Anno di fondazione dell'ASR
220927
BOC User
24/12/2016 17:56:29
Foto grandi, scusate
A poche centinaia di metri dal nostro appartamento c'è il Bislett.
Il monday night della terza divisione norvegese prevede che nell'impianto da 15.000 posti, all seats without terraces, si giuochi la partita di calcio Lyn Oslo- Skeid II. Un derby. Di terza divisione, cioè di quarta serie.
Il Lyn, una nobile finita in disgrazia nel 2010, è la squatra che contendeva il primato cittadino al più – attualmente – noto Valerenga.
Beh, insomma, per farvela breve, dopo la trasferta ben oltre il circolo polare artico e di cui vi raccontai tempo fa, non si poteva saltare un match a due passi da casa, in un impianto sportivo di alto livello, con il campo d'erba vera (a Tromso era sintetica) e per una partita che valeva la promozione, utite utite, in seconda serie.
Con un pareggio il Lyn sarebbe matematicamente salito, nonostante ancora ci fossero da giocare 4 partite, mentre i rivali erano alla disperata ricerca di punti per restare a galla, come gli stronzi.

Si sapeva dell'esistenza dello statio e della partita ben prima di partire per la capitale norvegese. Ma a chi è abituato a Roma, era inconcepibile pensare di stare a due passi da uno statio al centro della città e ben nascosto da palazzi di ottima fattura che nulla fanno presagire ad un ignaro turista metio.

Ma non sono mai stato un turista metio.

Così per chiudere in bellezza l'escursione a dorso di balena, e ancora rosicando per il Tromso eliminato dalla Giuve di Trondheim in coppa, decido che sì, voglio vincere qualcosa, voglio la promozione in seconda divisione, me la merito cazzo!

Ora, la decisione da prendere, che ha provocato ore di discussioni era se prendere i fastidiosissimi mezzi pubblici che sono strapuliti, strapuntuali, strafrequenti, straspaziosi oppure andare a piedi. Io ero ovviamente per sfidare l'ignoto e andare by S&T. Chi era con me ha tenuto il punto, in maniera irrevocabile, si rischiava una rottura non più sanabile. Alla fine ho fatto buon viso a cattivo gioco: la tigna mostrata incuteva sì timore, ma anche rispetto per quello sguardo fiero – e anche un po' incazzato – di fronte a me.
Specie dopo che ho rischiato di perdermi l'aurora poreale per vedermi l'eliminazione ai ricori del Tromso. Se ciò fosse avvenuto, credo non starei ancora qui su questo onorevole GB a scrivere.




Insomma, scendiamo in strada, io molto guardingo, arrivo alla fermata del 21. Tempo di leggere sul display quando sarebbe arrivato l'opportuno mezzo meccanico che me lo ritrovo alle spalle. Un fastidio tremendo.

Tempo di leggere sul display interno quante fermate ci separavano dall'impianto sportivo che siamo arrivati.
Grazie al cazzo, erano 500 metri, e ovviamente non c'era alcunché di traffico. Niente. Manco pè sbajo. Un fastidio enorme.

L'esterno dell'impianto, in muratura giallognola con alcuni archi, è in sintonia con i palazzi intorno. Ci avviamo all'entrata. Saranno stati 20 metri dalla fermata, alché mi volto e dico “Che voi er segway oppure potemo provà a dare quegli impulsi nervosi atti a far muovere ciò che chiamiamo gambe?”. Subito, chiedo scusa per l'ardire e offro l'ingresso. 2 biglietti, 200 corone de li mortacci loro. Con le budella dell'ultimo papa impiccheremo l'ultimo re, e con le sue corone ci faremo solo medaglioni d'oro con i simboli di Roma eterna.

Era praticamente impossibile l'accesso a questo stadio. C'era un uomo, tifoso del Lyn, che con un banchetto in legno si era messo di traverso all'ingresso, ampio circa 50 metri. Dovevamo passarvi e pagare la sottoscrizione che dava diritto ad un biglietto prestampato. Purtroppo non c'erano tornelli, non c'erano guardie, non c'erano stiuart (“che mestiere è ?”), non c'erano metal detector, non c'erano telecamere, non solo non chiedono il DNA o la carta di identità ma nun vonno manco sapè oralmente come te chiami. Non c'erano neanche tifosi. A quel punto mi è venuto il dubbio che stavamo entrando in un museo per cui avevo pagato 20 euri. Non me lo sarei mai perdonato. In realtà vidi che al baretto interno c'era un po' di gente, alcuni anche con apposite sciarpe coi colori sociali del Lyn Oslo e mi tranquillizzai. Il caffè lo pagavi e poi te lo facevi da solo.

All'omo norvegensis della sottoscrizione chiesi ove potessi conferire con qualcuno in lingua inglese onde vedere di rimediare una sciarpetta. Non capii bene la sua risposta, mentre chi era con me si rifiutava di agevolarmi, ed entrai.

Il colpo d'occhio, nei miei occhi da bambino, per la mano con mio padre che invece stava a Roma, era fantastico.
Uno stadio ovale, due tribune coperte, distinti e curve unite. 15.000 posti. Tutti rigorosamente vuoti per il big match della squatra due volte campione di Norvegia. Provai la stessa sensazione, credo, di tanti laziesi quando provano a valicare il raccordo per recarsi all'Olimpico.
Mancava un'ora abbondante, c'erano ben 13 gradi Celsius, zero vento, zero umidità, zero tifosi.
Quasi quasi, pensai insanamente, imbocco sul pitch, memore delle imprese leggendarie di un noto membro della BOC che si esibì durante un match parimenti importante, credo svoltosi il 17 giugno 2001.














L'inflessibile omo-sottoscrittorio evidentemente era il collo di bottiglia che impediva alle masse festanti di imboccare al Bislett. Comunque sia, ci sistemammo nell'unico settore aperto al pubblico: la Tribuna Tevere, vicino al corrispettivo posto occupato dai nostri Ubriaconi. Il contagocce umano filtrava gli accessi ma non impedì a ben 200 selezionatissimi osliciani di prendere parte al match.

Ci fu anche un minuto di silenzio. Tutti in piedi ed applausi scroscianti al suo termine. Non si sentì troppo bene un anziano giocatore di golf norvegese, lo ricollegai a quello, ma in realtà poteva essere morto anche il gatto del barista, non lo so e nun me ne fregava un cazzo.

In quei momenti d'attesa pensai a Como-Roma, campo neutro a Piacenza. Minuto di silenzio per Gianni Agnelli. Un par de palle. Dal nostro settore l'oltraggio fu totale, completo, senza rimorsi. Non bastava che fosse morto, per noi doveva ritornare dall'inferno e morire altre 100 volte tra mali atroci. E ancora non sarebbe bastato.

Noi felici pochi.



Eravamo alle soglie dell'inizio del match, separati da nulla rispetto al campo. Quasi quasi entro, come Cavallo Pazzo, mi faccio diffidare e chiudo in gloria la mia carriera ultra$. Era il mio pensiero ricorrente. Non sono venuto qui per fare da spettatore.
Il settore popolare contava 50 zingari locali, con tanto di tamburi, sciarpe e bandierone. Erano i “Bastionen”. Temutissimo gruppo che semina il terrore in mezza uropa e che, per fortuna, non abbiamo avuto la possibilità di incrociare nel nostro cammino girovagando tra coppe e coppette che ci ha sempre dato tante soddisfazioni.




I tifosi dello Skeid II (“secondo”, il primo probabilmente è in qualche categoria superiore) si sono palesati solo al 13esimo del primo tempo, quando la loro squatra pareggiò l'iniziale vantaggio che tanto entusiasmo provocò tra i Bastionen e i numerosi sportivi ivi presenti. Io ero un ivo presente ed esultai pensando: “Oggi je rompemo er culo e annamo in seconda divisione, poi tra due anni stamo in Tippaligaen (immagino “Lega dei Teppisti”, esaltazione totale!), la vincemo, famo i preliminari de Champions, incontramo la Roma, acchitto il match come fece Lino Banfi con Picchio de Sisti, e così noi passamo e loro so comunque contenti”. E invece le mie fantasie erotico-sportive vacillarono a partire dal 13esimo. I tifosi dello Skeid II erano II, di numero dico. Quindi, se esiste, ed esiste lo Skeid I, probabilmente il suo pubblico è la metà.

Si va a riposo sul punteggio di 1-1. Sufficiente comunque a salire. I “Bastionen” non demordono e lanciano coriandoli fuori stagione. S'è fatto buio, ormai il sole è calato oltre i fiordi, la temperatura precipita. Ma decido che è ora di spostarsi, forse passo all'azione e scavalco il nulla per entrare in campo. Direttamente collegato da numero due scalini, praticamente a raso con la tribuna. La copertura sovrastante non può proteggermi dal freddo e dall'umidità. Ho quindi una nuova discussione con chi si trovava con me. Durante la quale irrompe una pulzella locale che, in inglese, mi chiede una cosa che non capisco. L'aria è sempre più tesa, la situazione rischia di farsi incandescente perché chi era con me non parla ma mi lancia uno sguardo tra il feroce e l'assassino. “Non l'ho messa incinta, giuro!”, mi appiglio a tutto, nego tutto, come ho visto fare in decine di film. La giovine mi ha chiesto se ero io l'interessato alla sciarpetta del Lyn. Ed il clima di tensione scema, ma siamo sempre sul filo del rasoio. Ci accompagna al baretto e contrattiamo con un barista l'acquisto della sciarpa: ce ne è una da 100, una da 150 e una da 200 corone. Non ho badato a spese e compro quella da 100. Non ho badato a spese, i giorni prima intendevo però.






La sciarpa, veramente di ottima fattura, è proprio quella dei Bastionen. A quel punto non posso che iniziare a fare il tifo dal mio posto, ammirando da lontano quei ragazzi che innalzano le bandiere e con possenti cori portano la squatra in vantaggio. E' il 56esimo, ormai sono ad un passo dalla promozione nella locale serie C. Mica cazzi e me fomento. Forse vinco qualche cosa. Al 57esimo, un minuto dopo il riavvio del giuoco, ste merde pareggiano...mortacci vostra, ma che davero ? Vabbè, ci basta il pari...Passano altri 5 minuti, Skeid II in vantaggio. Mannaggialamadonna, mo entro davero e faccio sospende il match. E che cazzo, dopo Tromso non sono disposto a tollerare altro. Vengo prontamente fermato da chi è più saggio di me. Vorrei prendere uno dello Skeid II e dirgli: “A stronzo tanto nun ve sarvate lo stesso, fate schifo, ve dovreste chiamà Schifo II, sete come i laziali, do you know lazie? No, ce credo, nun la conosce nisuno manco da noi!”.

Mi avvolgo ancor di più nella sciarpa calda appena acquistata. Lo sconforto mi prende l'anima.



Manca solo un quarto d'ora quando uno squarcio nel cielo, un “fulmine” (traduzione di “Lyn” nella lingua ove il dolce sì suona), colpisce l'avversario. E' il 3-3. Ormai sto assistendo ad un dejavù: sto a Italia-Germania del '70 in Messico. E' proprio lei, la riconosco. Vedo gli azzurri di Valcareggi contro i bianchi teutonici battersi su ogni pallone e correre lungo le fasce. Davanti a me due raccattapalle di circa 10 anni fanno giochi strani con le bottigliette: in pratica, nun se inculano la partita, e si lanciano una bottiglietta con liquido gasato prima agitandola e poi sbattendola violentemente sulla pista dall'atletica per farla rimbalzare. Effetto razzo. Un'idea. Non nuova, e comunque più innocua di quanto già sperimentato alle nostre latitudini a suo tempo.

Ora i ragazzi volano sulle ali dell'entusiasmo che contagia anche gli altri 14.800 seggiolini vuoti. Passiamo in vantaggio e chiudiamo il match addirittura sul 5 a 3.



E' l'apoteosi. Gli eroi del Bislett vengono da noi sotto la tribuna a ricevere i meritati onori e saltano e ballano per quasi 35 secondi netti insieme ad una folla inesistente ma comunque calorosa ed alcolizzata.




Beh, mò se farà invasione e sarà una festa collettiva, spoglieremo i nostri eroi e ci porteremo a casa maglie, palloni, porte, reti delle porte, bandierine. Sono pronto, carico a pallettoni.





Ormai chi è con me sa che non può fermarmi.
Ma.
Ma ariva uno, tutto vestito bene. Ci chiede qualcosa in norvegese o forse finlandese o eschimese. Comunque in una evidente lingua a me sconosciuta e per questo sicuramente estinta da tempo. Rivedo lo sguardo feroce “Stavolta nun me poi dì che l'ho messo incinta! Per dio!!! Ci sono gli estremi legali se alludi ciò!”. Ci chiede cortesemente se potrebbimo inviargli le foto del match, in quanto dotati, non l'avevo ancora detto, ma si sarà capito, di macchina reflex reduce dall'aurore poreali dei dintorni di Tromso.

Dico al novello Baldissoni che noi potrebbimo....ma io vojo entrà in campo ed avere un salvacondotta per un eventuale DASPO, nonché la possibilità di reimpatrio immediato in Italia prima di un eventuale provvedimento penale o, in alternativa, di un espatrio verso Santo Domingo, ove sarei ospitato dal mio amico Luciano Gaucci.

Lui tentenna ma poi mi dice “Famo così: per me non ci sono problemi, io nun te dico gnente”. E' un attimo sono già in campo a complimentarmi uno ad uno coi giovani campioni . Età media, visti da vicino, tra i 20 e i 22 anni. Tutti mi ringraziano alcuni però se vede che so colti de sorpresa. Non sono abituati a questi eccessi che infatti da noi prevedono ormai pene che vanno dal sedersi in ginocchio cui ceci alla meno temuta sedia elettrica.

Faccio anche due palleggi con loro a centrocampo. Ho vinto! Ho vinto!!! Cristo, so contento come quando ero incantato dalle gesta del Divino, per la mano, con mio padre.

Me lo sono meritato, nun m'hanno recalato niente: l'ingresso, la sciarpa, la sofferenza, la partecipazione emotiva...il giorno dopo rientro nell'Urbe immortale e spedisco le foto all'Italo Zanzi di cui sopra. Ringranziandomi, mi sussurra via mail che quando ritorneremo saremo ospiti del club.

Già sento la musichetta che mi accoglierà “The champions tarattattà!!!”.

Sarà un Lyn Oslo – Roma di alto livello.

Il vento gelido del nord non ci potrà fermare.

BOC – Vivere Ultra$ - E$$ERLO NELLA MENTE



ps: mentre riprendevamo il 21 un attempato ultras locale in attesa sull'altro lato della strada, da solo, vedendo uscire un paio di giovinastri giocatori dello Skeid II, si avvicina e li comincia a sfottere in maniera palese, con un sorriso tra l'ubriaco andante e lo psicopatico allegro. I calciatori, increduli e quasi retrocessi, abbozzano. Questo è ancora il mio calcio.

pps : Evdard Munch alloggiava nel cimitero interno al parco adiacente il nostro covo. E' stato un piacere scoprirlo mentre ivi passeggiavamo poco prima di rientrare a Roma. Il mio pensiero, notando il suo busto per puro caso tra mille altre tombe, è corso subito a Gnafo. Non so ancora spiegarmi il perché di tale associazione mentale.
220489
BOC User
09/11/2016 21:22:33
Dio, ma yale?
All'inizio vedendo quanto fosse lungo il messaggio del frogio pensavo di non leggerlo perché mi sarei cacato il cazzo invece rigo dopo rigo me lo so letto tutto e devo dire che porco dio mi trovo in pieno accordo con quanto scritto.
220082
BOC User
06/10/2016 18:58:52
sí, ma...
Delirio ha scritto che oggi é una data palindroma?
219897
BOC User
22/09/2016 14:10:17
CIAO DELIRIO, T'ABBIAMO ORDINATO 50 RAYBAN ORIGINALI. STANNO ARRIVANDO. SONO STATI GIA' PAGATI, E SE LI VUOI CAMBIARE BASTA CHE DIMOSTRI CHE LE LENTI SONO RIGATE E TE LI CAMBIAMO.
219801
BOC User
15/09/2016 13:48:39
GAZZA, FUCK YOU
Gonfio de birra e sporco de piscio e de vomito.
Penalty foooor Riooommma!
219329
BOC User
19/07/2016 16:09:40
sì, ma...
su sto GB buci de culo non se ne vedono più
219273
BOC User
12/07/2016 15:31:42
sì, ma...
le bariste ce l'avevano la guinness?
219217
BOC User
04/07/2016 08:33:53
sì, ma...
cosa caca raffaele marra?
219127
BOC User
16/06/2016 19:31:15
Compramose i portuali de Le Havre, sò tutti terzini
219116
BOC User
14/06/2016 18:33:40
Dio, ma yale
Torno dopo tanta latitanza
E assenza tipica dei frogi
DE rossi deve Anna affanculo Florenzi cojone se deve rompe pogba altroché
219115
BOC User
14/06/2016 18:33:25
Dio, ma yale
Torno dopo tanta latitanza
E assenza tipica dei frogi
DE rossi deve Anna affanculo Florenzi cojone se deve rompe pogba altroché
219114
BOC User
14/06/2016 18:33:11
Dio, ma yale
Torno dopo tanta latitanza
E assenza tipica dei frogi
DE rossi deve Anna affanculo Florenzi cojone se deve rompe pogba altroché
218344
BOC User
08/03/2016 13:02:44
sì, ma...
il video di erin andrews?
217493
BOC User
02/01/2016 10:40:36
errare è umano, perseverare è porco dio!
se ne va un esterno/fantasista argentino che non segna mai e ne arriva un altro identico?!
217321
BOC User
16/12/2015 21:09:34
hola, hola, hola!!!
217090
Etichetta Vecchia BOC
03/12/2015 13:17:35
CIAO BOC SE MI DATE I SOLDI DA PORTARE AI BAMBINI IN ROMANIA, VI AIUTERO CON L'ARBITRAGGIO
216646
BOC User
04/11/2015 15:17:46
James Pallotta (il fottuto, Presidente)
A stronzi! Cor cazzo che entro in Curva Sud cor cartello, così me dite che allora i tornelli, i prefiltraggi, il biglietto nominativo ecc. non servono, perché io so riuscito a entra' anche senza abbonamento. Preferisco anna' in Distinti. La' si che se canta... al limite, poi, scavalco in Sud, così il mio amico Gabrielli dirà che aveva ragione lui. Stasera nun je faccio mette la mia maglia preferita, che però indosseranno col Barcellona. A stronzi! Mo' so cazzi vostra! Ariva er Giubileo! Ve faccio manna' er DASPO, così non potete entra' manco a Piazza S. Pietro! Fozza Roma! Fozza Lupi! J.P. Fucking President.
216629
BOC User
03/11/2015 14:50:47
Gabrielli, il Prefettone
Saremo ancora più duri. Sono finiti i bei tempi in cui entravate in 12.000 in Curva Sud, scavalcando dai distinti. Venite, venite... vi faremo togliere la tettarella pure ai biberon dei neonati! E se continuerete a non venire, vi verremo a prendere uno ad uno a casa vostra, vi porteremo al prefiltraggio e vi faremo togliere le scarpe. Ordine, ci vuole, ordine!
216613
BOC User
02/11/2015 15:26:26
James Pallotta (il fottuto, Presidente)
Aoh!? Ma che fate sur serio? A stronzi (onore a)! Ar derby dovete entra'. Mo' i laziali nun me stanno a comprà i bijetti, voi num me comprate le majette bianco - grigio - nere... Guardate che lo stadio nun ve lo faccio più, eh? Guardate che dico a Baldissoni de manda' un sms a Gabrielli pe' favve rileva' le scarpe a tutti, eh? Guardate che faccio manda' er DASPO a quei cojoni che provano a fa i cori, eh!? Avete rotto er cazzo, co sto' tifo der cazzo! Annateve a vede' er Frosinone, se volete canta'. Però, visto che stadio che c'hanno, quelli? V'ho promesso che entro er 2019 (o era er 2018?) ve faccio sto' stadio! Che altro volete? Annate ar derby, ve conviene... Sennò, come fa er Questore a dichiara' che l'ordine pubblico è stato garantito, se tutti sanno che tanto nun ce va' nessuno? Il mio amico Gabrielli si è lamentato de' sta situazione e ha detto che il Super - Prefettone Tronca lo sta' a pija per culo! Ve faccio chiude er sito, eh?! Eddai, su. Famo pace? Volemose bene. J.P.
216521
BOC User
28/10/2015 18:35:51
James Pallotta (il fottuto, Presidente)
Ciao amichi mei de Roma!
Venite alla partita? Mi ha detto il mio amico Gabrielli che stasera non vi faranno togliere le scarpe, perché piove! Dai! Sono i primi risultati degli sforzi del mio amico Baldissoni per dialogare con la Questura. Tutti insieme! Viva il nuovo stadio! Viva la maglia bianco - grigio - nera! Volemose bene! J.P. Fucking President.