nuove al megafono del Commando.
I cori non li conosce. Cioè, conosce le canzoni, so quelle che si sentivano nelle radio commerciali quando lui era pischello, ma non sa le parole.
Non riesce neanche a seguire la partita. La Roma è forte, c’ha giocatori importanti. Però lui si sente fuori posto. Gli mancano il muretto, i tamburi, gli amici di una volta. Quello accanto a lui sventola una bandiera nera e bianca. Davanti c’è uno che tiene uno stendardo con disegnato sopra un cucchiaio.
Non ce sta più a capì niente. La gente canta ma sembra farlo non per la squadra, ma per farsi bella.
Solo una decina di ragazzi in basso sul vetro principale, e pochi altri sugli striscioni storici, sembrano i tifosi di una volta. Quelli col veleno. Quelli che non lasciavano mai sola la maglia.
Niente, non riusciva a godersi quel ritorno tanto sognato. Lo stomaco gli diceva che qualcosa non andava.
Meglio andare a casa. Subito. Così, senza neanche aspettare la fine del primo tempo. Meglio guardare novantesimo minuto ed il caro vecchio Paolo Valenti.

Perù, in commercio una bibita al 100% di coca
L'idea è venuta dopo le ricerche sugli infusi fatti con le foglie della pianta diffusissima tra gli indios andini

Una bottiglia di K-drink
LIMA - La «divina energia»: è questo lo slogan per lanciare la «K-drink», una nuova bibita analcolica elaborata al 100% con foglie di coca. Nel corso di una serata di gala, i responsabili della società «Kokka Royal Food Drink» (Krfd) hanno spiegato che «si tratta di una bevanda energetica, naturale al 100%, senza conservanti né coloranti, con tutte le proprietà della coca legate ad un alto valore nutritivo e ad un elevato contenuto proteico».

Peter avesse a che fa' cor gruppo imballati urbino e i maceratesi se so' fatti gira' le palle

la fonte sia Cicoria che ieri sera invece de scopà s'è visto er grande fratello ...

te stai a sbajà, questo è er cicoria...

Tommasi vole mette fori squadra Cassano dopo la bestemmia in diretta de sabato

pure stamattina gnafo s'è sfonnato de vodka e campari

caciara giocasse a risiko con le armate viola

venerdi sera durante un post cena qualcuno ha rispolverato il vecchio caro "tabù", gioco da tavolo insulso e riformista.
ad un certo punto chi aveva le carte fa ..."si usavano una volta allo stadio" (intendendo i tamburi)
pare che BFR abbia detto ..."i razzi di segnalazione"

...er concerto che se so pistati è stato a Milano e infatti i Casino Royale nun sonarono a roma pe coerenza!!!

cicoria mangia i krumiri.

e chi vuol capire...

G.E.P.P.O ... C.O.N ... N.O.I.