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17/12/2018 02:48:13 |
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(La Partita di) Er Verità: ROMA-GENOA 3-2
La Nuova Rubrica Sportiva 2018/19
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INDEGNI BASTARDI!
Maledetti conigli, viscidi guitti infami, toglietevi quella maglia che non siete degni d'indossare. Stavolta non farò
la solita cronaca, perché una FARSA come quella di stasera non merita racconti, emozioni, momenti da dedicare.
Stasera ringrazio l'arbitro, il var e qualcuno dei ragazzini in campo per aver salvato la Roma. Ma da oggi NON mi
rappresentano più (semmai l'avessero fatto) gentaglia squallida come Florenzi, laziali figli di puttana come Kolarov,
piccoli vigliacchetti come Olsen, vacche orientali come Under e cessi ambulanti come Fazio. Andate via dalla Roma,
maiali coi pantaloncini! Degni dipendenti di quel fottuto coglione che vi manda il bonifico dall'america e
di quer pelato coa barba che se crede stocazzo! Caro mister DiFra, sto con te perché odio le infamate, gli agguati
alle spalle ed il tutti contro uno, ma questa congiura te la sei cercata te, con la tua mentalità aziendalista
da provinciale, con la tacita accettazione di ogni scellerata operazione di mercato, e forse con una certa
presunzione di poter diventare il nuovo Zeman o Sacchi o non so che cazzo c'avevi in testa! Forse tirare fuori le palle
adesso è tardi, ma di sicuro c'hai più dignità ed umiltà di tutte quelle merdacce con cui lavori, messe assieme.
E preparati, perché a Torino sarà un massacro e nun ce sarà manco bisogno che te la facciano apposta come oggi.
E se manco entro dicembre riusciranno a cacciarti, ti faranno umiliare contro l'entella, quindi vedi n'po' che cazzo
devi da fa' pe raddrizzà 'stà baracca perché o trovi la soluzione da te in quarche modo o questi te se bevono come
hanno fatto i loro predecessori coi tuoi, in passato. Perché n'è colpa dell'allenatore, ma de na maledizione che incombe
su 'stà cazzo de squadra, vittima dei veleni, dei personalismi, pure der troppo amore che porta al divismo e al
menefottismo. N'è colpa tua se la Roma riceve tanto amore dall'esterno quanta merda dall'interno.
Faccio bene a dimettermi, qui non cambia, anzi, qui non succede mai un cazzo! Ve saluto, va'. Ciao.
Ps. Onore, solo tanto onore a chi ha messo tutti quei sdricioni stammatina in giro paa città!
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15/12/2018 16:47:01 |
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(La Partita di) Er Verità: VIKTORIA PLZEN-ROMA 2-1
La Nuova Rubrica Europea 2018/19
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Fine dell'agonia.
Il 2018 della Roma in Europa si chiude co na nuova figura demmerda in trasferta, come succede praticamente dall'inizio
dell'anno. Tranne Mosca, dove la lupa è uscita vittoriosa grazie agli agganci der sor Esacerbato col KGB, infatti, ogni
uscita esterna è stata una figuraccia. E in Rep.Ceca si è coerentemente proseguito su questa scia.
Va detto che l'ultima giornata di cempson è stata un biscotto generale globale, che ricorda i campi della
Serie C in cui tutte le grandi a fine campionato perdono colle piccole. Loro avevano bisogno dei 3 punti e noi
gliel'abbiamo dato, hai visto mai che all'occorrenza ce ricambieno er favore. C'è poco da dire su questa partita inutile
e tristissima che c'ha fatto vergognare ancora una volta di questa squadra. Gli amici di Hesgoal mi mettono a
disposizione la loro diretta a scrocco ma sono già concentrato su un altro match per motivi X, e dunque il 1. tempo lo
seguo a mozzichi e bocconi, notando un certo equilibrio in campo. Il 2. tempo invece, munito di bitter rosso, presto
più attenzione, ma me ne pentirò presto, visto che è un mortorio. La Roma porta solo panza e presenza, e a metà frazione
succede tutto in 10 minuti. Prima, a un certo punto, vedo un loro giocatore entrare in porta da solo fino a ruzzolare
dentro la rete, ma non vedo il pallone: penso, avrà sbajato, l'avrà anticipato Olsen in uscita. Poi però lo vedo
esultare, ma perché? Il replay mi fa notare che la rete di porta di colore scuro, oscura la visuale ed inghiotte la sfera:
è gol, mannaggialamadonna! 1-0. Non mi stupisce in fondo, me l'aspettavo. Ciò che mi sorprende invece è la
reazione immediata della nostra banda di froci. Dopo 5 minuti, palla messa in mezzo, Under solo, noto l'angolino scoperto
e lui ha la mia stessa intuizione depositandolo là, a sinistra del portiere con il suo tipico, bel colpo da biliardo.
Dico 'GOOOOOOL' a bassa voce, con tono sobriamente soddisfatto ma più che altro da disperato cronico. Non capisco: la Roma
è veramente venuta in Cecoslovacchia a fa bella figura e dare una prova di forza? A vedere la prestazione di Schick,
non si direbbe. E anfatti ce mettono poco a famme passa la perplessitudine. Dopo un attimo di distrazione
noto l'esultanza della panchina del Poulsen, quindi dei loro giocatori sotto la curva, e subito dopo vedrò
il replay del gol che certifica il biscotto: 2-1. Da lì in avanti non succede più un cazzo, loro vanno in coppa efa
e i nostri eroi fanno un altro scherzetto al loro allenatore con cui si amano tantissimo. L'immagine di Manolas lasciato
solo a fine gara a prendersi la contestazione sotto il settore ospiti, è emblematica di che gruppo di bastardi
ci ritroviamo non solo quest'anno, ma praticamente da sempre. Chi tiene veramente alla Roma sono in 2 o 3 al
massimo, gli altri pensano solo a parasse er culo (vero Florenzi?). In attesa del rientro de DDR, sarebbe il caso di
dare la fascia a Kostas, almeno per gli ultimi mesi (o settimane?) prima di essere a sua volta venduta dalla società
dei magnaccioni. Pallotta manda un sms a Marione dove pija pure per culo i tifosi, e qui la settimana tocca l'apice
del surreale. Abbiamo un presidente assente, pezzente, sbirrro e pure provocatore: ma chi cazzo ce l'ha mannato? Aho,
Ciarrapico in confronto a questo era un galantuomo. Amarezza che verrà cmq attenuata dalla cacio e pepe sbajata che
me farò dopo daa partita (la sera prima, per motivi di tempo, non la feci), e dalle contemporanee disgrazie delle artre
italiane in europa. In particolare la sera dopo, acquisisce un senso il regalo di una sciarpa dell'Eintracht Francoforte
fattomi 8 anni fa da na pischella che frequentavo all'epoca. Poco importa che poi, durante quel suo erasmus tedesco
lei mi accannò via mail a causa delle distanze e forse anche di qualche fallo teutonico da dietro, perché Giovedì
sera, alla vista dello spettacolo dello stadio olimpico in Sud e del settore ospiti coi tifosi dell'Akragas in curva nord,
potrò finalmente riconciliarmi con la città di Frankfurt, e riscaldarmi con quello sciarpone che
improvvisamente mi torna caro. Domani l'ennesima potenziale inculata pe noi e p'er mister, ricordando come er genoa
segnò la sentenza der minestraro, sempre 7-8 anni fa. Pe intanto, suggeriteme cena der sabato e pranzo daa domenica:
stasera supplì o minestrone? Domani pasta co a parmiciana o cor pesto alla genovese? L'importante, cmq vada, è che nun
se vedano più bandiere daa Roma alle manifestazioni della Lega (ringrazio Zoro per questo). Ciao.
Ps. Ve ce vorrebbe er daspo quanno che mettete st'immagini formato famija che allargheno la schermata BOC
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11/12/2018 21:38:18 |
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(La Partita di) Er Verità: CAGLIARI-ROMA 2-2
La Nuova Rubrica Sportiva 2018/19
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Sta diventando na rottura de cojoni. Dover commentare sempre lo stesso film, sempre lo stesso schifo, comincia a darmi
la nausea come quelle cose senza senso, ma il contratto lo prevede almeno fin quando nun verrà ritrovato il corpo
di Ferola, per capire che ne sarà di quell'assunzione che mi promise quanno ch'era ancora tra noi. Ma vi ricordate?
Cagliari-Roma fu la prima partita che scelsi di non vedere consapevolmente dedicandomi ad altro, 2 anni
fa, scatenando l'indignazione del sacerdote Lele, e poi come finì..? 2-2 coi sardi che rimontarono nel recupero
i nostri 2 go di vantaggio. E come finì il 6 Gennaio del 2010, in piena epoca minestrara…? 2-2 con rimonta
cagliaritana dopo doppio vantaggio gialloroscio. Dovevamo aspettarcelo quindi ch'era na trasferta
de cazzi in culo, d'altronde come dimenticare un 5-1 subìto sempre co Ranieri e il 4-2 buscato da Luis Enrique.
Solo che mannaggialamadonna, ogni tanto speri de vedè un finale diverso der film. Macchè! La Roma è matta e perdente
sempre, con grande coerenza, devo dire. E allora sabato me metto come ar solito ar pc, me perdo come ar solito er primo go
senza manco capì come - forse nell'attimo in cui andai a controllà le caldarroste in forno - ma ne rivedo subito er replay,
e mentre degusto l'aperitivo vedo in diretta l'autogol causato dal laziale slavo demmerda e ne rido con moderata soddisfazione.
Mi tranquillizzo e quindi nella ripresa mi distraggo un po', ma noto ugualmente una Roma sempre più in calo rispetto al 1. tempo
in cui, sebbene non fosse padrone del campo, aveva cmq fatto valere la propria superiorità tecnica. Il 2. tempo è un assalto
del cajari, noi sbajamo malamente le poche occasione per chiuderla e quelli, capirai, se caricano a molla. La difesa
della Roma di quest'anno ricorda quella di una qualsiasi squadra materasso, la Reggiana degli anni '90 o lo Zaire
dell'82, fate voi. Chiunque, ma proprio, chiunque, ci taglia come il burro, e se Olsen spesso ce mette na pezza, i suoi
compagni de reparto fanno de tutto per affondare lui e la nostra squatra. E nell'urtimi 10 minuti ce riescheno
egregiamente: già me fa ncazzà come cazzo hanno fatto a faje fa pure er passaggio de testa in area su carcio d'angolo
per il 2-1, figurete poi il pareggio ch'è la fotocopia der gol preso dalla Sciacca Donetsk all'andata nella scorsa
Cempson Lig. All'epoca toppò Florenzi, stavolta ce penza Manolas. Di Francesco ride amaro e mi fa pena, io sono ammutolito
e sconfortato, impotente come questa Roma. Non so più cosa pensare, con chi prendermela (società a parte, sempre colpevole
a prescindere). So che non meritiamo questo scempio costante. E che mai, mai avrei penzato de rimpiange Sabatini. Si parla
di Conte, Montella, Paulo Sousa, dell'addio di Pallotta, stadio sì stadio no. Si parla, si chiacchiera, si dice.
Un bla bla bla continuo, mentre stà banda do froci e cornuti finge d'annà in ritiro e dice che ce so pure rimasti male,
mentre Cristante oggi c'informa che je serve pe sta mejo insieme: ma perché, prima stavate separati? A giudicare
dall'atteggiamento in campo, sembrerebbe di sì. Questa Roma non è una squadra, ma un'accozzaglia di dementi e primedonne
viziate che il mister s'è fatto sfuggì de mano pure a livello tattico. Monchi conferma la fiducia al 100%
e allora sta' sicuro che entro l'anno novo lo cacciano. E seconto me non è la soluzione mijore nell'immediato.
Il mister si merità l'opportunità ma pure la responsabilità de restà fino a giugno, poi se salutamo. Ma ora tocca a lui
capire come cazzo aggiustà stà situazione prima de ritrovasse a lotta pe nun retrocede. Con qualche innesto a Gennaio
e contestualmente l'addio di certi paracarri che porcoddio come cazzo amo fatto ad accollarseli noi nun se sa.
Domani la partita più inutile della storia col Vittoria Poulsen, e sta' sicuro che manco a stò giro arriverà na gioia:
loro possono annà in coppa efa, e figurete se noi se mettemo de traverso. Mejo che vado a famme na cacio e pepe
sbajata (pomodorini e pangrattato abbrustolito in aggiunta alla ricetta tradizionale), va'. Ciao.
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07/12/2018 02:20:09 |
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(La Partita di) er verità: ROMA-INTER 2-2
La Nuova Rubrica Sportiva 2018/19
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Come sempre sotto feste, il lavoro me lascia poco tempo e me sballa li ritmi, così ci ritroviamo all'antivigilia della
trasferta storicamente maledetta de cajari a riccontarvi della partita scorza, con molta comodità. C'è in verità ben
poco da dire, se non che domenica mi svegliavo a metà pomeriggio e seguivo la gara come sempre dal nuovo ottimo
sito con cui abbiamo stipulato una partnership pe er resto della stagione. Come spesso accade, però, pe na serie de
cose riuscirò a seguire in diretta solo il rigore de quer laziale demmerda de Kolarov, mentre quasi tutto il resto lo intuirò
dalle urla dello stadio: c'è un tifo spettacolare, curva gialloroscia in grande spolvero, bello davero. Però quanno sento
dei boati più bassi capisco dei goals dell'inte, anfatti vedrò subito i replay delle segnature de quell'artro laziale
demmerda e d'Icardi, mentre per il tocco da biliardo di Under dovrò attendere la Domenica Sportiva, perché
nell'intervallo me s'era bloccato lo streaming senza che m'accorgessi, e quanno l'ho ritrovato stavamo già 1-1.
Nel complesso un'ottima Roma, volitiva e gagliarda, che si conferma dai due volti, come tutte le squadre che giocheno
solo le partite importante pe mettese in mostra. Cosa che fa convincere molti ignorante teste de cazzi che Zaniolo è il
nuovo Totti. A proposito del Capitano: mi sorprenderà non poco il suo carisma davanti alle telecamere nel dopogara nel
reclamare giustizia sul fatto che ogni volta giocamo in 11 contro 13: sì perché in diretta ovviamente m'ero perzo pure
l'incredibile scandalo del rigore e successivo fallo negati al futuro pallone d'oro Zaniolo con conseguente gol dell'inda.
Totti è un fiume in piena ma con ironia ed eleganza, sono fiero di lui e mi sento finalmente, degnamente rappresentato.
Sarà lì che scoprirò chi era l'arbitro, e la cosa mi lascerà di stucco: Gianluca Rocchi, quel maledetto bastardo
di Juve-Roma 3-2 del 5 Ottobre 2014, il più grande furto della storia del calcio dopo er go de Turone. E' a quel punto
che mi convinco definitivamente che nun c'è gnente da fa, inutile pure incazzasse: siamo in un regime mafioso evidente
e perenne, indove tutto è già decretato a tavolino. Persino quer cojone der var c'ha paura de scomodallo, pe quanto
è colluso. Pareggio che è un'occasione buttata d'avvicinasse alla zona cempson e che conferma il trend del campionato
demmerda che stamo a disputà. Mi consolerò, manco troppo, co na parmigiana dopo daa partita, che segue le
caldarroste spizzicate ner 1. tempo. Si parla di Mirabelli ar posto di Monchi, dire che finiremmo dalla melma alla
merda è dire poco. Personalmente continuo a sperare in Antonio Conte per l'anno prossimo, con magari Totti presidente
(non proprietario, quella è na cazzata che solo no stronzo come Renga poteva sparà). Non è affatto assente,
caro esacerbato, nun dà retta a quer malato de mente: è solo che per ora il suo è un ruolo di mera rappresentanza,
e parla quanno je viè detto de fallo. Ma da inizio stagione te faccio notà ch'è già la terza vorta che s'espone
(lo fece già a settembre reclamando una squatra più forte e un posto più di rilievo per se'). Intanto a Gennaio ce la
giocheremo con l'entella di chiavari per gli ottavi di coppa ultras, e speriamo non sia uno Spezia 2. Ciò detto, rispondo
a Lele che i grillini me fanno ride quanto er pd fa cacare e Salvini me fa schifo. I laziali invece me fanno pena.
Mo' ve saluto che vado a finimme de vede er film de Maccio Capatonda, uno dei migliori autori postmoderni. Ciao.
P.S. Ma Spalletti pezzo demmerda psicopatico l'avevo detto..?
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24/11/2018 17:46:30 |
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(La Partita di) Er Verità: UDINESE-ROMA 1-0
La Nuova Rubrica Sportiva 2018/19
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Uno schifo. E' meglio che soo levamo subbito 'stò dente, perché la Roma vista oggi è troppo brutta pe dedicaje troppi
penzieri e troppo tempo. Eppure a Udine era iniziata, e bene, l'avventura di questa rubrica, 9 mesi or sono;
Udine ci ricorda il gol di Bradley, una doppietta del Capitano con cucchiaio e gol al 94.esimo, e l'unico gol
gialloroscio del povero Astori, nella stessa città che poi se lo porterà via. Ma gnente. Quando una settimana va
demmerda, pure la coda sarà uguale. Nun faccio in tempo a ricordà LupodK che il giorno dopo me more un altro
conoscente valoroso e benvoluto da tutti, più o meno la stessa età de Lupo, più o meno lo stesso male bastardo.
Ecco allora che aspetti la partita per distrarti un po', ma 'stà Roma è triste quasi quanto un corteo funebre. Vittima di se
stessa, della sua società de magnaccioni, de na mentalità piccolo-capitalista da bottegai de provincia, che le fa
snobbà gli impegni sulla carta più abbordabili pe badà solo agli appuntamenti de lusso. Only for business,
mannaggialamadonnademontemario! Me collego su hesgoal.com intorno ar 12', ma essendomi arzato n'oretta prima,
sbrigo un po' de lavoro e ausculto i rumori dello statio: gli ultras romanisti dominano la scena, ci sono i cori
anti-napoli che qui mi sembrano fuori luogo, ma vabbè. Se serveno a far sanzionà Pallotta, ben vengano pure quelli.
Spizzico ogni tanto la partita e noto una Roma padrona del campo almeno fino alla mezzora. Poi, un calo vertiginoso
che fa salire in cattedra l'Udinese, una delle squadre più scarse del campionato, tanto da presentarsi cor nuovo
allenatore. A fine 1. tempo dico meno male, ci sarà il tempo de riorganizzasse e ripartire all'assalto.
Così nell'intervallo me metto a sistemà un par de cose, e mentre me sto a dedicà ai cani, sento un boato dal pc
e le urla dal programma su Raidue: do un'occhiata daa finestra e vedo de sguincio il gol di De Paula
o come cazzo se chiama. Me sale l'apatia ma nun m'encazzo manco più. La cosa più brutta di questa squadra
è che ormai c'ha abituato a stì cazzi in culo, al punto che ne siamo assuefatti. Torno dentro e appena me siedo
vedo in diretta er gol del 2-0. Ce lo segna uno che si chiama Pussetto, e sarebbe la vergogna più grande
di giornata, se non fosse che il var anche stavolta ci dà una mano. Torno fiducioso e penso: mo' se ripijamo,
e li ripiamo. Manco per cazzo! La cosa sconvolgente è che la partita non si schioda dall'andazzo preso, con l'Udinese
che ora controlla in scioltezza e la Roma che sembra una squadra prossima a retrocedere in Serie B: una rassegnazione
mista ad impotenza che te manna ai matti. Inspiegabile. Poi mi rendo conto che in porta sta giocando Mirante e un po'
mi capacito del perché semo così sfigati. E trovo conferma all'impressione che avevo avuto nel 1' tempo
vedendo Kluivert tinto di biondo: me so detto ecco, già er ragazzo se stà a infrocizzà e a fasse ubriacà dall'ambiente
romano, tipo Cassano. Anfatti. De Schick manco ne vojo parla più, mai vista tanta mediocrità. Mo è capace ch'annamo a
vince cor real madrid, ma a che cazzo serve? Tanto poi perdemo de novo coll'inter. Vado a farme er bidet e poi, forse,
approfitto der black fraigay pur'io, va'. Ciao.
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19/11/2018 16:12:52 |
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(La Partita di) er verità: ROMA-SAMPDORIA 4-1
La Nuova Rubrica Sportiva 2018/19
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E siccome coi tour operator scandinavi c'avreste pure un po' scartavetrato li cojoni (grande rispetto
p'er sor Giggio ma nsomma, qua comincia a arivà er tempo malinconico, e a me er freddo, a montagna, er buio, me mettono
n'angoscia che porcamadonna! Onore a te che c'ha svortato quarcosa, in ogni caso), andiamo a noi. Dice, ma è passata na
settimana: embè? Ce stava a sosta e amo sostato; mo' pe ripià er ritmo tornamo a parla de carcio e a riccontà
er nostro campionato alternativo. La settimana che precede Roma-Samp mi vede sistemà na cosa che avevo in sospeso da tempo,
che per certi me risolve quarche problema e mijora a qualità daa vita. Per festeggiare questo risultato, il sabato
convoco n'amica che trascuravo da un po' a salì in montagna er giorno successivo. Cucinerò io, m'impongo, quarche specialità
de street-food. Intanto seguo la squadra locale che milita in terza divisione, roba de dilettantismo dov'è ancora
possibile vedè quarche partita a scrocco e fasse du risate in mezzo ai vecchi personaggi da statio de provincia.
Si vince 1-0 e la serata la passo a prepara le cose paa domenica. A na certa me dico: cazzo, ma domani gioca la Roma
alle 15! L'unica vorta in tutto er campionato che viene messa all'antica, doveva capità proprio quanno
sto impegnato..? Ma sticazzi daa Roma co a Sampdoria, sto bello rilassato, che te voi rovinà a domenica co
n'antra mazzata tipo Spal, Chievo, ecc..? Tanto, in quarche modo poi me informerò. E così nun vedo la partita, arrivo
nello chalet di cui dispongo e mentre sto a impastà le cose paa cena (supplì e frittelle de varia natura), m'accorgo
ch'è rimasto ancora in vita un vecchio stereo Karaoke del 1996, vinto coi punti Kinder&Ferrero: so le 3 e mezza, la tentazione
sale forte de botto. Accendo dall'interruttore sul retro, che lo starer principale è rotto. Becco dopo un po'
'Tutto il Calcio minuto per minuto' ma l'alta montagna e un'antenna di fortuna col fil de ferro, me lo fanno sentì
in remix co na radio che manna buoni successi recenti, e così sentirò un po' de loredana bertè e un po' de Serie B,
un po' de Subsonica e un po' de Serie A. Mejo così, me dico, finchè non accade l'imponderabile: a na certa interviene
er radiocronista dall'olimpico e annuncia er gol de Schick. Resto di sale. Com'è possibile? Schick segna il 2-0
e pe giunta colla sua ex squatra. Materiale p'er dietrologo, a me m'abbasta pe tranquillizzamme, e quanno dopo un
pochetto sentirò del 3-0 di El Sharaawy, spegnerò la ratio - dove avevo pure stranamente udito la radiocronaca
di Milan-Juve che si sarebbe poi svolta in serata: mah - levandome tutte quelle interferenze dai cojoni per concentrarmi
su artre cose più interessanti: passeggiata ar tramonto, caffè ar bar dove er gestore, genero der proprietario, è un romano
che s'è trasferito qua da quasi 30 anni. Me parla pe mezzora, ma non riuscirò (o forse non vorrò) sapere se è romanista
o altro. Dopodiché si fa buio e ritorno allo chalet, dove co la pischella famo ciò per cui s'era venuti. La ratio,
ner frattempo, l'avevo riaccesa, e mi turberà non poco scopare mentre va in onda la radiocronaca di Sassuolo-Lazio:
porcoddio, me dico, e se vincono gli sbiaditi? Una volta scopai durante la diretta della finale di coppa italia
coll'inter der 2008, e lì portò bene avendo propiziato il nostro ultimo trofeo, ma ora nun vorrei spezzà
la tradizzione positiva. E quanno segna la lazio, ammetto che ci ho un blocco. Che per fortuna dura poco in quanto
i neroverdi rimettono subito le cose a posto e posso tornare a daje forte. Rientrato a casa in nottata, vedrò i goals
a Pressing (Pardo sempre più democristiano e le sue trasmissioni sempre più biscardiane, porcamadonna!) e
ammirerò la magia der Faraone - alla faccia di chi continua a dì ch'è na pippa, a stronzi! - la faccia triste di Schick
che pare avè vissuto 8 inverni de fila in Scandinavia, ma soprattutto il gran gol del Salah de noantri, che pur rosicando
e bestemmiando Monchi e Pallotta, è davvero bello a vedesse, soprattutto lo stop di tacco, è la cosa
più bella di giornata. Scopro co na certa sorpresa che amo preso punti a tutte le concorenti e balziamo a 3
punti dal 4. posto, e che l'arbitro s'è deciso a usà er var a favore nostro. Insomma, nà Domenica perfetta, che rende
meno amara la tristezza del ricordo di Gabriele Sandri, 11 anni dopo l'omicidio (come cazzo passa er tempo).
La settimana che segue sarà caratterizzata dalle solite stronzate che puntuali escheno fori sulla Roma quanno se ferma
er campionato: sirene di mercato per Pellegrini, sceicchi arabi dai nomi più lunghi der cazzo de Siffredi, e un certo
avvocato calabro-americano amico de Pallotta che, tramite il Coriere dello Sport de quell'artro stronzo de Zazzaroni,
ce viene a dì che "James è stanco". E sticazzi, nun cio metti..? Se n'annasse a dormì e nun rompesse li cojoni,
se è stanco, che noi lo statio novo nun ce lo volemo. Tantomeno si dev'esse de proprietà d'un magnaccia ammericano
che de Roma e daa Roma gliene fotte meno de zero. Ora è tempo de penzà all'Udinese, e poi col real ci sarà
la malinconica festa pe er Capitano che entrerà nella Hall of Fame, dandoci la certezza definitiva che sur campo ha
smesso davero e che una pagina lunga e straordinaria della nostra vita si è chiusa sul serio. Fortunato chi ci sarà,
ho saputo di prezzi esorbitanti pure nei distinti pe la doppia sfida in pochi giorni co Inter e Real: robba che
n'padre de famija nun se po' manco più permette de tramandà na passione ai figlioletti. E stamo ancora
all'olimpico: pensate quanto ce costerebbe nel vostro cazzo de stadio novo. Grazie Fucking Pig, tu sì ch'ha capito tutto!
A proposito, c'è quarcuno de voi che va a Torino il 22 Dicembre allo Juventus Stadium..? Pure là, serve un mutuo solo
a pensacce. Casomai se fa a mezzi. Fateme sapè. Ciao. Ps. Tanti aucuri a Carlo Verdone pe i 68 anni.
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07/11/2018 21:46:43 |
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(La Partita di) er verità: CSKA MOSCA-ROMA 1-2
La Nuova Rubrica Europea 2018/19
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E' una Roma pazza e anche un po' stronza, questa che se diverte a piarce per culo tra prestazioni malate in
campionato ed efficaci in cempson lig: qual è la vera Roma? Ce state a fa uscì de capoccia, tacci vostra! Cska-Roma
mi ricorda che qui, 4 anni fa, vi fu l'ultimo goal europeo del Capitano, il più vecchio della storia della
competizione ad andare in rete. Con questi presupposti nostalgici, in questi giorno cago più der solito, ben 3 volte
tra ieri e oggi, e così mi accingo a seguilla con moderato ottimismo. Il computer s'empalla e mi collego su hesgoal.com
che già il 12' minuto: siamo già 0-1, dico: mh, bene! La Roma sembra controllare e giocare in scioltezza, possibile
che i russi ci siano così inferiori? Eppure hanno vinto col real. Manco per cazzo! Perché dopo alcune cazzate immani
di Dzeko, sempre più simile al bradipo che era al primo anno, loro prendono coraggio e salgono, dando vita a una
sfida effervescente e combattuta. Florenzi avanzato è evidentemente più a suo agio ed in palla, ElSharaawy in europa
si esalta come tanti suoi compagni, fatto sta che finisce il 1. tempo e vengo a sapere da televideo che per noi
ha segnato Manolas. La ripresa inizia col piede sbagliato: come quello di Santon, che interviene male sull'anticipo
sbilanciandosi in modo da regalare palla al loro attaccante che ci fa gol. Difesa perforata come il burro, rimango male
dopo aver pregustato il primato ner girone. Però mi sembra strano, insomma nun c'aveva mai impensierito seriamente
'stò Cska. Più che artro me farà ridere una pezza nella loro curva, nera con bordi giallorossi e la scritta
'Roma merda', che ci ricorda l'inferiorità russa su più livelli. Smadonno per altri erroracci di Dzeko, davvero
irritante, e quando intorno a 67' Cristante liscia un pallone al volo l'insofferenza monta sempre di più, ma succede
quello che nun t'aspetti: un colpo di culo. La palla diventa un assist d'oro per Lorenzo Pellegrini che se
l'aggiusta co na certa grazia e sicurezza e trasforma di giustezza. Grido un "Gooooooolll" a voce media, con la
serenità e la stanchezza de quei vecchi che ormai ne hanno viste di ogni, e vivono tutto con più distacco ma non con
meno sentimento. So' contento e mi tranquillizzo, nun so perché ma non prendo in considerazione l'idea che
stasera possa andarci male. Dopo il gol inquadrano il settore dei romanisti e penso: chissà si se vede er esacerbato.
Poi però noto che, curiosamente, so quasi tutti gente de mezza età, e realizzo che in quel modo sarà più difficile
riconoscerlo. Da quel momento la Roma campa di rendita, Dzeko sbaja ancora e a quer punto je nsurto pure a famija:
sarà pure stanco ma la cempson è il suo habitat naturale, nun po' toppà delle partite così! Ho come l'impressione che
non rimarrà alla Roma ancora a lungo. Florenzi esce all'84' e perde ovviamente tempo consegnando la fascia al
suddetto peso morto bosniaco, ed è divertente vedere come se difenne dar giocatore russo che je mbruttisce, di 30 cm
ed altrettanti chili più grosso de lui. Penso contestualmnte che la stirpe romana dopo il Capitano e De Rossi,
possa continuare a crescere abbastanza degnamente co lui e Pellegrini, ma questo sarà il tempo a dircelo.
Finisce così, prima vittoria europea in trasferta dopo oltre 1 anno, primo gol europeo de pellegrini laddove fece l'urtimo,
primo posto ner girone aspettando il real matrid. Tutto ciò che occorre fare adesso è nun sbracasse nelle prossime
due partite. Dopo aver magari ripreso a marciare in campionato, cosa che con questa squadra malata di bipolarismo,
appare assai improbabile. Ora vado a famme un ber piatto de rigatoni, o forse fritto misto de melanzane e funghi. Ciao
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03/11/2018 22:03:52 |
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(La Partita di) er verità: FIORENTINA-ROMA 1-1
La Nuova Rubrica Sportiva 2018/19
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Non so che dire di Fiorentina-Roma. Na partita che se presentava sotto buoni auspici, dato che in giornata ero riuscito
a inizià finarmente a sistemà na cosa importante, prima di passare un par d'ore ar mare co li cani.
Inizio la partita cor glorioso aperitivo dela scorsa stagione, striming bello pulito, la Roma sembra giocare
ma t'accorgi presto che sta cor freno a mano tirato, mentalmente soprattutto. Lo capisci da un tentativo patetico
di Dzeko che, provando a fare un pallonetto, tira invece una telefonata nelle mani del portiere nero
della fiorentina. A proposito, chi cazzo è? I portieri di colore so aumentati esponenzialmente in italia nell'urtimi
anni, e fanno davvero, colore; ma non ditelo a Salvini. Ancor più tenerezza mi farà El Sharaawy, che pare un'anima
in pena, tipo quelle der film 'Mortacci', nun so si voo ricordate. La Roma prova a dire la sua, ma è la Fiorentina
che fa la partita, inutile nasconneselo. Zaniolo non so dove sia, Nzonzi ce prova ma nun j'aregge, il centrocampo
com'era prevedibile senza De Rossi nun fa firtro, e manca popo la manovra. Però la nostra superiorità tecnica ci
fa tenere botta e ripartire, fino a quando non succede il più grosso scandalo dell'urtimi anni: un fallo sul nostro portiere,
da parte de quer fijo d'un laziale de Simeone, viene invece valutato rigore dall'arbitro, quer cornuto de
Orsato che Tommaso Paradiso s'era permesso de giudicà romanista in un derby di 2 anni fa. E' tutto clamorosamente
palese, ma non solo l'arbitro non vede, addirittura nun viene chiamata la var. Un furto del genere non me lo ricordavo
da Juve-Roma del 5 Ottobre 2014, con 2 rigore e un gol in fuorigioco a quei bastardi, ma in proporzione questo
è pure peggio, e la cosa strana è che i nostri manco protestano più de tanto. E' come se fossero smosciati, rassegnati,
senza spirito de squadra. Il 2. tempo mi mette na sonnolenza che mi fa inevitabilmente concentrare su altro, in tv
c'è l'omaggio pe l'80 anni de Pupi Avati, decisamente più divertente, mentre ogni tanto dò n'occhiata ar pc, giusto
quanno s'accenne er gioco. Farò in tempo a vede il pallone che entra sur tiro de Florenzi, e d'aringrazià il
loro portiere - che mi pare non sia più nero come prima - per il gentile regalo. Pure l'esultanza è cor freno
a mano tirato, come se stessimo perdendo 3 o 4-1, nun capisco. Questa squadra ha già mollato? Com'è il rapporto tra i
giocatori e con l'allenatore..? Usciamo imbattuti da 2 trasferte rognose, è vero, ma con tanti rimpianti e soprattutto
con le vette della classifica sempre più lontane. E se a inizio Novembre la situazione è questa, il rischio è di rimanere
fuori dall'europa l'anno prossimo, scavalcati da almeno 3 squadre, ritrovandoci a lottare con le medio-piccole
per un posto uefa. Una squadra lontana parente di quella degli ultimi anni, e la colpa è solo di Monchi e Pallotta,
eppure c'è chi vorrebbe la testa di Di Francesco, ma a che serve un esonero adesso..? Esattamente a un cazzo, proprio
come fu con le cacciate di Ranieri e Zeman. DiFra non sarà un fenomeno ma, se lo metti in grado di competere,
il suo lo sa fare. Ma è chiaro che con una società di papponi che aspetteno e spereno solo de fa lo stadio,
progetti sportivi nun ce ne stanno; a maggior raggione se ancora nun se sa come andrà a finì la questione.
Dunque è inutile, a oggi, anche solo sperare in rifondazioni, allenatori top e colpi di mercato futuri.
Annamosene a cena ch'è mejo, va'. Stasera niente bistecca fiorentina, ma zuppa de verdure grattuciate
con pane toscano insipido: popo come stà squadra. Ciao.
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29/10/2018 02:55:07 |
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(La Partita di) er verità: NAPOLI-ROMA 1-1
La Nuova Rubrica Sportiva 2018/19
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28 Ottobre giornata storta. Già da questo avremmo dovuto capì che cazzo de partita sarebbe uscita. E' l'anniversario
de Paparelli (R.i.P.) e della marcia fascista su Roma, ed è perciò che esce fori na domenica cupa e sonnolenta,
co nsacco de notizie demmerda da ogni parte del globo. Napoli-Roma si gioca ancora una volta cor divieto di trasferta
per i tifosi romani, ma mi rincuora pensare che non perdiamo al san paolo da 4 anni, sebbene quella sconfitta
dell'1 Novembre 2014 fu l'inizio della fine per Garcia, che perse il primato in classifica, e l'inizio del maledetto
autunno di quell'anno per tutta na serie de cose, anche interne alla Boc. Inzomma corzi e ricorzi storici che nun me
fanno arivà carichissimo alla partita; aggiungiamo pure che avevo fatto nottata, e dunque rinuncio a cucina,
vado dritto allo striming: Hesgoal.com è il nuovo partner di quest'anno, davvero un ottimo sito, nun se blocca
mai. Si comincia senza er var, incredibbile. Nel primo quarto d'ora è una buona Roma, che risponde agli assalti
del Napoli prima con Dzeko da lontano e poi col colpo vincente di El Sharaawy, sempre più valore aggiunto di questa
squadra, uno di quelli che fa sempre piacere averlo con se. Il gol ha un effetto prevedibile sul napoli, che diventa
ancor più arrembante, ma quello che non ti aspetti lo mostra invece la Roma, che sembra anestetizzata: scompariamo
letteralmente dal campo, al punto che dopo la mezzora inizierò a rompermi il cazzo della partita e a fare altro.
Porcoddio, c'hanno schiacciato in difesa ma in fondo penso ch'è normale, in casa daa 2.a in classifica.
Il 2. tempo lo seguirò a mozzichi, ma quanno escheno De Rossi e Manolas capisco che nun è aria, rimando la cena
e torno ar computer. Provo a resistere all'arrembaggio assieme alla Roma ma è una cazzo di tortura, sembra
Real Madrid-Ternana, e io me chiedo come cazzo amo fatto a ridurse così, come na provinciale qualsiasi. La Roma
nun esce, nun reagisce, s'accontenta e prova a tenè botta e quelli proveno, proveno e riproveno. Che palle, è na
partita a senso unico. Dopo che j'annulleno 2 gol pensi che forze pe na vorta te sta a dì bene ma tra te e te ammetti
che stai a sculà de brutto. E allora quanno ariva er pareggio ar 90.esimo manco t'encazzi, piuttosto te pija
lo sconforto, un senso d'impotenza e rassegnazione, e la triste consapevolezza che sia già finito tutto. Sarà
uno stagione come quella de Boskov, de Luis Enrique, de Carlos Bianchi. E se lo saremo meritato. In campionato,
perché magari in europa svortamo n'ottavo de finale e se lo famo pià bene, poiché da questa Rometta davvero nun
se potemo aspettà de più. I senatori so na garanzia, la qualità individuale nun manca, ma l'assemblamento
è scandaloso, e la fragilità mentale e caratteriale ancora de più. E allora de che stamo a parlà. Il volto
stremato der DiFra in conferenza post-gara la dice lunga sullo stress che deve procurà la gestione de na
squadra der genere, in un ambiente der genere. Poro mister. Pe fortuna ch'amo vinto er derby! Ve saluto, va'. Ciao.
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23/10/2018 23:31:05 |
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(La Partita di) er verità: ROMA-CSKA MOSCA 3-0
La Nuova Rubrica Europea 2018/19
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E' appena finita Roma-Cska, partita che conferma - semmai ce ne fosse bisogno - la sindrome bipolare di questa squadra
che una qualche maledizione c'ha fatto sceje d'amare tanti anni fa. Una Roma che sbanda in campionato ma diventa bella di notte
in Europa, come er bonanima de Boniek e come Under che si conferma re, anzi fante di coppe. Ma facciamo un passo
indietro: quando leggo sur gb il necrologio della metro repubblica penso ad un disservizio dei treni, al limite a qualche
servizio malfunzionante, e me sembra strano un simile messaggio. Sono circa le 9 meno 5 quando apprenderò del fattaccio, che mi
toglierà quasi tutta la voja della partita. Roma è una città strana, dove succedono fatti strani: tante tragedie, poi,
accadono spesso quanno gioca la Roma in cempson, ma questo è materiale per dietrologi. Fatto sta che
le immagini e i racconti di ciò che è successo sono terribili, la partita davvero mi sembra perdere di senso, e
quando dopo le 9 mi metto in cerca di un link buono per vederla a scrocco, ci pensano i siti di striming a levarme
quel residuo d'entusiasmo che m'era rimasto: nun ce n'è uno buono, passerà mezzora abbondante prima che riesca a
collegarmi con la solita, cara ASSIA.TV dell'est europa. Stiamo già 1-0, dopo un po' salta il collegamento e
quanno li ribecco mi spunta davanti il replay del raddoppio di Dzeko: un bel gol per la dinamica dell'azione, tutta di
prima, come - scoprirò poi - era stato pure l'1-0, che mi stupisce per il dinamismo di Pellegrini e contestualmente
per il rincojonimento der difensore russo. Dzeko però non va ad abbracciare El Sharaawy che gli ha servito un assist d'oro,
e questo dimostra una volta di più quanto non sia e non sarà mai un leader: troppo egoista e primadonna.
All'intervallo me metto a magnà e cucina' e provo a passà l'url daa partita sulla
smart-tv: sarà il colpo di grazia per il mio pathos, già annichilito da un po': spizzico i facioli e rimango a finì frittura
sbattendomene li cojoni della partita, che considero praticamente chiusa. Del resto non c'è storia,
e appena partono le immagini pure sur televisore, vedrò l'esultanza dei giocatori e la scritta 3-0, cosìcchè
faccio in tempo a core al computer per vedemme er gol der bello di notte, appunto Cengiz Under, ovvero
il dito in culo d'addio di Monchi che l'ha già promesso al Bayern Monaco: l'ultima plusvalenza del cassiere di Siviglia.
Gli ultimi 10 minuti torno al pc colle patate e la bira, li vedrò in scioltezza fino alla fine, giusto in tempo
per dare del mongoloide a Schick e chiedermi, nella stessa azione, che cosa abbiamo fatto noi di male per ritrovarci
pure Cristante. Finisce la partita, non proprio come il 5-1 del 2014 ma quasi, sebbene le differenze in
peggio rispetto a quel periodo si vedano tutte, in campo e fuori; superiamo i russi e raggiungiamo il real:
primi ner girone per differenza reti, secondi per la classifica avulsa. Ad oggi siamo dentro l'europa che conta
e la panchina di DiFra è salva: Donadoni e Paulo Sousa dovranno aspettare ancora. Il ritorno a Mosca sarà decisivo
ma adesso tocca al campionato con 2 trasferte pesanti che ci diranno molto sul prosieguo di stagione della Roma. Il pensiero,
però, stasera non può non andare a quel tifoso moscovita che ci ha rimesso una gamba alla fermata di Repubblica.
E' tutto. Torno a magnà e a beve na cosa, con la consapevolezza, dopo aver visto Report ieri sera sul caso Juve-Ndrangheta,
di quanto siamo fortunati a non esser come loro. Piccoli e poveri sì, ma co na certa dignità ed altrettanti valori. Ciao.
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20/10/2018 17:32:39 |
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(La Partita di) er verità: ROMA-SPAL
La Nuova Rubrica Sportiva 2018/19
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Breve storia triste: Torno dal mare alle 14.30, rimando la cacata al dopo-partita, con una qual certa spocchia.
Sbrigo del lavoro arretrato, er pc rallenta e allora rimando a dopo lo striming. La partita comincia e metto su Radio1 dove
c'è il buon Repice. Come ogni anticipo al Sabato pomeriggio, sentirò più la Serie B che la Roma, e così apprendo del
Cittadella e del Cosenza che torna a vincere dopo 15 anni. E visto che la partita non si schioda dallo 0-0, me dico:
massì, sticazzi doo striming, lo metterò nel 2. tempo. Intanto ho già ingurgitato caffè e cornetto e er lavoro nun s'aresta.
Un par de regazzini cominceno a rompe er cazzo a li boy-scout sotto casa, e non so si fanno più bene o male,
intanto segna la spal su rigore. Mannaggia la madonna, me lo sentivo, dopo tutte quelle occasioni sprecate nel 1. tempo.
Tra l'artro Petagna, uno cor nome de na scoreggia, e mi sembra che il destino mi stia punendo per non aver cacato prima.
E mentre l'intestino e li reni cominceno a reclamà, me dico che ho fatto bene ad accannà lo striming.
Mejo sentille che vedelle, certe figuredemmerda. I fatti me daranno raggione quanno ariva er raddoppio. Ah bene, popo
bene annamo. A DiFrancè, l'anno scorso a Ferrara hai messo Schick che aveva pure segnato, che cazzo c'entrava fa giocà
Dzeko oggi? Poi mo spieghi st'artro turnover da folli. Intanto Repice dice che Milinkovic-Savic sta a perde tempo e penso
che l'arterio-sclerosi comincia' a fasse sentì pure pe lui. Scoprirò poi, quanno lo deriderà bellamente pe l'espulsione,
che se tratta der fratello dello sbiadito, e che pure lui se comporta da tale. Sconfitta vergognosa, cominciavamo
a sentirne la mancanza in effetti. Il mister continua a sbandare nella gestione del gruppo, ho l'impressione di
un Pastore risentito. Sarà un'annata di alti e bassi, per questo la mia rubrica riparte così, d'improvviso,
convocata in fretta e furia pe provare a rimettere in sesto le cose come l'anno scorzo. Una cosa è certa: o evito er
mare quanno gioca la Roma co m'emiliana (successe la stessa cosa cor bologna), o evito la Roma e me ne sto ar mare.
Forse è mejo la seconda. Ora vado a cacare dopo averci mannato i nostri eroi. Ciao.
Ps. E QUIMBY sei un laziale di merda, oltre che schizofrenico paranoide e portazella. Mollace!
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23/05/2018 15:37:00 |
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(La Partita di) er verità: Sassuolo-Roma
La Nuova Rubrica Sportiva del Lunedì
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Ed eccoci qua. A raccontare l'ultimo capitolo di quest'annata, e della prima, straordinaria avventura di questa rubrica
che, tra de noi dimoselo, ha chiaramente risollevato le sorti della Roma. Nata all'improvviso agli inizi di febbraio,
ha dato il via alla risalita dopo il letargo invernale, segnando la cavalcata esaltante in cempson lig e portandoci
fino al 3. posto, con ciliegina sulla torta conclusiva che vi andrò a riccontare. Domenica mi approccio stancamente alla gara,
me svejo alle 6 der pomeriggio dopo aver collezionato tipo 7 ore de sonno nei 3 giorni precedenti, soprattutto dopo
aver fatto nottata co na nova tipa milanista conosciuta quarche settimana fa, e sono abbastanza sollevato
quanno vengo nuovamente accannato dalla pischella, così eviterò pure stavorta lunghi viaggi per una malinconica
partita de fine campionato. Munito der solito aperitivo, ingaggio una lotta co lo striming che a 'sto giro presenta varie
opzioni, tanto che seguirò addirittura er prepartita! C'è er clima della vacanza, tanti ex e pubblico festoso;
il settore ospiti è bello pieno e si farà sentire per tutta la partita, so tornati alcuni vecchi storici gruppi
e questa è na bella cosa. Dopo vari sondaggi, intorno al 35.esimo stabilizzerò le frequenze su uno striming
dell'europa dell'est, forse russo. Vedrò incredibilmente il gol di Manolas in diretta, accogliendolo con un sorriso
divertito: ogni tanto ce dice culo pure a noi, ed è il prodromo di una bella serata, col telecronista che chiama il
loro portiere Pegolo "PEGGiòLO", ultimo goleador gialloroscio di questa stagione. Il 2. tempo lo seguirò a mozzichi,
con molto relax, senza preoccupamme più de tanto. Il sassuolo nun ce impensierisce più de tanto, e del resto da quelle
parti se so sempre scanzati ar nostro cospetto: 4 vittorie e 1 pareggio totali al mapei stadium,
a dispetto di un trend invece piuttosto negativo all'olimpico, dove amo fatto 4 pareggi e 1 sola vittoria sui neroverdi.
Ma il 20 de maggio è una data benevola, ricorre infatti l'anniversario de Bari-Roma 1-4 del 2001,
e del 150.esimo gol in serie A del Capitano, a cajari ner 2007. Le premesse per una bella serata c'erano tutte e allora,
dopo il gol der greco non succede quasi più un cazzo, si gioca ma senza forzare: qualche buon intervento di Skorupski
e un par d'occasione pe Dzeko che per una sera ritorna quello di 2 anni fa. Così seguo il match abbastanza distrattamente,
sono ancora assonnato, e non ho più il minimo dubbio sulla conquista del 3. posto. Ed è un già un passo in avanti, perché
un'ultima giornata tranquilla nun la vivevamo da 3 anni. Così metto er televideo così, pe vede se quello stronzo di spalletti
potrà fa quarche bella figura demmerda l'anno prossimo in cempson lig. A na certa leggo che l'inte sta a perde 2-1 e
che l'urtimo giocatore è entrato al 71'esimo e dico vabbè, pazienza. Ormai è ita. Poi però sento sur pc il boato
der nostro settore e i cori contro gli sbiaditi e penso che quarcosa è successo. Ma cosa..? Rimetto er televideo e bum:
OH NOOOO! Il sorpasso inter in 3 minuti 3 sulla lanzie, co rigore e successiva espulsione de lulic. Penso che quer cojone
avrà causato il penalty e mi godo il finale di partita. Si chiude in bellezza, applausi pe tutti e gli sbiaditi morti.
La Domenica Sportiva, subito dopo, non è mai stata così divertente. Scopro dagli hailaids che è stato invece De Vrij a
causare il fallo da rigore che ha dato la svolta alla rimonta dell'inter sui caciottari. E' la catarsi, è la
giusta punizione divina che si abbatte sulle puttane d'europa. Spazziamo via un altro demone, quello dello
SCANSAMOSE del 2 Maggio 2010, quello dell'OH NOOO che come un castigo viene replicato dai nostri nel settore a sassuolo.
E' l'ennesima dimostrazione di come alla fine i nodi vengano sempre al pettine, e la storia si prenda sempre la sua rivincita.
Soprattutto è la vittoria della dignità sull'intrallazzo, dell'amore sull'odio, dell'onore sulla vergogna.
E loro rosicano come li sorci che sono, nun se tengono, nun ce stanno. Accusano il colpo e se vede.
Nun avremo vinto un cazzo manco quest'anno, ma si chiude in modo decisamente soddisfacente. La Roma di Di Francesco
è andata oltre le aspettative in Europa ed ha espresso quello che, in fondo, era il suo reale potenziale in campionato.
Ora è tempo di programmare, pianificare, ponderare. Per, poi, costruire. E costruire bene, possibilmente con
la qualità che sia elevata quanto le ambizioni che devono crescere di pari passo con la mentalità di questa squadra.
La stagione appena conclusa dovrà essere la prima pietra di questo nuovo corso. Sarà così o ancora na vorta la pijeremo
ner culo..? Più probabile quest'ultima ipotesi, ma intanto se godemo n'estate tranquilla, aspettando la prossima cessione
eccellente. Allison resta? A parer di chi scrive, no. Specie se farà un gran mondiale. Pellegrini alla juve? Ma magari ce casca!
Via 'stì mediocri talenti moderni, specie mo che so giovani e ce svortamo quarche lira. Florenzi parte? Speriamo.
Pe er ritiro de De Rossi, invece, tocca aspettà solo n'artr'anno, se iddio vole. Strootman all'inter? Se così sarà, pazienza.
Forse, dopo 5 anni, ormai il buon pullmino qui ha fatto il suo tempo. Pe er resto, Berardi sarebbe davvero un ottimo acquisto,
ideale a comporre un tridente co Dzeko e Under. Perotti ed El Sharaawy ponno continua ad essere delle ottime
riserve de lusso, mentre il Salah transalpino po' torna da indove è venuto. Mi piacerebbe, inoltre, che venisse una coppia de
difensori forti forti, al posto de Fazio che a conti fatti è più dannoso che utile, e di manolas per il quale vale
il discorso fatto per Strootman. Insomma, na mezza rivoluzione, ma basta mantenè 5-6 omini-chiave.
Ma queste so solo supposte da ombrellone, anfatti poi sa piamo nuovamente sempre inder culo. E allora chiudiamola
qua, questa prima edizione della vostra amatissima rubrica, ringraziando i lettori che mi hanno seguito
assiduamente e con benevolenza come il caro esacerbato e l'amico Bergomum, e quelli più critici ed esigenti come Lele
e Nazareno. Si è animato un dibattito ed ognuno ha apportato - traendo magari spunto da qui - il proprio spaccato
de vissuto con e per la Roma. Devo dire che l'obiettivo, nel suo piccolo, è stato raggiunto. Ora spetterà ar latitante
Ferola (di cui non si hanno più notizie dar mese scorso) rinnovarmi il contratto e concedermi il giusto spazio come
già successo con altri illustri predecessori. L'ultimo numero del 2017/18 è dedicato, ça va sans dire, al mitico
presidente Anzalone, uno che la storia l'ha scritta davvero, portando la nostra amata dallo status di Rometta alla grande Roma
che poi diventò negli anni '80 co Viola. Se oggi veniamo percepiti ancora come una grande del campionato italiano, lo si deve anche a
lui che gettò le basi di una crescita epocale. E' tutto. La rubrica sulle partite ritorna, se non confermerò le dimissioni,
fra 3 mesi co l'inizio der novo campionato. Ma nei prossimi giorni, però, arriva il pagellone della stagione appena conclusa.
Daremo i numeri a giocatori, tecnici, dirigenti e tifosi, in base a meriti e sul campo e non solo. Restate sintonizzati, dunque, e
ditece la vostra. Dal vostro nuovo inviato molto speciale è veramente tutto, stateme bene e sempre forza Roma!
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16/05/2018 05:54:19 |
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(La Partita di) er verità: Roma-Juventus
La Nuova Rubrica Sportiva del Lunedì
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Ecchime qua, in puntuale ritardo da fine stagione. Il resoconto de na partita der cazzo meritava altrettanta voglia e
determinazione di quella messa in campo dai nostri l'artra sera, e così me la so presa comoda. Pure pe smaltì la relativa
delusione per un match che doveva andare diversamente. Il Liverpool è una spina nel fianco, ogni tanto ce pensi e fa male,
sarà perché le botte nun le sento subito ma ner tempo, ma nsomma il rimpianto a volte riaffiora de colpo, e vabbè.
Quest'anno però ce sta un po' più de serenità, de consapevolezza, de fiducia. Avevo chiesto 4 vittorie co le piccole,
dopo il derby, e so arivate. Perciò m'aspettavo n'antro sforzo co la juve, per chiudere la pratica 3. posto e soprattutto
pe impedì a quelle merde de vince lo scudo in casa nostra, come già successo a loro e ad altre squadre nel passato più
o meno recente. Ed ero altresì convinto della volontà della Roma di non biscottare tanto quanto della possibilità di
vincerla, 'stà cazzo de partita, perché tanto, me dico, loro poi cianno er verona, festeggeranno in casa loro.
Ma nell'avvicinarsi del weekend prima daa partita, un atroce presentimento mi assale: sì, perché si gioca
il 13 Maggio; e il 13 Maggio, ricorderete, hanno sparato ar papa, e a sparare fu un nobile connazionale di cengiz, e perciò
m'immagino che Woytila, tacci sua, ce lo metterà lo zampino pe fare uscire un match alla viva il parroco. Ma soprattutto,
il 13 Maggio del 2012 fu l'ultima panchina di Luis Enrique con la Roma: 3-2 a Cesena. Un vero peccato che quel progetto giovane, fresco
e temerario sia naufragato prima di cominciare: Luis Enrique è l'emblema del 'ciò che poteva essere e non è stato',
colla sua Roma di campioni stagionati, vedi Heinze, Gago, Stekelenburg, cojoni patentati tipo Jose Angel,
Osvaldo, promesse buciarde come Kjaer e Bojan, e talenti sacrificati come Lamela. La prima Roma di Sabatini che prenneva
4 schiaffi ovunque: 4-2 a lecce, 4-1 a bergamo, 4-2 a cajari, 4-0 a juve, 4-2 a palermo. Brividi di terrore ancor oggi.
La rivoluzione lasciò il posto alla restaurazione zemaniana, di fatto perdemmo 2 anni prima di ritornare a certi livelli.
Insomma, co queste premesse capirete che l'inculata si poteva subodorare facilmente. E sabato sera, purtroppo,
la sconfitta dell'inter rende tutto maledettamente realistico: la Roma per la prima volta raggiunge un traguardo importante
in albergo, alla faccia de Sarri! Però ancora ce credo, e domenica me preparo la colazione co caffè e torta alle 6 der pomeriggio,
seguendo 90.esimo minuto con la ferrari ch'è sempre una discreta milf ed alberto rimedio che nun riesce a prennela ma anzi
dà sempre l'impressione de fasse dominà. La pischella m'accanna e dico meno male, così nun me toccherà fare er solito
viaggio col concreto pericolo d'incrocià la consueta festa juventina per strada: sarebbe stato uno strazio, sebbene avessi
già pensato a un par de piani da eseguì: il piano a prevedeva de fa l'autostrada anziché la statale; er piano b, più suggestivo,
consisteva nel passare in mezzo ai caroselli bianconeri co la sciarpa della Roma "MO TE GONFIO" attaccata fra tetto e parabrezza
e le canzoni der sor antonello sparate a palla, così, pe vedere l'effetto che fa. Pe fortuna rimango a casa e allora,
per i primi 35 minuti combatto co lo streaming per trovare quello più avanti coi minuti. Quello migliore si rivelerà alla fine
quello postato da Radio BOC Scrocco Tv, di cui son direttore esecutivo da quarche anno, e dunque me la vedo
in rumeno, e ciò non promette bene, ripensando a chivu. Il primo tempo lo seguo poco e nulla, ma il secondo tempo
è una pena. La Roma mi delude, e quanno ariva l'espulzione comincio a temere er peggio, ma ancora ce credo. Oso sperare
che la mia Roma tiri fuori l'orgojo, ma manco per il cazzo! Così, intorno ar 70'esimo, comincio a rassegnarmi, e
da lì alla fine rifletto su come questa partita in fondo rifletta la differenza storica tra noi e loro. Alla fine vedrò il
solito giro de campo de fine campionato dei nostri con prole, e me renno conto na vorta de più de quanto semo provinciali
pure in queste cose, sembra stamo a festeggià la fine der torneo aziendale, sembra che s'accontentamo già de esserci, e
forse anche questa è na' componente che va cambiata. Poi però guardo la festa juventina a torino, e la loro triste arroganza
sui social, ripenso alla differenza tra noi e loro e me dico: meno male che noi semo noi e nun saremo mai come loro.
Grazie a dio ch'avemo scelto na squatra come la Roma e non come la juve. Sono vuoti, di un vuoto che nun lo possono
riempì manco 800 scudetti. Noi invece c'avemo la bacheca vuota, ma solo quella, perché pe er resto è n'emozione continua.
Anche negativa, tipo quella per la nova maja: ma chi ce l'ha mannati stì froci della nike? non avrei mai, mai, mai pensato
de rimpiange la Kappa un giorno, ma puttanalamadonna, so' 4 anni ormai che nun c'avemo un cazzo de stile decente!
La maja nova, nella presentazione di settimana scorza, m'era sembrata avecce un richiamo alla tradizione cor collo quasi a V,
certamente mejo delle urtime 3, ma ragazzi, vista dar vivo fa cacare uguale! Na cosa fatta senza amore, in maniera scolastica,
na roba asettica indove se nota solo er roscio, mentre quer collo pare na sputata de giallo messo là per caso.
Uno sconforto totale, unito alla sfiga che portano stè celebrazioni anticipate delle cose nove! Quanno scade er contratto
co stè merde? Aridatece l'adidas originals - o al limite la diadora! La Roma non si USA (cit.)! Pregno di questi pensieri, cenerò ner dopopartita
a base di cotolette de melanzane, pizzetta e patate ar forno, ed un buon prosecco d'annata, mentre osservo la Domenica Sportiva
interessante ma abbottonata di quest'anno, cor laziale Cucchi che salva la dignità ricordando a Chiellini come gli
scudetti della juve siano 34 e non 36 come quer mafioso aveva millantato. Sarebbe stata na figura demmerda pazzesca
per la rai far passare un messaggio der genere. Con più calma, a pancia piena e tasso etilica degnamente aumentato,
concluderò più serenamente la serata rincuorandomi sur fatto che forse ce po sta' bene pure così, che in fonno l'importante
era annà in cempionz senza troppi danni. Pensiero che me dura lo spazio de na nottata, perché na vorta recuperata la
lucidità sono di nuovo deluso: occorre puntare sempre al massimo possibile, e m'è piaciuto lunedì sera il mister
da Pardo, i suoi concetti possono davvero portare un grande cambiamento in termini di mentalità, se verrà
lasciato lavorare per bene e nun verrà massacrato come Garcia (sarà un caso che tutti quelli esonerati dalla roma poi
scrivono la storia altrove? Vedi Ranieri, vedi L.E., vedi appunto Rudi. Spalletti no, quello è stronzo ovunque, e si vede).
Però caro Difra, cominciamo a trasformà le parole in fatti concreti sur campo macari! Le parole di Allison, intanto,
fanno intendere brutti presagi: temo sarà lui il big sacrificato di quest'estate. Casomai potremmo provare a prendere Buffon,
che ne penzate? La versione casalinga della mia rubrica si conclude qui, e la speranza è che negli anni a venire possa
narrarvi di partite giocate sempre all'olimpico e mai in stati novi. Anche perché sinnò come se la fa la passeggiata
tradizionale er sor esacerbato..? E' tutto. Appuntamento alla settimana prossima per l'ultima puntata del
campionato (ma potrebbe esserci un inserto speciale de fine stagione, se l'editore Ferola ritorna in vita: c'avete fatto
caso che è scomparso assieme a Dalida dopo l'eliminazione dalla cempions..?). Il numero di oggi lo dedicamo
ar coquinaro, col quale nun se troveremo mai su certi argomenti (però decidete: so' fascista e amico dei laziali
oppure comunista e dipendente daa pravda?), ma che pacificamente saluto dicendo: Restiamo Umani.
Augurandogli ritrovate fortune sotto ogni punto di vista. Alla prossima dal vostro inviato.
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08/05/2018 22:01:07 |
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(La Partita di) er verità: Cagliari-Roma
La Nuova Rubrica del Lunedì
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Stavolta forse sarò breve. La semifinale cempson dopo un po' se fa sentire, in termini di calo di tensione; o molto
più probabilmente è solo la primavera che leva energie (anche se quella della lazie, bisogna dire, ci sta dando tante
soddisfazioni), fatto sta che è una fase di stanca, ed è in questa modalità che ho seguito Cagliari-Roma, sia pur
con le migliori intenzioni. Rimembro infatti che il 6 Maggio del 2001 è il giorno, anzi la notte del gol di Nakata
al 'Delle Alpi' che diede al là a una rimonta fantastica, decisiva pe lo scudetto; mentre il 6 Maggio 2007 il Capitano
siglava una punizione fantastica alla 'Favorita' di Palermo, 3 giorni prima di ammazzare l'inter in finale di coppa ultras.
Domenica lavoro e come al solito prenoto in un posto lontanissimo da dove sto, che tra l'altro
è quello indove avevo visto la sconfitta cor milan. Per esigenze logistiche mando affanculo la scaramanzia e ce vado
lo stesso, seguendo come ar solito er primo tempo in macchina e perdendomi dunque, come sempre, er go daa Roma.
Anzi, riuscirò per lo meno a sentillo alla radio, beccandolo giusto in tempo appena uscito da una galleria autostradale.
Sento il radiocronista intervenire urlando il nome di Under dopo ch'era stato bono fino a meno di 1 minuto prima.
Reagisco con serafica consapevolezza e moderata soddisfazione, me dico: ah bene! Era da un po' che nun segnava il ragazzo,
speriamo l'anno prossimo diventi una delle punte di diamante, anche se leggerò in questi giorni che stiamo cercando
n'antro tipo der campionato turco, addirittura pe 30 mioni, e ciò mi porta a pensare che la società nun ne vo sapè
de smettela co le cazzate. Arrivo al locale appena finisce il primo tempo, e manco dagli hai l'aids riuscirò a rivedere
il gol, così ordino il solito piatto di maccheroni ar sugo coi porcini, con mezzo litro di rosso locale
moscato. Il secondo tempo è una battaglia che vede la Roma gestire con qualche difficoltà di troppo, il cajari è disperato
e ce prova, noi tenemo botta e la portamo a casa. La pischella mi stupisce chiedendomi della situazione di Florenzi,
avendo sentito di una sua possibile partenza. Le spiegherò che, qualora succedesse, non ci strapperemmo i capelli.
Anzi, se servisse a facce intascà na 40ina de mioni e facce pià uno bono davero (non turco), ben venga, anzi ben vada
Florenzi, che di capitan futuro anche basta. L'importante è che rimanga gente come Allison,
che ricordo apprezzai già prima che arrivasse, appena acquistato, in una delle sue ultime partite in brasile.
Mai avrei pensato però che sarebbe arrivato a certi livelli. Cmq, la partita finisce e portiamo a casa
una vittoria fondamentale nel percorso champions, ed è una prova importante di crescita: gare come questa,
qualche anno fa le perdevamo. Superiamo la lazzie e ci ritroviamo ora nella favorevolissima condizione di dover
fare 1 solo punto nelle ultime 2 gare per poter tornare nell'europa che conta. La cosa inizialmente
m'ingolosisce in merito alla prospettiva di un biscotto colla juve, comodo per entrambi, ma poi ci penso bene e dico:
NO! Noi non siamo come loro, noi non siamo come la lazzie; noi, biscotti coi quei pezzidemmerda, nun ne dobbiamo fa'.
Nessun regalo a chi ci opprime da decenni, nessuna trattativa con la mafia, e soprattutto non dobbiamo assolutamente
fargli festeggiare lo scudetto a casa nostra. Guai se s'azzardeno a fa na robba der genere domenica sera!
Occorre solo VINCERE per puntare al terzo posto e rimandalli a Torino senza scudetto in tasca. Punto e basta.
E' un'impresa fattibile, come l'ultimo precedente insegna. Poi a sassuolo dovrebbe essere più semplice,
e allora sì potremo assistere comodamente seduti in poltrona allo scannamento tra gli sbiaditi e i loro
padroni milanesi. Oggi ho letto il comunicato delirante in cui annunciano azioni legali contro le decisioni
arbitrali che secondo loro li avrebbero danneggiati. Ce l'hanno pure co l'inter stessa, stanno morendo pazzi, come si può
intuire dai post del buon Palla di Vetro che ormai nega a se stesso la realtà, nella tipica schizofrenia laziale.
Vabbè, comunque sticazzi. Per ora va tutto bene, e guardare ad un finale di stagione con serenità è già un buon segno.
Riguardo al discorso cempson, dico: intanto aspettamo la matematica, dopodiché fottetevene della fascia, seconda o terza
cambia poco per noi che dobbiamo pensà a continuare a crescere. Avremo ciò che se meritamo, e se saremo bravi
come quest'anno, nun c'è girone de cui se dovemo spaventà. A posto così. Chi di voi stava a Genova esattamente 35 anni
fa, l'8 Maggio del 1983 a Marassi a pijarse er secondo scudetto..? Bene, questo numero è dedicato proprio a voi che
avete avuto la fortuna e l'amore di vivere la Roma più gloriosa di sempre. Buon anniversario tricolore a tutti ed
a risentirci alla prossima puntata, dal vostro sempre affezionato inviato speciale.
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04/05/2018 22:00:48 |
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(La Partita di) er verità: Roma-Liverpool
La Nuova Rubrica Europea
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Con poca voglia e scarsa forma, per rispetto degli ascoltatori che l'hanno chiesto, scrivo queste 2 righe, per l'ultima puntata
europea di questa stagione della vostra amatissima rubrica. Ieri la censura di stato ha lasciato l'articolo in bianco,
ma me so ripromesso de ritorna' appena possibile ed eccomi qua. Finalmente è finita l'agonia. Perché questa è stata
la settimana tra Liverpool-Roma e Roma-Liverpool. Benedico le feste comandate communiste capitate tra andata e ritorno,
ed il turno de campionato in mezzo, che m'hanno fatto dimenticà per buona parte del tempo stà cazzo de partita che, in fondo,
sapevamo già come sarebbe annata a finì, no..? Era nell'aria, lo si percepiva e ce stava pure bene così, ma come sempre
in questi casi, esce fuori tutta la piccolezza e l'immaturità della roma come ambiente complessivo (dalla società alla piazza),
e i media su stè cose, si sa, ce sguazzano come mosche naa merda! Di Roma-Liverpoo mi ero definitivamente rotto il cazzo
già domenica sera, quando vidi Di Francesco in trasmissione a 'Che Tempo Che Fa' da Fabio Fazio. Non potevo credere ai miei
occhi. Pensai: ma a questi che je dice er cervello? C'hai la partita più importante dell'urtimi 30 anni da disputà,
c'hai un risultato più che disperato da recuperà, e te ne vai a fa er belloccio in rai..? Lì, francamente, ho capito che era
già finita da prima d'inizià. Il cesaronismo aveva vinto, l'esibizione esagerata, i proclami da romanistoni
tipo quello de monchi de colorare la città, l'atteggiamento del "si può fare", "è già successo", ecc.ecc., sono
nel 102% dei casi un'ammissione di debolezza e di mancanza di concentrazione e di soluzioni. E quando il cesaronismo
vince, lo sappiamo tutti, la Roma perde. Ce l'hanno portata alla nausea e all'esasperazione 'stà semifinale, a cominciare
dalla telenovela sui fatti di Anfield, con la solita insulsa e becera criminalizzazione del tifo della Roma (a proposito,
complimenti a Sebino Nela che s'è dimostrato l'unico Uomo in mezzo a tanti ominicchi, recuperando da parte mia molta stima),
una delle tante, solite mosse di chi ogni volta ha fastidio a vederci avanzare in europa. Si sposta l'attenzione,
si aumenta la tensione anche attorno alla squadra, si complica irrimediabilmente il tutto. Insomma, la tavola
era già bella che apparecchiata, e io al teatrino ho preferito non prestare attenzione. Così farò fino a circa 1 ora prima
della partita quanno consumo compulsivamente i soliti aperitivi, ricordando però a me stesso che il 2 Maggio non è
mai stata una data fortunata per noi: nel 2004 perdemmo lo scudetto nello scontro diretto in casa del milan, e nel 2010
fu il giorno che gli sbiaditi si misero a 90^ (che strano, eh..?) coll'inter, la sera dello 'SCANSAMOSE'. Ma
soprattutto, il 2 Maggio del 1999 venne rinviata all'indomani Roma-inter a causa della beatificazione di Padre Pio in
programma quella domenica a roma. Così, giusto pe scacciare via ogni inutile barlume di positività, che mi era
effettivamente salito il giorno prima quanno che me so' svejato co l'influenza, come fu per Napoli-Roma e Roma-Barcellona.
Raffreddore che mi aumenta dopo il 1. maggio passato ar mare, e allora penso: ma vuoi vedere che....?
Ma che dovevo da vede'..? Non c'è un cazzo de positivo in questa semifinale, che col senno de poi era mejo giocà
cor bayern per avere maggiori chance, o col real per avere più giustificazioni e meno rimpianti,
e soprattutto meno pressioni che c'avrebbero consentito de giocarcela a viso aperto perché con quelli sì che nun c'avremmo avuto
gnente da perdere. Invece coi reds nun ce so proprio cazzi. Perdiamo sempre. Già all'andata gliel'avevamo bella che impacchettata,
e per non saper né leggere né scrivere famo lo stesso pure al ritorno. Lo 0-1 fa piagne, l'1-1 fa ride,
l'1-2 mi convince a cambiare canale, perché io ai supplizi nun ce vojo più assistere, troppi ne abbiam vissuti
e nun se ne meritamo ancora. Ritorno su canale 5 al 2' tempo e vedo che stamo 2-2, ma nun me fa ne cardo ne freddo,
è la classica partita inutile: la mia prima volta con la Roma in europa ner mese de Maggio nun la volevo così.
Intanto sul web leggo le lamentele sugli errori arbitrali e penso: vabbè ma tanto che cambia? Noi nun semo la juve
niente vittimismi, se stamo a uscì dalla cempson è solo colpa nostra. Quanno vado a terminare il tiramisù avanzato
dall'1 Maggio è il 73', ed allora me decido d'accompagnà la Roma all'eliminazione, giusto per la gratitudine
di una cavalcata cmq fantastica, e tutto sommato casuale, perché si ce pensate, su 12 partite
n'amo fatte 2-3 veramente gloriose: quelle cor Chelsea e il ritorno cor Barça.
Epperò è stato bello, un sogno vissuto con umiltà e basso profilo, cresciuto di mese in mese, di gara in gara.
Per questo mi stupisce l'atteggiamento di resa della squadra, notato per tutta la gara di ritorno come in quei 60' minuti
maledetti dell'andata: la cazzata di Najnggolan sullo 0-1 (e la sua reazione impassibile ai suoi gol) è un segno di resa,
l'assist di Dzeko de testa per l'1-2 e l'erroraccio nella ripresa quanno invece de tirà se ferma, se gira e poi tira
- ovviamente sbagliando perché nel frattempo ha perso il tempo e lo spazio - è un segno di resa, la follia di Alisson
in uscita - poi recuperata brillantemente da brasileiro - è un segno di resa. La sostituzione assurda di El Sharaawy con
Antonucci è un segno di resa. Mentale, più che fisica o tattica. Perché la Roma gioca bene e s'impegna come ar solito,
ma stavolta non ci crede, e nun c'ha mai creduto, a dispetto (o conferma) de tutti i teatrini della vigilia.
Ed avoja il mister a piarsela colla squadra, perché il primo a non averci creduto, o ad aver sentito troppo stà semifinale,
è proprio lui. Così come De Rossi può fare proclami per il futuro quanto vole, ma se in campo il primo fantasma è lui
c'ha poco da predicà, a meno nun decida de levasse dar cazzo na vorta pe tutte. Il 3-2 e il 4-2 nun servono veramente
a un cazzo per via dell'atteggiamento di resa di cui sopra, se non a salvare l'onore. Stavolta nun c'è stata una nuova
Manchester o Bayern ma solo una nuova Lione, Middlesbrough e Villarreal che in fondo conosciamo bene e non fa
poi così male. Finisce con la solita festa consolatoria, applausi stavolta meritati, una sconfitta stavolta accettabile
ed onorevole, ed un traguardo mancato ancora per un soffio. Dolce malinconia per un'avventura che potrebbe
rappresentare un'importante fase di crescita per tutti: società, squadra, ambiente. Perché dico potrebbe..? Perché
non sono sicuro che Roma e la Roma sapranno coglierla. Non so sicuro che si farà tesoro di quest'esperienza per crescere e
migliorarci tutti in termini di mentalità, ambizioni, maturità generale collettiva, sia dal punto di vista tecnico
che emotivo e sociale. Vogliamo parlare della prevendita scandalosa, dove all'andata c'hanno avuto la mejo solo certi gruppi
ed al ritorno i bagarini..? Anche quello è un segnale del provincialismo che ancora ci avvolge. E che dire
delle continue cazzate di Monchi e Pallotta (a proposito, ma se po sapè perché er presidente parla solo nei parcheggi
dello stadio davanti all'ambulanza? C'avete fatto caso che ormai rilascia interviste solo lì?)
Ecco, io ho l'impressione che forse sarebbe il caso di cambiare, per l'anno prossimo. Mi direte, ancora? Sì, ancora. Perché
questa non è la società giusta per farci fare il vero salto di qualità, e direi che 7 anni possono bastare per
averne certezza, o no..? Soprattutto non è la dirigenza adatta a vincere in italia, figuriamoci in europa. E, mi spiace
dirlo, ma con tutta la gratitudine e la stima di questo mondo, io credo che neppure Di Francesco sia l'allenatore ideale
per diventare grandi. Ecco, lo vedo come uno staffettista: lui era l'allenatore ideale per quest'annata e ok, c'è stato
ed è annato bene, sperando raggiunga ora l'obiettivo più importante. Ma a mio avviso non è un allenatore da grande squadra
che vuol raggiungere grandi traguardi. Lo dico a maggior ragione dopo aver visto e rivisto tutto il percorso europeo, ma
soprattutto dopo alcuni segnali che mi fanno pensare non abbia più saldamente in mano lo spojatoio. Ancelotti, quasi
sicuramente, non andrà in nazionale: direi che sarebbe il caso de fa' no sforzo e, coi soldini incassati dalla cempson,
investire prima de tutto su de lui e poi concedergli qualche top-player importante, magari facendo cassa pure co Dzeko,
che a 32 anni non sarà quasi più a 'sti livelli. Su schick non saprei, tecnicamente c'ha i mezzi per esplodere,
ma mentalmente e caratterialmente me pare bollito pure lui. Ma so tutte pippe mentali e parole al vento perché in fondo poi
ce lo sappiamo che non succede mai un cazzo. E allora che ce resta..? La consapevolezza d'esse noi, l'assoluta certezza d'esse
qualcosa de bello, de passionale e vitale: la riaffermazione di un'identità precisa, viva, forte nonostante tutto.
Tutto il contrario dei laziali insomma, che per citare Totò Riina nella fiction mentre duellava cor poliziotto, più li
guardi e vedi la vita che fanno, e più capisci ch'amo fatto bene a sceje la vita nostra. E' tutto. Ora testa ar campionato
e ar posticipo de domenica sera in Sardegna. Occhio a tenè alta la concentrazione e a nun metteselo in culo da soli pure
in campionato, per non fa diventà tutto quanto un boomerang. Mo vado a vedemme un po' de Propaganda Live co Zoro e l'amichi sua.
La dedica di quest'ultimo numero internazionale è per l'amico der giaguaro, vecchia gloria della BOC. Un saluto a tutti
i cari ascoltatori dal vostro nuovo inviato e a risentirsi Lunedì.
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25/04/2018 01:51:52 |
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(La Partita di) er verità: Liverpool-Roma
La Nuova Rubrica Europea
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Fine daa gita. Me lo levo subito 'stò dente, visto che ci apprestiamo alla festa di Liberazione, così da lasciarmi alle spalle
st'artra serata demmerda che, in fondo, ci ricorda chi siamo. Lo faccio co n'bicchiere de borghetti in mano, dopo
avè saltato la cena pe la tenzione prima e la delusione poi: solito aperitivo prepartita, quindi robe da pub - patatine e bira -
e un po' de dorci pe smaltì l'amarezza. La Roma torna sulla terra, e torna se stessa dopo la sbornia dell'urtimi giorni
(ma perché, era mai davvero diventata qualcosa d'altro da come la conosciamo?). Una squadra buona tecnicamente ma
fragilissima mentalmente, che negli appuntamenti che contano palesa tutta la sua inesperienza nello stare a certi livelli,
cadendo preda di paure ed incertezze ataviche che si ripercuotono da una componente all'artra. La sconfitta con il Liverpool
era iniziata già ner pomeriggio, quanno vedo la foto di pruzzo e brunetto conti che fanno il dito medio al loro stemma
ufficiale: inizialmente penso a un fotomontaggio, ma poi vedo l'articolo di Radio Radio che riporta le scuse
di Conti, e me renno conto di una grossissima caduta di stile, nonostante sia una chiara goliardata senza
particolari offese personali però ecco, due personaggi pubblici, di cui uno addirittura tesserato As Roma, se la potevano
risparmià. Sarà solo la prima di una serie de cazzate che vedremo poi trasporsi sul campo. Conti l'artra sera
in un'intervista riccontava d'avè pranzato co Manolas prima de Barcellona-Roma e d'avegli spiegato come s'affrontano
certe partite: devo dì che l'ha fatto bene, perché in effetti Manolas nelle ultime trasferte champions sta facendo cose
utili e belle più o meno come il rigore sbajato da Brunetto nella finale de 34 anni fa. Per quanto mi riguarda,
nell'urtima settimana ingaggio una faida co gli specchi de casa: Sabato, poco prima di Spal-Roma, ne rompo uno
ma vinciamo. Oggi vado a sostituillo e me manca quarche pezzo, così rimando. Forse era mejo rompe pure er novo.
L'inquietudine più grande però, me la dà il ritorno di Dalida sul ghestbuc, una sentenza quasi come il commento de
Piccinini e Di Gennaro: mannaggialamadonna, sarò meridionale ma andando a controllare lo storico di Daouda, mancava
da qua sopra da fine gennaio. In pratica, con il suo addio era iniziata la risalita dopo la crisi invernale,
e lui che fa? Decide de ricomparì poco prima della semifinale de cempson, dandoce lezioni de romanità e appioppandoci
i suoi soliti monologhi da schizzato. E gnente, purtroppo e per fortuna qua sopra nun esiste censura, quinni se lo
tenemo co gli effetti oramai noti a tutti. Per cercare d'esorcizzare il tutto, nel pomeriggio chiamo il mio amico
pe faje l'auguri de compleanno e raccomandallo de portà bene (dimenticando però de falli pure alla milf milanese
che quarche anno fa aiutai co la maghina in panne, ricevendo in cambio poi un'affettuosa riconoscenza), ma
me fa incazzà ner momento in cui me dice d'avè preso pe la gara de ritorno 2 distinti a 340 euro l'uno! Sì, avete letto
bene: TRECENTOQUARANTA EURO per 1 bijetto dei distinti, che moltiplicato per due fanno 680 sacchi. Mortacci
dell'As Roma, dell'UEFA, di Viva Ticket e dei bagarini bastardi che magnano grazie ai canali ufficiali e alle istituzioni.
Non comprerei mai, mai e poi mai un bijetto da un bagarino, e je lo faccio presente che ha fatto na cazzata, ma quanno
me dice che in fondo, se la prossima semifinale de cempson ce ricapita fra 34 anni lui magari starà già a dormì
sotto un cipresso e che il fijoletto piagne da mercoledì scorso pe la delusione de nun avè preso i bijetti, che je devo dì..?
Mejo spenneli così che a medicine, senza dubbio. Se salutamo programmando come e dove vedecce assieme la finale
e me collego co Canale 5 , che pe cucinà è ormai tardi. C'è, come dicevo, quer bastardo de piccinini: magari mori,
pezzodemmerda che già dar tono sembra un de profundiis. Dice, er modulo è lo stesso della vittoria cor barça: bene, penso,
però c'è quarcosa che nun me convince. Un conto è giocà un ritorno in casa dovendo attaccà e rimonta, un artro conto è giocà
in trasferta una gara d'andata. Tutto sommato, proprio come nei giorni scorsi, sono abbastanza tranquillo, pronto
anche a perdere, perché loro in casa so veramente forti. Eppure la Roma parte bene, senza timori di sorta,
almeno così sembra. Fin dal tunnel degli spojatoi vedevo De Rossi concentratissimo e Strootman che urla e incoraggia tutti.
Me viene er dubbio che tutto ciò possa nasconne un po' de strizza ma lo scaccio subito: scoprirò dopo che
il mio dubbio c'aveva ragione. Sulla traversa colpita da Kolarov emetto sorpreso un rantolo ad alto volume
dal suono indefinito, tipo un sordomuto, ecco. Mi azzardo a pensare che in fondo, queste so du squadre che s'equivalgono,
due sorprese della cempson di pari livello, e che se la potemo giocà alla pari. Pochi minuti dopo, piccinini avverte
il Liverpool della verve della Roma e lo esorta a stare più accorto, e lì finisce tutto. Il gol annullato mi fa capire
che cmq è nell'aria, questione de tempo. La Roma scompare dal campo, vengon fuori i limiti del modulo impostato dar DiFra
(il quale, ribadisco è il primo condottiero de stò gruppo ma allo stesso tempo pure il primo immaturo a questi livelli)
e la catalessi di Manolas, che mi fa chiedermi come mai giocamo così alti dietro. Il primo gol del Defrel d'oltremanica è un
gioiello alla Del Piero, epperò Allison è un po' troppo avanti. Vanno in bambola tutti ma proprio tutti, a partire dar
centrocampo: De Rossi e persino Najnggolan sbajano, Juan Jesus è na vittima sacrificale, ma la cosa incredibile è che manco
ce prova ad affrontà Salah. Sta fermo ad aspettallo, come tutta la Roma che per 1 ora buona sta immobile, in balia
dei reds e dei propri limiti. I gol dopo il primo me sembrano tutti uguali. Pure stavorta, l'impegno non manca,
le buone intenzioni le vedi, ma la squadra pare affetta dalla sindrome de Schick. Nun ja fa.
E lo vedi dai volti di Allison e di Stroootman soprattutto. Alla Roma stasera,
a differenza del camp nou, nun je s'arza. Fortuna vuole che dopo telefonata daa pischella all'intervallo,
il 2. tempo rinuncio praticamente a seguillo, vedo appena i gol che ci affossano e me ne vado a cucinà.
Sono tramortito, è un massacro, e così è davvero brutto. Entra Schick ed io continuo a chiedermi che cazzo
ha fatto di male El Sharaawy, che a livello internazionale tra gli attaccanti di questa squadra è secondo solo a Dzeko.
(Roma-Chelsea docet). La sua gestione quest'anno rimarrà uno dei più grandi delitti di Di Francesco, e mi convinco
sempre di più ci sia della malafede, cattivi rapporti insomma. Comincio a incazzamme e a rivedè la
replica delle varie umiliazioni internazionali del recente passato, quanno segna Dzeko, sempre lui.
Penso che forse stavolta la dignità è mezza sarva; sto annando a mette a dormì i cani quanno ce danno un generoso rigore,
che decido de nun seguì: me dico, chi cazzo me la fa fa de perde artro tempo per beccamme magari n'antra mazzata?
Nun vojo levà spazio alle mie cose, il calcio per me non è più una religione, e così sentirò del gol di Perotti
dall'audio sempre de quer cornuto de piccinini. La vergogna per stasera è scongiurata, lo sconforto no,
ma stavorta se ne famo più de na ragione. La Roma esce fori dalla champions arivando oltre ogni immaginabile previsione,
la gara de ritorno ce dirà se e quanto dignitosamente. Scordateve altre rimonte, i miracoli
succedono na' vorta sola, e fra de noi dimoselo, er Liverpool è più forte e più preparato. Senza contare la sfica
che hanno portato tutti i servizi tv dei giorni scorsi su quella maledetta partita dell'84 (come se da allora, non
li avessimo già rincontrati in coppa efa ner 2001 e in cempson l'anno dopo, sempre con lo stesso esito), e soprattutto
la presentazione der novo sponsor alla vigilia della partita dell'anno: Pallotta, Baldissoni o chi altri cazzo
s'occupa di stè cose, ma possibile che nun imparate mai mai mai mai? Ma ve lo ricordate o no che er novo stemma der cazzo
l'avete presentato 4 giorni prima della finale di coppa urtras cogli sbiaditi..?? Tacci vostra e de Dalida, dev'esse lui
er consulente de marketing! Al di là di tutto, qualora dovesse succede er secondo miracolo (e non succederà),
sappiate che in un'eventuale finale in gara unica co bayern o real, la Roma prenderebbe una bastonata che se la
ricorderemmo pe tutta la vita, facendo ride mezza europa e subendo sfottò pe diversi anni. Sicuri de volello? In attesa
di trovare risposte inutili a domande senza prospettive, me faccio un secondo borghetti e me ne vado a dormì, che domani
m'aspetta na giornata ar mare, la prima dell'anno, nell'anniversario de Roma-Dundee e Roma-Sampdoria, per dimenticare la pioggia
inglese e preparasse ad affrontà la squadra di Inglese, sabato pomeriggio, che diventa adesso la partita su cui
concentrasse maggiormente. Difennemo stò cazzo de terzo posto e poi applaudiamo la nostra squadra e il buon Salah
mercoledì prossimo, salutando in modo festoso ed onorevole una manifestazione che rimane cmq memorabile.
Questo numero lo vojo dedicà a Proud Ultras, che forse chissà, dal valhalla stasera avrà guidato le eroiche gesta dei
nostri giovanotti che hanno difeso l'onore romano ad Anfield sugli spalti e fori lo stadio, prima e dopo la partita.
E' tutto. Buon 25 Aprile ai compagni della Boc, con la bona notizia della probabile vicina
salita in tribunetta paradiso de Napolitano e a risentirci nel uicchend dal vostro nuovo inviato speciale.
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22/04/2018 00:16:28 |
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(La Partita di) er verità: Spal-Roma
Speciale Natale di Roma
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E' il compleanno dell'Urbe Immortale, e in attesa della partita programmo de tagliamme i capelli.
Ma un problema idrico manda tutto all'aria e allora accanno e rimando, e penso a un segno del destino. Dico,
perché taglialli ora? Aspetta che vinciamo la coppa, così poi il voto sarà completo. Mi avvicino alla partita sonnecchiando,
zero ore de sonno sul groppone, degusto il solito aperitivo e trovo lo striming in italiano, che però sta 3 minuti indietro
rispetto a quello senz'audio. Tempo de finì un lavoretto e m'accorgo che amo fatto lo 0-1. Me chiedo: come cazzo è possibile
un'esultanza così fiacca pe un gol daa Roma..? il settore quasi nun s'è sentito, eppure era bello pieno. Sarà una costante
della giornata, il tifo spallettiano ci sovrasta per calore e fede, sembrano loro in semifinale de cempson, i nostri
so supponenti e smosciati, nun se sentono quasi mai, ogni tanto abbozzano un po' de goliardia ma gnente de che.
Ho l'impressione (e lo spero pure) che c'abbia ragione er DiFra, quanno dice che la tensione pe sta semifinale
la sente più l'ambiente che la squadra. La Roma a (Ciro) Ferrara fa il suo, e anche se devo ancora vedè l'autogol (me lo so
perso pure sulla rai, dove invece apprendo della pajacciata della faccia dei giocatori pittata de rosso
pe le solite propagande perbenista dei circo mediatico-pallonaro, che avevo notato ma senza facce caso. Sembra na barzelletta),
il secondo tempo lo seguo più attentamente ed è na mezza passeggiata, oggi si vede la roma che ci
voleva in tutto il campionato colle piccole, capirai, avremmo vinto lo scudetto: autorevoli, sicuri e determinati.
Vittoria doveva essere, vittoria è stata. E dopo il gol di colui che spero non venga mai ceduto e diventi al più presto
il nostro nuovo capitano, segna pure il bambino scemo, e tutti so contenti perché c'è un po' di gloria pure pe lui che,
beninteso, sempre scemo rimane e ne è consapevole, vista la moderata esultanza. Non era scontato, oggi, dominare una squadra
che lotta per salvarsi; la mia speranza è che questo sia un segnale di quanto la squadra è concentrata e della fame con cui
si presenterà ad anfield al cospetto del Defrel d'egitto. Ovviamente la ragione me dice de stà bono che tanto nun succederà
un cazzo manco stavorta, ed è con tale serafica consapevolezza che mi appresto finalmente a 'stà partita del cazzo, e dio benedica
la poca attesa tra quarti e semifinali e tra semifinali e finale, che armeno nun c'è er rischio de scoppià prima ma solo durante.
Intanto tocca dì che occorre vince pure le prossime 2 in campionato, prima de levà lo scudo dalle maje alla juve.
Quindi, auguriamo buon viaggio al grande UR78/BOC, ultimo baluardo del vero ultras libero de pensiero e d'azione,
de quelli che fanno i fatti e no le pugnette sui social. Infine, volevo dì a esacerbato che io starò a roma esattamente
il weekend successivo a quanno che avremo arzato ar cielo la coppa dalle grandi orecchie, e che se m'invita pure a me
pe na bevuta e festeggià assieme, de sicuro nun me dispiace de salutallo e abbracciasse da campioni d'europa.
E quindi che artro dire..? Che domani potremmo esse terzi da soli; e poi che certe partite forse nun ce ricapiteranno mai più
naa vita, e che perciò ci apprestiamo a vivere la storia, e la storia va vissuta nel mijor modo possibile: fottendosene.
Godemosela tutta, senza patè d'animo, che er bello daa gita è er viaggio, prima ancora dell'arivo.
E allora questo numero de compleanno lo dedicamo a Ultrà Roma! per l'essenza racchiusa nel suo nick.
Appuntamento a Liverpool fra pochi giorni dar vostro inviato, per ballare a cazzo dritto sulle note di "She Loves You".
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18/04/2018 23:22:38 |
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(La Partita di) er verità: Roma-Genoa
Inserto Speciale Settimanale
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E' appena finita Roma-Genoa, ed è mejo che ve scrivo mo', così sbollisco un pochetto la stizza per l'ennesima
prova che evidenzia i limiti di questa squadra. L'ennesima partita in cui poteva e doveva finì con 14 gol di scarto
ed hai rischiato invece di pareggialla, sulla falsariga dell'andata. Ma andiamo con ordine. Il Genoa per noi rappresenta
tanto a livello simbolico: cor genoa vincemmo lo scudo dell'83, cor genoa l'ultima partita de Totti ma pure l'urtima
der minestraro, insomma quante ricorrenze co sto' genoa, aho! Soprattutto una tradizione favorevole
che ci vede quasi sempre vincenti all'olimpico, e la gara di oggi si presentava piuttosto tranquilla, vista la loro
posizione de classifica. Per sicurezza, questa settimana me tornano dei malanni gastrointestinali che mi fanno cacare
oltremisura, facendomi rimettere in sesto giusto per il fischio d'inizio. L'anniversario del felicissimo derby
der 18 Aprile 2010, poi, mi rafforza lo spirito positivo. Lo streaming lo trovo su fromhot.com,
mentre con streamcomando ormai abbiamo chiuso ogni rapporto (oggi manco c'era la Roma in palinsesto, passava già
direttamente alla prossima co la spal). Armato de taralli e thè verde comincio a seguilla parallelamente alla vergognosa
questione sui bijetti pe roma-liverpool, sulla quale scoppia la polemica sul web. Per inciso, io NON credo al sold out,
credo piuttosto che ancora una volta c'abbiano piato a stecca i soliti papponi, sia telematici che non.
Il comunicato di scuse della società, se possibile, conferma l'inadguatezza de stà banda de mongoloidi
oltre che lo schifo del sistema di ticketing online. Ma torniamo al match col geova: commetto l'errore di metter la tv
su Sportitalia che dà gli aggiornamenti in diretta, e così apprendo del gol di under quando sul pc ancora deve da batte
la punizione Kolarov. Porcamadonna, che cazzi! A quer punto me vedo er gol e cambio streaming, e ne becco uno in tempo
realmente reale, tra l'altro senza telecronaca, che te fa sentì tutti l'effetti dello stadio. In campo è sempre la solita
Roma, che attacca ma non concretizza, je dai e je dai, ma nun vieni mai! Finisce il 1. tempo e l'amico mio, rimasto
senza bijetto, m'informa che j'hanno chiesto 150 euro per un distinti. I bagarini, come tutte le razze bastarde
de sto monno, purtroppo nun s'estingueranno mai, e gli sbirri amici loro nun je faranno mai niente. Er problema
principale però, è che c'è gente come l'amico mio che li vole comprà pe fa felici i figliuoli o per dipendenza dalle emozioni.
Vabbè, comincia il 2. tempo e finalmente ariva pure un autogol a favore nostro, ch'è anche il primo gol di Zukanovic
per la Roma, e commetto l'imperdonabile errore de rilassamme, complice il concomitante svantaggio della lazzie
a firenze. Giro de novo su Sportitalia e succede di tutto: il napoli rimonta, la lazzie pure, il crotone pareggia
colla juve e io apprendo da loro (ancora!) der go di lapadula, che in diretta m'ero perso a causa delle zinne di
jolanda de Rienzo, la bella showgirl napoletana del canale tv. Rivedo er replay e rivedo mille partite della roma tutte
uguali. Noi non siamo una squadra da "Mai una gioia", siamo una squadra da "Mai un Relax". Di Francesco mette Schick
e leva Under, lasciando in campo per tutti i 90' Dzeko e Kolarov. Lì per lì non capisco, ma poi ricordo che sabato ce sta la
spal, e forse il turnover pesante sarà mejo farlo lì. Anche perché Schick è un menomato peggio del peggior Barusso,
un peso morto inutile e dannoso che chissà per quanto tempo ce porteremo appresso. Ma la cosa grave è che i suoi
compagni stasera nun fanno mejo: sbajano tutti, ma tutti tutti. Sotto porta nun ne azzeccamo una, e da un possibile 7-1
si soffre fino alla fine, perché quanno er genoa s'affaccia in avanti, so' cazzi! Mi chiedo cosa sia successo
tra i nostri e Lapadula, che viene malmenato pure stasera: è chiaro che ci sono conti in sospeso, e j'è annata bene a chi j'ha spaccato er sopraccijo che
l'arbitro nun se n'è avveduto, sinnò era espulsione diretta pure stavorta. Finisce 2-1 e dar possibile +3 sugli
sbiaditi si rimane a pari punti, ma stacchiamo l'inter, il che era più importante in chiave classifica avulsa. Sono
contento solo per i 3 punti, pe er resto è la solita Roma, oggi spinta soltanto dalla carica champions e dal tifo,
ch'è riuscita a complicarsi una partita piuttosto semplice. A Spal sarà molto più dura, ma nun me cacassero er cazzo e
facessero er loro dovere. Liverpool è ancora lontana, quindi testa bassa e lavorare, tutti. Compreso Di Francesco.
Mo' vado a gustarme un ber piatto de rigatoni ar pesto genovese colla panna, come avevo previsto in caso di segno 1 in schedina.
E in attesa de cacà n'antra vorta e dell'addio definitivo ai sintomi invernali, dedichiamo questo numero al Dott. Fabbio.
Anche per oggi dal vostro inviato è tutto. Ve saluto e v'aringrazzio, forza Roma e merda lazio!
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17/04/2018 01:17:40 |
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(La Partita di) er verità: Lazie-Roma
Speciale Derby
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Primo derby per la mia amatissima rubrica, e l'atmosfera con cui ci si è appropinquati non poteva essere migliore.
Questo Lazie-Roma arriva al termine della settimana più bella dell'anno, ed a quasi 8 anni di distanza da uno
dei migliori derby della storia: il 18 Aprile del 2010, infatti, la rimonta con doppietta di Vucinic dopo er rigore parato
da Julio Sergio ci regalaveno l'illusione dello scudo per un'artra settimana, e per poco nun spediveno i pollastri
in serie B. Stavolta però è diverso, c'è qualcosa di nuovo nell'aria, e mi fa scacciare via ogni cattivo pensiero
di parallelismo cor finale de quella stagione. All'epoca se sognava sì ma con un'ossessione che ce portava paure e incertezze
che alla fine c'hanno inculato. Stavolta ossessione nun ce n'è, aspettative ancor meno, e dopo Roma-Barcellona
c'è un clima d'incanto, una magia nell'aria che fa sembrà tutto na favola. Fin troppo: cerco di concentrarmi
sur derby nei giorni precedenti, ma tante cose tutte insieme non dico che lo impediscano, ma te lo tolgono
inevitabilmente dalla testa, mettendo un po' in secondo piano una gara che, in altre condizioni, sarebbe stata
quasi uno spareggio. Mi sorprendo a pensare: possibile che domani ce sta er derby e quasi nun me ne sto a renne conto..?
Credo sia accaduto lo stesso pure alla squadra, e questo a conti fatti non è stato necessariamente un male.
Ma andiamo con ordine. Le grosse emozioni improvvise miste a grandi bevute mi provocano sempre problemi fisici
così il weekend score via tra doloretti e spossatezza, ma stavolta non vojo perdermi la partita e così ner pomeriggio
convoco a pischella, trovo quasi subito un locale che la trasmette e prenoto. Arrivo con ritardo d'ordinanza, er tavolo
è occupato da clienti "a tempo", che lo liberano entro un par de minuti. Na bambina de manco 1 anno, coi genitori,
me fissa angosciata e scoppia a piagne ma la cosa non mi turba: sarà laziale, immagino. Non è bellissima,
anfatti somija ar padre che in realtà c'ha l'aria da juventino. L'unica carina daa famija è la giovane madre,
che me soride come pe scusasse. Pizza ottima e Peroni rossa che si rivela na piacevole sorpresa, ner mentre
osservo una partita bloccata, ed intuisco l'andazzo già a fine primo tempo, nonostante il palo di Bruno P.
(e smettetela de criticallo stò poraccio, che se stamo in semifinale è anche merito del suo salvataggio miracoloso a Donestk!).
Le due squadre giocano ma non lottano, sembrano accontentarsi del pareggio. Faccio mente locale daa classifica
e capisco il perché. La Roma è in vantaggio per classifica avulsa sulla lazie, la quale a sua volta avrà l'inter
in casa all'ultima giornata. Entrambi hanno 1 punto sull'inter, perciò inconsciamente si saran chiesti,
dopo una settimana dispendiosa per entrambe: ma perché rischiare de perdella..? Volemose bene e poi ognuno pe li cazzi sua.
E in effetti va proprio così, e se in base al discorso di Ferola potrebbe essere 1 punto guadagnato, a posteriori
credo siano 2 punti persi, per il semplice fatto che ancora una volta non riusciamo a superare una squadra più scarsa
de noi, e le 3 occasioni consecutive nel recupero dimostrano che la si poteva tranquillamente
portare a casa. Ma dicevamo, non è stata una settimana normale, e dunque ha prevalso il 'prima non prenderle'.
Mo' basta però. Non vinciamo da 1 mese, e 2 punti in 3 partite (di cui uno solo in casa) so davvero troppo pochi,
e solo un po' de culo c'ha lasciati lassù. Ok, è normale a questo punto concentrarsi deppiù sulla cempson,
ma si nun arivi tra le prime 4, in cempson nun ce ritorni, puttanamadonna! Quindi, per una
volta mi accodo alle parole del fottuto bostoniano e dico: pensiamo al campionato. Tra Genoa, Spal, Chievo e Cagliari
DEVONO necessariamente arivare 12 punti. Quale che sia il risultato della doppia sfida col liverpul
(a tal proposito, vi comunico ch'è uscito il comunicato sulla prevendita dell'andata ad anfied,
ed è esattamente identico a quello per barcelona. Certo che dovè presentà addirittura il visto d'ingresso
in azerbaigian me pare un po' troppo. E cmq nun state ad affannavve a cerca l'aerei, partite in maghina e fate li
bijetti farzi, siate ultrans!). Attenzione, nun vojo fa er duro e puro, capisco perfettamente il momento di
grande tensione emotiva che è anche il mio e de tutti noi, ma è pur vero che alla squadra tocca rimanè
costantemente concentrata anche su quello ch'è l'obiettivo maggiormente alla nostra portata,
e cioè il 3. posto. Così, giusto pe nun trovasse co le pezze ar culo a fine stagione, eh, mica per altro.
Pe er resto, bella coreografia poetica con tutte le difficoltà del caso a causa dei distinti svuotati,
mentre gli sbiaditi si confermano monotematici come ar solito. Uno se chiede, ma perché parlano sempre de sto' 1900
come se esse più vecchi fosse un merito e non una casualità. Poi ce pensi un attimo e te rendi conto che davero
nun c'hanno artri argomenti. Ecco perciò che dedichiamo questo numero a quello stronzo de palla de vetro, che puro si fa finta
rimane sempre no stronzo che nun c'ha de mejo da fa' che passà la propria vita da laziale in mezzo a romanisti,
e alli mortacci dei suoi predecessori embè ed ahoahoaho. E' tutto anche stavolta. Arrivederci a fra pochi giorni
col turno infrasettimanale dal vostro nuovo inviato speciale, linea allo studio.
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