Non si discute il tuo diritto d'opinione su chiunque, non buttamola in caciara, please. Quello che è discutibilissimo invece è il giudicare un Artista Romano (piaccia o meno, lo era, e nell'animo, piu' che anagraficamente in senso stretto) dal fatto che tifasse inter. Perchè questo avevi scritto, e questo mi meravigliava, non altro. Non si tratta di dover onorare a prescindere qualcuno, ma di non disonorare a prescindere per motivi che c'entrano poco con la caratteristiche basilari di un personaggio nel proprio ambito.
...che porcoddio vordì che er califfo era interista? Ma ve rendete conto che è un ragionamento da coattoni cesaroni?? Porcoddio, era n'Artista Romano. Punto. Mi meraviglio di LupodK, mentre le solite merde che manco se firmeno nun fanno testo. COME STATE MESSI! Insultate i morti senza manco metteve un nick, mammina v'ha sgravato dar culo, me sa...
Onore a Gesu' Cristo, tra i piu' grandi rivoluzionari della storia, tra i primi ad essersi opposto allo strapotere ebraico (gia' allora...), il quale 1980 anni fa veniva represso e soppresso per le sue battaglie. Egli era un combattente, uno del popolo, un ultras vecchie maniere (come dimostrano i lunghi capelli e la barba in stile anni '70), e sicuramente non immaginava lo schifo che le varie chiese de merda avrebbero fatto a nome suo. Da lassu', probabilmente, gli avra' sputato addosso piu' de na' vorta.
Tagli in casa Pd, stop straordinari e chiusura di due sedi
Un piano di ristrutturazione lacrime e sangue. «In previsione del superamento del finanziamento pubblico dei partiti» il Pd sta per attuare un «severo ridimensionamento dei costi». Lo scrive in una lettera ai circa duecento dipendenti del partito il tesoriere Antonio Misiani. La lettera integrale di cui è venuta in possesso La Zanzara si può consultare integralmente sul sito di Radio24.
ALCUNI PASSI DELLA LETTERA AI DIPENDENTI
Verranno attuati, a quanto scrive Misiani il 22 marzo, «una serie di interventi di razionalizzazione delle spese» tra cui la chiusura delle sedi di via del Tritone 87 e 169 «nel mese di aprile». «I budget assegnati alla segreteria nazionale - scrive Misiani - e ai Giovani democratici saranno ridotti del 75 per cento rispetto al 2012 e nel 2013 non saranno assegnati budget ai forum».
I tagli riguardano anche «i contratti con i fornitori del Pd e di Youdem (la tv del partito, ndr)» e «una serie di servizi quali auto Ncc, giornali, viaggi e altro». Poi ci sono gli interventi sul personale. «Applicazione immediata della norma del contratto che prevede il limite di 18 mesi per usufruire delle ferie - scrive ancora il tesoriere Pd - e dalla prossima busta paga saranno azzerate tutte le ferie superiori ai 40 giorni». Quindi «non saranno più autorizzati gli straordinari» e «tutti sono tenuti a comunicare al Personale le eventuali assenze».
NUMERI E CURIOSITA' - Il primo mini-ciclo della "cura Andreazzoli" ha avuto effetti forse insperati dopo l'esonero di Zdenek Zeman: dall'esordio in panchina a Marassi contro la Sampdoria fino all'ultima gara casalinga contro il Parma, il nuovo tecnico giallorosso ha infatti totalizzato quattro vittorie, un pareggio e una sola sconfitta; le stesse sei partite nel girone d'andata con il boemo avevano portato alla Roma un pari, tre risultati negativi e solo due successi. Analizzando poi la differenza reti, tra Samp e Parma, la Roma di Zeman aveva segnato 12 gol e ne aveva subiti 13, invece con Andreazzoli i giallorossi hanno segnato 11 reti e ne hanno incassate soltanto 7: se i più scettici credevano che un allenatore più attento alla fase difensiva avrebbe lavorato meno su quella offensiva, queste cifre parlano chiaramente di una squadra che non ha perso il suo feeling con il gol (è ancora il miglior attacco della Serie A con 60 centri in 29 gare, tre in più rispetto alla Juventus capolista) ed ha ritrovato maggiore sicurezza nella retroguardia a tre anche grazie al ritorno di Stekelenburg tra i pali.
Ottimista sul suo futuro da calciatore (”finche’ non supero Piola io non smetto”), Francesco Totti vede meno ‘rosa’ quando si affronta il capitolo-stadio, una delle priorita’ del club giallorosso ‘made in Usa”. ”Il nuovo stadio? – dice Totti in un’intervista al Corriere dello Sport, di cui un video online sul sito del quotidiano anticipa alcuni estratti – Lo ha detto il presidente Pallotta, ben venga se un giorno ci sara’ ma penso che sara’ difficile”. Il n.10 giallorosso riconosce i meriti della Juve (”al suo livello in questo momento non c’e’ nessuno”) e spera in un ritorno ‘europeo’ della sua squadra: ”Ora penso all’Europa League. Per accedere alla Champions dovrebbe accadere un evento importante e fino alla fine…. Roma come citta’ deve avere una squadra all’altezza delle big d’Europa – conclude Totti – ma tutto dipende dall’avere una societa’ di livello alle spalle, una societa’ che deve essere presente, imponente in alcuni determinati momenti”.
La Juve? Al loro livello non c’è nessuno per il momento. Il Milan si è ripreso, sta facendo un ritorno eccezionale. Il Napoli è da anni che mantiene questo passo, poi le altre si giocano un posto in Europa.